La visita ginecologica
di
G.I.B
genere
saffico
“Purtroppo la dottoressa è in ferie, ma c'è la sostituta che è molto brava. Se le va bene ho posto già per domani pomeriggio”, mi disse la segretaria della mia ginecologa.
Un po' scettica accettai comunque l'appuntamento e andai puntuale alla visita.
Non avevo problemi o dolori alla mia patatina, ed era proprio per quello, che mi sentivo a disagio a farmi vedere da una ginecologa che non fosse Rita, lei sapeva di cosa avevo effettivamente bisogno.
“Piacere io sono la dottoressa Marta. La dottoressa Rita mi ha parlato molto di lei è mi ha spiegato il suo problema.
Spero di poterla aiutare nel miglior modo” mi disse la sostituita presentandosi.
Il suo modo di parlare soave e gentile, mi mise subito a mio agio, mentre facevamo una breve conoscenza, capii che la mia ginecologa le aveva ben spiegato la mia problematica.
Trovavo che fosse anche molto affascinante, con il suo camice bianco, da cui potevo intravedere le sue belle gambe.
Poteva avere più o meno una cinquantina di anni. Mora e alquanto formosa.
Ne ero decisamente attratta.
“Allora signorina Carla iniziamo con la visita? Si spogli e sdrai sul lettino” mi disse mettendosi i guanti di lattice.
Completamente nuda, mi sdraiai sul lettino per le visite, appoggiando le gambe sugli appositi sostegni.
Iniziò a visitarmi la mia bella fighetta depilata da venticinquenne, allargandomi con le dita le piccole labbra scure, osservando con attenzione il mio stretto buco.
“Mmm siii” ansimai nell'istante in cui mi sfiorò delicatamente con un dito il clitoride.
“Esternamente la trovo molto bene, non vedo nulla che non va.
Vediamo dentro” disse sorridendomi maliziosamente e prendendo la sonda dell'ecografo per uso interno.
Lo bagnò bene con del lubrificante e con delicatezza, lo introdusse nella mia figa leggermente umida.
“Le faccio male Carla”, mi chiese muovendo dentro di me, quello strumento simile ad un fallo di gomma, mentre si concentrava sulle immagini del mio utero trasmesse dallo schermo dell'ecografo.
“No affatto”, risposi con voce ansimante, provando piacere.
Iniziò a muovere quella sonda avanti e indietro sempre più intensamente, mentre con un dito mi massaggiava il clitoride gonfio.
“Sono brava come la dottoressa Rita?” mi chiese con voce sensuale, mentre il mio corpo vibrava per il piacere che mi dava.
“Ohhh siii molto brava, dottoressa Marta”.
“Chiamami solo Marta, è più semplice ” mi disse lei, scendendo con la bocca sulla mia figa e iniziando a leccarmi e succhiarmi il clitoride, continuando a penetrarmi con quella sonda.
“Ahhh siiii siiii siii!!! urlai, nell'istante in cui venni e riversai sulla sua bocca i miei densi umori bianchi.
Si alzò e si tolse il camice, rimanendo completamente nuda.
Ammirai il suo stupendo corpo formoso per qualche secondo, poi si mise su di me nella posizione del 69 e iniziammo a darci reciproco piacere con la bocca alle parti intime.
La sua matura vagina, leggermente pelosa, mi eccitava da impazzire, mentre la leccavo infilandole la lingua nel suo largo e umido buco.
Aveva un sapore ed un odore afrodisiaco, un mix di urina e detergente intimo alla vaniglia.
“Ohhh siii così brava Carla” mi disse ansimando mentre le leccavo il suo grosso clitoride e le masturbavo la figa con tre dita.
Vidi chiaramente il frutto di un orgasmo uscire dalla sua vulva e scivolare nella mia bocca. Lo gustai con avidità.
Marta mi leccava tutta, infilando la sua lingua anche nel mio culo, facendomi godere intensamente.
Dopo alcuni minuti scendemmo da quel lettino e ci sedemmo sul divano nel suo studio.
“Leccamelo” mi disse mettendomi il suo piede sexy vicino alla bocca.
Cominciai a leccarle il piede, esplorandone ogni centimetro con la lingua, succhiando ogni dito uno per uno.
Ero travolta dall'eccitazione, mentre la mia bocca si riempiva del gusto acidulo di quel piede stupendo.
La dottoressa Marta iniziò a stuzzicarmi i capezzoli con il piede, scendendo poi giù sulla mia figa bagnata.
“Ohhh Dio siii” esclamai, scossa da un brivido per tutto il corpo, mentre con l’alluce lei mi toccava il clitoride.
Mi allargai le piccole labbra con le dita, e lei delicatamente iniziò ad infilarmi il suo alluce nella figa.
“Ohhh Dio sii Marta siiii così continua” la implorai sentendo la mia passera dilatarsi e accogliere quasi tutto il suo piede. Godevo come mai avevo provato in vita mia.
Le mie urla di piacere riempivano la stanza, mentre la bella Marta mi praticava un fisting, facendomi venire e squirtare.
“Ahhh siiii cazzo siii” gridai in preda all'orgasmo, nell'istante in cui dalla mia figa uscì un intenso getto di liquido trasparente.
“Brava Carla siii godi come una cagna” mi disse, tirando poi fuori il suo piede e facendomelo leccare nuovamente.
“Ti piace il sapore della tua figa arrapata, vero?. Mettiti a pecora che continuo con la visita”.
Arrapata come una porca, mi misi a novanta.
Marta tornò con la bocca sulle mie parti intime, leccando il mio sedere intensamente, lubrificandolo con la sua saliva calda.
“Ahhh siii, così, siii” gemetti mentre mi infilava in profondità un dito nel culo.
Lentamente ma senza esitazione, l'esperta dottoressa arrivò a mettere quasi tutta la sua mano dentro, facendomi provare una sensazione indescrivibile di piacere e dolore insieme.
“Brava Carla così lasciati andare, godi”, diceva mentre mi sfondava letteralmente il buco del culo con una mano e la figa con l'altra, portandomi ad avere orgasmi multipli fortissimi.
Dovetti aggrapparmi al divano per non cadere, talmente il mio corpo tremava per il piacere.
“Ahhhhh siiiiii” gridai forte, nel momento in cui squirtai come una fontana per la seconda volta, lasciandomi andare anche in imprecazioni.
Marta lentamente rallentò nel suo fisting estremo, fino a sfilare le sue fradice mani fuori da me.
Tornò a leccarmi per un'ultima volta.
“Mmm che buon sapore che hai Carla” disse, mentre infilava la lingua nei miei ormai deflorati buchi.
“Spero che sia stata all'altezza della dottoressa Rita. Magari possiamo organizzarci per una vista a tre, la prossima volta” mi disse la dottoressa Marta salutandomi.
“Mmm volentieri Marta” risposi baciandola appassionatamente con la lingua e palpandole un seno.
Un po' scettica accettai comunque l'appuntamento e andai puntuale alla visita.
Non avevo problemi o dolori alla mia patatina, ed era proprio per quello, che mi sentivo a disagio a farmi vedere da una ginecologa che non fosse Rita, lei sapeva di cosa avevo effettivamente bisogno.
“Piacere io sono la dottoressa Marta. La dottoressa Rita mi ha parlato molto di lei è mi ha spiegato il suo problema.
Spero di poterla aiutare nel miglior modo” mi disse la sostituita presentandosi.
Il suo modo di parlare soave e gentile, mi mise subito a mio agio, mentre facevamo una breve conoscenza, capii che la mia ginecologa le aveva ben spiegato la mia problematica.
Trovavo che fosse anche molto affascinante, con il suo camice bianco, da cui potevo intravedere le sue belle gambe.
Poteva avere più o meno una cinquantina di anni. Mora e alquanto formosa.
Ne ero decisamente attratta.
“Allora signorina Carla iniziamo con la visita? Si spogli e sdrai sul lettino” mi disse mettendosi i guanti di lattice.
Completamente nuda, mi sdraiai sul lettino per le visite, appoggiando le gambe sugli appositi sostegni.
Iniziò a visitarmi la mia bella fighetta depilata da venticinquenne, allargandomi con le dita le piccole labbra scure, osservando con attenzione il mio stretto buco.
“Mmm siii” ansimai nell'istante in cui mi sfiorò delicatamente con un dito il clitoride.
“Esternamente la trovo molto bene, non vedo nulla che non va.
Vediamo dentro” disse sorridendomi maliziosamente e prendendo la sonda dell'ecografo per uso interno.
Lo bagnò bene con del lubrificante e con delicatezza, lo introdusse nella mia figa leggermente umida.
“Le faccio male Carla”, mi chiese muovendo dentro di me, quello strumento simile ad un fallo di gomma, mentre si concentrava sulle immagini del mio utero trasmesse dallo schermo dell'ecografo.
“No affatto”, risposi con voce ansimante, provando piacere.
Iniziò a muovere quella sonda avanti e indietro sempre più intensamente, mentre con un dito mi massaggiava il clitoride gonfio.
“Sono brava come la dottoressa Rita?” mi chiese con voce sensuale, mentre il mio corpo vibrava per il piacere che mi dava.
“Ohhh siii molto brava, dottoressa Marta”.
“Chiamami solo Marta, è più semplice ” mi disse lei, scendendo con la bocca sulla mia figa e iniziando a leccarmi e succhiarmi il clitoride, continuando a penetrarmi con quella sonda.
“Ahhh siiii siiii siii!!! urlai, nell'istante in cui venni e riversai sulla sua bocca i miei densi umori bianchi.
Si alzò e si tolse il camice, rimanendo completamente nuda.
Ammirai il suo stupendo corpo formoso per qualche secondo, poi si mise su di me nella posizione del 69 e iniziammo a darci reciproco piacere con la bocca alle parti intime.
La sua matura vagina, leggermente pelosa, mi eccitava da impazzire, mentre la leccavo infilandole la lingua nel suo largo e umido buco.
Aveva un sapore ed un odore afrodisiaco, un mix di urina e detergente intimo alla vaniglia.
“Ohhh siii così brava Carla” mi disse ansimando mentre le leccavo il suo grosso clitoride e le masturbavo la figa con tre dita.
Vidi chiaramente il frutto di un orgasmo uscire dalla sua vulva e scivolare nella mia bocca. Lo gustai con avidità.
Marta mi leccava tutta, infilando la sua lingua anche nel mio culo, facendomi godere intensamente.
Dopo alcuni minuti scendemmo da quel lettino e ci sedemmo sul divano nel suo studio.
“Leccamelo” mi disse mettendomi il suo piede sexy vicino alla bocca.
Cominciai a leccarle il piede, esplorandone ogni centimetro con la lingua, succhiando ogni dito uno per uno.
Ero travolta dall'eccitazione, mentre la mia bocca si riempiva del gusto acidulo di quel piede stupendo.
La dottoressa Marta iniziò a stuzzicarmi i capezzoli con il piede, scendendo poi giù sulla mia figa bagnata.
“Ohhh Dio siii” esclamai, scossa da un brivido per tutto il corpo, mentre con l’alluce lei mi toccava il clitoride.
Mi allargai le piccole labbra con le dita, e lei delicatamente iniziò ad infilarmi il suo alluce nella figa.
“Ohhh Dio sii Marta siiii così continua” la implorai sentendo la mia passera dilatarsi e accogliere quasi tutto il suo piede. Godevo come mai avevo provato in vita mia.
Le mie urla di piacere riempivano la stanza, mentre la bella Marta mi praticava un fisting, facendomi venire e squirtare.
“Ahhh siiii cazzo siii” gridai in preda all'orgasmo, nell'istante in cui dalla mia figa uscì un intenso getto di liquido trasparente.
“Brava Carla siii godi come una cagna” mi disse, tirando poi fuori il suo piede e facendomelo leccare nuovamente.
“Ti piace il sapore della tua figa arrapata, vero?. Mettiti a pecora che continuo con la visita”.
Arrapata come una porca, mi misi a novanta.
Marta tornò con la bocca sulle mie parti intime, leccando il mio sedere intensamente, lubrificandolo con la sua saliva calda.
“Ahhh siii, così, siii” gemetti mentre mi infilava in profondità un dito nel culo.
Lentamente ma senza esitazione, l'esperta dottoressa arrivò a mettere quasi tutta la sua mano dentro, facendomi provare una sensazione indescrivibile di piacere e dolore insieme.
“Brava Carla così lasciati andare, godi”, diceva mentre mi sfondava letteralmente il buco del culo con una mano e la figa con l'altra, portandomi ad avere orgasmi multipli fortissimi.
Dovetti aggrapparmi al divano per non cadere, talmente il mio corpo tremava per il piacere.
“Ahhhhh siiiiii” gridai forte, nel momento in cui squirtai come una fontana per la seconda volta, lasciandomi andare anche in imprecazioni.
Marta lentamente rallentò nel suo fisting estremo, fino a sfilare le sue fradice mani fuori da me.
Tornò a leccarmi per un'ultima volta.
“Mmm che buon sapore che hai Carla” disse, mentre infilava la lingua nei miei ormai deflorati buchi.
“Spero che sia stata all'altezza della dottoressa Rita. Magari possiamo organizzarci per una vista a tre, la prossima volta” mi disse la dottoressa Marta salutandomi.
“Mmm volentieri Marta” risposi baciandola appassionatamente con la lingua e palpandole un seno.
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