Ancora Don Pietro

di
genere
gay

Due giorni dopo tornai dal Don che senza tanti convenevoli mi porto’ in camera da letto dove ci spogliammo. Il Don era un po sovrappeso ma aveva quel bel cazzo sormontato da quella cappellona che solo a guardarla mi faceva pulsare il buchetto, al quale mi attaccai senza perdere tempo, questa volta non sarei accontentato di succhiarglielo e basta. Bravo pompamelo bene che poi ti riempio quel bel culo da femmina che ti ritrovi. Per farlo arrapa feci finta di fare la verginella e sculettando gli dissi. Cosa vuole fare Don non vorra’ mica scoparmi. Lui si arrapo’ subito e mettendoci a 69 tuffo il viso fra le mie chiappe allargandole con le mani alla ricerca del mio buchetto nel quale affondo’ la sua lingua rasposa che mi fece gemere di piacere. Altro che verginella mi disse sei bello largo qualche cazzo è gia’ passato di qui e ti ha allargato bene , guarda come ci infilano anche tre dita alla volta. Io gemevo ed andavo incontro ai suoi diti per farmi penetrare in profondita . La prego Don mi piace non smetta , si ne ho preso qualcuno ma adesso voglio il suo mi scopi la prego. Brutta troietta adesso ti faccio passare la voglia di stuzzicarmi e mettendomi a pecorina appunto quella cappellona al mio buco aperto e ben preparato ed affondo in un sol colpo fino alle palle facendomi guaire come una donna. Ti piace puttanella senti come ti ho infilzata, fammi sentire le tue poppe mmmmmmmm che bei capezzoli grossi che hai per essere un ragazzo ed intanto aveva iniziato il suo andirivieni nel mio culo facendomi venire senza toccarmi. Stai venendo troietta lo sento da come stringi il culo, ti faro’ godere tante volte, hai un culo meglio di quasi tutte le parrocchiane che mi sono fatto, senti come ti riempio, Okhhhhhhhhhhhhhhhh siiiiiiiiiiiiDon spinga spinga come mi riempie bene e chinai il busto in avanti per facilitargli l’inculata e per sentirlo meglio rinculando ad ogni sua spinta. Quando sfilava la cappellona dal culo e la rimetteva dentro mi faceva veramente godere e non tardai molto a venire ancora. Senti come viene a ripetizione questa giovane troia mmmmmmmmmm mi fai impazzire , adesso io mi sdraio e voglio vederti impalare sulla mia verga. E cosi’ mi puntai il cazzo al culo e mi lasciai andare di schianto. Ahhhhhhhhhhhche porca sfondata che sei non hai sentito male? No Don mi piace troppo il suo cazzone con quella cappellona che mi riempie tutta. MMMMMMMMM mugolava il Don mentre lo cavalcavo e lui di rimando mi dava spinte che sembrava mi volesse sfondare. Guarda che bei capezzoli che hai fammeli succhiare. E facendo cio’ venni ancora sulla sua pancia imbrattandolo di un liquido semitrasparente. Mettiti ancora a pecorina che ti voglio aprire bene e riprese a martellarmi il buco fino a che urlando mi agguanto’ forte i fianchi riempiendomi di una cascata di sbrorra calda che mi riempi tutta. Restammo cosi fino a che la sua cappellona usci dal mio buco slabbrato. Mi lasciai andare sul letto e lui mi passo’ un panno per tapparmi il buco, eravamo sudati fradici. All’improvviso bussarono alla porta ed io con fare femminile mi coprii il seno ed il cazzetto. Chi e’ disse sono occupato. Don Pietro sono Luca. A disse lui e guardandomi mi disse è il seminarista che vuole la sua razione di uccello ma oggi arriva tardi, aspetta che te lo faccio conoscere, non ti rivestire. Non sapevo cosa fare il Don fu lesto ad aprire la porta e fare entrare Luca che vedendomi nudo e discinto sul letto sgrano’ gli occhi e fece per andarsene. Ma il Don lo fermo’ e gli disse adesso voi due troiette fate conoscenza ,io vado a fare la doccia, ma la prossima volta Vi scopo insieme. Ci guardammo negli occhi in difficolta’ e fui io a dirgli di venire sul letto che avremo fatto conoscenza, lui vinse la timidezza e spogliandosi venne a letto dove iniziammo a limonare come due troiette vogliose per fare conoscenza.
di
scritto il
2024-10-16
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