4° - Hotel Smeraldo-Camera 302 [prima parte]
di
Metrox
genere
trio
4° - Orgasmo
Marina è stesa sulla schiena con le gambe nella posizione classica del missionario. Chissà perchè associo sempre questa situazione alla posizione che assume un cane quando vuoi accarezzargli la pancia. In questo caso una cagna. Glielo dico e lei sussurra ”lo so che a te piacciono le cagne come me...o preferisci le cagnoline come Simona?”
Sono su di lei, agguanto le tette e le manipolo un po’ rudemente, so che a Marina piace così. Lei mette una mano sotto la mia pancia, afferra il pene e sfrega il glande sul clitoride, le grandi labbra si schiudono e sento il calore umido della sua vagina. Affondo il cazzo, rimango un attimo fermo e poi inizio a chiavarla. Marina si avvinghia a me, incrocia le gambe sui miei glutei e mi detta il ritmo. Ogni colpo è un gemito.
Allunga le braccia per far scorrere un dito lungo il solco tra le mie natiche, preme leggera sull’ano e poi sale sulla schiena ansimando più forte. Sento le sue unghie, io spero che non lasci dei graffi difficilmente spiegabili.
Continuiamo seguendo la nostra natura, maschio e femmina, lasciando che l’istinto animale prenda il sopravvento. Io sbatto sonoramente sulla sua pancia mentre spingo con furia fin dove posso la penetrazione.Marina, sotto attacco, assorbe i miei colpi violenti spingendo il bacino ritmicamente verso di me.
Dopo qualche minuto ansima di meno, è nella fase del grugnito. So che quando emette i grugniti di gola, a denti serrati, è premessa del godimento.
La bacio sulla bocca, e poi sussurro all’orecchio le parole che lei adora sentirsi dire in questo contesto. Marina sta in silenzio mentre le dico che lei è la mia puttana, che adoro leccarle il culo, che vorrei sborrare nella sua bocca, le ripeto tutta una serie di sconcezze che lei pretende per arrivare all'orgasmo. Le sussurro che vorrei guardarla mentre si fa scopare da molti uomini, un altro dei suoi pensieri erotici ricorrenti. Ad ogni frase che pronuncio Marina aumenta il volume dei grugniti ed io aumento il ritmo, ma io non smetto di parlare e, quando le dico che c’è una ragazzina che la guarda mentre scopa, lei sibila un "siiiiii" seguito da un silenzio di qualche secondo senza respiro. Poi di colpo sento sotto di me la sua pancia che sobbalza, la voce diventa un specie di lamento, un verso gutturale sputato fuori tra i denti stretti. Un orgasmo lungo, con contrazioni improvvise seguite da lunghi attimi di apnea, poi un tremore irrefrenabile e alla fine un sospiro pieno, interrotto da brividi via via più leggeri.
Marina rimane spenta, rilassata, io mi rotolo a lato, proprio accanto a Simona che si sta masturbando con vigore. Le afferro la mano e la obbligo a smettere.
-Sssttt....fermati piccola, ti facciamo godere noi.- le dico, ancora col fiatone.
-Sì....però...mamma mia che spettacolo....starei ore a guardarvi. Non avevo mai visto due persone dal vivo a fare l’amore. Oltretutto due persone adulte! scusa, ma questa cosa mi colpisce sempre! E poi, vedervi così da vicino... specialmente tu, Alberto...come mi piace vedere come ti muovi sopra Marina. Mi gira la testa, non sto capendo più niente!-
-Uhhh, calmati ragazza! - le dico sorridendo - forse è solo un’altra cosa rispetto alle tue esperienze passate.-
-Seee...un cavolo di esperienze...i ragazzi hanno tutti fretta, vogliono scopare e basta! Con voi è diverso, ci si diverte!
-Questo è poco ma sicuro...- mormora Marina che si sta riprendendo, sorride beata e accarezza un braccio di Simona.
-Oh...Marina...- Simona si avvicina di più a Marina, le lascia bacetti sulla spalla e annusa la sua pelle, le piace il suo profumo.
-Simona...cara...vieni qui, dammi un bacio...ti è piaciuto guardarci, vero?-
-Oh sì Marina, davvero tanto!-
-Ho visto che ti stavi toccando...-
-Eh sì....sai una cosa? - Simona parla pianissimo, si rivolge soprattutto a Marina - mi sono messa dietro di voi mentre...insomma, mentre facevate l'amore....mi attirava molto come si muoveva Alberto, avrei voluto mangiarlo, quel...culo...-
-Ahahaha...tesoro...perchè abbassi la voce? ti vergogni a parlare di queste cose? -
-Sì, mi vergogno, scusami, non so trovare le parole.-
-Ma è bellissimo, Simona, devi mantenere la tua vergogna, ti da il senso di quello che stai facendo. Non puoi fare queste cose se non ti vergogni, sarebbe innaturale. Sapessi quanto mi vergogno io delle cosacce che faccio qui...ma le faccio lo stesso! -
Marina ride di gusto e trascina anche Simona in una risata liberatoria.
-Bene, vedo che vi divertite, voi ragazze! posso partecipare? - domando.
-Certo! Simona mi sta raccontando quello che ha visto poco fa.-
-Si...stavo dicendo che...beh, vi guardavo da dietro e...-
Marina l'interrompe rivolgendosi ad Alberto - Simona mi stava dicendo che adora il tuo culo!
-Non è l'unica...eheheh....anche tu vai matta per il mio culo. - dico rivolto a Marina, che mi fa la linguaccia e poi esorta Simona a continuare.
-Eh niente...mi ero messa dietro di voi, guardavo Alberto e...-
-Il mio culo... -
-Sì sì...il tuo culo... e mi sono anche abbassata per vedere meglio quel coso...il diamante....dentro di te...- dice rivolta a Marina - e pensavo che era come se tu subissi due penetrazioni... insomma, due uomini...mi venivano tanti di quei pensieri...-
-Ahahahah...ma guarda te che effetto che fa un diamante nel sedere! -
Marina si diverte molto con Simona, ormai l'ha conquistata. Poi si solleva appoggiandosi su un gomito.
-Però adesso mi togliete questo coso? - domanda con finto broncio.
-Fallo tu- dico a Simona, che si mette subito in ginocchio davanti al sedere sollevato di Marina. Però poi la vedo che cincischia e non riesce a trattenere il plug tra le dita perchè le scivola. Marina si lamenta, allora faccio io, in un attimo il plug fuoriesce senza problemi, con grande sospiro sia di Simona che di Marina.
Simona si distende e insiste a massaggiare delicatamente il buchetto di Marina che immagina dolorante. Marina, dopo un bel po' di minuti, riconoscente, si volta e abbraccia Simona baciandola sulla bocca, a lungo.
[PRIMA PARTE] Continua...
metr0pol@libero.it (dove la 0 è uno zero ;-)
Marina è stesa sulla schiena con le gambe nella posizione classica del missionario. Chissà perchè associo sempre questa situazione alla posizione che assume un cane quando vuoi accarezzargli la pancia. In questo caso una cagna. Glielo dico e lei sussurra ”lo so che a te piacciono le cagne come me...o preferisci le cagnoline come Simona?”
Sono su di lei, agguanto le tette e le manipolo un po’ rudemente, so che a Marina piace così. Lei mette una mano sotto la mia pancia, afferra il pene e sfrega il glande sul clitoride, le grandi labbra si schiudono e sento il calore umido della sua vagina. Affondo il cazzo, rimango un attimo fermo e poi inizio a chiavarla. Marina si avvinghia a me, incrocia le gambe sui miei glutei e mi detta il ritmo. Ogni colpo è un gemito.
Allunga le braccia per far scorrere un dito lungo il solco tra le mie natiche, preme leggera sull’ano e poi sale sulla schiena ansimando più forte. Sento le sue unghie, io spero che non lasci dei graffi difficilmente spiegabili.
Continuiamo seguendo la nostra natura, maschio e femmina, lasciando che l’istinto animale prenda il sopravvento. Io sbatto sonoramente sulla sua pancia mentre spingo con furia fin dove posso la penetrazione.Marina, sotto attacco, assorbe i miei colpi violenti spingendo il bacino ritmicamente verso di me.
Dopo qualche minuto ansima di meno, è nella fase del grugnito. So che quando emette i grugniti di gola, a denti serrati, è premessa del godimento.
La bacio sulla bocca, e poi sussurro all’orecchio le parole che lei adora sentirsi dire in questo contesto. Marina sta in silenzio mentre le dico che lei è la mia puttana, che adoro leccarle il culo, che vorrei sborrare nella sua bocca, le ripeto tutta una serie di sconcezze che lei pretende per arrivare all'orgasmo. Le sussurro che vorrei guardarla mentre si fa scopare da molti uomini, un altro dei suoi pensieri erotici ricorrenti. Ad ogni frase che pronuncio Marina aumenta il volume dei grugniti ed io aumento il ritmo, ma io non smetto di parlare e, quando le dico che c’è una ragazzina che la guarda mentre scopa, lei sibila un "siiiiii" seguito da un silenzio di qualche secondo senza respiro. Poi di colpo sento sotto di me la sua pancia che sobbalza, la voce diventa un specie di lamento, un verso gutturale sputato fuori tra i denti stretti. Un orgasmo lungo, con contrazioni improvvise seguite da lunghi attimi di apnea, poi un tremore irrefrenabile e alla fine un sospiro pieno, interrotto da brividi via via più leggeri.
Marina rimane spenta, rilassata, io mi rotolo a lato, proprio accanto a Simona che si sta masturbando con vigore. Le afferro la mano e la obbligo a smettere.
-Sssttt....fermati piccola, ti facciamo godere noi.- le dico, ancora col fiatone.
-Sì....però...mamma mia che spettacolo....starei ore a guardarvi. Non avevo mai visto due persone dal vivo a fare l’amore. Oltretutto due persone adulte! scusa, ma questa cosa mi colpisce sempre! E poi, vedervi così da vicino... specialmente tu, Alberto...come mi piace vedere come ti muovi sopra Marina. Mi gira la testa, non sto capendo più niente!-
-Uhhh, calmati ragazza! - le dico sorridendo - forse è solo un’altra cosa rispetto alle tue esperienze passate.-
-Seee...un cavolo di esperienze...i ragazzi hanno tutti fretta, vogliono scopare e basta! Con voi è diverso, ci si diverte!
-Questo è poco ma sicuro...- mormora Marina che si sta riprendendo, sorride beata e accarezza un braccio di Simona.
-Oh...Marina...- Simona si avvicina di più a Marina, le lascia bacetti sulla spalla e annusa la sua pelle, le piace il suo profumo.
-Simona...cara...vieni qui, dammi un bacio...ti è piaciuto guardarci, vero?-
-Oh sì Marina, davvero tanto!-
-Ho visto che ti stavi toccando...-
-Eh sì....sai una cosa? - Simona parla pianissimo, si rivolge soprattutto a Marina - mi sono messa dietro di voi mentre...insomma, mentre facevate l'amore....mi attirava molto come si muoveva Alberto, avrei voluto mangiarlo, quel...culo...-
-Ahahaha...tesoro...perchè abbassi la voce? ti vergogni a parlare di queste cose? -
-Sì, mi vergogno, scusami, non so trovare le parole.-
-Ma è bellissimo, Simona, devi mantenere la tua vergogna, ti da il senso di quello che stai facendo. Non puoi fare queste cose se non ti vergogni, sarebbe innaturale. Sapessi quanto mi vergogno io delle cosacce che faccio qui...ma le faccio lo stesso! -
Marina ride di gusto e trascina anche Simona in una risata liberatoria.
-Bene, vedo che vi divertite, voi ragazze! posso partecipare? - domando.
-Certo! Simona mi sta raccontando quello che ha visto poco fa.-
-Si...stavo dicendo che...beh, vi guardavo da dietro e...-
Marina l'interrompe rivolgendosi ad Alberto - Simona mi stava dicendo che adora il tuo culo!
-Non è l'unica...eheheh....anche tu vai matta per il mio culo. - dico rivolto a Marina, che mi fa la linguaccia e poi esorta Simona a continuare.
-Eh niente...mi ero messa dietro di voi, guardavo Alberto e...-
-Il mio culo... -
-Sì sì...il tuo culo... e mi sono anche abbassata per vedere meglio quel coso...il diamante....dentro di te...- dice rivolta a Marina - e pensavo che era come se tu subissi due penetrazioni... insomma, due uomini...mi venivano tanti di quei pensieri...-
-Ahahahah...ma guarda te che effetto che fa un diamante nel sedere! -
Marina si diverte molto con Simona, ormai l'ha conquistata. Poi si solleva appoggiandosi su un gomito.
-Però adesso mi togliete questo coso? - domanda con finto broncio.
-Fallo tu- dico a Simona, che si mette subito in ginocchio davanti al sedere sollevato di Marina. Però poi la vedo che cincischia e non riesce a trattenere il plug tra le dita perchè le scivola. Marina si lamenta, allora faccio io, in un attimo il plug fuoriesce senza problemi, con grande sospiro sia di Simona che di Marina.
Simona si distende e insiste a massaggiare delicatamente il buchetto di Marina che immagina dolorante. Marina, dopo un bel po' di minuti, riconoscente, si volta e abbraccia Simona baciandola sulla bocca, a lungo.
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