Il bacio

di
genere
sentimentali

Ho deciso di disegnare la tua bocca.
Inizialmente la mano, come sempre, si muove incerta, sembra che stia cercando una strada sul foglio di carta ruvida. So che si comporta così perchè non riesco ancora a vedere la forma completa di ciò che voglio fare.
Mentre cincischio con la matita, pian piano la tua bocca prende forma grafica nella mia mente, la vedo sul foglio, molto nitida, ed allora diventa tutto facile, è sufficiente seguire la traccia e, tecnicamente, è fatta! Poi si tratta "solo" di dare un'anima al disegno, e qui la faccenda si complica. Ci sono fior di artisti che sono bravissimi, ma non sono capaci ad infondere l'anima nei loro lavori, quell'impronta straordinaria che trasforma un quadro in una vera opera d'arte.
La tua bocca è socchiusa, e quella macchia d'ombra la rende tumida, come protesa verso un bacio. Butto giù qualche sfumatura, qua e là, dove serve...questa bocca deve vivere, deve uscire da questo foglio, animarsi!

Eccoti.

E’ proprio così che dev'essere, leggermente aperta. Riconosco i tuoi denti che s'intravedono appena e, se fisso attentamente, c'è anche una zona lucida sulla lingua: è una goccia di saliva che si spande verso il labbro inferiore.
Pensieri nel silenzio dello studio. Inevitabili, visto il soggetto.
Ti bacio e sento un profumo che mi eccita, ma non ho mai capito da che cosa deriva, se dalla tua pelle, oppure se dai tuoi capelli che smuovo con le mani per accarezzarti la nuca. Sarebbe fantastico poter ricreare sulla carta il tuo profumo, essere capace di farlo...ecco, forse, cosa significa metterci l'anima.
Ci viene entrambi da mordere, lo sappiamo, ma è un dolore piacevole, pare di affondare i denti in un frutto maturo, e che dalla sua polpa fuoriesca quel succo dolciastro che cola lungo il mento in rivoli appiccicosi.
Ti bacio e sento il battito tra i tuoi seni, stai tremando tra le mie braccia. E’ questo pensiero che sta guidando la mia mano.
No, non è la tua bocca che vorrei disegnare, ora. Io vorrei disegnare il nostro bacio, il tuo profumo, il tuo tremore...

Adoro il rumore della matita che graffia la carta.


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Ispirato dal racconto “Mani che disegnano” di Chicken
di
scritto il
2025-03-01
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