Il custode Ganese

di
genere
tradimenti

Devo dire che raccontarvi e aprirmi a voi mi aiuta nelle serate un po noiose e mi lasciano sempre grande eccitazione….
Autunno inoltrato di un anno fa. Sono stata incaricata da un facoltoso cliente di progettare l’arredamento completo della sua nuova casa appena acquistata in uno stabile d’epoca in centro Milano. Dovendo fare diversi sopralluoghi nella casa per le misure e con la ditta di arredamento, ed essendo la casa da ristrutturare il cliente (che ormai mi conosce da anni), mi ha lasciato le chiavi.
Organizzo una mattina e mi reco alla casa con tutti gli strumenti per iniziare i vari rilievi e foto. Appena giungo alla palazzina mi trovo davanti il custode, classico signorotto di colore che mi chiede dove devo andare. Riferisco il cognome del cliente e con l’occasione chiedo se posso fare un salto nel cortile interno per vedere si si riesce a far entrare il furgone quando arriveranno i mobili e chiedo anche a lui se sarà possibile usarlo più avanti. “mmm signora difficile, non so. Forse meglio parlare con amministratore” “nessun problema. Recupero il numero e poi lo chiamerò. Grazie mille”. Raggiungo l’ascensore e salgo per raggiungere la casa.
Appena entro mi metto subito comoda e tolgo il leggero trench rimanendo con i jeans e un maglioncino aderente leggero a V con due piccoli bottoni davanti aperti perché amo lasciare una bella scollatura. Procedo con le misure nelle varie stanze facendo vari schizzi delle possibilità di arredo. Ad un certo punto sento bussare la porta. Ma chi è??? Apro e mi trovo il custode “Mm signora ho numero amministratore così può chiamare” “oh grazie mille…gentilissimo” lui abbassa gli occhi sulla scollatura e mi sorride con fare piacione. “ci mancherebbe se ha bisogno io sono giù…Abedil è mio nome” “Perfetto Abedil io mi chiamo Anna e grazie ancora” Lui torna sulle mie tette e dentro mi fa sorridere, se c’è una cosa che ho notato è che gli uomini di colore non si fanno problemi a farsi beccare mentre guardano le tette delle donne…assurdo…in metro poi non ne parliamo. Zero problemi. Ci salutiamo e chiudo la porta tornando al mio lavoro.
Proseguo con le varie foto dei locali sorridendo per gli sguardi ricevuti dal negrone custode. Sarà del Congo o senegalese perché è nero come il carbone, cinquant’anni con un po' di pancetta e totalmente rasato. Insomma il classico omone africano. Cerco di tornare a concentrarmi e finisco il mio primo sopralluogo. Chiudo casa, mi rimetto il trench ma lo lascio aperto e scendo. Al portone incontro ancora lui che mi apre il portone “Oh grazie Abedil ci vediamo nei prossimi giorni che devo tornare con i mobilieri” “nessun problema signora io sto qui” e ricaccia gli occhi sul mio bel decoltè bello in vista. Te pareva…sto porcone…..
Mentre sono seduta in metro inizio a pensare al custode e alle sue occhiatacce alle mie tette. La cosa mi fa sorridere e inizio a sentire una certa eccitazione nel pensare a sto omone nero infoiato con il suo bell’arnese africano. Cerco di distogliere il pensiero e intanto raggiungo l’ufficio. Al rientro a casa, doccia veloce e mi rilasso sul divano davanti al pc mentre aspetto il rientro di mio marito. Nel mio cazzeggio decido di entrare in un sito porno e comincio a vedere dei video con donne che si scopano ragazzi di colore. Rimango a bocca aperta nel vedere ste donne che si fanno impalare da dei veri bastoni neri e fantasticando sul custode inizio a infilarmi il dito nella passera ormai bagnatissima e mi masturbo con molta veemenza.
Una settimana dopo devo andare all’appartamento con il cliente e l’arredatore per capire alcuni aspetti. E giunti alla casa Abedil è li nel suo gabbiotto che mi saluta con un bel sorriso. Rispondo facendogli l’occhiolino e sorridendo. L’appuntamento è abbastanza lungo e verso le 13 scendiamo. Ognuno va per la sua strada e io, visto l’ora decido di fermarmi in un bar vicino alla casa a mangiarmi un panino. Mentre sto pranzando vedo entrare Abedil che raggiunge il bancone per prendersi un caffè. Si gira verso il locale e appena mi vede mi sorride salutandomi. Mmmm inizio a lumarlo un pochino mentre è distratto a bere il caffè e noto che il suo fisico non è cicciotto ma è veramente robusto, con pancetta ma non è la solita floscia, anzi sembra il classico fisico robusto grosso. La cosa mi fa ancora più eccitare ma non voglio sembrare un affamata di uccelli e quindi mi butto sul cellulare per vedere i vari messaggi. Dopo poco sento una presenza accanto “Signora anche oggi qui? Sempre solita casa?” Alzo gli occhi e vedo Abedil in piedi che mi parla. “Oh Buondì, si ma ancora pochi appuntamenti e poi penso di aver finito”. “oh no…quindi non vedrò più bella signora?” “Ehhh….bellla…mo non esageriamo…comunque grazie”. “no no signora è giusto dire che è bella se è bella”. “Ma che adulatore grazie”. Intanto il porcellino continua a lumarmi le tette che sono nascoste da un maglioncino aderente girocollo. Guardo l’ora e mi preparo per rientrare. “Posso offrire caffè a bella signora?” “Oh cavolo Abedil grazie ma sono un po' di corsa” “Ma dai un minuto per caffè?” “E va bene dai…grazie ma solo se mi dai del tu…non farmi sentire una vecchietta che già non sono più giovanotta” “Certo..ma non sei vecchia…sei giovane signora veramente” “Ma grazie…gentilissimo…veramente” “Noi del Ghana siamo gentili con tutti ma tanto con belle donne” “Ah però….grazie”. “ora vado Ciao Abedil e grazie del caffè..ci vediamo presto” “Ok Anna..io sono qui sempre”
Ci salutiamo e corro in ufficio…..ma il pensiero corre sempre per lui…non è bello…ma a quel qualcosa che mi fa arrapare al solo pensiero. In ufficio proseguo il lavoro ma non smetto di pensare a Abedil…..inizio a sentirmi calda….la fighetta che pulsa e la voglia di lui inizia a farsi sempre più forte.
Qualche giorno dopo mio marito parte per tre giorni a una convention di commercialisti. Tre giorni a casa da sola…la prima sera organizzo una cena con la mia amica Susanna. La mattina dopo mentre sono in ufficio inizio a pensare ancora a quel marpione del ganese e ai video porno visti sere prima. Cazzo che voglia che avrei di provare un bel cazzo nero….ma che faccio?
Guardo l’ora sono le 12:00. Ok dai…proviamoci…al limite se non va mi faccio un giro in centro. Comunico alla mia socia che devo ancora andare a fare dei sopralluoghi alla casa del cliente e che poi rientrerò a casa a finire di lavorare la pratica. A questo punto prendo la macchina e mi avvicino alla casa. Mi fermo a prendere un toast al bar pensando di trovarlo poi li…ma niente…non lo vedo…Intanto la fame è poca. Ne lascio metà e mi avvicino alla casa. Vuoi vedere che mi va di sfiga e non lo becco oggi? E invece..tadam…eccolo li nel gabbiotto. “Oh Signora Anna…ciao…lavori ancora qui?” “si Abedil devo finire una cosa alla casa…vado un attimo su”. Sento la mia voce tremolante e corro all’ascensore…
Entro in casa…..la mia fighetta è già li che pulsa….e ora? Non posso scendere subito…approfitto per prepararmi un attimo, devo scaldare anche gli ormoni dell’africano. Tolgo il trench leggero e vado nel bagno che ancora ha lo specchio mezzo rotto dove potermi vedere. Indosso una giacchetta sopra una maglietta bianca a V con maniche corte. Mi spoglio un secondo e mi tolgo il reggiseno. Accarezzo i capezzoli e visto la mia eccitazione sempre più forte ci mettono un secondo a diventare belli turgidi. Ok sono pronta….metto la giacca, sistemo i capelli e scendo lasciando il trench aperto. Abedil è fuori dal gabbiotto, mi vede e saluta. “Abedil posso uscire un attimo in cortile a vedere una cosa?” “certo Anna…vieni che ti apro…” Usciamo e facendo finta di guardare le finestre in alto apro il trench e la giacca rimanendo con la maglietta bella in vista agli occhi di Abedil. Lo guardo un secondo e lui è li che punta i miei capezzoli senza manco farsi problemi…per lui che io ci sia o no non gli interessa….guarda e basta. Alzo il sopracciglio per fargli capire che l’ho beccato e sorrido. “Ok Abedil grazie…dovevo vedere una finestra” lui come risvegliato dall’ipnosi si riprende e mi sorride “ok Anna”. Raggiungiamo l’atrio, guardo l’ora, metto le mani sui fianchi così da far vedere ancora un po di tette e dico “Va bhè ora un caffè me lo farei volentieri…che dici Abedil, posso offrirtelo questa volta io?” “oh no Anna, non posso lasciare postazione…finisco alle cinque” “Ah ok…va bhe dai..sono le 15:00 vado a farmi un giro in centro e poi torno a recuperare la macchina e ci facciamo quel caffè insieme…che ne dici?” lui rimane un attimo in bambola ma accetta volentieri sorridendo al massimo.
Eh bhe Abedil da come mi lumi le tette non potevi certo rifiutare…..
Cosi tiro le 17 per le vie del Duomo con molta noia e poi con calma raggiungo Abedil che chiude tutto e esce dalla palazzina. Raggiungiamo un altro bar vicino alla mia macchina e ci mettiamo seduti in uno dei tavolini fuori. “Ti dovevo un caffè con calma visto che l’altro giorno ero di corsa…sei sempre stato gentile con me”. “Oh grazie Anna..ma niente dai..per me è piacere” così iniziamo a parlare del più e del meno, a volte mi mordicchio il labbro inferiore mentre parla per scaldare l’ambiente e faccio movimenti sensuali nella speranza che li colga. “Ora vai a casa dalla moglie e figli?” “oh no..mia moglie è in Ghana da famiglia..torna mese prossimo” “Ah cavolo…e tu a lavorare tutto solo qui?” “Oh bhe…noi fare così…questo anno non potevo andare con lei e quindi è andata giù lei ad aiutare i genitori e portare un po' di soldi”.
A questo punto la mia vena troia inizia a farsi strada…..”E quindi mio Abedil tu sei qui tutto solo a fare complimenti alle donne?” “Oh no…io essere gentile sempre e poi tu sei brava donna che sorride e saluta sempre” mi faccio più avanti con il corpo e a bassa voce rispondo “Mmmm..e tu offri sempre il caffè a tutte le donne?” Lo guardo un secondo e inizio a ridere sfiorandogli la sua mano. “Sei un vero gentiluomo…ti fa onore veramente” A questo punto, guardo l’ora, lo guardo un attimo mentre noto che inizia anche lui a scaldarsi un pochino e a sorridere un po' da furbetto. A questo punto o la va o la spacca……
“Quindi dimmi…cosa fa normalmente Abedil quando offre un caffè a una signora?” “Ehh…bho…non so…prendo metro e torno a casa…tutto qui?” Io sorrido….lo guardo e gli dico “e abiti lontano?” “zona Bonola”….azz…penso dentro di me un bel viaggio dal centro in macchina….ok dai…per lui facciamolo. “Dai Abedil…oggi hai vinto la lotteria..niente metro…ti accompagno a casa in macchina” “Oh no Anna…lontano da qui in auto, ci metti tanto e poi devi tornare a casa” “no tranquillo…tanto stasera sono sola a casa…non ho orari…dai andiamo”. Ci alziamo e raggiungiamo la macchina. Prima di entrare tolgo il trench e resto con la giacchetta e la maglietta che con l’arietta freschina continua a far impazzire i miei capezzoli belli in vista. Partiamo e nel viaggio continuiamo a parlare di tutto. “marito non a casa stasera?” “no torna tra due giorni…mi godo casa tutta per me” “Oh cavolo…poverina tutta sola?” “Non preoccuparti Abedil…non mi dispero…per esempio oggi un signore molto gentile mi ha fatto compagnia per un caffè e un giro in auto chiaccherando…meglio di così? Lo guardo sorridendo e facendogli l’occhiolino. Lui inizia ad agitarsi un pochino…strofina le mani sui jeans come per asciugarle….si vede che è nervoso….
Arriviamo sotto casa sua, accosto e parcheggio. “oh grazie Anna….sei gentile tanto…come posso ricambiare?” slaccio la cintura….lo guardo un attimo…“Mmmm vediamo…non lo so…tu cosa vorresti fare?” e la mia mano si appoggia alla sua gamba. “bho..io…” e abbassa lo sguardo sulla mia mano….la prende e l’accarezza. “Wow…ehh…non so…vuoi vedere casa mia?” “Mmmm…volentieri dai…accetto”
Saliamo in ascensore e appena mi dice quale tasto premere, avvicino il mio culo al suo pacco….uella…senti li sotto cosa si sta gonfiando. Lui capisce ma non diciamo nulla, mi sistemo i capelli allo specchio e arriviamo alla porta. Entriamo, mi fa accomodare in salotto “Vuoi bere qualcosa?” “un bicchiere d’acqua grazie” Mentre è in cucina tolgo il trench e la giacca rimanendo in maglietta con i capezzoli belli in vista. Lui arriva, si ferma e mi guarda subito le tette per un minuto….”wow Anna” mi avvicino, gli prendo il bicchiere, bevo un sorso, lo appoggio al tavolo e lo guardo “Sai dire solo wow?” lui si avvicina, molla il bicchiere sul tavolo…mi guarda…siamo a un centimetro….mi sfila la maglietta dal jeans e le mie tette sono subito all’aria. Mi sorride mentre le guarda….le palpa….sento il suo odore aspro misto sudore che mi fa impazzire…..ci baciamo…piccoli baci…e poi via che esplode in una mega limonata…le lingue che si cercano…lui si abbassa e inizia a leccare i capezzoli e a mordicchiarli mentre le stringe da vero animale. Inarco la schiena, inclino la testa e mi godo quel piacere immenso….”ahhhh…siii..che bello..” inizio a baciare la sua testa mentre mi ciuccia abilmente la mia tetta destra.
La mia mano che inizia a massaggiare il suo pacco…..cazzarola…è gonfissima…..lui si slaccia la camicia e resta con un petto bello massiccio anche se non muscoloso…gli lecco i capezzoli…gli slaccio i pantaloni mentre lui continua a baciarmi….sfilo i suoi jeans e lui sfila i miei pantaloni rimanendo entrambi in mutande. Mi abbasso leccandogli la pancia..mi inginocchio…sfilo i boxer e mi si para davanti un vero uccellone africano, ancora non duro ma cazzo se è lungo. Lo prendo in mano…inizio a segarlo…gli lecco la punta del suo cazzo mentre lui inizia a fare piccoli sospiri di piacere. Lo prendo in bocca con calma comincio a ciucciare…..cazzo cosa sta crescendo….cazzo cosa ho davanti. Mi fermo…alzo gli occhi ci guardiamo…”Minchia Abedil…..ma che cazzo di arnese hai?” Lui ride….”Andiamo di la….” Mi alza e con il cazzo quasi pronto mi accompagna in camera.
Ci sdraiamo uno accanto all’altro….lo riprendo in mano e cominicio a segarlo mentre ci baciamo intensamente. La sua mano entra nella mutanda, allargo le gambe e inizia a massaggiarmi le labbra della figa…..ohhh cazzo siiiiii….mi metto su di lui, mi gira e cominciamo un bel 69 da urlo. Il suo cazzo inizia a farsi bello tosto è un bastone veramente possente. Lo lecco tutto e impazzisco solo a sentirlo in bocca. Lui mi allarga le gambe e inizia a leccarmi la figa da vero professionista. Lecca, entra con la punta, allarga le labbra leccandole. No be….vado in estasi….mi agito…mi irrigidisco dal piacere…”ooohhhh cazzo..oohhhh cazzo….siiii…aaahhhh!!!!!” “godo cazzooooooo…” inizio a ciucciare con avidità quel cazzo mentre ho orgasmi continui…lui lo sento sospirare….mamma come lecca!!!
A quel punto mi prende…mi sdraia a pancia in su…si mette in ginocchio…punta il suo cazzone in direzione della figa e comincia a sbatterlo sulle labbra. Io accarezzo il suo petto..”ohh sii..dai infilalo”. Lui mi guarda e piano piano infila quella bestia dentro. “oohhh…ooohhh….mammaaaaa…ahh…ahhh” rimane in ginocchio e comincia a spingere stringendomi le tette…ora aumenta, allarga le gambe me le afferra con quelle belle manone e comincia a pompare come un pazzo. “oh cazzo…oh cazzo…oh cazzooo siii” urlo come una matta mentre sto animale africano mi scopa come un folle. Ora si sdraia su di me, si sostiene con le braccia e continua a martellare come un pazzo. Sento la figa schioccare sul cazzo. “oh siii…siii….siiii” le mie gambe sono all’aria spalancate mentre vengo invasa da orgasmi e da colpi sempre decisi. Alzo la testa e vedo sto omone e il suo cazzo entrare e uscire. Inarco la testa all’indietro, i miei occhi spalancati e le mie urla che non smettono. “cazzo cazzooooo….godooo…gooooooodooooo….oooooohhhhhhh….ooohhhh” ora si appoggia a me, infila le braccia sotto la mia schiena, afferra le spalle. Oddio ma che fa dico tra me….cazzo…ora inizia a martellarmi ancora più forte…un vero pazzo!!!! Non resisto più ai suoi colpi….”ohhh cazzzooooooo….vengooo….ooooooooddddioooooo…siii…ahhh ahhh ahhhhh!!! le mie urla vengono soffocate dalla sua spalla contro la mia bocca….si ferma…..si stacca da me, urlo ancora…mi contorco tutta con la mia mano sulla figa e l’altra sulla bocca a smorzare le urla. Ho continui orgasmi, fremo e tremo tutta. Lui che mi guarda e sorride mentre si tiene la verga in mano e si sega. “Cazzo Abedil….ma che cazzo di toro….” Dico con poca voce. Lui ride….”girati dai…”
Mi mette a novanta…prende il cazzo duro come il marmo e grosso come un pistone. Lo punta alla figa, si avvicina alla mia spalla, mi morde l’orecchio….infila la sua asta…le sue manone afferrano i miei fianchi. Comincia la danza. Avanti e indietro…piano e poi subito attacca con la velocità. La mia testa è sul materasso, i suoi colpi mi spingono e io non capisco più niente. Martella come un forsennato. “ohhhhhh siii…ohhh…siiiiii…ohhh…siii…spaccamela…spaccamelaaaa!!!” Dalla mia bocca escono le peggio volgarità…”Siii porcoo….continua maiale…spaccami tuuuuttaaaa…ooohh siii!” Mi sento una vera troia nelle grinfie di un toro assatanato!!!!!!! Ma come scopa sto africano maledetto!!!!
Continua a martellare…si ferma…mi sdraio con continui orgasmi e fremiti. Sono un tremolio unico. Toglie il cazzo e massaggia la mia figa ormai un colabrodo. “Oh cazzoooo Abedil…” Si sdraia con il cazzo un attimo afflosciato dalle pompate date. Riprendo fiato e mi metto sopra. Cominicio a ciucciarlo guardandolo negli occhi. Siamo sudati da schifo. Dopo pochi secondi ecco che torna duro con una mega cappella. Mi metto sopra…lo indirizzo e comincio a cavalcarlo appoggiato a lui mentre mi stringe le tette e le ciuccia con una tale avidità. Alzo la schiena le mie mani sul suo petto e comincio a muovermi velocemente avanti e indietro. Il suo cazzo lo sento fino allo stomaco. Aumento e non mi fermo. Lui mi stringe i capezzoli “ohhhhh siiiii….ahhhhhhhh….ahhh ahhh ahhh ahhh…siiii siii…” continuo la cavalcata e lo guardo a occhi spalancati, sento un nuovo orgasmo esplodere…spalanco la bocca ma dalla foga la voce si ferma mentre mi muovo avanti e indietro tremando tutta. Cazzo non molla….sto qua ha una durata tremenda. Grugnisce…sbuffa come un treno. Inarco la schiena, le mani sulle sue gambe e la testa indietro mentre mi muovo ancora “ahhhhhhhhhh…..caaaazzzoooo….aaahhhh” rallento e mi calmo un secondo. Alzo le ginocchia. Lui mi guarda. Afferro il suo petto e inizio a saltare sul suo cazzo. Il letto cigola, se continuiamo qui lo spacchiamo in due. Le mie urla che le sentiranno da 1 km. Ora lo vedo che sta per scoppiare….cazzo suda e sbuffa…guarda la mia figa che sbatte sulla pancia…stringe i denti…il maiale sta per venire…continuo e sento un calore immenso invadermi, mentre vedo i suoi occhi spalancarsi e la sua voce farsi più animale. Mi risiedo su di lui. Mi afferra le chiappe e ora continuo aumentando velocità come una zoccola in calore. “aaah siii…ahhhh…” Sento i suoi coglioni pieni. Aumento…non resiste…prende le mie chiappe…le afferra forti, segno che sta scoppiando. La mia passera che ormai sbrodola schiaffeggiando la sua pelle.
Mi stacco…prendo il suo uccello bollente…inizio a segarlo con foga…tre colpi e inizia a tirare urla come una bestia in cella “aaahrghhhhhh….uuuuffff……orgghhhhhhh…ahhhhahh…gruuffff….uuuuhhh” litri di sperma che schizzano come una fontana…io che lo sego e mi prendo i getti continui in faccia. Lui che trema, la sua voce si fa bassa “gruuufff…ooohh…ahhh”. Ha un orgasmo di un minuto…io che sono distrutta…completamente a pezzi mentre sto maiale continua a tremare di piacere.
Mi affloscio accanto a lui stremati…..”Ma che cazzo sei abedil….sei una macchina del sesso??” “Ahaha..Anna voi italiane vere maiale” “Porca troia tu le fai morire le donne” “Anna…piace il cazzo negro ehh!!” “Quante te ne scopi mentre la moglie è via ehh….vecchio maiale!” “Ahahah….no dai….però le italiane piace scopare africano”
Mi alzo…ci baciamo…”Abedil vado un attimo in bagno a rinfrescarmi”. Merda sono quasi le 9 e mi ha chiamato mio marito. Lo chiamo al volo. “Amore ho finito tardi e mi sono beccata con la Susi e non ho sentito il cellulare…scusami”. Mentre parlo con mio marito ritorno in camera e trovo Abedil con il cazzo in mano già quasi duro mentre si sta segando. Chiudo la chiamata “Ma che fai? Oh cazzo Abedil…non può essere…no ehh!”
Lui si alza, la sua verga che aumenta vigore…ride sudato ma con gli occhi infoiati….mi prende…mi sbatte a letto a pancia in su. “Bella troia prendi ancora me”. Allarga la figa con le dita. “Abedil oh cazzo…ancora????” Infila il suo uccello dentro. Spalanco gli occhi, inarco la testa all’indietro. Non posso crederci che sto maiale ne ha ancora. Alè…si riprende la giostra. Inizia a martellare piano piano e poi continua ad essere veloce come un treno. “ahhhhahhh…ahhahhahhhhhhhh…cazzzoooooooo!” Godo ancora..la figa in fiamme…inizia a farmi male….ma godooo…porca troia che toro da monta. Mi alza le gambe a livello faccia e continua a martellarmi. Le mie tette che ballano. Non capisco più un cazzo. Sento bruciare in basso ma è un dolore misto a piacere. Lui che inizia a grugnire come una bestia e alla fine dopo mille colpi continui si stacca. Prende l’uccello e inizia a segarsi finchè non urla di piacere, inarca la schiena e butta fuori altro sperma in pancia. Sono un vero schifo. Sono tutta sporca. Mi piego in due dall’ennesimo orgasmo. Ho ultimi urli soffocati dal piacere. Non ho più fiato..sono a pezzi. “Ohh cazzo Abe…cazzo bastaaaa…oddioooooo”. Lui ormai è senza forze. Ci guardiamo e ridiamo insieme. “Me l’hai aperta in due…cazzo ma che scopata super”
Mi alzo, corro a lavarmi velocemente e poi mi ricompongo. Lui si alza e si veste.
“Spero di non aver fatto troppo casino con i vicini Abedil…perdonami ma quando sono in estasi non controllo la voce”. “No problema. Tanto frega niente qui”. Riprendo le mie cose. “Vuoi pizza?” “no no..grazie..vado a casa a riposare…mi hai devastato Abedil” Lui sorride. “ci vediamo ancora alla casa?” “E’ possibile Abedil…molto probabile”.
Ci salutiamo e riparto per casa. Guido con la figa in fiamme. Continuo a ridere da sola e ho ancora piccoli brividi per quello che ho vissuto. Scopata da urlo. Non mi sono mai sentita così troia e vi giuro che me ne sbatto….volevo un cazzo nero e me lo sono proprio gustata!!!
Con Abedil non c’è stato più modo di farci una mega scopata. Sono riuscita solo a fargli un bel pompino in una delle ultime scappate all’appartamento. Ma penso che quel maiale si scoperà almeno tutta la via dove lavora ma spero che non si dimentichi di me. Ora capisco leggendo i vari racconti di donne che scopano i negroni cosa vivono….ora che ho vissuto un’esperienza così posso solo confermare. Una cosa da provare e spero di avere in futuro altre occasioni con uccelloni belli neri.
scritto il
2024-09-10
4 . 1 K
visite
3 4
voti
valutazione
5.8
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.