Serate indimenticabili
di
Fra1975
genere
gay
Solo racconti realmente accaduti. Con lui mi frequentavo già da un pò. Ovviamente di nascosto. Lui gay,da poco single, e io sposato ,cercavamo momenti per stare insieme. Io la sua troia,passivo maschile. Era una grande intesa quella tra noi. Facevamo di tutto liberi senza tabù e a pelle. Lui bel cazzo e grandissimo sborratore. Ero riuscito ad organizzare a casa sua una serata a tre con un altro ragazzo. Questo lo avevo conosciuto on line ed eravamo stati insieme già qualche volta. Molto porco,attivo,ma dal cazzo normale. Mi aveva scopato nel suo ambulatorio nei modi più nascosti e umilianti. Anche di lui mi fidavo al punto di lasciarlo godere dove voleva liberamente. Quella sera arrivai prima per stare con lui. Ci accomodammo pianificando la serata. Lui era nuovo a questi menage e quindi più agitato. Per calmarlo iniziai a baciarlo e mi spogliai davanti a lui. A me piace essere umiliato e anche stare nudo davanti a persone vestite mi eccitava. Divenni duro e iniziai a farglielo succhiare. Mi piaceva guardare la sua foga e toglierglielo dalla bocca per pomiciarlo. Lui impiegava un pò a eccitarsi quindi iniziai spogliandolo e a succhiarglielo alternando baci e sputi. Entrambi nudi come vermi sporchi di lussuria. Quando fu duro come un legno mi sedetti su di lui,seduto sul divano,dando le spalle alla TV. Si muoveva lento e intanto pomiciavamo come troiette vere. Era caldissimo e aveva tanta voglia. Godeva nel sentirmi la sua fidanzata e possedermi a pelle. Il mio cazzo duro sbatteva sulla sua pancia mentre cavalcavo senza pudore. Ero super arrapato. Quella sera ero libero tutta la notte e avevo voglia di godere. Tanto. Dopo qualche minuto erano quasi le 21,l'ora dell'arrivo dell'altro. Mi alzai e mi misi a pecora sul puff poggiapiedi esponendo come una cagna in calore il mio buco aperto e pulitissimo. Lui in piedi iniziò a incularmi duro. Fece anche un video eccitandomi ancor di più. Dopo poco entrò l'altro. Quasi non lo considerammo. Notammo solo che sorrise vedendoci scopare con naturalezza come cani. Con la coda dell'occhio lo vidi spogliarsi e notai che era già duro. Allora mi venne davanti e mi mise il cazzo in gola. Che bello sentirsi troia e dare piacere senza pudore. Avevo bocca e culo pieni di due maschi che godevano tanto. A un certo punto si scambiarono e succhiai il cazzo enorme che era stato nel mio culo. Saporito. L'altro passò a incularmi. Cazzo più piccolo e quasi non lo sentii. Lo lasciai mugolare e stantuffare un pò. Poi ingordo dissi:"li voglio insieme". Risero chiamandomi troia e io con loro. Salimmo in camera e sulle scale mi misero a turno le dita nel culo sfottendomi ed eccitandomi,poi lui si sdraio' sul letto a cazzo duro e io mi sedetti su lui impalandomi. Godevo e basta. Mi chinai e cominciammo a baciarci. Fu allora che sentii spingere dentro per cercare pertugio nel mio ano lacerato e fradicio. Non fu difficile per lui entrare e appoggiarsi sulla mia schiena pensando solo a pompare. Iniziai a gemere come una cagna sotto i colpi scomposti dei miei possessori. Godevo sentendomi pieno in modo doppiamente innaturale. Godevo nel sentirmi troia,sporca,usata e umiliata. Godevo. Li feci giocare un pò ma non venivano. Allora uscii e iniziai a succhiare insieme accoppiando i loro cazzi umidi e caldi del mio retto. Iniziavano a maturare il loro piacere. Allora mi misi a pecora sul bordo del letto esponendo in modo turpe il mio buco prolassato. Prima lui entrò e finì dentro con una sborrata copiosa fino all'ultima goccia poi lasció spazio all'altro che ugualmente mi sborró dentro come ad un gabinetto già lurido di altrui sborra. Che troia. Che piacere. Chiesi di farmi una clip mentre facevo colare la loro sborra dal buco lungo le coscie. Bellissimo.
Io decisi di non sborrare perché le troie non sono tenute all'orgasmo ma devono solo dare piacere semplicemente come serve.
Due chiacchiere e convenevoli. Ci rivestimmo e ci salutammo. Io pieno grondante di loro e loro con le palle scariche.
Ovviamente la mia serata non era che iniziata perché ero super eccitato e avevo voglia di godere ancora. Nel frattempo mi arrivò su telegram un messaggio di un ragazzo che avevo contattato,ma mai incontrato. Era un poliziotto separato con due figli,curioso ma senza affatto esperienza e molto timoroso ovviamente. Io lo avevo tranquillizzato,ma non ci eravamo mai visti. Mi scriveva che si era deciso e che a mezzanotte finiva il turno. Casualmente ero libero anche io percui fui strafelice di combinare. Decidemmo di vedersi in un parcheggio nella prima periferia. Posto tranquillo e appartato. Del resto era poliziotto e i posti li conosceva. Però erano le 22.30 e io già fremevo dalla voglia.
Decisi allora di impiegare il mio tempo facendo un giro al parcheggio dell'ospedale. Ogni tanto ci andavo. Niente di speciale,ma qualche cazzo in passato lo avevo rimediato.
Feci qualche giro,fanali,sguardi e poi decisi di scendere per andare nella zona verde tra i cespugli. Mi seguì un ragazzo sulla quarantina. Nella penombra mi bastò intuire che sembrava una persona affidabile. Mi seguì da lontano e quando fummo nel punto giusto,gli sbottonai i pantaloni e iniziai a succhiargli il cazzo. Un cazzo normale,duro e dalla cappella che sapeva di urina. Lui forse era poco avvezzo perché era super eccitato dalla situazione. In ginocchio feci il mio dovere come la più troia delle troie. Pieno dietro di sborre miste mi feci schizzare da uno sconosciuto in bocca. Non ingoiai bensì la sputai. Lui,soddisfatto si tirò fugace le mutande su e sene andò senza dire niente o salutare. Era quello che volevo. Svuotare palle senza niente in cambio. Certo però la mia voglia era alle stelle. Si erano fatte le 23.30 e mi avviai al luogo di incontro. Appena arrivato là,mi giunse un messaggio. Temetti il bidone in realtà era il poliziotto che mi diceva che era in anticipo e stava arrivando,impaurito, ma eccitato.
Arrivai prima e mi misi tra due alberi ad aspettare in macchina. Non c'era anima viva. I lampioni illuminavano il minimo. Sentivo le mutande bagnate dietro e l'ano sensibile dal lavoro che aveva fatto. Passarono 5 minuti e arrivò un'auto affianco a me. Spense il motore e le luci. Subito dopo un messaggio. "ci sono. Sei tu?".
Risposi:"si,scendo io?".
Altro messaggio."ok". Incontro da 30 anni,ma quel brivido dello sconosciuto ogni volta è unico. Dovevo trasmettergli sicurezza e tranquillità quindi raccolsi energie positive con comprensione. Scesi. Aprii la portiera dietro e mi misi sul divanetto e lui mi seguì. La luce dell'abitacolo era giusto quella dei lampioni. Intravidi un ragazzo sulla quarantina,calvo e ben piazzato. Ci salutammo educatamente. "Eccoci qua - dissi per sciogliere il ghiaccio- come vedi non mordo. Sei tranquillo?". Lui con voce tremula e con accento meridionale disse:" sono un pò timoroso,non voglio casini e non sono mai stato in intimità con un uomo". Con queste parole mi eccito' ancora di più. Adoravo iniziare le persone,mi faceva sentire troia padrona della situazione ma da dominare.
"Facciamo che decidi tu cosa ti va di fare e io mi presto alle tue curiosità,altrimenti faccio io e mi fermi se ti da' fastidio. Ricorda che siamo maschi e vogliamo la stessa cosa. Nessuno ci vede,nessuno ci giudica e tutto finisce qui e ora. Poi comunque in qualsiasi momento ci salutiamo e torniamo sconosciuti". Evidentemente toccai le corde giuste perché lui sembrò tranquillizzarsi. "Iniziamo spogliandoci così sciogliamo l'imbarazzo?". Mi sbottonati i jeans e li calai al ginocchio con i boxer. Il mio cazzo fece trasparire l'eccitazione. Era veramente bello da vedersi e lui lo notò senza commentare. Lui fece lo stesso ma senza guardarmi in volto poiché imbarazzato. Eccitante poliziotto quarantenne imbarazzato. Fece uscire un cazzino normale di circa 15 cm con un prepuzio esuberante e ancora non tanto duro...era stato tutto un turno nella tuta di ordinanza. Odorava di sudore e un pò di urina. La cosa mi fece impazzire di piacere. "Posso?" dissi educatamente cercando di sfiorarlo con le dita. Lui mi fece fare. Gli piaceva poiché la pelle lasciò scoprire la capella e l'asta si inturgidì un pochino. Due carezze delicate e avvolgenti e poi gli presi la mano chiedendogli se voleva toccarmelo. Lui timidamente si fece condurre e avvolse tutte le sue dita attorno all'asta. Gli piaceva e iniziò a segarmi eccitandosi. Poi chiuse gli occhi e si chinò per succhiarmelo. Così fece il suo primo imperfetto e imbarazzato pompino. Era diventato un succhiacazzi,da maschione poliziotto a succhiacazzi di nascosto ed io ero stato il suo battista. Iniziò a pompare un pò e il mio piacere veniva più dalla situazione che dalla sua bocca. Io intanto cercavo il suo pene duro e lui mi fece capire che era eccitatissimo e sarebbe durato ancora poco.
Al che gli dissi:"vorrei farti finire come merita una occasione cosi speciale".
Mi chinai sul suo cazzo e con perizia pluriennale gli feci un signor pompino che in realtà duro' giusto un minuto prima che mi annunciasse la sborra. Ero eccitatissimo e avevo il sangue al cervello. A quello sconosciuto volli fare una cosa che avevo fatto solo due volte prima nelle centinaia di esperienze. Continuai a dritto a succhiarlo e mi scoppiò in bocca. Fermai l'urto del vomito per un copioso fiotto di sperma sconosciuto,salato e urinoso. Mi ricomposi subito e serrando le labbra sull'asta pulsante ingoiai ogni goccia del suo piacere. Tirai giù di gusto tutta la sua sborra per poi baciarlo sulle labbra. Non si ritrasse.
Si rimise tremando i boxer e uscì per andare
alla guida e così capii che dovevo scendere. Aprii lo sportello e scesi con i boxer calati e il cazzo duro e di nuovo insoddisfatto. Ma la mia testa esplodeva dalla eccitazione. Accese il motore e andò via. Senza salutare. Ancora una volta ero stato usato e gettato come un fazzoletto in pineta. Mi ritrovai nudo nella notte in un parcheggio con il cazzo duro.
Ecco. A quel punto mi feci una di quelle seghe che delle migliaia che mi sono fatto rimarrà nella memoria. Il mio cazzo era enorme,lo stomaco pieno di sborra sconosciuta,la gola impregnata di sborra di due persone e il mio ventre pieno di altre due sborre diverse. Venni con un fiotto che finì sullo sportello della mia macchina a più riprese. Urlai nella notte godendo e rigodendo.
Poi mi rivestii e con le gambe tremanti sparii nella notte felice di aver goduto nel modo più umiliante,ma soprattutto dopo aver fatto godere 4 persone in modo completo e diverso.
Io decisi di non sborrare perché le troie non sono tenute all'orgasmo ma devono solo dare piacere semplicemente come serve.
Due chiacchiere e convenevoli. Ci rivestimmo e ci salutammo. Io pieno grondante di loro e loro con le palle scariche.
Ovviamente la mia serata non era che iniziata perché ero super eccitato e avevo voglia di godere ancora. Nel frattempo mi arrivò su telegram un messaggio di un ragazzo che avevo contattato,ma mai incontrato. Era un poliziotto separato con due figli,curioso ma senza affatto esperienza e molto timoroso ovviamente. Io lo avevo tranquillizzato,ma non ci eravamo mai visti. Mi scriveva che si era deciso e che a mezzanotte finiva il turno. Casualmente ero libero anche io percui fui strafelice di combinare. Decidemmo di vedersi in un parcheggio nella prima periferia. Posto tranquillo e appartato. Del resto era poliziotto e i posti li conosceva. Però erano le 22.30 e io già fremevo dalla voglia.
Decisi allora di impiegare il mio tempo facendo un giro al parcheggio dell'ospedale. Ogni tanto ci andavo. Niente di speciale,ma qualche cazzo in passato lo avevo rimediato.
Feci qualche giro,fanali,sguardi e poi decisi di scendere per andare nella zona verde tra i cespugli. Mi seguì un ragazzo sulla quarantina. Nella penombra mi bastò intuire che sembrava una persona affidabile. Mi seguì da lontano e quando fummo nel punto giusto,gli sbottonai i pantaloni e iniziai a succhiargli il cazzo. Un cazzo normale,duro e dalla cappella che sapeva di urina. Lui forse era poco avvezzo perché era super eccitato dalla situazione. In ginocchio feci il mio dovere come la più troia delle troie. Pieno dietro di sborre miste mi feci schizzare da uno sconosciuto in bocca. Non ingoiai bensì la sputai. Lui,soddisfatto si tirò fugace le mutande su e sene andò senza dire niente o salutare. Era quello che volevo. Svuotare palle senza niente in cambio. Certo però la mia voglia era alle stelle. Si erano fatte le 23.30 e mi avviai al luogo di incontro. Appena arrivato là,mi giunse un messaggio. Temetti il bidone in realtà era il poliziotto che mi diceva che era in anticipo e stava arrivando,impaurito, ma eccitato.
Arrivai prima e mi misi tra due alberi ad aspettare in macchina. Non c'era anima viva. I lampioni illuminavano il minimo. Sentivo le mutande bagnate dietro e l'ano sensibile dal lavoro che aveva fatto. Passarono 5 minuti e arrivò un'auto affianco a me. Spense il motore e le luci. Subito dopo un messaggio. "ci sono. Sei tu?".
Risposi:"si,scendo io?".
Altro messaggio."ok". Incontro da 30 anni,ma quel brivido dello sconosciuto ogni volta è unico. Dovevo trasmettergli sicurezza e tranquillità quindi raccolsi energie positive con comprensione. Scesi. Aprii la portiera dietro e mi misi sul divanetto e lui mi seguì. La luce dell'abitacolo era giusto quella dei lampioni. Intravidi un ragazzo sulla quarantina,calvo e ben piazzato. Ci salutammo educatamente. "Eccoci qua - dissi per sciogliere il ghiaccio- come vedi non mordo. Sei tranquillo?". Lui con voce tremula e con accento meridionale disse:" sono un pò timoroso,non voglio casini e non sono mai stato in intimità con un uomo". Con queste parole mi eccito' ancora di più. Adoravo iniziare le persone,mi faceva sentire troia padrona della situazione ma da dominare.
"Facciamo che decidi tu cosa ti va di fare e io mi presto alle tue curiosità,altrimenti faccio io e mi fermi se ti da' fastidio. Ricorda che siamo maschi e vogliamo la stessa cosa. Nessuno ci vede,nessuno ci giudica e tutto finisce qui e ora. Poi comunque in qualsiasi momento ci salutiamo e torniamo sconosciuti". Evidentemente toccai le corde giuste perché lui sembrò tranquillizzarsi. "Iniziamo spogliandoci così sciogliamo l'imbarazzo?". Mi sbottonati i jeans e li calai al ginocchio con i boxer. Il mio cazzo fece trasparire l'eccitazione. Era veramente bello da vedersi e lui lo notò senza commentare. Lui fece lo stesso ma senza guardarmi in volto poiché imbarazzato. Eccitante poliziotto quarantenne imbarazzato. Fece uscire un cazzino normale di circa 15 cm con un prepuzio esuberante e ancora non tanto duro...era stato tutto un turno nella tuta di ordinanza. Odorava di sudore e un pò di urina. La cosa mi fece impazzire di piacere. "Posso?" dissi educatamente cercando di sfiorarlo con le dita. Lui mi fece fare. Gli piaceva poiché la pelle lasciò scoprire la capella e l'asta si inturgidì un pochino. Due carezze delicate e avvolgenti e poi gli presi la mano chiedendogli se voleva toccarmelo. Lui timidamente si fece condurre e avvolse tutte le sue dita attorno all'asta. Gli piaceva e iniziò a segarmi eccitandosi. Poi chiuse gli occhi e si chinò per succhiarmelo. Così fece il suo primo imperfetto e imbarazzato pompino. Era diventato un succhiacazzi,da maschione poliziotto a succhiacazzi di nascosto ed io ero stato il suo battista. Iniziò a pompare un pò e il mio piacere veniva più dalla situazione che dalla sua bocca. Io intanto cercavo il suo pene duro e lui mi fece capire che era eccitatissimo e sarebbe durato ancora poco.
Al che gli dissi:"vorrei farti finire come merita una occasione cosi speciale".
Mi chinai sul suo cazzo e con perizia pluriennale gli feci un signor pompino che in realtà duro' giusto un minuto prima che mi annunciasse la sborra. Ero eccitatissimo e avevo il sangue al cervello. A quello sconosciuto volli fare una cosa che avevo fatto solo due volte prima nelle centinaia di esperienze. Continuai a dritto a succhiarlo e mi scoppiò in bocca. Fermai l'urto del vomito per un copioso fiotto di sperma sconosciuto,salato e urinoso. Mi ricomposi subito e serrando le labbra sull'asta pulsante ingoiai ogni goccia del suo piacere. Tirai giù di gusto tutta la sua sborra per poi baciarlo sulle labbra. Non si ritrasse.
Si rimise tremando i boxer e uscì per andare
alla guida e così capii che dovevo scendere. Aprii lo sportello e scesi con i boxer calati e il cazzo duro e di nuovo insoddisfatto. Ma la mia testa esplodeva dalla eccitazione. Accese il motore e andò via. Senza salutare. Ancora una volta ero stato usato e gettato come un fazzoletto in pineta. Mi ritrovai nudo nella notte in un parcheggio con il cazzo duro.
Ecco. A quel punto mi feci una di quelle seghe che delle migliaia che mi sono fatto rimarrà nella memoria. Il mio cazzo era enorme,lo stomaco pieno di sborra sconosciuta,la gola impregnata di sborra di due persone e il mio ventre pieno di altre due sborre diverse. Venni con un fiotto che finì sullo sportello della mia macchina a più riprese. Urlai nella notte godendo e rigodendo.
Poi mi rivestii e con le gambe tremanti sparii nella notte felice di aver goduto nel modo più umiliante,ma soprattutto dopo aver fatto godere 4 persone in modo completo e diverso.
1
6
voti
voti
valutazione
6.9
6.9
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Io per voi
Commenti dei lettori al racconto erotico