Diana, mamma ubbidiente. Schiava sottomessa.

di
genere
dominazione

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La mattina dopo Diana si alza dal materassino su cui ha dormito per qualche ora, accende la macchina del caffè, e aspetta: il primo ad arrivare è il pasticcere con cornetti e paste, e dopo due minuti entra il Padrone del bar, con la figlia.
Mario, così si chiama il boss, dice al pasticcere:”di Flavio, ti va un caffè? E magari anche un pompino? Sta’ Troia qua me l’hanno lasciata in custodia, è una vacca di prima scelta... e tu puttanona vieni qui e prepara tre caffè...”
Diana si mette dietro il bancone e prepara tre caffè, poi li porta a Mario e alla figlia, e al pasticcere, i tre bevono il caffè e Diana è già in ginocchio davanti a loro.
Gli uomini tirano fuori i cazzi, e Diana inizia a leccare, la figlia del boss la guarda, e dopo cinque minuti fa:”però che classe la signora...succhia i cazzi come una Troia, e quei tatuaggi? Giulia e Slave...tutto un programma, mi sembra!”
Diana continua a spompinare i due uomini, e i due le spingono i cazzi fino in fondo alla gola, la fica di Diana si apre e si bagna, e allora la ragazza si avvicina e inizia a toccare Diana da dietro, le mette le mani nella fica, la masturba, e la fa godere e venire.
Mentre Diana viene i due uomini arrapati le sburrano in faccia e in bocca, Diana ingoia quello che può, gode e si volta per occuparsi della figlia di Mario, in ginocchio si avvicina e...la ragazza le molla subito quattro schiaffi in faccia, e le dice:”non mi toccare Troia, come cazzo ti permetti?? Stai giù in ginocchio che adesso ti aggiusto io, ti insegno come si comporta una schiava e una serva come te, stai giù a cuccia!!” E le sputa in faccia e ancora la schiaffeggia forte.
Diana si eccita, adora essere dominata, punita, si sdraia per terra e sussurra:”oddio, scusi signora, non volevo mancare di rispetto...non so cosa mi è preso...cazzo, sbaglio sempre...”
La ragazza sorride e le mette un piede sulla faccia, mentre i due uomini guardano la scena, poi Diana viene picchiata e frustata dalla ragazza, che non risparmia niente alla mamma ubbidiente: ma per Diana ogni frustata è come una carezza, e ne gode e trema di dolore e di piacere.
Le frustate e le botte durano parecchi minuti, e nel frattempo i primi avventori entrano nel locale, alcuni sono gli stessi della sera prima, e altri sono nuovi; Mario invita chi vuole a farsi fare un pompino:”chiunque ne ha voglia può farsi succhiare l’uccello da questa zoccola, oggi offre la casa...accomodatevi pure!!” E ride.
Diana è nuda, ma indossa un paio di scarpe da un migliaio di euro ai piedi, tacco 12, i piercing ai capezzoli e alle labbra della fica, e anche dopo botte e sburrate da tutte le parti...è bellissima, una cinquantenne di una bellezza eccezionale.
È talmente eccitata e bagnata che non capisce quasi più niente, a quattro zampe si avvicina a un tavolo e inizia a leccare il primo cazzo che le capita a tiro di lingua, e poi continua così fino a far sburrare e venire nella sua bocca tutti i presenti, almeno una decina di uomini di tutte le età.

È quasi l’una, e Mario ordina:” adesso devi preparare il pranzo, prendi le ordinazioni e poi vai in cucina ad aiutare...vai !” E le molla uno sculaccione sul sedere.
Diana si occupa di prendere le ordinazioni di chi vuole pranzare, e ognuno dei clienti aggiunge alla portata scelta anche ciò che vuole da lei: chi un pompino mentre mangia, chi incularla subito dopo per dessert, e così via.
Segue il veloce e semplice pasto, spaghetti, bistecche, etc e Diana deve fare tre bocchini a tre clienti che lo avevano “ordinato”, sotto al tavolo; Diana sparecchia i tavoli, e i clienti le toccano il culo e la fica ad ogni suo passaggio.
Con il caffè e gli amari arriva il momento di scopare e inculare Diana, che sottomessa e ubbidiente si mette a novanta gradi sul bordo del tavolo e si fa sbattere da tutti per una buona ora, ovviamente tutti le sburrano dentro, chi in culo, chi nella fregna.

Verso le quattro arriva Gino il custode del campo da calcio, che deve riportare Diana alla figlia Padrona... e Gino la prende e la porta in macchina, e le dice:” dai abbassati e succhiamelo, ti faccio bere un’altra sburrata prima di andare a casa...tanto lo so che ti piace...”
Diana si abbassa e apre la patta dei pantaloni di Gino, tira fuori il suo uccello, e ne percepisce l’odore forte e aspro, ma Gino le spinge la testa sul cazzo e lei lo prende tutto in bocca; bastano dieci minuti di pompate e Gino sburra in bocca a Diana, che ingoia tutto tutto tutto.
Gino fa:”ooooohhooh che Troia che sei...ti piace fare i pompini, grande porca?,!?! “
Diana:”si Signore, adoro fare i pompini a tutti e farvi sborrare nella mia bocca, e ogni volta che volete potete usare la mia bocca e i miei buchi come volete...”
Gino le sputa in bocca e Diana ingoia, nel frattempo sono arrivati al campo, dove Giulia aspetta:”beh allora come si è comportata la mia Troia? Tutto bene signor Gino? O qualcosa è andato storto?”
Gino:”tutto bene Signorina, grazie, tutto ok, ma gli amici hanno detto che vorrebbero rivedere ancora la Troia qualche volta, che dice, si può fare?”
Giulia sorride e:”certo Gino, sicuramente, glielo prometto, ma ora la saluto, la Troia deve tornare a casa adesso “
Diana sale in macchina accanto a Giulia, la figlia Padrona... e mette i piedi sul cruscotto, apre le gambe, e si tocca la fica mentre Giulia la guarda, si torna a casa...
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2024-10-04
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