Pic nic
di
Aramis
genere
gay
Jimmy aspettò nel garage di papà che il suo miglior amico Danny arrivasse con un paio di cose di cui aveva bisogno di mettere nel retro della macchina prima di andare in quel luogo appartato scelto da Jimmy per il picnic.
“Vuoi portarmi ad un picnic?” Aveva chiesto Danny la sera precedente. “Cosa c’è che non va in un picnic?” Chiese Jimmy al suo diciottenne miglior amico. “Beh, nulla direi,” affermò Danny. “Verrai non è vero?” chiese Jimmy. “Sì, ok.”
Giacomo e Daniele si conoscevano fin dalle elementari ed erano diventati subito amici. Quello che Danny non sapeva di Jimmy stava per scoprirlo di persona a 18 anni.
Jimmy ci aveva pensato molto ed aveva deciso di trovarsi da solo con Danny in qualche luogo per dirgli il suo grande segreto. Pregava perché Danny capisse e se non l’avesse fatto era pronto ad accettare che lo allontanasse.
Anche se della stessa altezza, un metro e settantacinque, Jimmy aveva occhi blu e capelli biondo platino, naturali. I capelli di Danny erano quasi neri come i suoi occhi. Ambedue gli adolescenti erano più che belli ed avevano ambedue corpi flessuosi e magri. Giocavano nelle stesse squadre sportive e si erano visti molte volte nudi con Jimmy che giocava col cazzo flaccido di dieci centimetri e Danny che ne aveva uno flaccido di tredici centimetri.
A Danny piaceva avere la barba di un giorno perché pensava che lo facesse sembrare più attraente all’altro sesso. Jimmy era sufficiente che si radesse una volta alla settimana.
Jim aveva le fossette e Danny una fessura profonda al centro del mento. Ambedue avevano sorrisi sgargianti.
“Sarà meglio che andiamo,” disse Jimmy invitando Danny a sedersi al posto del passeggero sulla macchina di suo padre. “Sei sicuro che tuo papà ha detto che puoi usare la sua macchina, eh?” chiese Danny. “Vuoi chiederglielo tu?” “No, stavo solo chiedendo e dove stai portandomi precisamente?” “Lo vedrai quando arriveremo e allacciati la cintuta, eh.”
Danny portava un paio di pantaloncini larghi, sneakers, niente calze ed una grossa canotta. Jimmy indossava pantaloncini di jeans ed una maglietta bianca ed attillata infilata nei pantaloncini.
Jimmy non indossava mutande ma Danny portava un paio di boxer nuovi.
Il culo del pantaloncini di Jimmy era consunto ma Danny non sembrava osservare la pelle leggermente colorata di Jim.
“Ci siamo?” chiese Danny ridacchiando ed aumentando il volume della radio. “Taci, eh, siamo vicini,” borbottò Jimmy girando la testa per guardare la strada.
Jimmy chiacchierava del picnic e Danny continuava a parlare delle ragazze della loro classe. “Non possiamo fare a meno di parlare sempre di ragazze?” chiese Jimmy. “Cos’haii?” chiese Danny girandosi. “È solo che non parli d’altro, non ti stanchi mai di parlare di ragazze?” chiese Jimmy. “No!” sparò Danny tornando a ridacchiare.
“Ci siamo!” disse Jimmy girando in una strada sterrata. “Dove?” chiese Dan guardandosi intorno. “Al posto che ho scelto, somaro.”
“Ne hai presa di roba!” disse Danny chinandosi verso il sedile posteriore. “Smettila di brontolare, eh” disse Jimmy ridendo e dicendogli di prendere le due coperte.
Danny chiese: “Ma dove siamo?” prima di dirlo aveva sentito rumore d’acqua in lontananza. “È un lago,” borbottò Danny girandosi per dirlo. “Attento a non inciampare o ti romperai il collo!” “Non riesco a vedere dove cazzo sto andando!” “Fermati un momento somaro e aspettami.”
Danny fermandosi lasciò cadere metà della roba che portava. “Come hai trovato questo posto, è così appartato,” bisbigliò.
“Andiamo a nuotare,” disse Jimmy mentre l’amico sistemava per il picnic. “Non ho portato il costume, tu hai portato il tuo?” chiese Danny. “Non ne abbiamo bisogno.” disse Jimmy tentando di evitare di avere un’erezione.
Danny si girò, si spogliò e corse nel lago. “E’ gelata!” ruggì.
Danny ridacchiò guardando Jimmy che correva nell'acqua. “Hai un’...,” fu quello che Giacomo sentì mentre si immergeva nell'acqua fresca. “Erezione,” disse Danny quando il ragazzo tornò in superficie. “E tu no?” “No,” rispose Danny.
“Ehi Jimmy, mi piacerebbe lottare con te nell'acqua ma la tua erezione spinge contro di me, contro il culo e dappertutto.” “Non posso farne a meno,” bisbigliò Jimmy. Mancherebbe solo che tu dica che ti è diventato duro a causa mia!” affermò Danny ridacchiando.
Danny corse fuori del lago dicendo: “Ne ho avuto abbastanza per ora.”
Jimmy uscì dall'acqua coprendosi con le mani le parti private. Il suo pubes era appena distinguibile comparato al cespuglio scuro di Danny col suo uccello intonso e flaccido che pendeva sulle sue palle rotonde e strette.
Danny parcheggiò il culo nudo su una coperta sedendosi a gambe incrociate. Jimmy si sedette appoggiando lateralmente una gamba nel tentativo di celare il membro eretto.
“Ragazzi, Jimmy, il tuo uccello quando è duro è due volte più grosso e più lungo di quando è molle.” “Il tuo fa lo stesso,” bisbigliò Jimmy. “Quando hai visto il mio uccello duro?” “Molte volte quando facciamo la doccia dopo lo sport.” “Non è vero.” “E’ vero!” “Forse una volta,” borbottò Danny. “Più di una volta ed il tuo cazzo sembra due volte il mio, cazzo, e specialmente ha quel prepuzio lungo.” “Il mio non è grosso come il tuo quando è duro e non posso farci niente se ho il prepuzio e tu no.” “Non ho detto che non mi piace il tuo prepuzio, mi piace, mi piace veramente!” dichiarò Jimmy. “Qualche volta sembri strano, come gay,” bisbigliò Danny. “Cazzo, io sono gay” borbottò Jimmy. “Cosa hai detto?” Chiese Danny chinandosi in avanti col pene flaccido e le palle rotonde e lisce completamente in vista per gli occhi del suo amico.
“È vero, Danny,” bisbigliò Jimmy. “Sei omosessuale?” chiese Danny incrociando le gambe. “Sì, sei incazzato?” “Sarà come credi ma io non ti credo,” affermò Danny.
“Posso provarlo!” disse Jimmy guardando negli occhi l’amico. “Cosa intendi?” chiese Danny.
Jimmy si chinò appogiando lateralmente un gomito alla coperta e si avvicinò al pene flaccido di Danny. “Ehi!” gridò Danny. “Lascia che lo provi,” bisbigliò Jimmy. “Cosa farai se ti permettessi di toccarlo?” “Lo metterò in bocca e te lo succhierò.” “Ti piacerà dannatamente,” disse Danny ridendo. “Perché non mi credi?” chiese Jimmy. “Cazzo tu non sei una checca!”
Danny non era timido e non aveva problemi se Jimmy continuava a fissare il suo cazzo che era diventato eretto, sapeva che tutti i ragazzi della loro classe ne avevano di sorprendenti anche senza pensare a fottere ragazze.
“Come mai non hai mai fottuto una ragazza?” chiese Jimmy studiando i testicoli rotondi e lisci dell’amico alti nel loro sacco. “Solo non ne ho avuto ancora l’occasione,” rispose Danny. “Se mi lasci toccare il tuo cazzo e me lo lasci succhiare, io mi farò inculare,” bisbigliò Jimmy. “I ragazzi non inculano ragazzi a meno che non siano gay,” affermò Danny. “Non è vero; molti ragazzi non gay fottono altri ragazzi.” “Beh, deve essere veramente strano,” Danny sentì il suo cazzo contorcersi.
“Lasciami solo toccarlo, Danny,” bisbigliò Jimmy. “E poi se lo faccio?” chiese. “Sta diventando rigido e non dire che non è vero.” “Ai ragazzi viene duro spesso, non vuol dire niente.” “Il tuo sta diventando duro perché stai pensando di incularmi, non è vero? e non dire bugie,” disse Jimmy guardandolo negli occhi.
L'uccello di Danny era teso, era a livello della testa di Jimmy che allungò la faccia e si inclinò a pizzicare il prepuzio generoso di Danny. Il ragazzo gemette lanciando la testa indietro appoggiandosi con tutto il peso alle mani ai suoi fianchi.
Jimmy torse il corpo portando una mano intorno al pene di Danny che si stava irrigidendo. “Oh ragazzi!” grugnì ed ansò Danny.
Jimmy lasciò andare l'uccello dell’amico dopo avergli dato una stretta. Il cazzo di Danny gli schiaffeggiò la pancia. “Non fermartii, ragazzo!” esclamò.
Jimmy si mosse come un lampo sedendosi sui talloni tra le gambe allargate dell’amico.
“Oh uomo!” ringhiò Danny mentre il pugno dell’amico carezzava la sua erezione furiosa. “Vuoi che te lo succhi?” chiese Jimmy. “Ok, ma non voglio guardare,” Danny e strinse gli occhi con forza.
Le cosce di Danny si fletterono quando Jimmy vi mise su le mani. Jimmy girò la testa e si chinò in avanti, Danny poteva sentire la sua guancia sfregare sulla sua pancia dura e grugnì quando sentì la punta della lingua del suo amico tentare di entrare nel prepuzio.
Danny cadde indietro nel tentativo di afferrare il suo uccello per tenerlo fermo per il suo amico. “Non toccarlo,” mentre il suo miglior amico inseriva la lingua nel suo prepuzio facendolo lamentare ed ansare.
Jimmy pizzicò il centro dell’erezione di Danny alzando il prepuzio sulla cappella bagnata e gonfia coperto del nettare della pre eiaculazione. Girò la testa leccando lateralmente ed avvolgendo la cappella mentre Danny frignava e si contorceva. “Tenta di non muoverti troppo,” mormorò Jimmy succhiando il lato dell'uccello del suo miglior amico e facendo correre le labbra su e giù, su e giù sul fianco del membro pulsante.
“Succhialo!” implorò Danny appoggiandosi ad un gomito e torcendo la testa per vedere Jimmy che leccava il suo uccello.
“Ma non volevi guardare?” Chiese Jimmy girando la testa e fissando negli occhi scuri di Danny. “Succhialo, per favore!” implorò Danny. “Ci sei quasi?” chiese Jimmy. “Cazzo sì.” “Vuoi che ti succhi?” “Succhialo bene!”
Danny borbottò chiedendo a Jimmy se era capace di prendere la testa del suo uccello in gola. “Uh-huh,” borbottò Jimmy pizzicandogli la base della verga rigida grondante. “Oh uomo!” ruggì Danny con la testa dell’uccello nella gola stretta di Jimmy.
“Ora ti farò sborrare!” disse Jimmy inginocchiandosi tra le gambe dell’amico. “Forza uomo, sono così futtutamente eccitato.”
Danny mise una mano sulla nuca di Jimmy tentando di far del suo meglio per non contorcersi. La testa di Jimmy rimbalzò su e giù. Strinse le labbra quando Danny ringhiò. “Vengo Jimmy.”
Jimmy smise di muovere la testa e tenne fermamente la testa dell'uccello di Danny tra le labbra aspettando la sua ricompensa di sperma. Non dovette aspettare a lungo.
Danny afferrò la nuca dell’amico scavandoci con le dita. “Uomo!” spifferò scaricandogli tre veloci pallottole di sperma in fondo alla bocca. “Succhia!” Implorò Danny quando Jimmy ingoiò.
“Quattro, cinque, sei e sette” Disse Jimmy tra di se contando i fiotti di Danny.
“Cazzo, ragazzi, hai ingoiato ogni fottuto colpo!” affermò Danny sbuffando. “Sette fiotti” bisbigliò Jimmy . “Oh uomo, pensavo di arrivare a otto.”
Jimmy afferrò l'uccello dell’amico. “Forse ce la fai!” disse mettendosi in bocca la verga e dandogli una bella succhiata. “Otto!” barrì Danny rivestendo la lingua di Jimmy col suo carico finale di sperma.
Danny crollò piatto sulla schiena e Jimmy si accoccolò accanto a lui mettendogli una mano sul torace. “Ehi, cosa stai facendo?” chiese Danny girando la testa. “Sto solo accoccolato.” bisbigliò Jimmy. “Io non sono gay ma grazie per il pompino.” rispose l’altro.
Jimmy si sedette a gambe incrociate col cazzo colante ritto. “Ogni volta che vuoi che ti succhi devi solo dirlo, ok?” Disse. Danny girò la testa, “Grazie, me lo ricorderò.” bisbigliò.
Jimmy si chinò a carezzare la parte inferiore dell’uccello di Danny con la punta delle dita. “Ora cosa c’è?” Chiese Danny spingendo da parte la mano dell’amico. “E’ ancora così duro come il mio.” mormorò Jimmy. “Spero che non penserai che ti succhierò il cazzo solo perché tu hai succhiato il mio!” “Non ti ho mai chiesto di succhiarlo o solo toccarlo.” bisbigliò Jimmy. “Bene.” mormorò Danny chiudendo gli occhi. Il suo uccello si contrasse schiaffeggiandogli la pancia piatta. Colava e Jimmy si chinò a leccare la parte inferiore prima di usare il naso per spostare di il cazzo e leccare la pacia coperta di sperma. “Ehi, mi fai il solletico,” Disse Danny ridendo. “Guarda la mia lingua.” borbottò Jimmy guardando come uno strabico la punta della sua lingua rivestita di sborra. “Mangialo!” Disse Danny ridendo. “Yum,” borbottò Jimmy roteando la lingua in bocca.
“Puoi mantenere l’uccello duro?” chiese Jimmy. “Adesso è duro, non credi?” “Aspetta, ho del lubrificante.” bisbigliò Jimmy. “Cosa?” chiese Danny mettendosi a sedere. “Il lubrificante, sciocco, ho un piccolo tubo di KY.”
“Quante volte sei stato inculato?” chiese Danny guardando l’amico che gli lubrificava l’attrezzo. “Mai.” rispose Jimmy lasciando andare la verga lubrificata ed infilandosi la punta di due dita nel culo. “Vuoi seriamente che ti inculi?” “Sarai l’unico che mi abbia inculato.” Disse Jimmy sotto voce togliendosi le dita dal culo.
Jimmy si sdraiò su di un fianco alzando una gamba e dicendo a Danny di mettersi dietro di lui.
“Mi infilerò il tuo uccello, tienimi la spalla.” disse piano prendendo dietro di se l’erezione di Danny.
La cappella di Danny stirò il buco del culo e lui gemette e grugnì finché il bulbo dell’amico non fu dentro. Sentiva l’aria calda sparata fuori delle narici di Danny sul lato del suo collo e sulla sua nuca.
Le dita di Danny scavarono nella sua spalla, lui stava trattenendo il respiro. “E’ dentro!” Disse Danny espirando. “È così fotturamente stretto e così fottutamente caldo!” aggiunse con la punta del naso pigiata nel fianco del collo dell’amico.
“Punta il mento sopra la mia spalla e spingi il cazzo, mettimelo dentro completamente.” Disse Jimmy con un gemito e lasciando andare la base del pene pulsante. “Afferra l'interno della mia gamba, Danny e alzala in aria.” disse contorcendo il culo alla base del suo attrezzo gonfio.
“Va bene così?” chiese Danny ansando contro il lato del collo dell’amico. “Ora muovi le anche completamente in avanti.”
Grugnendo, Danny disse, “Penso che sia completamente dentro.” “C’e, Danny e sta così bene dentro di me.” “E’ magnifico!” Disse piano Danny grugnendo e girando la testa a mordere il collo di Jimmy.
“Ti piace inculare?” chiese Jimmy. “Non ho mai sentito niente di così fottutamente bello.” Borbottò Danny mentre continuava a baciare il collo dell’amico.
“La mia gamba è ok, posso tenerla su così per ore. Fai scivolare una mano sotto il mio braccio e mettila sul torace.”
“Non là Daniele, sul mio seno” disse Jimmy esalando. “Sì, così!” Mormorò. “Il tuo capezzolo è rigido.” “E anche il mio cazzo, vuoi toccarlo?” chiese Jimmy.
“Non posso toccarlo senza spostare la testa.”
Jimmy lanciò la gamba più in alto. “Passa sotto la mia gamba e afferralo.” Si lamentò Jimmy.
“Come sono dure le tue palle!” esclamò Danny. “Toccami l’uccello, è così fottutamente duro ed il tuo uccello dentro di me mi sta facendomi colare.”
“Oh uomo, Jimmy, è così fottutamente duro, duro come l'acciaio!” Disse Danny sotto voce spremendo l'uccello del suo amico. “Menamelo piano, Danny, così non mi fai venire.” “Non puoi venire col mio uccello nel culo, non è vero?” disse Danny sorpreso. “Credo di potere, baciami ancora il collo, per favore!” “Così?” chiese Danny.
“Cosa stai facendo?” chiese Danny lasciando andare l’erezione del ragazzo. “Sto cercando di girare la testa così puoi baciarmi.” “Non posso Jimmy.” “Ma devi.” Disse piano Jimmy girando il collo e lanciando il braccio destro intorno al collo di Danny.
I loro corpi caldi si torsero. “Così va meglio, ora ci possiamo baciare.” Disse Danny sotto voce chiudendo gli occhi. “Bene, baciami Danny e poi inculami.”
“Mmm, mmm, mmm” Danny e Jimmy borbottarono baciandosi. “Di più Danny, di più!” implorò Jimmy. “Il mio uccello è così fottutamente duro ed il tuo culo è così fottutamente stretto!” Disse Danny prima di chiudere gli occhi e rispondere al bacio di Jimmy.
“Ora fottimi, Danny e tieni contemporaneamente il mio uccello!” Implorò Jimmy. “Non devi carezzarlo, Danny, fammi sborrare mentre mi inculi.” “Ok Jimmy,” grugnì Danny prima di ansare muovendo le anche avanti ed indietro.
“Oh Danny oh Danny, stringimelo e carezzamelo forte, fammi venire!” Implorò Jimmy.
Danny carezzò e pompò muovendo le anche per fottere il culo del suo amico più forte e più velocemente. “Non venire ancora Jimmy, quasi ci sono. Ragazzi, com’è stretto il tuo culo!”
“Danny!” Gridò Jimmy. “Vengo!” Ruggì Danny scavando col mento nella spalla del ragazzo. “Guarda il mio cazzo Danny, guardami sborrare!”
“Cazzo Jimmy, hai sparato a un metro e mezzo.” “Guarda questo!” “Oh uomo, ho sparato un altro carico!” ringhiò Danny guardando lo sperma di Jimmy che continuava ad uscire come un razzo dal suo uccello duro. “Cazzo, guarda come vola!” ruggì Danny. “Sto ancora sborrando Jimmy e ancora!” barrì Danny. “Guarda Danny!” gridò Jimmy. “Oh cazzo, che carico!”
“Come puoi mangiare mentre ti sto inculando?” chiese Danny trenta minuti più tardi. “Io ho fame, continua a fottermi il culo.” disse Jimmy succhiando una coscia di pollo. “Fatti una sega Jimmy e vieni sulla coscia di pollo, io la mangerò!” disse Danny muovendo le anche avanti ed indietro per chiavare il suo amico. “È un’idea!” gridò Jimmy tentando di non ridere mentre Danny gli arava il culo ben fottuto.
“Vuoi portarmi ad un picnic?” Aveva chiesto Danny la sera precedente. “Cosa c’è che non va in un picnic?” Chiese Jimmy al suo diciottenne miglior amico. “Beh, nulla direi,” affermò Danny. “Verrai non è vero?” chiese Jimmy. “Sì, ok.”
Giacomo e Daniele si conoscevano fin dalle elementari ed erano diventati subito amici. Quello che Danny non sapeva di Jimmy stava per scoprirlo di persona a 18 anni.
Jimmy ci aveva pensato molto ed aveva deciso di trovarsi da solo con Danny in qualche luogo per dirgli il suo grande segreto. Pregava perché Danny capisse e se non l’avesse fatto era pronto ad accettare che lo allontanasse.
Anche se della stessa altezza, un metro e settantacinque, Jimmy aveva occhi blu e capelli biondo platino, naturali. I capelli di Danny erano quasi neri come i suoi occhi. Ambedue gli adolescenti erano più che belli ed avevano ambedue corpi flessuosi e magri. Giocavano nelle stesse squadre sportive e si erano visti molte volte nudi con Jimmy che giocava col cazzo flaccido di dieci centimetri e Danny che ne aveva uno flaccido di tredici centimetri.
A Danny piaceva avere la barba di un giorno perché pensava che lo facesse sembrare più attraente all’altro sesso. Jimmy era sufficiente che si radesse una volta alla settimana.
Jim aveva le fossette e Danny una fessura profonda al centro del mento. Ambedue avevano sorrisi sgargianti.
“Sarà meglio che andiamo,” disse Jimmy invitando Danny a sedersi al posto del passeggero sulla macchina di suo padre. “Sei sicuro che tuo papà ha detto che puoi usare la sua macchina, eh?” chiese Danny. “Vuoi chiederglielo tu?” “No, stavo solo chiedendo e dove stai portandomi precisamente?” “Lo vedrai quando arriveremo e allacciati la cintuta, eh.”
Danny portava un paio di pantaloncini larghi, sneakers, niente calze ed una grossa canotta. Jimmy indossava pantaloncini di jeans ed una maglietta bianca ed attillata infilata nei pantaloncini.
Jimmy non indossava mutande ma Danny portava un paio di boxer nuovi.
Il culo del pantaloncini di Jimmy era consunto ma Danny non sembrava osservare la pelle leggermente colorata di Jim.
“Ci siamo?” chiese Danny ridacchiando ed aumentando il volume della radio. “Taci, eh, siamo vicini,” borbottò Jimmy girando la testa per guardare la strada.
Jimmy chiacchierava del picnic e Danny continuava a parlare delle ragazze della loro classe. “Non possiamo fare a meno di parlare sempre di ragazze?” chiese Jimmy. “Cos’haii?” chiese Danny girandosi. “È solo che non parli d’altro, non ti stanchi mai di parlare di ragazze?” chiese Jimmy. “No!” sparò Danny tornando a ridacchiare.
“Ci siamo!” disse Jimmy girando in una strada sterrata. “Dove?” chiese Dan guardandosi intorno. “Al posto che ho scelto, somaro.”
“Ne hai presa di roba!” disse Danny chinandosi verso il sedile posteriore. “Smettila di brontolare, eh” disse Jimmy ridendo e dicendogli di prendere le due coperte.
Danny chiese: “Ma dove siamo?” prima di dirlo aveva sentito rumore d’acqua in lontananza. “È un lago,” borbottò Danny girandosi per dirlo. “Attento a non inciampare o ti romperai il collo!” “Non riesco a vedere dove cazzo sto andando!” “Fermati un momento somaro e aspettami.”
Danny fermandosi lasciò cadere metà della roba che portava. “Come hai trovato questo posto, è così appartato,” bisbigliò.
“Andiamo a nuotare,” disse Jimmy mentre l’amico sistemava per il picnic. “Non ho portato il costume, tu hai portato il tuo?” chiese Danny. “Non ne abbiamo bisogno.” disse Jimmy tentando di evitare di avere un’erezione.
Danny si girò, si spogliò e corse nel lago. “E’ gelata!” ruggì.
Danny ridacchiò guardando Jimmy che correva nell'acqua. “Hai un’...,” fu quello che Giacomo sentì mentre si immergeva nell'acqua fresca. “Erezione,” disse Danny quando il ragazzo tornò in superficie. “E tu no?” “No,” rispose Danny.
“Ehi Jimmy, mi piacerebbe lottare con te nell'acqua ma la tua erezione spinge contro di me, contro il culo e dappertutto.” “Non posso farne a meno,” bisbigliò Jimmy. Mancherebbe solo che tu dica che ti è diventato duro a causa mia!” affermò Danny ridacchiando.
Danny corse fuori del lago dicendo: “Ne ho avuto abbastanza per ora.”
Jimmy uscì dall'acqua coprendosi con le mani le parti private. Il suo pubes era appena distinguibile comparato al cespuglio scuro di Danny col suo uccello intonso e flaccido che pendeva sulle sue palle rotonde e strette.
Danny parcheggiò il culo nudo su una coperta sedendosi a gambe incrociate. Jimmy si sedette appoggiando lateralmente una gamba nel tentativo di celare il membro eretto.
“Ragazzi, Jimmy, il tuo uccello quando è duro è due volte più grosso e più lungo di quando è molle.” “Il tuo fa lo stesso,” bisbigliò Jimmy. “Quando hai visto il mio uccello duro?” “Molte volte quando facciamo la doccia dopo lo sport.” “Non è vero.” “E’ vero!” “Forse una volta,” borbottò Danny. “Più di una volta ed il tuo cazzo sembra due volte il mio, cazzo, e specialmente ha quel prepuzio lungo.” “Il mio non è grosso come il tuo quando è duro e non posso farci niente se ho il prepuzio e tu no.” “Non ho detto che non mi piace il tuo prepuzio, mi piace, mi piace veramente!” dichiarò Jimmy. “Qualche volta sembri strano, come gay,” bisbigliò Danny. “Cazzo, io sono gay” borbottò Jimmy. “Cosa hai detto?” Chiese Danny chinandosi in avanti col pene flaccido e le palle rotonde e lisce completamente in vista per gli occhi del suo amico.
“È vero, Danny,” bisbigliò Jimmy. “Sei omosessuale?” chiese Danny incrociando le gambe. “Sì, sei incazzato?” “Sarà come credi ma io non ti credo,” affermò Danny.
“Posso provarlo!” disse Jimmy guardando negli occhi l’amico. “Cosa intendi?” chiese Danny.
Jimmy si chinò appogiando lateralmente un gomito alla coperta e si avvicinò al pene flaccido di Danny. “Ehi!” gridò Danny. “Lascia che lo provi,” bisbigliò Jimmy. “Cosa farai se ti permettessi di toccarlo?” “Lo metterò in bocca e te lo succhierò.” “Ti piacerà dannatamente,” disse Danny ridendo. “Perché non mi credi?” chiese Jimmy. “Cazzo tu non sei una checca!”
Danny non era timido e non aveva problemi se Jimmy continuava a fissare il suo cazzo che era diventato eretto, sapeva che tutti i ragazzi della loro classe ne avevano di sorprendenti anche senza pensare a fottere ragazze.
“Come mai non hai mai fottuto una ragazza?” chiese Jimmy studiando i testicoli rotondi e lisci dell’amico alti nel loro sacco. “Solo non ne ho avuto ancora l’occasione,” rispose Danny. “Se mi lasci toccare il tuo cazzo e me lo lasci succhiare, io mi farò inculare,” bisbigliò Jimmy. “I ragazzi non inculano ragazzi a meno che non siano gay,” affermò Danny. “Non è vero; molti ragazzi non gay fottono altri ragazzi.” “Beh, deve essere veramente strano,” Danny sentì il suo cazzo contorcersi.
“Lasciami solo toccarlo, Danny,” bisbigliò Jimmy. “E poi se lo faccio?” chiese. “Sta diventando rigido e non dire che non è vero.” “Ai ragazzi viene duro spesso, non vuol dire niente.” “Il tuo sta diventando duro perché stai pensando di incularmi, non è vero? e non dire bugie,” disse Jimmy guardandolo negli occhi.
L'uccello di Danny era teso, era a livello della testa di Jimmy che allungò la faccia e si inclinò a pizzicare il prepuzio generoso di Danny. Il ragazzo gemette lanciando la testa indietro appoggiandosi con tutto il peso alle mani ai suoi fianchi.
Jimmy torse il corpo portando una mano intorno al pene di Danny che si stava irrigidendo. “Oh ragazzi!” grugnì ed ansò Danny.
Jimmy lasciò andare l'uccello dell’amico dopo avergli dato una stretta. Il cazzo di Danny gli schiaffeggiò la pancia. “Non fermartii, ragazzo!” esclamò.
Jimmy si mosse come un lampo sedendosi sui talloni tra le gambe allargate dell’amico.
“Oh uomo!” ringhiò Danny mentre il pugno dell’amico carezzava la sua erezione furiosa. “Vuoi che te lo succhi?” chiese Jimmy. “Ok, ma non voglio guardare,” Danny e strinse gli occhi con forza.
Le cosce di Danny si fletterono quando Jimmy vi mise su le mani. Jimmy girò la testa e si chinò in avanti, Danny poteva sentire la sua guancia sfregare sulla sua pancia dura e grugnì quando sentì la punta della lingua del suo amico tentare di entrare nel prepuzio.
Danny cadde indietro nel tentativo di afferrare il suo uccello per tenerlo fermo per il suo amico. “Non toccarlo,” mentre il suo miglior amico inseriva la lingua nel suo prepuzio facendolo lamentare ed ansare.
Jimmy pizzicò il centro dell’erezione di Danny alzando il prepuzio sulla cappella bagnata e gonfia coperto del nettare della pre eiaculazione. Girò la testa leccando lateralmente ed avvolgendo la cappella mentre Danny frignava e si contorceva. “Tenta di non muoverti troppo,” mormorò Jimmy succhiando il lato dell'uccello del suo miglior amico e facendo correre le labbra su e giù, su e giù sul fianco del membro pulsante.
“Succhialo!” implorò Danny appoggiandosi ad un gomito e torcendo la testa per vedere Jimmy che leccava il suo uccello.
“Ma non volevi guardare?” Chiese Jimmy girando la testa e fissando negli occhi scuri di Danny. “Succhialo, per favore!” implorò Danny. “Ci sei quasi?” chiese Jimmy. “Cazzo sì.” “Vuoi che ti succhi?” “Succhialo bene!”
Danny borbottò chiedendo a Jimmy se era capace di prendere la testa del suo uccello in gola. “Uh-huh,” borbottò Jimmy pizzicandogli la base della verga rigida grondante. “Oh uomo!” ruggì Danny con la testa dell’uccello nella gola stretta di Jimmy.
“Ora ti farò sborrare!” disse Jimmy inginocchiandosi tra le gambe dell’amico. “Forza uomo, sono così futtutamente eccitato.”
Danny mise una mano sulla nuca di Jimmy tentando di far del suo meglio per non contorcersi. La testa di Jimmy rimbalzò su e giù. Strinse le labbra quando Danny ringhiò. “Vengo Jimmy.”
Jimmy smise di muovere la testa e tenne fermamente la testa dell'uccello di Danny tra le labbra aspettando la sua ricompensa di sperma. Non dovette aspettare a lungo.
Danny afferrò la nuca dell’amico scavandoci con le dita. “Uomo!” spifferò scaricandogli tre veloci pallottole di sperma in fondo alla bocca. “Succhia!” Implorò Danny quando Jimmy ingoiò.
“Quattro, cinque, sei e sette” Disse Jimmy tra di se contando i fiotti di Danny.
“Cazzo, ragazzi, hai ingoiato ogni fottuto colpo!” affermò Danny sbuffando. “Sette fiotti” bisbigliò Jimmy . “Oh uomo, pensavo di arrivare a otto.”
Jimmy afferrò l'uccello dell’amico. “Forse ce la fai!” disse mettendosi in bocca la verga e dandogli una bella succhiata. “Otto!” barrì Danny rivestendo la lingua di Jimmy col suo carico finale di sperma.
Danny crollò piatto sulla schiena e Jimmy si accoccolò accanto a lui mettendogli una mano sul torace. “Ehi, cosa stai facendo?” chiese Danny girando la testa. “Sto solo accoccolato.” bisbigliò Jimmy. “Io non sono gay ma grazie per il pompino.” rispose l’altro.
Jimmy si sedette a gambe incrociate col cazzo colante ritto. “Ogni volta che vuoi che ti succhi devi solo dirlo, ok?” Disse. Danny girò la testa, “Grazie, me lo ricorderò.” bisbigliò.
Jimmy si chinò a carezzare la parte inferiore dell’uccello di Danny con la punta delle dita. “Ora cosa c’è?” Chiese Danny spingendo da parte la mano dell’amico. “E’ ancora così duro come il mio.” mormorò Jimmy. “Spero che non penserai che ti succhierò il cazzo solo perché tu hai succhiato il mio!” “Non ti ho mai chiesto di succhiarlo o solo toccarlo.” bisbigliò Jimmy. “Bene.” mormorò Danny chiudendo gli occhi. Il suo uccello si contrasse schiaffeggiandogli la pancia piatta. Colava e Jimmy si chinò a leccare la parte inferiore prima di usare il naso per spostare di il cazzo e leccare la pacia coperta di sperma. “Ehi, mi fai il solletico,” Disse Danny ridendo. “Guarda la mia lingua.” borbottò Jimmy guardando come uno strabico la punta della sua lingua rivestita di sborra. “Mangialo!” Disse Danny ridendo. “Yum,” borbottò Jimmy roteando la lingua in bocca.
“Puoi mantenere l’uccello duro?” chiese Jimmy. “Adesso è duro, non credi?” “Aspetta, ho del lubrificante.” bisbigliò Jimmy. “Cosa?” chiese Danny mettendosi a sedere. “Il lubrificante, sciocco, ho un piccolo tubo di KY.”
“Quante volte sei stato inculato?” chiese Danny guardando l’amico che gli lubrificava l’attrezzo. “Mai.” rispose Jimmy lasciando andare la verga lubrificata ed infilandosi la punta di due dita nel culo. “Vuoi seriamente che ti inculi?” “Sarai l’unico che mi abbia inculato.” Disse Jimmy sotto voce togliendosi le dita dal culo.
Jimmy si sdraiò su di un fianco alzando una gamba e dicendo a Danny di mettersi dietro di lui.
“Mi infilerò il tuo uccello, tienimi la spalla.” disse piano prendendo dietro di se l’erezione di Danny.
La cappella di Danny stirò il buco del culo e lui gemette e grugnì finché il bulbo dell’amico non fu dentro. Sentiva l’aria calda sparata fuori delle narici di Danny sul lato del suo collo e sulla sua nuca.
Le dita di Danny scavarono nella sua spalla, lui stava trattenendo il respiro. “E’ dentro!” Disse Danny espirando. “È così fotturamente stretto e così fottutamente caldo!” aggiunse con la punta del naso pigiata nel fianco del collo dell’amico.
“Punta il mento sopra la mia spalla e spingi il cazzo, mettimelo dentro completamente.” Disse Jimmy con un gemito e lasciando andare la base del pene pulsante. “Afferra l'interno della mia gamba, Danny e alzala in aria.” disse contorcendo il culo alla base del suo attrezzo gonfio.
“Va bene così?” chiese Danny ansando contro il lato del collo dell’amico. “Ora muovi le anche completamente in avanti.”
Grugnendo, Danny disse, “Penso che sia completamente dentro.” “C’e, Danny e sta così bene dentro di me.” “E’ magnifico!” Disse piano Danny grugnendo e girando la testa a mordere il collo di Jimmy.
“Ti piace inculare?” chiese Jimmy. “Non ho mai sentito niente di così fottutamente bello.” Borbottò Danny mentre continuava a baciare il collo dell’amico.
“La mia gamba è ok, posso tenerla su così per ore. Fai scivolare una mano sotto il mio braccio e mettila sul torace.”
“Non là Daniele, sul mio seno” disse Jimmy esalando. “Sì, così!” Mormorò. “Il tuo capezzolo è rigido.” “E anche il mio cazzo, vuoi toccarlo?” chiese Jimmy.
“Non posso toccarlo senza spostare la testa.”
Jimmy lanciò la gamba più in alto. “Passa sotto la mia gamba e afferralo.” Si lamentò Jimmy.
“Come sono dure le tue palle!” esclamò Danny. “Toccami l’uccello, è così fottutamente duro ed il tuo uccello dentro di me mi sta facendomi colare.”
“Oh uomo, Jimmy, è così fottutamente duro, duro come l'acciaio!” Disse Danny sotto voce spremendo l'uccello del suo amico. “Menamelo piano, Danny, così non mi fai venire.” “Non puoi venire col mio uccello nel culo, non è vero?” disse Danny sorpreso. “Credo di potere, baciami ancora il collo, per favore!” “Così?” chiese Danny.
“Cosa stai facendo?” chiese Danny lasciando andare l’erezione del ragazzo. “Sto cercando di girare la testa così puoi baciarmi.” “Non posso Jimmy.” “Ma devi.” Disse piano Jimmy girando il collo e lanciando il braccio destro intorno al collo di Danny.
I loro corpi caldi si torsero. “Così va meglio, ora ci possiamo baciare.” Disse Danny sotto voce chiudendo gli occhi. “Bene, baciami Danny e poi inculami.”
“Mmm, mmm, mmm” Danny e Jimmy borbottarono baciandosi. “Di più Danny, di più!” implorò Jimmy. “Il mio uccello è così fottutamente duro ed il tuo culo è così fottutamente stretto!” Disse Danny prima di chiudere gli occhi e rispondere al bacio di Jimmy.
“Ora fottimi, Danny e tieni contemporaneamente il mio uccello!” Implorò Jimmy. “Non devi carezzarlo, Danny, fammi sborrare mentre mi inculi.” “Ok Jimmy,” grugnì Danny prima di ansare muovendo le anche avanti ed indietro.
“Oh Danny oh Danny, stringimelo e carezzamelo forte, fammi venire!” Implorò Jimmy.
Danny carezzò e pompò muovendo le anche per fottere il culo del suo amico più forte e più velocemente. “Non venire ancora Jimmy, quasi ci sono. Ragazzi, com’è stretto il tuo culo!”
“Danny!” Gridò Jimmy. “Vengo!” Ruggì Danny scavando col mento nella spalla del ragazzo. “Guarda il mio cazzo Danny, guardami sborrare!”
“Cazzo Jimmy, hai sparato a un metro e mezzo.” “Guarda questo!” “Oh uomo, ho sparato un altro carico!” ringhiò Danny guardando lo sperma di Jimmy che continuava ad uscire come un razzo dal suo uccello duro. “Cazzo, guarda come vola!” ruggì Danny. “Sto ancora sborrando Jimmy e ancora!” barrì Danny. “Guarda Danny!” gridò Jimmy. “Oh cazzo, che carico!”
“Come puoi mangiare mentre ti sto inculando?” chiese Danny trenta minuti più tardi. “Io ho fame, continua a fottermi il culo.” disse Jimmy succhiando una coscia di pollo. “Fatti una sega Jimmy e vieni sulla coscia di pollo, io la mangerò!” disse Danny muovendo le anche avanti ed indietro per chiavare il suo amico. “È un’idea!” gridò Jimmy tentando di non ridere mentre Danny gli arava il culo ben fottuto.
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