8° - Hotel Smeraldo-Camera 302 [fine prima parte]
di
Metrox
genere
trio
8° - Chiacchiere
-Ihihih....Non sei più vergine! - mi dice Simona, e pare molto divertita.
-No, Simona stronzetta...però interessante esperienza - rispondo con evidente sarcasmo.
Anche Marina sta ridendo molto rumorosamente.
-Dai, maschione, - esclama - fatti guardare, sei uno spettacolo unico, lo ammetterai. Chissà quando mi ricapita di farlo di nuovo!-
-Non ti muovere, Simona. Mentre voi ridete io vado in bagno a prendere della carta igienica per pulirti. Intanto guardate finchè volete!-
-No no, vogliamo vedere bene! - Marina mi trattiene per un braccio - Apriti le chiappe e facci vedere il diamante. Su su, sdraiati, allarga le gambe, in posizione da femmina.-
-Eddai Marina....-
-Muoviti! Se non lo fai ti mordo l'uccello!-
-Che scema che sei... e va bene...ecco, guarda...-
-Apri bene!-
-Daiii.....-
-Adesso in piedi, cammina un po’....-
-Ahahah...Marina, ti stai vendicando! - Simona si sta divertendo a osservare la scenetta.
-Simona, quando ti capita l’occasione, perchè no? Ehi tu, porcellone, cammina fino alla porta, e poi vieni qui.-
-Lo faccio, non mi costa niente!...Ecco, qualche altro scherzetto?-
-No no...però prima voltati. Voglio scoparti un po' col diamante...ti fa male?-
-Ehi, muovilo piano! - Il dolore riprende ma senza troppe fitte.
-Però confessa, raramente hai goduto così!-
-Uhm...vero, Marina...un godimento molto intenso. Ma adesso fermati, femmina perversa!-
-Dai, vieni qui, dammi un bacio.-
-Mmmmmm.....-
-Ora vai in bagno a prendere della carta igienica che il tuo sperma si secca sulla faccina di Simona. Cammina piano che vogliamo guardarti. E non te lo togliere!-
Scendo dal letto, camminare con il plug inserito è in effetti una cosa strana ma sono pochi passi.
-Marina, fammi vedere.....qui....stai ferma. - Simona si avvicina di più a Marina.
-Che c’è Simona?-
-Voglio vedere quegli azzannamenti che ti ha fatto Alberto sulla nuca. Ti fanno male?-
-Ma no...brucia un po’ qui, sulla destra. Si vede molto?-
-Aspetta, tieni su i capelli... si notano solo due segni, ma si vedono tutti i denti...meno male che sono nascosti.-
-Un paio di giorni e va via tutto.-
-Ma a te piace che ti faccia quelle cose? voglio dire....prima il sedere e poi i morsi...-
-Vedi tesoro, c’è un sottilissimo confine che separa le due cose: di qua c’è il piacere, di là c’è il dolore. Alberto mi porta proprio sul confine e mi fa oscillare continuamente tra le due parti... sono attimi di piacere che sfumano in momenti di dolore e viceversa. Tutto questo mi fa impazzire.-
-Ho capito...insomma, credo di aver capito, non lo so!-
-Può darsi che ci passi anche tu, non so se è così per tutti. Per me è così, e questo piacere misto a dolore lo provo solo con Alberto.-
-..........
-...e con te!-
-Con me?!?! e quando?-
-Quando mi tiravi i capezzoli.-
-Oddio, è vero...ti lamentavi.-
-Sentivo le fitte sui capezzoli quando tiravi forte, sembrava che mi si staccassero le poppe! Ma quanto mi piaceva, Simona! Alberto che spingeva da dietro e tu ad allungarmi le tette...ma lo sai che sono venuta? non mi è mai successo le altre volte, quando Alberto mi prende in quel modo.-
-Oh Marina...non credevo di farti male, giuro!-
-Dovevi farlo perchè potevi farlo! Si tratta di Potere, tesoro. In quel momento ero tua, tua e di Alberto. La tua mucca, ricordi?-
-Ma io non lo pensavo, Marina, davvero...-
-Ma lo pensavo io...Simona, ero io che mi sentivo la vostra mucca da mungere. Il confine è anche mentale, Simona... anzi, direi che è soprattutto mentale.-
-Mamma mia, quante cose che non so, che non ho capito.-
-Ssstttt...col tempo capirai un po' di più....tempo, tesoro, tempo...-
Intanto io ho raggiunto il bagno, perdo un po’ di tempo allo specchio per tentare di guardarmi il diamante.
Insomma, tutto sommato trovo che sia piacevole trovarmi ad esaudire le voglie di una donna. Anzi, di due donne, che certamente anche Simona è d’accordo! Mi scopro contento di essere guardato...forse tutta quest’esperienza è servita per risvegliare la mia parte femminile, mi è piaciuto esibirmi, ho provato anche la penetrazione!
Torno da Simona con un rotolo di carta igienica, le pulisco la guancia e il collo e torno in bagno ad inumidire un po’ un asciugamano poi ripasso tutto il volto di Simona.
“Uuuhh, Alberto, quanta attenzione” mi dice, e ci baciamo, intanto gioca con il mio pene molle, e mi palpa i testicoli. Poi mi chiede se posso voltarmi ed io lo faccio, mi sdraio a pancia sotto, immagino che Simona voglia vedere meglio il plug . Resta completamente assorta nella contemplazione delle mie chiappe, le accarezza e le bacia. Sento che le apre e va a muovere il diamante. Ha appoggiato il capo appena sopra il solco mentre lo fa e sento il suo sguardo curioso.
Marina è sdraiata vicino a me e si titilla un capezzolo, le piace molto guardarci. Mi volto su un fianco, Marina sorride e mi solletica sotto lo scroto con le unghie, e con l'altra mano tenta una sega, ma difficilmente il mio uccello tornerà alla durezza di prima.
Praticamente sono nelle loro mani, davanti e dietro, la mia parte femminile è definitivamente sdoganata.
-Uhhh, mi sa che devo andare. Devo vedere che ora è. - Simona balza dal letto e va a cercare il suo smartphone.
-Brava Simona, anch’io dovrei scappare, mia figlia mi aspetta in galleria alle sei e mezza.-
-Dio mio, sono le 18 meno venti! Io alle 18,30 ho il treno per Bergamo! Vado a lavarmi e corro a prendere il metrò. - esclama Simona.
-Ragazze, non è che mi lasciate sto coso nel didietro eh?-
-Ahahha...Alberto, te lo meriteresti! Dai, voltati e stai fermo.-
-Grazie Marina, ma fai piano.-
-Uno strappo secco....ecco!-
-Ahia!!....porca puttana...-
-Tranquillo, fra poco passa, vuoi che non lo sappia? - Le parole di Marina mi rincuorano.
-Oddio non trovo più le mutandine! Ma dove sono? - esclama Simona disperata.
-Calma, piccola...eccole qui, sotto i jeans di Alberto.-
-Uh! grazie mille Marina, mica potevo uscire senza!! Hihihih....-
-Ahahaha...andare a zonzo col culetto di fuori sarebbe un ottimo finale per questa tua giornata! -
-Ahahaha...verissimo Marina! - risponde Simona mentre si infila velocemente le mutandine.
Io mi lavo alla meglio poi rientro in camera ancora nudo e vedo Simona praticamente già vestita mentre Marina sta recuperando i suoi vestiti in slip e reggiseno.
Siamo tutti indaffarati, nella camera aleggia un silenzio dettato dalla fretta che ognuno di noi ha per raggiungere la propria vita.
Simona è già bell’e che a posto, vestita e con lo zainetto in mano. Non sta più nella pelle, deve scappare, Marina la chiama.
“Vieni qui, ragazzina” La stringe forte, e l'abbraccio è chiaramente corrisposto da Simona.
“Grazie di tutto, Marina, ho fatto un’esperienza che non dimenticherò facilmente”
“E’ stato bello anche per me farlo la prima volta con te”
“Mi dai ancora un bacio?” - Simona è adorabile in questi suoi slanci, e Marina non si sottrae ad un bacio intenso e sincero.
”--------“
”Potevi almeno darti una pettinata, prima di andar via!” . Le dice Marina sfiorandole i capelli.
“Ahahha..Marina, sembri mia mamma!”
“Che stupida che sei...”
“Dammi il tuo numero, ti metto nei contatti”
“Ok. 329........
”Prima il nome...no, niente nome, scrivo Mamy.”
“Uhm....è il caso?...” . dice Marina mentre si abbottona la camicetta.
“Nella rubrica sei subito dopo mia mamma. Facile da trovare! Ma adesso devo proprio andare. Aspetta, un bacione anche ad Alberto.”
Sono ancora nudo, mi prende il pene ormai flaccido, me lo tira un po’ e ride.
“Ciao Alberto, sei stato grande...e grazie per avermi invitata qui con voi...”
Simona vola via come un uccellino, Marina la segue per chiudere la porta. Guarda il cellulare, indossa la gonna,poi corre in bagno. Torna leggermente truccata, poco rossetto, i capelli sciolti.
Sì, in effetti, come ha detto Simona, è davvero una gran bella signora.
Anch’io mi rivesto, poi do un’occhiata intorno, mi sembra di aver preso tutto.
-Andiamo?- dico a Marina.
-Yes, let’s go-
-Come stai?- le chiedo, mentre la porta dell’ascensore si chiude.
-Mah, Alberto...devo ancora realizzare molte cose, ci ripenserò. Ma in questo momento sono davvero contenta di questo incontro. Simona è molto sensuale...così giovane...mi attrae molto... E' certamente solo sesso, ma caspita che bello!-
-Era questo il mio intento, fare in modo che tu fossi felice di questa esperienza. Simona attrae moltissimo anche me.-
Le sollevo i capelli e la bacio sulla nuca, sui segni dei morsi che si stanno colorando di rosso.
[FINE PRIMA PARTE]
-Ihihih....Non sei più vergine! - mi dice Simona, e pare molto divertita.
-No, Simona stronzetta...però interessante esperienza - rispondo con evidente sarcasmo.
Anche Marina sta ridendo molto rumorosamente.
-Dai, maschione, - esclama - fatti guardare, sei uno spettacolo unico, lo ammetterai. Chissà quando mi ricapita di farlo di nuovo!-
-Non ti muovere, Simona. Mentre voi ridete io vado in bagno a prendere della carta igienica per pulirti. Intanto guardate finchè volete!-
-No no, vogliamo vedere bene! - Marina mi trattiene per un braccio - Apriti le chiappe e facci vedere il diamante. Su su, sdraiati, allarga le gambe, in posizione da femmina.-
-Eddai Marina....-
-Muoviti! Se non lo fai ti mordo l'uccello!-
-Che scema che sei... e va bene...ecco, guarda...-
-Apri bene!-
-Daiii.....-
-Adesso in piedi, cammina un po’....-
-Ahahah...Marina, ti stai vendicando! - Simona si sta divertendo a osservare la scenetta.
-Simona, quando ti capita l’occasione, perchè no? Ehi tu, porcellone, cammina fino alla porta, e poi vieni qui.-
-Lo faccio, non mi costa niente!...Ecco, qualche altro scherzetto?-
-No no...però prima voltati. Voglio scoparti un po' col diamante...ti fa male?-
-Ehi, muovilo piano! - Il dolore riprende ma senza troppe fitte.
-Però confessa, raramente hai goduto così!-
-Uhm...vero, Marina...un godimento molto intenso. Ma adesso fermati, femmina perversa!-
-Dai, vieni qui, dammi un bacio.-
-Mmmmmm.....-
-Ora vai in bagno a prendere della carta igienica che il tuo sperma si secca sulla faccina di Simona. Cammina piano che vogliamo guardarti. E non te lo togliere!-
Scendo dal letto, camminare con il plug inserito è in effetti una cosa strana ma sono pochi passi.
-Marina, fammi vedere.....qui....stai ferma. - Simona si avvicina di più a Marina.
-Che c’è Simona?-
-Voglio vedere quegli azzannamenti che ti ha fatto Alberto sulla nuca. Ti fanno male?-
-Ma no...brucia un po’ qui, sulla destra. Si vede molto?-
-Aspetta, tieni su i capelli... si notano solo due segni, ma si vedono tutti i denti...meno male che sono nascosti.-
-Un paio di giorni e va via tutto.-
-Ma a te piace che ti faccia quelle cose? voglio dire....prima il sedere e poi i morsi...-
-Vedi tesoro, c’è un sottilissimo confine che separa le due cose: di qua c’è il piacere, di là c’è il dolore. Alberto mi porta proprio sul confine e mi fa oscillare continuamente tra le due parti... sono attimi di piacere che sfumano in momenti di dolore e viceversa. Tutto questo mi fa impazzire.-
-Ho capito...insomma, credo di aver capito, non lo so!-
-Può darsi che ci passi anche tu, non so se è così per tutti. Per me è così, e questo piacere misto a dolore lo provo solo con Alberto.-
-..........
-...e con te!-
-Con me?!?! e quando?-
-Quando mi tiravi i capezzoli.-
-Oddio, è vero...ti lamentavi.-
-Sentivo le fitte sui capezzoli quando tiravi forte, sembrava che mi si staccassero le poppe! Ma quanto mi piaceva, Simona! Alberto che spingeva da dietro e tu ad allungarmi le tette...ma lo sai che sono venuta? non mi è mai successo le altre volte, quando Alberto mi prende in quel modo.-
-Oh Marina...non credevo di farti male, giuro!-
-Dovevi farlo perchè potevi farlo! Si tratta di Potere, tesoro. In quel momento ero tua, tua e di Alberto. La tua mucca, ricordi?-
-Ma io non lo pensavo, Marina, davvero...-
-Ma lo pensavo io...Simona, ero io che mi sentivo la vostra mucca da mungere. Il confine è anche mentale, Simona... anzi, direi che è soprattutto mentale.-
-Mamma mia, quante cose che non so, che non ho capito.-
-Ssstttt...col tempo capirai un po' di più....tempo, tesoro, tempo...-
Intanto io ho raggiunto il bagno, perdo un po’ di tempo allo specchio per tentare di guardarmi il diamante.
Insomma, tutto sommato trovo che sia piacevole trovarmi ad esaudire le voglie di una donna. Anzi, di due donne, che certamente anche Simona è d’accordo! Mi scopro contento di essere guardato...forse tutta quest’esperienza è servita per risvegliare la mia parte femminile, mi è piaciuto esibirmi, ho provato anche la penetrazione!
Torno da Simona con un rotolo di carta igienica, le pulisco la guancia e il collo e torno in bagno ad inumidire un po’ un asciugamano poi ripasso tutto il volto di Simona.
“Uuuhh, Alberto, quanta attenzione” mi dice, e ci baciamo, intanto gioca con il mio pene molle, e mi palpa i testicoli. Poi mi chiede se posso voltarmi ed io lo faccio, mi sdraio a pancia sotto, immagino che Simona voglia vedere meglio il plug . Resta completamente assorta nella contemplazione delle mie chiappe, le accarezza e le bacia. Sento che le apre e va a muovere il diamante. Ha appoggiato il capo appena sopra il solco mentre lo fa e sento il suo sguardo curioso.
Marina è sdraiata vicino a me e si titilla un capezzolo, le piace molto guardarci. Mi volto su un fianco, Marina sorride e mi solletica sotto lo scroto con le unghie, e con l'altra mano tenta una sega, ma difficilmente il mio uccello tornerà alla durezza di prima.
Praticamente sono nelle loro mani, davanti e dietro, la mia parte femminile è definitivamente sdoganata.
-Uhhh, mi sa che devo andare. Devo vedere che ora è. - Simona balza dal letto e va a cercare il suo smartphone.
-Brava Simona, anch’io dovrei scappare, mia figlia mi aspetta in galleria alle sei e mezza.-
-Dio mio, sono le 18 meno venti! Io alle 18,30 ho il treno per Bergamo! Vado a lavarmi e corro a prendere il metrò. - esclama Simona.
-Ragazze, non è che mi lasciate sto coso nel didietro eh?-
-Ahahha...Alberto, te lo meriteresti! Dai, voltati e stai fermo.-
-Grazie Marina, ma fai piano.-
-Uno strappo secco....ecco!-
-Ahia!!....porca puttana...-
-Tranquillo, fra poco passa, vuoi che non lo sappia? - Le parole di Marina mi rincuorano.
-Oddio non trovo più le mutandine! Ma dove sono? - esclama Simona disperata.
-Calma, piccola...eccole qui, sotto i jeans di Alberto.-
-Uh! grazie mille Marina, mica potevo uscire senza!! Hihihih....-
-Ahahaha...andare a zonzo col culetto di fuori sarebbe un ottimo finale per questa tua giornata! -
-Ahahaha...verissimo Marina! - risponde Simona mentre si infila velocemente le mutandine.
Io mi lavo alla meglio poi rientro in camera ancora nudo e vedo Simona praticamente già vestita mentre Marina sta recuperando i suoi vestiti in slip e reggiseno.
Siamo tutti indaffarati, nella camera aleggia un silenzio dettato dalla fretta che ognuno di noi ha per raggiungere la propria vita.
Simona è già bell’e che a posto, vestita e con lo zainetto in mano. Non sta più nella pelle, deve scappare, Marina la chiama.
“Vieni qui, ragazzina” La stringe forte, e l'abbraccio è chiaramente corrisposto da Simona.
“Grazie di tutto, Marina, ho fatto un’esperienza che non dimenticherò facilmente”
“E’ stato bello anche per me farlo la prima volta con te”
“Mi dai ancora un bacio?” - Simona è adorabile in questi suoi slanci, e Marina non si sottrae ad un bacio intenso e sincero.
”--------“
”Potevi almeno darti una pettinata, prima di andar via!” . Le dice Marina sfiorandole i capelli.
“Ahahha..Marina, sembri mia mamma!”
“Che stupida che sei...”
“Dammi il tuo numero, ti metto nei contatti”
“Ok. 329........
”Prima il nome...no, niente nome, scrivo Mamy.”
“Uhm....è il caso?...” . dice Marina mentre si abbottona la camicetta.
“Nella rubrica sei subito dopo mia mamma. Facile da trovare! Ma adesso devo proprio andare. Aspetta, un bacione anche ad Alberto.”
Sono ancora nudo, mi prende il pene ormai flaccido, me lo tira un po’ e ride.
“Ciao Alberto, sei stato grande...e grazie per avermi invitata qui con voi...”
Simona vola via come un uccellino, Marina la segue per chiudere la porta. Guarda il cellulare, indossa la gonna,poi corre in bagno. Torna leggermente truccata, poco rossetto, i capelli sciolti.
Sì, in effetti, come ha detto Simona, è davvero una gran bella signora.
Anch’io mi rivesto, poi do un’occhiata intorno, mi sembra di aver preso tutto.
-Andiamo?- dico a Marina.
-Yes, let’s go-
-Come stai?- le chiedo, mentre la porta dell’ascensore si chiude.
-Mah, Alberto...devo ancora realizzare molte cose, ci ripenserò. Ma in questo momento sono davvero contenta di questo incontro. Simona è molto sensuale...così giovane...mi attrae molto... E' certamente solo sesso, ma caspita che bello!-
-Era questo il mio intento, fare in modo che tu fossi felice di questa esperienza. Simona attrae moltissimo anche me.-
Le sollevo i capelli e la bacio sulla nuca, sui segni dei morsi che si stanno colorando di rosso.
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