Teresa e Luigi cap 10

di
genere
tradimenti

Quando sono in camera, mi spoglio, davanti lo specchio mi guardo attentamente, dopo tanti mesi mi vedo senza la gabbietta, le mie tette sono molto belle, me le accarezzo, le sensazioni che mi danno sono piacevoli, però in basso i miei poveri attributi sono e rimangono immobili, provo a toccarmi ma il contatto della mia mano non provoca nessuna reazione; Sono molto femminile se copro con la mano gli attributi di un tempo che fu.
Ripensando a com'ero prima, inizio a piangere in silenzio, capisco che Teresa mi ha manipolato ma tanta colpa l'ho pure io che non mi sono mai opposto, anzi ho pure accentuato il mio essere.
Mi corico sul letto e torno all'inizio di tutto, di quando lei mi aveva lasciato un pantalone e un maglione, li ho usati per andare dai miei, a loro non ho mai detto cosa ero costretto a essere in casa, papà aveva fatto qualche domanda e apprezzamento per il taglio dei capelli, mamma era sempre dalla mia parte, mi difendeva.

Quando ho deciso di farmi le tette, ho dovuto dire loro tutta la storia, papà e mamma pensavano e aspettavano che lo dicessi, avevano già capito.
Loro si aspettavano che dichiarassi l'omosessualità ma non è stato così, allora la loro domanda è stata:

Mamma e papà) Se non sei omosessuale, dicci il motivo di questo cambiamento.

Ho raccontato in modo dettagliato tutto il mio percorso, dall'aggressione verbale di Teresa per la mia apatia successiva al licenziamento, per poi diventare una casalinga con l'obbligo di indossare sempre indumenti femminili che dopo un certo periodo di uso, ho apprezzato e usato volentieri, per arrivare all'operazione al seno.

Adesso mi rendo conto che non so più cosa sono, il tribunale mi ha concesso il cambio del nome e del sesso anche senza chirurgia ma sono a metà, penso da maschio col corpo da donna, è una cosa devastante dal punto di vista mentale, devo sentire nuovamente lo specialista per farmi dare una mano, ora rischio di impazzire. Ho capito che Teresa mi vorrebbe ancora da maschio ed è rimasta delusa dalla mia "NON" reazione e io nella mia impotenza mi sono demoralizzato ancora di più.

Nelle settimane successive ho fatto delle sedute di analisi per capire la mia condizione, l'esito è stato che solo io posso prendere la decisione, però il fatto dell'impotenza a suo parere farebbe propendere per la riassegnazione fisica del sesso.
Vado a casa dai miei genitori e spiego tutto chiedendo un loro parere, per loro dovrei completare, poi per Teresa e i rapporti con lei tocca a me pensarci.

Decido di andare avanti, devo attendere la chiamata che mi arriva dopo qualche mese, a Teresa ho detto che vado con mamma al paese per delle faccende familiari e che stiamo là 15/20 giorni, lo dovremo decidere al momento.

Lei è tranquilla, ha di che divertirsi con i suoi maschietti.

Dopo l'intervento sono a casa dai miei, lavoro col Pc e sono tranquilla.

Rientro a casa ed è tutto normale, lei mi accoglie con un grande sorriso e abbraccio, non prova a baciarmi memore del mio rifiuto, sembra la normalità, ora sono donna anche io, arriverò a dirglielo, non per il momento però.

E' da quando sono andata all'ospedale che ho sentito Carlo solo al telefono, ora che sono tornata a casa e ho tolto le bende, posso tornare nel mio mono con lui, ancora non sa nulla ma devo aspettare l'ok per fare sesso, è il medico che deve decidere. Quando ci troviamo ho la scusante di una forte indisposizione che mi vieta la penetrazione, gli chiedo di portare pazienza e lo accontento di bocca.

Teresa mi vede tranquilla, quando non ha incontri rimaniamo sul divano davanti la tv, ancora dormiamo divise, non mi ha ancora chiesto se desidero essere inculata e io non lo chiedo.

Arriva il tanto desiderato via libera per il sesso ma da fare con calma e delicatezza, ho il mio maschio preferito, vado dall'estetista a darmi una sistemata generale, dò appuntamento a Carlo nel mono per le 13 a pranzo.

Quando arriva mi vede raggiante, pranziamo, chiacchieriamo, poi dopo il caffè lo porto in camera, lo spoglio nudo e lo faccio stendere sul letto poi dò inizio ad uno spogliarello, il più sensuale che mi riesce, intanto che gli parlo della mia voglia di fare sesso con lui sono rimasta solo col perizoma e le autoreggenti, poi guardandolo negli occhi e mentre abbasso le mutandine gli dico:

Luisa) Oggi per me è la prima volta, voglio che sia tu a farmi sentire donna, ti prego di essere il più delicato possibile e di usare molta calma.

Ormai ho il perizoma ai piedi e vedo lo stupore sul suo viso trasformarsi in un grande sorriso, mi prende le mani e poi :

Carlo) Che sorpresa bellissima, sei diventata donna, non ci speravo, so che hai Teresa nel tuo cuore, posso sperare di rimanere tuo amico.

Luisa) Da donna voglio che tu sia il primo a godere del mio sesso, però devi essere delicato, potrei avere dei grossi problemi fisici.

Carlo la fa stendere sul letto, comincia a baciare il suo nuovo sesso, la lecca a lungo ma non c'è orgasmo, i recettori sono all'interno del canale vaginale, la penetrazione li stimolerà. Luisa nel contempo sta prendendo il cazzo di Carlo in bocca, il 69 è fatto con calma, quando Luisa sente che è pronto lo fa salire e dopo aver usato il lubrificante lui entra molto lentamente, ha timore di farle male, va su e giù piano piano, lei sente lo scorrere del cazzo all'interno, bellissima sensazione, poi dopo un pò inizia a sentire come una scossa elettrica che sale al cervello per poi tornare giù, è un orgasmo diverso da quello anale, molto più intenso, Carlo lo capisce e non riesce a trattenersi sborrandole dentro.
E' stata la sua prima volta da donna e ha provato delle sensazioni nuove, ora si sente completa, per fare sesso come Teresa sa che dovrà aspettare, tutto il suo nuovo apparato deve assestarsi e lei si adeguerà.
Riprendono di nuovo a fare l'amore, Carlo la scopa a lungo, si baciano, lei riesce a venire ancora, Luisa vuole gratificarlo e lo vuole nel culo, lì non deve essere delicato, si può sfogare come vuole e desidera.
Dopo che l'ha infilato dietro, il ritmo calmo di prima lascia il posto a un movimento serrato, lei si bea del trattamento e riesce a venire ancora, Carlo anche stavolta non ce la fa e le viene dentro di nuovo. Mentre si calmano lui le dice:

Carlo) Non mi sarei mai aspettato di vederti donna completamente e che donna, conoscendo la tua storia ho sempre pensato che fossi un maschio col seno rifatto per compiacere tua moglie ma oggi ho capito che tutto il tempo trascorso a fare la mezza donna ti ha fatto modificare il tuo essere mentalmente in meglio, ora sei completa, Teresa lo sa?

Luisa) Ancora non le ho detto nulla, al momento solo i miei genitori ne sono al corrente. Per Teresa, devo capire come fare, lei continua a farsi chiavare due o tre volte a settimana, è un bel pò che si disinteressa di me, da prima che rifacessi il seno, quindi sono più di due anni, ci penserò, oggi però per la prima volta mi sono sentita una vera donna, grazie a te che come sempre ti sei dimostrato un amico vero e sincero.

Carlo) Non fare troppi apprezzamenti positivi su di me, potrei crederci. Una cosa è certa, essere stato il tuo primo mi ha fatto sentire importante, di ragazze e donne nella mia vita ne ho scopate molte ma per nessuna sono stato il primo, solo con te.

Ci ricomponiamo, lasciamo il mio monolocale, lui va in azienda e io a casa.

Sto pensando al modo di far sapere a Teresa che ora sono donna come lei, lo posso fare per il mio compleanno, i miei sono d'accordo, così la sera ne parlo con Teresa.

Luisa) Quest'anno per il mio compleanno vorrei fare una festa, vorrei affittare una location solo per noi, per i nostri genitori, anche i tuoi se vogliono, una cena, niente amici e chiavatori di sorta, una festa privata, ne avevamo parlato tanti anni fa ma poi.....

Teresa) Per la festa in un locale, nessun problema come pure per amici e chiavatori, il mio problema sono i miei che da quando hanno saputo cosa ti facevo fare, non mi hanno più voluto sentire e vedere, per loro sono stata troppo cattiva con te, non li contatto non voglio sentirmi dire di no.

Siccome voglio festeggiare di giovedì, il locale che ho scelto mi mette a disposizione tutto, io voglio che all'interno ci siamo solo noi, nessun altro, a porte chiuse, OK, telefono ai suoi genitori e li invito personalmente, la mamma ha apprezzato il mio gesto ma non sa se verranno, indirizzo e orario li sanno, che decidano loro.

Il giovedì al locale i primi ad arrivare sono i miei, Teresa arriva con un tailleur firmato, io indosso un abito da sera color rosa, tacco 12 e trucco perfetto, sorpresa, ci sono anche i suoi di Teresa che si stupisce, ora che siamo soli mangiamo e beviamo in allegria, alla fine della cena ecco la torta di compleanno, c'è il nome "Luisa" non "Luigi", spiego ai presenti che "Luigi" non esiste più, mamma mi guarda e approva, poi dico una frase :" Da qualche mese sono una donna anche io, questa festa è per la nascita di Luisa non solo come nome ma come persona".
Teresa si stupisce, sua mamma mi viene vicino e mi fa una carezza :" Ho sempre saputo che eri meglio di nostra figlia". Poi col marito se ne vanno, i miei fanno la stessa cosa, rimaniamo nel locale da sole, mi servo una fetta di torta che nessuno ha toccato e un calice di spumante, poi :" Tanti auguri a me per il mio compleanno"

Teresa mi guarda, si versa un calice e poi:" Non sapevo, non ho voluto sapere e vedere quello che ti stava accadendo, ora so che ho rovinato tutto, alla tua salute"

Tra noi cala il silenzio, dopo un pò con le nostre auto torniamo a casa.

Sono nella mia camera quando Teresa bussa ed entra, sono solo con le mutandine, non parla, si avvicina, con due dita sui miei fianchi me le abbassa fino a metà coscia poi col palmo della mano me l'accarezza.
Si alza col capo e mi dice :" Perdonami".
scritto il
2025-03-09
6 9 1
visite
1 2
voti
valutazione
7
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Teresa e Luigi cap 9
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.