Un ferragosto unico - parte 2

di
genere
bisex

...in effetti la giornata era appena iniziata davvero. Sentivo di aver goduto anche se non avevo eiaculato. Guardai il suo pene ammosciato ma lungo come una proboscide tra le sue gambe e notai la goccia in punta. La accarezzai con le dita e portai le dita alle labbra. Ebbi un fremito sincero. Quel giorno poteva succedere tutto. Eravamo felici e liberi. Ci mettemmo all'ombra della pineta stesi sui nostri teli,mano nella mano. Parlavamo emozionati e ci prendevamo cura l'uno dell'altro giocando con le dita, accarezzandoci o baciandoci. Ogni tanto mi alzavo e prendevo il suo cazzo ancora moscio in bocca come per nutrirmi. Non mi sarei mai staccato da quella pelle e avrei voluto lui strappasse la mia...
Ad un tratto si affacciò inattesa una ragazza all'accesso della grotta. Era in topless,ma con un perizoma quasi invisibile dal quale si percepiva la sua completa depilazione. Si fermò. Con naturalezza ci guardo' e disse sorridendo. "Avete bisogno di niente?" Aveva un seno perfetto come può averlo una ragazza di meno di 30 anni con dei capezzoli piccoli e già eccitati. Notai che aveva un anello di fidanzamento e la cosa mi eccito' parecchio. Devo dire che io adoro le donne,la loro eleganza innata e il modo che hanno di esaltare il piacere maschile. Hanno un difetto...non hanno il cazzo e sono per lo più passive. Io pertanto avevo avuto da sempre bisogno di essere usato per il piacere e il cazzo era il mio stupendo e segreto oggetto del desiderio. Essere posseduto,usato,violato,mi rendeva completo e dalla tenera età di adolescente avevo sempre vissuto consapevole,ma segreta la mia bisessualita'. Il mio compagno in realtà era più tendente alla omosessualità. Non scopava la moglie e pur essendo l'attivo della nostra coppia,aveva a tratti habitus femminile come orecchino,depilazione o voce un pò roca. La ragazza era ferma in attesa di risposta al che le dissi "Non sapevamo di aver bisogno di te. Grazie di essere arrivata". E sorridendo le feci cenno di venirci incontro.
Lei si avvicinò presentandosi come Elena. Non mi importava se quello fosse il suo vero nome,ma il suo corpo minuto e sinuoso mi colpì subito in quella situazione surreale. Ancor più quando notai che aveva il segno dell'abbronzatura al seno. Ci alzammo dal telo e, naturalmente nudi, le stringemmo la mano presentandoci a nostra volta. Onestamente il mio pene iniziò a inturgidirsi e quasi ne fui fiero. Quello del mio ragazzo invece rimase stancamente lungo le gambe.
Le dissi per provocarla un pochino: "Sei bellissima e sicuramente birichina". "Perché dici questo?" ribatte divertita Elena.
"Perché si vede che non sei una abitudinaria di questi posti e che magari hai anche qualcuno ad aspettarti...o sbaglio?".
Sorrise eccitata e notai il suo perizoma scurirsi come bagnandosi. Il mio compagno mi guardò e disse" ma come sarai scemo?".
Sorridemmo tutti ed Elena con una felice sensazione di libertà ci racconto' che il suo ragazzo si era addormentato sotto l'ombrellone e lei gli aveva detto che andava a fare una corsa. Lui nel dormiveglia le aveva risposto di stare attenta ed era di nuovo crollato nel sopore di ferragosto.
Camminando aveva visto corpi nudi, naturalmente liberi, aveva guardato e le era piaciuto farsi ammirare nel suo bikini striminzito fino a che,guardandosi dietro aveva pensato di aver corso abbastanza da essere lontana dagli occhi del mondo. In una situazione in cui anche la sua coscienza si era rassicurata ed era benevola al punto di eccitarla e spingerla a togliersi il reggiseno. Poi aveva notato noi. La avevamo ispirata,diceva,per la naturalezza con cui ci vivevamo e si era fatta coraggio immaginando non fossimo del tutto gay,comunque non pericolosi e abbastanza rispettosi.
Devo dire aveva avuto intuito.
Ci preciso' che non aveva molto tempo,ma voleva sentirsi viva.
Le chiesi se era la prima volta che trasgrediva cosi e ribatte sicura." Secondo te?".
A quel punto allora con naturalezza le presi la mano delicatamente e mela misi sul cazzo duro. Lei iniziò a muoverla come per segarmi e allo stesso modo feci io con il mio compagno. Io però iniziai a baciare lui per provocarla. Lei iniziò a fremere e si staccò per sfilarsi da sola il perizoma. Gesto super erotico che scoprí una fichetta non del tutto depilata e lucida di piacere. Si vide che aveva fretta perché in modo deciso si sdraio' sul mio telo e disse:"scopatemi". Lei aveva chiara la nostra bisessualitá ed evidentemente si aspettava qualcosa più di una banale scopata.
Noi capimmo e le demmo quello che voleva. Io non avevo bisogno di essere eccitato e con decisione,cinismo,ma rispetto,la penetrai deciso senza chiedere perché lei voleva essere presa. Iniziai a scoparla in modo maschio e forte. Le strizzavo il seno forte e lei godeva di questo. Il mio compagno ebbe bisogno di farsi succhiare il cazzo da me per cui mentre scopavo Elena,succhiavo il suo cazzo. Lei guardava eccitata sentendosi la diva di un porno. Quando lui fu duro,senza dire niente iniziò a penetrarmi. Io scopavo lei e lui scopava me. Il ritmo era armonico. Mi sentivo pieno e sentivo lei godere. Lei venne con un urlo che risuonó nella pineta,ma ovviamente continuai perché la sua fica era troppo aperta e bagnata e non sentivo ancora bisogno di sborrare. Lo sentii invece poco dopo quando lui pompandomi mi chiese dove volevo venisse. Dissi subito:"vienici in faccia".
A queste parole lui uscì da me e io uscii da Elena. La presi per la mano e la misi in ginocchio accanto a me. Eravamo a bocca aperta in attesa dello schizzo che arrivò potente prima sul mio volto e poi sulle sue labbra. Colavamo seme caldo. Io pulii il cazzo perché lui volle così. Del resto io ero la sua troia. Elena era una intrusa. Poi però mi rivolsi a Elena e la iniziai a pomiciare sborroso e ci leccammo a vicenda la sborra di lui. "Bellissimo" disse lei. "Mi sembra di sognare".
Chiuse e riaprì gli occhi dicendo a me:"ora manchi tu". Io sorrisi. Lei allora mi prese in bocca il cazzo e lo succhiò. Mi bastò molto poco per esploderle in bocca di gusto. A quel punto lei mi volle pomiciare restituendomi tutta la mia sborra in bocca. E io a mia volta mi rivolsi verso lui facendo lo stesso. Ci eravamo passati la sborra a vicenda. "Che maiali che siamo" dissi. E scoppiammo a ridere. Lei allora con naturalezza si rimise il perizoma e anche il reggiseno. Selo aggiusto'. Fece per uscire dal nostro rifugio e notò che due 60enni avevano assistito alla scena menandosi i cazzetti. Un pò imbarazzata,ma sicuro più eccitata ci guardò e sorrise. Salutò velocemente e si allontanò. Andando via la notai in tutta la sua sensualità pensando al suo ragazzo che dormiva e a quante volte avrebbe rivissuto nei sogni quel momento unico ricercandolo nelle sue fantasie ogni sera.
Questa sborrata non era prevista,ma comunque per me fantastica. Lui era rimasto un pò meno entusiasta...era sicuramente geloso di me e di dove fosse finita la.mia sborra,anche se poi era tornata a lui...ma avrebbe avuto modo di rifarsi durante la giornata e lenire la sua gelosia...
scritto il
2024-09-13
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