Non ci posso credere! 2
di
StrangeMan
genere
tradimenti
Purtroppo non era la prima volta che il pene di Daniele si induriva nel vedere la ragazza di cui era innamorato scopare con un altro. Successe la stessa cosa quando scoprì il tradimento della sua fidanzata storica, Valentina. I due sono stati insieme per cinque lunghi anni. Lei una ragazza a modo, viso angelico, da brava ragazza, capelli neri mai troppo lunghi, fisico snello. Aveva ambizioni di carriera universitaria, dopo la magistrale partì per un progetto di ricerca presso l’Università di Barcellona. Galeotto fu proprio il progetto, lavorare con uno sfacciato ricercatore di origine senegalese la mise fin da subito in difficoltà…
Daniele un giorno decise di farle una sorpresa e si presentò a Barcellona senza dirle nulla, non trovandola a casa si recò in università. Qui chiese indicazioni a due studentesse che ridendo risposero: “L’ufficio della dottoressa è al piano inferiore, ma solitamente a quest’ora è meglio non disturbarla…” Continuando a ridere se ne andarono, lui mentre scendeva le scale pensava: “Che stakanovista, sono le 18 ed è ancora in università e non vuole nemmeno essere disturbata…”
Arrivato davanti all’ufficio della sua fidanzata non si curò nemmeno di bussare ed entrò. La scena che si trovò davanti lo pietrificò: Valentina era avvinghiata al suo collega di origine africana che la stava trombando tenendola sollevata da terra. Lei guardando il suo fidanzato disse: “Ma che cazzo ci fai qui?” poi invitò il suo amante ad andare avanti. Eric, così si chiamava quell’emergumeno, non se lo fece ripetere due volte è riprese a pomparla selvaggiamente.
Daniele era completamente pietrificato. Non riusciva né a muoversi né a parlare. L’unica cosa che si muoveva era il suo cazzo, inspiegabilmente stava diventando duro. Pian piano si lasciò andare, andandosi a sedere per terra, con la schiena appoggiata alla porta. Intanto Valentina e il suo amante avevano cambiato posizione. Lei ora era appoggiata alla scrivania mentre Eric la scopava da dietro. La ragazza tratteneva a stento le urla, mentre il collega la riempiva di insulti in francese, spagnolo e catalano. Non ci voleva una laurea in lingue per capire che gli stava dicendo che è proprio una gran puttana. Lei di conseguenza godeva ancora di più. Entrambi erano eccitati tantissimo dalla situazione.
Ad un certo punto Daniele, ancora imbambolato, riuscì a capire che Eric si stava preparando a inculare la sua fidanzata. Una cosa che lei al suo ragazzo ha sempre detto di non voler provare…
L’africano lo mise nel culo di Valentina con un colpo secco, a conferma che era ormai avvezza alla pratica. Iniziò a scoparla con impeto, i colpi che le dava facevano scricchiolare e spostare la scrivania, il rumore dei due corpi che si univano era fortissimo. Le espressioni di Valentina erano “deformate” dal godimento.
Gli amici di Daniele hanno sempre avuto ragione: dietro quel viso da brava ragazza si nascondeva una troia. Chissà se qualcuno di loro ne aveva pure avuto una prova…
Davanti a quella scena e a questi pensieri Daniele non riuscì più a resistere, dovette tirare fuori il cazzo e iniziare a segarsi. Venne quasi subito. Un senso di impotenza l’aveva ormai sopraffatto. Nel frattempo il senegalese avevo stantuffato il culo della sua ragazza e si preparava a venire, lei si era girata, pronta a farsi imbrattare la gola di sborra. Fu in quel momento che Daniele vide bene l’arnese di Eric: un cazzo enorme, un bastone lungo, largo e nodoso come non ne aveva mai visti. Non avrebbe mai pensato che Valentina potesse sopportare una nerchia del genere, eppure… La ragazza ingoiò felice tutta la sborra del suo amante, poi si diresse verso l’uscita dell’ufficio e rivolgendosi al fidanzato disse: “Dato che mi fai pena, se vuoi stanotte puoi andare a dormire a casa mia, tanto io vado da Eric ahahah… A meno che tu non voglia venire ad assistere al secondo round… Dato che il primo ti è piaciuto, cornutone ahahahah…” Poi preso per mano il ragazzo di colore e uscì dalla stanza. Daniele non sapeva più che dire, fare o pensare…
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Daniele un giorno decise di farle una sorpresa e si presentò a Barcellona senza dirle nulla, non trovandola a casa si recò in università. Qui chiese indicazioni a due studentesse che ridendo risposero: “L’ufficio della dottoressa è al piano inferiore, ma solitamente a quest’ora è meglio non disturbarla…” Continuando a ridere se ne andarono, lui mentre scendeva le scale pensava: “Che stakanovista, sono le 18 ed è ancora in università e non vuole nemmeno essere disturbata…”
Arrivato davanti all’ufficio della sua fidanzata non si curò nemmeno di bussare ed entrò. La scena che si trovò davanti lo pietrificò: Valentina era avvinghiata al suo collega di origine africana che la stava trombando tenendola sollevata da terra. Lei guardando il suo fidanzato disse: “Ma che cazzo ci fai qui?” poi invitò il suo amante ad andare avanti. Eric, così si chiamava quell’emergumeno, non se lo fece ripetere due volte è riprese a pomparla selvaggiamente.
Daniele era completamente pietrificato. Non riusciva né a muoversi né a parlare. L’unica cosa che si muoveva era il suo cazzo, inspiegabilmente stava diventando duro. Pian piano si lasciò andare, andandosi a sedere per terra, con la schiena appoggiata alla porta. Intanto Valentina e il suo amante avevano cambiato posizione. Lei ora era appoggiata alla scrivania mentre Eric la scopava da dietro. La ragazza tratteneva a stento le urla, mentre il collega la riempiva di insulti in francese, spagnolo e catalano. Non ci voleva una laurea in lingue per capire che gli stava dicendo che è proprio una gran puttana. Lei di conseguenza godeva ancora di più. Entrambi erano eccitati tantissimo dalla situazione.
Ad un certo punto Daniele, ancora imbambolato, riuscì a capire che Eric si stava preparando a inculare la sua fidanzata. Una cosa che lei al suo ragazzo ha sempre detto di non voler provare…
L’africano lo mise nel culo di Valentina con un colpo secco, a conferma che era ormai avvezza alla pratica. Iniziò a scoparla con impeto, i colpi che le dava facevano scricchiolare e spostare la scrivania, il rumore dei due corpi che si univano era fortissimo. Le espressioni di Valentina erano “deformate” dal godimento.
Gli amici di Daniele hanno sempre avuto ragione: dietro quel viso da brava ragazza si nascondeva una troia. Chissà se qualcuno di loro ne aveva pure avuto una prova…
Davanti a quella scena e a questi pensieri Daniele non riuscì più a resistere, dovette tirare fuori il cazzo e iniziare a segarsi. Venne quasi subito. Un senso di impotenza l’aveva ormai sopraffatto. Nel frattempo il senegalese avevo stantuffato il culo della sua ragazza e si preparava a venire, lei si era girata, pronta a farsi imbrattare la gola di sborra. Fu in quel momento che Daniele vide bene l’arnese di Eric: un cazzo enorme, un bastone lungo, largo e nodoso come non ne aveva mai visti. Non avrebbe mai pensato che Valentina potesse sopportare una nerchia del genere, eppure… La ragazza ingoiò felice tutta la sborra del suo amante, poi si diresse verso l’uscita dell’ufficio e rivolgendosi al fidanzato disse: “Dato che mi fai pena, se vuoi stanotte puoi andare a dormire a casa mia, tanto io vado da Eric ahahah… A meno che tu non voglia venire ad assistere al secondo round… Dato che il primo ti è piaciuto, cornutone ahahahah…” Poi preso per mano il ragazzo di colore e uscì dalla stanza. Daniele non sapeva più che dire, fare o pensare…
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