La vacanza della lussuria - 6° giorno

di
genere
voyeur

Sesto giorno
Stanotte siamo tornati a casa veramente tardi e la mattina l’abbiamo passata nel letto alzandosi solo per ora di pranzo.
Abbiamo mangiato al ristorante e, visto che la giornata era un po’ nuvolosa siamo andati a fare un giretto lungo il porticciolo turistico del paese. C indossa un vestitino a fiori con le bretelline molto leggero, un paio di zoccoletti e un paio di mutandine bianche. Si è pettinata facendosi due codini che le danno un'aria da ragazzina innocente. Fra i tanti pescherecci c’erano anche alcuni yacht da sogno sui quali ci siamo soffermati e ammirandoli ci chiedevamo come sarebbe stato navigare su quei panfili lussuosi. In particolare un diciotto metri, con tre ponti, la poppa circondata da una vetrata oscurata e un tavolino nel secondo ponte dove sedeva un signore distinto in Bermuda e camicia che ci guardava mentre ammiravamo il suo gioiellino.
“Vi piace la mia barca?” ci chiede sporgendosi dal parapetto del ponte “ Se volete vederla meglio vi faccio salire…”
Ci guardiamo e vedendo l’euforia negli occhi di C decidiamo di accettare l'invito.
Dentro troviamo un grande salone dietro le vetrate con divanetti attorno e un tavolo immenso. Saliamo le scale e arriviamo nel secondo ponte dove ci presentiamo al padrone, che ci dice di essere un avvocato di Trieste ed essere li dove ha appena concluso degli affari con imprenditori del luogo. Ci dice che sarebbe partito fra un'ora per fare una visita a delle isole vicine prima di tornare a casa il giorno seguente. Ci fa sedere e ci offre gentilmente da bere mentre chiacchieriamo amichevolmente.
Mentre mi versa nuovamente da bere vedo che apprezza le linee di C che, seduta al mio fianco non fa che guardare con quanto lusso è arredata la barca. Lorenzo, questo il nome dell’avvocato, ci racconta che ha 59 anni e che sperava accettassimo di fare 4 chiacchiere dato che l'equipaggio della nave, composto da 5 persone, era intento a fare i preparativi per salpare e non era di grande compagnia…
“anzi, se non avete altri programmi mi farebbe molto piacerebbe voleste salpare con noi perché aver gente nuova e giovane a bordo mi fa sempre molto piacere, specialmente quando sono donne belle come lei signora C.”
Decidiamo di accettare l’invito anche perché non ci ricapiterà mai più di salire in uno yacht come quello.
“ ma scusatemi! sono stato scortese non vi ho ancora fatto vedere la barca, se volete seguirmi vi porto a fare un giro anche negli altri ponti…. Seguitemi”
Così ci fa vedere il ponte di comando dove eravamo, poi scendendo il ponte di coperta dove c’era il salone di prima e il ponte sottocoperta dove ci sono le camere da letto, ben 5. In più cucina e sala macchine. Ci presenta l’equipaggio, un macchinista due mozzi il capitano e il cuoco.
Nel risalire le varie scale noto che galantemente fa salire prima C poi sale lui ed infine io. Nel salire il sedere di C rimane in bellavista e Lorenzo ha un posto in prima fila per quello spettacolo.
Torniamo nel ponte di comando e stavolta Lorenzo fa sedere C fra me e lui, nel divanetto, e ci versa nuovamente da bere mentre stiamo mollando gli ormeggi.
Siamo fuori dal porto; chiacchierando i discorsi si fanno sempre più carichi di complimenti a C, e piano piano vengo escluso dalla sua attenzione che è sempre più indirizzata sulle sue cosce. L'unica attenzione che ha nei miei confronti è tenermi il bicchiere pieno e ben presto gli effetti si vedono. Io sono ubriaco e anche C è abbastanza brilla.
Mentre parlano e ridono i loro corpi sono sempre più vicini. Ad ogni risata lei gli si appoggia alla spalla e lui ben presto gli appoggia una mano sul ginocchio. Io sento che il vino e il dondolare del mare mi fa girare la testa e mi rivolta lo stomaco.
“Prendo una boccata d'aria…. Scusate…..”
“ahahah…. Non mi dire che non tieni il mare?” e guardandomi seduti nel divanetto ridono con C appoggiata sulla sua spalla, gli occhietti socchiusi dall’alcol e la mano di Lorenzo sulla sua coscia.
Esco e le cose non migliorano, sento che sto per vomitare e barcollando inizio a scendere nel ponte di coperta. Vado a poppa e sporgendomi dal tientibene il ribollire delle eliche nell’acqua fa da detonatore. Vomito in mare. Sento da sopra le risate dei due che si stanno divertendo. Continuo a scaricare i miei conati fuoribordo e mi sento morire. Cerco una bottiglia d’acqua nel salone e dopo un’eternità la trovo. Bevo e mi viene da vomitare ancora. Corro a poppa e continuo a dar da mangiare ai pesci. La testa mi scoppia e sono uno straccio. Non sento più nessuno ridere. Cerco di riprendermi e inizio a tornare sopra da C. Finalmente trovo le scale e quando arrivo sopra da lontano vedo la testa di Lorenzo reclinata sullo schienale del divanetto. Giro attorno alla consolle di comando e Lorenzo è seduto sul divanetto a gambe larghe, C inginocchiata fra le sue gli sta facendo un bocchino mugolando di piacere.
“Oh ti sei ripreso? Mi sa che hai bevuto troppo…. Invece C mi sa che abbia ancora sete…. E pensare che gli ho dato da bere quasi tutta la bottiglia…... ma non preoccuparti, siediti li è non rompere che adesso abbiamo un discorso a mezzo"
“Ma come?”
“o ti siedi o vai di sotto, capito?!”
Le sue parole non lasciano altre interpretazioni, mi siedo in disparte a qualche metro da loro.
Intanto sale un mozzo e chiede se può portare l’aperitivo intanto che C è impegnata a succhiare. Mentre aspetta la risposta si gode lo spettacolo.
“Non adesso, dopo Adrian, dopo scendiamo noi… grazie!”
Il mozzo scende e mentre passa mi guarda sorridendo.
Sento la voce di Lorenzo.
“Brava C….. sei proprio brava a succhiare, avevi ragione…. Ma alzati adesso che voglio vederti bene”
Si alza in piedi davanti a lui che prendendola dai fianchi la fa girare. Lei ride ignorando la mia presenza. Lui le tira su il vestitino e gli da una pacca sulle natiche facendola scoppiare a ridere. Gli massaggia il sedere.
“Dai….. fammi vedere come ti togli le mutandine”
C prendendole dall’elastico le abbassa ridendo senza piegare le gambe mostrandogli lo spacco a pochi centimetri dalla faccia. Alza un piede per sfilarle e quando lo riabbassa divarica le gambe per mostrarsi ancora meglio continuando a ridere mentre distrattamente mi lancia un'occhiata.
Lorenzo sempre toccandole il culo la allarga per vedere bene il suo solco.
“Ma che spettacolo…. Guarda qua…. Già tutta bagnata…. È sì…. Avevi proprio ragione quando mi hai detto che sei una troietta che si eccita subito. Beato te M…. Quando non te la chiavano gli altri….hahaha….”
Ho rabbia. Rabbia per vedere in che modo se ne sta approfittando. Rabbia per essere ignorato da C. Rabbia per vederla così disponibile. Rabbia per come sto. Per non riuscire ad averlo duro vedendo una scena così eccitante.
Lui butta la sua faccia fra le sue cosce e inizia a leccarla da dietro facendola genere. Lei allungando una mano inizia a segare il suo cazzo mentre con l'altra si tocca il seno. Geme di piacere mentre sente la lingua passargli fra le gambe. Viene urlando il suo piacere e invocando di essere fottuta.
Lui la accontenta e la fa sedere sul suo cazzo infilandoglielo dentro come una lama rovente nel burro. Lei si solleva il vestitino e mentre guarda il cazzo penetrarla si tocca il grilletto con la faccia stralunata dal piacere. I suoi codini si muovono al ritmo delle pompate che prende e quell’aria da ragazzina mentre si fa fottere da quel signore attempato la rendono ancora più sexy.
Sento che sto per vomitare ancora e corro fuori tornando di sotto a poppa.
Dal basso mi arrivano le voci dei due che continuano con più foga a scopare, sentendo lei che lo incita a darci più forte e lui che la offende chiamandola nei modi peggiori.
Cerco di riprendermi mentre le grida di piacere di entrambi mi fanno capire che stanno orgasmando.
A tastoni cerco di ritornare su e mentre sono per le scale compare C seguita da Lorenzo. Scendendo le scale vedo le sue cosce nude sporche di sperma che cola dall’interno cosce. Mi passa a fianco sorridente e palesemente ubriaca senza nemmeno guardarmi. Lorenzo, arrivato di fronte a me dice
“Caro M, non averne a male ma come puoi vedere anche te ci stiamo divertendo molto tutti quanti…… beh certo, tu non hai una cera bellissima ma se non reggi l'alcol dovresti bere meno. A proposito…. Noi andiamo a vedere la ciurma come se la cava….. tu fai come fossi a casa tua e mi raccomando, non bere troppo…..”
Rimango sulle scale mortificato per come mi ha ignorato C più che per quello che mi ha detto Lorenzo e mentre mi giro a guardarli vedo lei appoggiata con il sedere sul bordo del tavolo a gambe leggermente divaricate in fondo alla Scala che lo aspetta mentre lo guarda sorridendo. Lui arriva e appoggiandosi a lei la bacia in bocca mentre con la mano la accarezza sotto la gonna. Si gira verso di me “ hai visto? Te l’ho detto….. ci stiamo divertendo….. banana” e dandogli una pacca sul sedere la fa andare avanti a se mentre lei divertita ride assecondandolo.
Sono esterrefatto. La mia C oltre a fare la puttana con quel vecchio non mi considera affatto. Lo sconforto mi prende da dentro mentre sto decidendo se salire o scendere quelle scale che m’hanno imprigionato a mezza via.
Salgo. Penso a tutti i giorni passati insieme, alle cose dette, a quella maledetta vacanza che le hanno fatto scoprire un mondo nuovo, che l’hanno portata a fare esperienze trasgressive, alle sue parole d'amore nonostante fossi io il primo a spingerla fra le braccia altrui, a me che sono rimasto li senza ribellione quando ho visto portarmi via la mia C.
L’aria di mare mi sferza e mi fa lentamente riprendere, decido di andare giù e riprendere quello che avevo, la mia C.
Scendendo le scale sento da sottocoperta giungere delle voci, risate e rumori indistinti mi giungono da una cabina con la porta socchiusa. Sbirciato dentro e quello che vedo mi fa morire dentro. Vedo un tavolo dove è stesa C, completamente nuda, due marinai in piedi al suo fianco hanno l’uccello in tiro e se lo stanno facendo leccare mentre lei li spugnetta con le mani, un terzo la sta scopando aiutato da altri due che le tengono le gambe larghe. Lei gode ed ad occhi chiusi non oppone nessuna resistenza. Quello che la scopava viene sulla sua pancia lasciando il posto a quello che le teneva una gamba e subito va a farselo leccare scambiandosi di posto con uno di quelli al suo fianco che passa dietro prendendogli una gamba. In questa giostra continuano a lungo scambiandosi i posti più volte fino a che ognuno di loro non gli è venuto addosso. Io impietrito dietro la porta non posso che piangere ed eccitarmi vedendo come la trattano. Sfinita la girano sul tavolo a pancia sotto e con le gambe in terra riprendono questa volta scopandola da dietro. Lei geme di piacere, non si lamenta, ma gode e con un filo di voce li incita sempre di più “ si dai scopatemi come una cagna…… scopatemi…… fate come vi ha detto Lorenzo……… dai maiali, dai…… non fermatevi!!”
Non posso credere alle mie orecchie….. Lei nonostante tutto e dopo tutti i cazzi che ha preso ancora ha voglia di essere inculata? Mentre la guardo non posso non iniziare a toccarmi e tirandolo fuori inizio a segarmi velocemente.
Dietro di me arriva silenzioso Lorenzo e guardando dalla porta “ vedo che allora ti stai divertendo molto anche te….. che donna C….. sei fortunato…. Io solitamente pago per delle donne così e comunque non sono alla sua altezza….”
Io spaventato dal suo arrivo alle spalle rimetti dentro l’uccello che quasi sta per venire.
“No cosa fai? Continua, continua….. meriti anche te un po’ di piacere…. Sai…. Mentre stavi malefico ho provato con lei che mi è sembrata molto aperta, ma mi ha detto che dovevo coinvolgere anche te…. E mi ha raccontato un po’ le vostre vacanze…… insomma ci capiamo…… allora gli ho proposto una cosa e lei ne è stata subito contenta dicendomi che alla fine ti sarebbe piaciuto….. gli ho detto di essere la mia schiava per oggi e ubbidire ciecamente ad ogni mia richiesta ignorandoti come se non ci fossi. Si è bagnata subito e ha detto che alla fine saresti stato contento anche tu…. E da quello che vedo aveva ragione….. che donna che hai….”
“Allora era tutto architettato dall'inizio?”
“Certo….. o almeno….. da quando sei sceso a vomitare…… dai prendilo come uno scherzetto! E comunque abbiamo fatto un patto. Se vuole o volessi interrompere questa messinscena sarebbe bastato dire la parola d'ordine….. luna piena….. ti cercavo per dirti di venire a vedere cosa gli stavano facendo i ragazzi perché lei lo ha chiesto…. E mi ha detto di dirtelo anche a te della parola d’ordine… quindi se vuoi entra e dilla…. Oppure entra e divertiti… scusa se ti ho trattato male ma ti giuro è stata una sua idea. A proposito, non mi piace avere debiti con nessuno e ho già provveduto a versarvi 10000€ sul vostro conto giusto per riconoscenza, per avermi fatto passare un pomeriggio diverso dal solito. Stiamo tornando in porto e fra un’oretta attacchiamo quindi fai le tue scelte e divertiti che la vita e nella...quasi quanto C"
“Sono sconvolto… felice, incazzato, eccitato, tutto contemporaneamente. La mia C lo sta prendendo nel culo ma stavolta me lo ha messo anche a me nel culo. Entro mentre ancora la stanno inculando. Mi avvicino a lei e la guardo ad occhi chiusi stesa sul tavolo con la faccia girata verso me. Lo tiro fuori e glielo metto in bocca….. scopandola fino a venirgli in bocca…. Lo tiro fuori e lei senza più forze continua a leccarla mentre ho gli ultimi spasmi. Anche l'ultimo marinaio gli viene nel culo e mentre lo sfila lei dice la parola d'ordine. Come per magia spariscono tutti.
Io mi butto sul divano e lei con il fiatone, nuda sul tavolo mi guarda sorridendo.
“Allora amore….. ti piace questo yacht?”
“molto….” Gli rispondo…. “ Ma tu sei meglio”
Facciamo una doccia nella cabina e facciamo l'amore come non avevamo fatto da tempo come piace a lei, sotto la doccia, dolcemente, nonostante la sua prestazione da pornostar di oggi fintantoché non sentiamo lo yacht attraccare.
Ci vestiamo e saliamo su dove Lorenzo, a tavola, ci invita a cenare con lui. Riconoscenti accettiamo e sediamo a tavola dove ogni ben di dio è cucinato alla perfezione. Ridiamo della giornata, di come si siano presi gioco di me, di quanto sia brava C e di tante altre cose. Dopocena beviamo rum fumando sigari e C, senza mutandine, si diverte a farci eccitare lasciandosi guardare mentre spudoratamente allarga le gambe.
Salutiamo Lorenzo il quale ci ringrazia di tutto e baciando C un’ultima volta ci fa scendere con la speranza di incontrarci ancora.
scritto il
2018-03-11
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