Sciogliersi come un ghiacciolo
di
Eva Torino
genere
etero
Eravamo a casa mia e stavi stirando delle magliette indossando solo i boxer, era estate ed era molto caldo quindi avevi la fronte e i capelli fradici. C’erano fumi di vapore. Gocce di sudore scendevano lungo il tuo collo e la schiena e io le leccavo. Poi avevo voglia di morderti le spalle, da dietro ti mettevo una mano sul pacco per abbracciarti e sentirti mio e mi accorgevo che diventavi sempre più duro e questo mi eccitava molto.
Smettevi di stirare, mi prendevi le mani e con dolcezza mi dicevi: attenta ti potresti bruciare. Ti giravi e mi bloccavi le mani dietro la schiena mentre iniziavi a baciarmi mettendomi la lingua in bocca. tirandomi a te mi spingevi l’erezione contro le mutandine. Mi bagnavo, ti desideravo.
Poi mi spingevi sul tavolo e iniziavi a sfiorarmi con le dita tra le gambe, mi toglievi le mutandine. Io tremavo dalla voglia. Ti fermavi per guardarla e io ti pregavo di leccarmela. Allora ti piegavi su di me e finalmente iniziavi a darmi piacere con la bocca. Iniziavo a gemere, con le dita mi stringevo i capezzoli per godere di più. non resistevo, ti volevo dentro di me.
Mettimelo dentro per favore, ti chiedevo, e sorridendo mi accontentavi e spingevi, spingevi. Finalmente sentivo il tuo cazzo duro dentro, quella cosa che mi dà così tanto piacere, finché non venivo aggrappandomi con le gambe a te in un lago, mi sembrava che la mia testa si sciogliesse come un ghiacciolo.
Smettevi di stirare, mi prendevi le mani e con dolcezza mi dicevi: attenta ti potresti bruciare. Ti giravi e mi bloccavi le mani dietro la schiena mentre iniziavi a baciarmi mettendomi la lingua in bocca. tirandomi a te mi spingevi l’erezione contro le mutandine. Mi bagnavo, ti desideravo.
Poi mi spingevi sul tavolo e iniziavi a sfiorarmi con le dita tra le gambe, mi toglievi le mutandine. Io tremavo dalla voglia. Ti fermavi per guardarla e io ti pregavo di leccarmela. Allora ti piegavi su di me e finalmente iniziavi a darmi piacere con la bocca. Iniziavo a gemere, con le dita mi stringevo i capezzoli per godere di più. non resistevo, ti volevo dentro di me.
Mettimelo dentro per favore, ti chiedevo, e sorridendo mi accontentavi e spingevi, spingevi. Finalmente sentivo il tuo cazzo duro dentro, quella cosa che mi dà così tanto piacere, finché non venivo aggrappandomi con le gambe a te in un lago, mi sembrava che la mia testa si sciogliesse come un ghiacciolo.
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