Sesso e cultura: Venezia
di
Andrea MCMLXXXIV
genere
esibizionismo
Bonnie e Rachel arrivarono nella città lagunare. Incantate fin da subito dalla particolarità e dalla bellezza si perderono tra le calle.
Bonnie aveva sentito parlare di un playboy veneziano vissuto nel 18esimo secolo, il suo nome Giacomo Casanova.
Rachel la ascoltó con interesse.
Al ristorante entrambe erano assorte col telefonino, quando Rachel, navigando sul sito della sua produzione di film per adulti preferita legge questo annuncio: "ricerchiamo due donne tra i 19 e i 25 anni per film ambientato a Venezia".
"Che ne pensi?" chiese Rachel. Bonnie aveva già l' idea di girare un film per adulti ma nonostante questo all' inizio fu riluttante.
"Rachel non lo so, siamo in terra straniera, non conosciamo la lingua, non vorrei che ci fosse un imbroglio".
Rachel la rassicuró: "questa è una casa seria, li conosco, poi chiedere non costa nulla". Alla fine Bonnie si convinse. Rachel rispose all' annuncio.
L' organizzazione prevedeva un provino e poi, se tutto fosse andato bene, un incontro con l'avvocato per la liberatoria ed un incontro conoscitivo con l'attore con il quale avrebbero dovuto girare il film.
La sera stessa presero il treno, percorsero quei pochi chilometri che c'erano da Venezia a Mestre, salirono sulla macchina della produzione ed arrivarono in un enorme capannone. L' avvocato le accolse con un sorriso e le fece accomodare nel suo ufficio. L' incontro duró molto visto che la liberatoria era scritta in italiano e, per garantire loro la massima trasparenza, l' avvocato si prese molto tempo. Bonnie rimase colpita dalla trasparenza.
Fecero ritorno nell' appartamento a notte fonda.
Il giorno seguente, dopo aver girato ancora per la città, presero lo stesso treno, scesero a Mestre e, stavolta c'era il produttore stesso ad aspettarle.
Fecero 300 metri a piedi e giunsero in un appartamento. Ad attenderli c'era il fotografo con l' allestimento pronto.
Era tempo per il provino.
"Ora, vi lascio nelle mani di Bepi il nostro fotografo, lui saprà risaltarvi".
Bepi cominciò a fotografare le due ragazze che nel frattempo si erano abbandonate ad un bacio saffico. Poi, pian piano che si spogliarono catturò il particolare della mano di Rachel sulla tetta di Bonnie. Una volta rimaste solo in intimo Bepi ordinò a Rachel di mettersi a pecora sul divano, voleva risaltare quel culo. Rachel obbedì, Bepi scattò, poi, spostò di lato il perizoma di Rachel, la quale si portò la mano in mezzo alle natiche. A Bepi piacque molto.
Poi chiese a Bonnie di allargare le chiappe della sua amica e tirare fuori la lingua. Bonnie, allora, allargò le chiappe dell' amica, altro scatto di Bepi.
Per mettere in risalto le tette di Bonnie Bepi la fece alzare, chiese se poteva leccarle da sola e Bonnie lo fece. Bepi catturò quel momento. Poi chiese a Rachel di leccarle le tette facendo però chiaramente vedere la lingua sul capezzolo.
Rachel eseguì.
Il produttore osservava chiedendosi, visto la loro disinibizione, se davvero fosse il loro primo film.
Bonnie, di sua iniziativa, fece abbassare Rachel, si aprì la fica per farsela leccare. Bepi fotografò Rachel mentre leccava le labbra, succhiava il clitoride. Bepi, a quell' immagine, trovò sempre più difficoltoso fare il suo lavoro. Anche il produttore sembrava sempre meno essere professionale e più eccitato. Le due amiche ce l' avevano nel sangue. Bonnie venne, Bepi immortalò quel viso immerso nel piacere.
Anche Rachel venne sotto i colpi della sua mano.
Uno sguardo tra il fotografo e il produttore sancì la fine ed il buon esito del provino, le due si rivestirono.
"Ragazze complimenti davvero, non sembra nemmeno la prima volta per voi".
Le ragazze ringraziarono.
Il produttore fece chiamare Gavin, l' attore maschio con cui avrebbero dovuto girare la scena. 29enne ma con un'esperienza decennale nel porno, proveniente dal Missouri, un ragazzo muscoloso.
"Allora, domani passerete la giornata con lui, fate quello che volete, andate in giro per Venezia, parlate di quello che volete, per noi è importante l' intesa tra i partner".
Rachel, per curiosità, chiese come si sarebbe dovuto chiamare il film.
"Casanova". Alla risposta le due ragazze risero.
Bonnie aveva sentito parlare di un playboy veneziano vissuto nel 18esimo secolo, il suo nome Giacomo Casanova.
Rachel la ascoltó con interesse.
Al ristorante entrambe erano assorte col telefonino, quando Rachel, navigando sul sito della sua produzione di film per adulti preferita legge questo annuncio: "ricerchiamo due donne tra i 19 e i 25 anni per film ambientato a Venezia".
"Che ne pensi?" chiese Rachel. Bonnie aveva già l' idea di girare un film per adulti ma nonostante questo all' inizio fu riluttante.
"Rachel non lo so, siamo in terra straniera, non conosciamo la lingua, non vorrei che ci fosse un imbroglio".
Rachel la rassicuró: "questa è una casa seria, li conosco, poi chiedere non costa nulla". Alla fine Bonnie si convinse. Rachel rispose all' annuncio.
L' organizzazione prevedeva un provino e poi, se tutto fosse andato bene, un incontro con l'avvocato per la liberatoria ed un incontro conoscitivo con l'attore con il quale avrebbero dovuto girare il film.
La sera stessa presero il treno, percorsero quei pochi chilometri che c'erano da Venezia a Mestre, salirono sulla macchina della produzione ed arrivarono in un enorme capannone. L' avvocato le accolse con un sorriso e le fece accomodare nel suo ufficio. L' incontro duró molto visto che la liberatoria era scritta in italiano e, per garantire loro la massima trasparenza, l' avvocato si prese molto tempo. Bonnie rimase colpita dalla trasparenza.
Fecero ritorno nell' appartamento a notte fonda.
Il giorno seguente, dopo aver girato ancora per la città, presero lo stesso treno, scesero a Mestre e, stavolta c'era il produttore stesso ad aspettarle.
Fecero 300 metri a piedi e giunsero in un appartamento. Ad attenderli c'era il fotografo con l' allestimento pronto.
Era tempo per il provino.
"Ora, vi lascio nelle mani di Bepi il nostro fotografo, lui saprà risaltarvi".
Bepi cominciò a fotografare le due ragazze che nel frattempo si erano abbandonate ad un bacio saffico. Poi, pian piano che si spogliarono catturò il particolare della mano di Rachel sulla tetta di Bonnie. Una volta rimaste solo in intimo Bepi ordinò a Rachel di mettersi a pecora sul divano, voleva risaltare quel culo. Rachel obbedì, Bepi scattò, poi, spostò di lato il perizoma di Rachel, la quale si portò la mano in mezzo alle natiche. A Bepi piacque molto.
Poi chiese a Bonnie di allargare le chiappe della sua amica e tirare fuori la lingua. Bonnie, allora, allargò le chiappe dell' amica, altro scatto di Bepi.
Per mettere in risalto le tette di Bonnie Bepi la fece alzare, chiese se poteva leccarle da sola e Bonnie lo fece. Bepi catturò quel momento. Poi chiese a Rachel di leccarle le tette facendo però chiaramente vedere la lingua sul capezzolo.
Rachel eseguì.
Il produttore osservava chiedendosi, visto la loro disinibizione, se davvero fosse il loro primo film.
Bonnie, di sua iniziativa, fece abbassare Rachel, si aprì la fica per farsela leccare. Bepi fotografò Rachel mentre leccava le labbra, succhiava il clitoride. Bepi, a quell' immagine, trovò sempre più difficoltoso fare il suo lavoro. Anche il produttore sembrava sempre meno essere professionale e più eccitato. Le due amiche ce l' avevano nel sangue. Bonnie venne, Bepi immortalò quel viso immerso nel piacere.
Anche Rachel venne sotto i colpi della sua mano.
Uno sguardo tra il fotografo e il produttore sancì la fine ed il buon esito del provino, le due si rivestirono.
"Ragazze complimenti davvero, non sembra nemmeno la prima volta per voi".
Le ragazze ringraziarono.
Il produttore fece chiamare Gavin, l' attore maschio con cui avrebbero dovuto girare la scena. 29enne ma con un'esperienza decennale nel porno, proveniente dal Missouri, un ragazzo muscoloso.
"Allora, domani passerete la giornata con lui, fate quello che volete, andate in giro per Venezia, parlate di quello che volete, per noi è importante l' intesa tra i partner".
Rachel, per curiosità, chiese come si sarebbe dovuto chiamare il film.
"Casanova". Alla risposta le due ragazze risero.
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