Elena e Marco - 6

di
genere
voyeur

Marco si avvicinò ancora di più, le mani che si posarono sul bordo del letto. "Sei incredibile, Elena," sussurrò, la sua voce un misto di adorazione e desiderio. "Vedere il tuo piacere, sapere che tutto questo è per noi, mi fa impazzire."
Elena chiuse gli occhi per un istante, lasciando che il piacere pervadesse ogni angolo del suo corpo. Poi li riaprì, fissando Marco con uno sguardo che mescolava dolcezza e lussuria. "Lo senti anche tu, amore? Il modo in cui mi stringono, il modo in cui mi riempiono... È come se il mio corpo fosse fatto per accogliere tutto questo. E sapere che ti sto dando piacere mentre lo vivo mi fa venire ancora di più. Non posso fermarmi... non voglio fermarmi."
Marco, ormai al culmine dell'eccitazione, si lasciò andare completamente. "Sì, amore, continua a raccontarmi. Voglio sentire ogni dettaglio. Dimmi cosa provi, cosa vuoi ancora. Sei la mia musa, il mio tutto."
Elena sorrise, mentre una nuova onda di piacere la travolgeva. "Mi sento come se fossi in un sogno, Marco. Il loro calore, la loro forza... E il tuo sguardo che mi penetra più di qualsiasi cosa. È tutto così intenso, così perfetto. Li sento dentro di me, sento ogni movimento, ogni pulsazione... E so che è tutto per te, perché so quanto ti eccita vedermi così."
Quelle parole furono la scintilla finale per Marco. Con un gemito profondo, si lasciò andare al suo piacere, il suo corpo che tremava mentre raggiungeva l'apice dell'estasi. "Sei divina, Elena. Sei tutto ciò che ho sempre desiderato. Questa notte... questa notte non la dimenticheremo mai."
Elena, ormai esausta ma ancora in preda all'euforia, si lasciò cadere sul letto, il corpo rilassato e il cuore colmo di una gioia che andava oltre il semplice piacere fisico. Avevano raggiunto insieme un nuovo livello di intimità, un legame che li rendeva invincibili, capaci di esplorare ogni angolo del loro desiderio senza mai perdersi.
Marco salì dolcemente sul letto, il viso disteso e gli occhi pieni di adorazione per sua moglie, che ancora emanava un'aura di piacere e appagamento. I due commensali, compiaciuti, scesero dal letto, lasciando il posto a Marco come se riconoscessero il suo ruolo speciale in quel momento.
Si sdraiò accanto a Elena, il suo corpo ancora tremante ma rilassato, e iniziò a passarle dolcemente una mano sui capelli umidi di sudore, scendendo poi lungo la schiena. "Amore," sussurrò con un sorriso tenero, "sei magnifica. Non sai quanto mi fai sentire vivo."
Elena, ancora persa nel torpore del piacere, si voltò leggermente verso di lui, le labbra si curvarono in un sorriso esausto ma colmo di soddisfazione. "Anche tu, Marco... Sei il mio tutto," rispose con voce roca.
Marco inclinò la testa e lasciò che le sue labbra sfiorassero la sua spalla, il collo, poi scesero lentamente sul petto. Ogni bacio sembrava una carezza, un gesto di venerazione per il corpo di Elena, che ora tremava di una nuova eccitazione mista a gratitudine. Le sue mani seguivano i contorni del suo corpo, accarezzando ogni curva con delicatezza, come se volessero imprimere ogni dettaglio nella memoria.
Poi, con una mossa lenta e decisa, Marco si chinò ulteriormente, lasciando che la sua lingua sfiorasse la pelle di Elena, bagnata e intrisa dei residui del piacere condiviso. Il sapore era un miscuglio inebriante di lei e di ciò che avevano appena vissuto, ea Marco sembrò la cosa più intima e intensa che aveva mai provato. Le sue labbra e la sua lingua tracciavano percorsi lenti e deliberati, esplorando ogni centimetro della sua pelle.
Elena, con le mani tra i suoi capelli, lo guidava con movimenti impercettibili e con parole dolci, ma cariche di passione. "Sì, amore... proprio lì... È perfetto. Voglio sentire la tua bocca su di me. Fai sparire ogni traccia di stanchezza, fammi sentire solo te."
Marco, completamente rapito, obbediva senza esitazione. Scese con la lingua lungo il ventre di Elena, soffermandosi sulle zone più sensibili, seguendo il ritmo che lei gli indicava. La sua bocca si muoveva con devozione, lenta ma inesorabile, mentre le sue mani accarezzavano delicatamente i fianchi di lei.
Elena gemette piano, il suono simile a un canto sommesso che riempì la stanza. "Oh Marco... Sei così bravo, così attento... Mi fai sentire amata in ogni modo possibile. Sei tu il mio sollievo, la mia forza. Continua così, amore, non fermarti."
Marco sorprende tra un bacio e l'altro, alzando lo sguardo verso di lei. "Non potrei mai fermarmi, Elena. Ogni centimetro di te è un dono, e io voglio assaporarlo tutto. Voglio che tu sente quanto ti amo."
Lei, con un movimento lento ma deciso, avvicinò il suo volto a quello di Marco, catturandogli le labbra in un bacio profondo, che sembrava racchiudere tutta la complicità e l'intensità del loro legame. Poi lo spinse delicatamente con le mani sulla nuca, guidandolo di nuovo verso il suo corpo. "Adesso voglio che continui, amore. Voglio che mi lecchettii ovunque, che mi faccia sentire tua in ogni senso. Sai che non mi stanco mai di te."
Marco non rispose con le parole, ma il suo sguardo pieno di devozione e desiderio fu sufficiente. Tornò a immergersi nella pelle di Elena, la sua lingua e le sue labbra instancabili nel loro viaggio, mentre le mani di lei continuavano a guidarlo con maestria, in un ballo di intimità e amore che sembrava non avere fine.
Sul letto ormai regnava un silenzio rotto solo dai loro respiri affannati e dai sospiri di Elena, che si intrecciavano ai suoni delle carezze di Marco. Il mondo esterno sembrava scomparso, lasciando spazio solo alla loro intimità.
Elena, completamente persa nel piacere che la lingua di Marco le stava regalando, si abbandonò, allargando le gambe per accoglierlo ancora più profondamente. Le sue mani, ancora ferme tra i capelli del marito, lo guidavano con dolcezza ma anche con una determinazione che rivelava quanto desiderasse quel momento. "Sì, così amore… Sei perfetto," mormorò, la voce roca e carica di piacere.
Mentre Marco la esplorava sempre più a fondo, Elena ha deciso di ricambiare il piacere, non solo fisico ma anche mentale, facendolo viaggiare nella sua mente. Con un tono suadente, cominciò a parlare, sussurrando le sue fantasie più intime.
"Marco," iniziò, con un filo di voce che vibrava di eccitazione, "sai cosa immagino a volte? Mi vedo su una terrazza di notte, con te accanto che mi guardi, e attorno a noi ci sono altre persone, sconosciute. Tu mi guardi mentre lascio che le loro mani scoprano ogni parte di me, mentre mi accolgono nei loro desideri, e io non riesco a smettere di fissarti, di cercare la tua approvazione tutto questo lo faccio per te."
Marco sollevò leggermente lo sguardo verso di lei, i suoi occhi colmi di desiderio e curiosità. Non smise di accarezzare con la lingua, ma si fece più lento, come per assaporare ogni parola che Elena gli stava regalando.
Elena continuò, lasciandosi trascinare dalle sue stesse parole. "E poi mi immagino in un ascensore, stretta in un vestito corto, con te accanto che mi incoraggi a provocare gli altri. I loro sguardi affamati mi divorano, ma io li ignoro tutti, cercando solo il tuo. E quando finalmente qualcuno mi sfiora , tu sei lì, a dirmi che va bene, che posso lasciarmi andare."
Le parole diventavano sempre più audaci, il suo respiro sempre più irregolare. Marco rispondeva con baci e carezze sempre più intenso, mentre lei si agitava sotto di lui, le gambe che si stringevano e si rilassavano al ritmo delle sue carezze.
"Amore, immagino anche di essere in una piscina di notte," continuò Elena, il volto arrossato e gli occhi socchiusi, "con l'acqua che mi avvolge mentre le mani di qualcuno mi accarezzano sotto la superficie, ma è il tuo viso che guardo, il tuo sorriso che mi dice quanto ti piace vedermi così È sempre per te, Marco, solo per te."
Le sue mani si strinsero sui capelli di Marco, quasi a volerlo tenere ancorato a sé, mentre il suo corpo si contorceva di piacere. "Non smettere, ti prego... Continua ad ascoltarmi, continua a farmi sentire così viva. Voglio essere la tua Elena, la donna che ti fa impazzire, che ti dona tutto, corpo e anima."
Marco, rapito, non smise di adorarla, le sue mani che accarezzavano i suoi fianchi mentre la sua lingua seguiva ogni linea di lei. "Elena," sussurrò infine contro la sua pelle, con voce spezzata dall'emozione, "sei tutto ciò che ho sempre desiderato. Voglio che ogni tua fantasia diventi realtà, voglio vedere quel fuoco nei tuoi occhi ogni volta che mi guardi."
E mentre lei lo stringeva a sé, le loro menti si intrecciavano in un vortice di immagini e desideri, un crescendo di intimità che li lasciava completamente immergere l'uno nell'altra, senza freni, senza limiti.
Elena si è alzata dal letto con un'eleganza naturale, la pelle ancora lucida e vibrante dopo la notte di piacere. Camminava verso la porta senza alcuna fretta, la sua nudità che sembrava una dichiarazione di potere e consapevolezza. Marco, disteso sul letto, la osservava come fosse un'opera d'arte vivente, il cuore che batteva forte nel petto mentre i suoi occhi seguivano ogni suo movimento.
Giunta sull'uscio, Elena si voltò verso i due commensali con un sorriso immaliante. Si avvicinò a ciascuno di loro, regalando un lungo e sensuale bacio alla francese, le sue mani che sfiorarono le loro guance in un gesto di affettuoso saluto. I due uomini, visibilmente soddisfatti ma anche incantati dalla sua sicurezza, le rivolsero un ultimo sguardo carico di ammirazione prima di uscire, lasciando dietro di sé un silenzio carico di elettricità.
Con un movimento leggero, quasi danzando, Elena chiuse la porta e tornò verso la camera da letto, una corsetta maliziosa che fece sobbalzare Marco sul letto. Il modo in cui si muoveva, la libertà e la gioia che trasparivano dal suo corpo, accesero nuovamente il desiderio di Marco. Il suo corpo reagì immediatamente, e lui si ritrovò con una nuova erezione, incapace di trattenere un sorriso complice.
Elena salì sul letto e si posizionò fra le gambe di Marco, il suo sguardo scintillante di eccitazione e dolcezza. Senza dire una parola, iniziò a coccolarlo con la bocca, con lentezza e dolcezza, come se volesse ringraziarlo per ogni istante della serata appena trascorsa. Ogni suo gesto era un mix di passione e dedizione, le sue mani che lo accarezzavano delicatamente mentre il suo sguardo restava fisso nei suoi occhi.
Dopo alcuni minuti, Elena sollevò lo sguardo con un'espressione ingenua ma al tempo stesso maliziosa. Con un tono suadente e quasi infantile, iniziò a parlare: "Amore, sai quanto mi hai fatto felice stasera? È stato tutto così intenso, così... perfetto. Mi hai fatto sentire così viva, così desiderata. Ma... non posso fare a meno di pensare a cos'altro potremmo vivere insieme. Ci sono così tante emozioni che non abbiamo ancora esplorato, così tante situazioni che mi fanno impazzire solo a immaginarle."
Continua, con un sorriso che univa innocenza e peccato: "Non ti piacerebbe, amore, organizzare un'altra esperienza? Qualcosa di ancora più trasgressivo, di ancora più… nostro? Voglio condividere il mio corpo e le mie emozioni con te, ma voglio che ci sia sempre qualcosa di nuovo, qualcosa che ci faccia battere il cuore all'unisono."
Marco, rapito dalle sue parole e dal modo in cui il suo corpo vibrava contro il suo, le accarezzò il viso con delicatezza. La guardò con un misto di amore, desiderio e complicità, e rispose con voce profonda: "Elena, amore mio, non c'è niente che non farei per vederti così felice, così luminoso. Ti prometto che presto ti farò vivere qualcosa di ancora più intenso, qualcosa che ci spingerà oltre, ma sempre insieme, sempre legati da questa sintonia che ci rende unici."
Elena scusa, soddisfatta dalla promessa del marito. Poi tornò a dedicarsi a lui, il suo corpo che si muoveva con dolcezza e passione, mentre nella sua mente già si affollavano immagini di nuove avventure, pronte a essere vissute insieme.
scritto il
2025-01-16
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