Un amore venuto dall'est

di
genere
sentimentali

Questo racconto è dedicato ad una persona "speciale"
Se vuoi contattarmi scrivi a giulialsb1995@libero.it



Sono una ragazza madre, 24 anni, lasciata da quello stronzo che mi ha messa incinta.

Ho voluto fortemente il mio bambino, anche sapendo che sarei andata incontro a mille difficoltà. Per fortuna i miei genitori mi sono stati vicini e mi stanno aiutando a crescere Davide. Lavoro in uno studio notarile e senza di loro non saprei come andare a prendere mio figlio all'asilo. Quando esco passo da casa loro e a volte ceniamo insieme.
Poi, con il mio cucciolo, torno a casa, a poche centinaia di metri di distanza. Vivo in un monolocale, ma per noi è la nostra reggia, il nostro nido dove farci le coccole e crescere insieme.


Verso la fine di settembre c'è stata la prima riunione di classe. Ci siamo ritrovate quasi tutte le mamme e alcuni papà all'asilo. Seduti sui seggiolini dei nostri bambini abbiamo ascoltato le educatrici parlarci dei nostri figli, del loro ambientamento e della loro prima importante esperienza di vita in comune.

Alcune di loro le avevo viste durante il periodi di inserimento che avevo fatto con Davide, altre erano visi del tutto sconosciuti. Ero seduta vicino ad una ragazza all'apparenza molto giovane, bionda, carina, senza trucco.... Una ragazza del tutto normale. Quando parlò si capì subito che arrivava dall'est.

Finita la riunione ci fermammo a parlare a gruppetti tra mamme. Con alcune ci scambiammo i numeri di telefono e tra queste c'era anche lei.

Incontrandoci giornalmente davanti all’ingresso dell’asilo, pian piano facemmo amicizia. Qualche volta le offrii la colazione e lei mi raccontò un po’ della sua vita.
Ekaterina era di Kiev ed era scappata poco piu' che bambina in Italia dalla povertà di quel paese. Era cresciuta con una zia e a 17 anni era stata vittima di violenza sessuale. Da quella violenza era nata Luna.
Ora Ekaterina ha appena 20 anni ed un passato doloroso alle spalle ma con tanta la voglia di scrollarselo da dosso.
Vive non distante da casa mia da sola con Luna. Sua zia l'aiuta un po'. Lavora come domestica in alcune case e tira avanti faticosamente. E' una ragazza molto dolce e mi ha fatto molta tenerezza. Come detto casa mia è piccola e non avevo un vero bisogno, ma per aiutarla le ho chiesto se poteva venire ad aiutarmi con i lavori domestici una volta alla settimana. Ekaterina accettò con entusiasmo. Aveva sicuramente bisogno di lavorare.

Così la feci venire un sabato mattina. Le feci vedere dove tengo i detersivi, la biancheria da stirare, e tutto quello che doveva sapere per muoversi autonomamente. I bambini giocavo felici sul balcone. Katy, così mi disse di chiamarla, non finiva più di ringraziarmi. Ci sedemmo sul divano e preparai un caffè. Parlammo a lungo, soprattutto della difficoltà di essere mamma di bimbi così piccoli che crescono senza un papà. Si fece tardi e le offrii di rimanere a pranzo. Rifiutò ma io insistetti... i bambini erano così contenti di poter giocare con qualcuno... feci leva sul sorriso di Luna e così accettò. Nel pomeriggio andammo al parco. La giornata era soleggiata e non faceva ancora freddo. Offrii il gelato a Luna e Davide e li portammo sulle giostre. Erano felici, ed anche io lo ero. Mi sentivo a mio agio con Katy...
Si fece sera e decisi di portarli a mangiare la pizza. Katy non voleva... probabilmente si stava preoccupando del costo, ma la tranquillizzai dicendole che potevo anche permettermi di pagare una pizza ad un'amica.
Luna era eccitatissima di andare in pizzeria. Katy mi disse non andavano mai e per la piccola era la prima volta.
Katy guardava il viso radioso di Luna mentre si guardava intorno e mangiava la sua pizza. Mi ringraziò mille volte per quella bella giornata ma io ringraziai lei per aver fatto in modo che avvenisse. Dopo cena li accompagnai a casa. Sulla porta Katy mi abbracciò ringraziandomi per l'ennesima volta. Restituii il suo abbraccio e poi mi stampò un bacio su una guancia. Chiuse il portone dietro di se ed io rimasi un secondo li, a pensare a quell'abbraccio e a quel bacio...
Tornai a casa e dopo aver messo a letto Davide, mi feci una doccia. Mi stesi sul divano con indosso solo l'accappatoio. Presi il telefonino per giocare qualche minuto e vidi che c'era un messaggio su WhatsApp. Katy mi aveva scritto che era stata bene con me, che Luna era crollata, felice della giornata passata con Davide. Prima ancora che possa risponderle arriva una altro messaggio... Sul video mi compare il suo viso nell'atto di dare un bacio e il testo recita "una bacio per la buonanotte, mia fatina buona". Sorrido... senza neanche accorgermene sono diventata una fatina buona. Le rispondo "di nulla mia Cenerentola. E' stato piacevole passare la giornata con voi. Buonanotte"
Guardo quel volto... nella sua semplicità trovo che Katy è bella... Era diverso tempo che non mi capitava ma sentii il bisogno di toccarmi... slacciai l'accappatoio e presi i miei seni tra le mie mani. Non sono molto grandi ma mi piacciono... sono quelli che si dice a "coppa di champagne". Ho i capezzoli turgidi e li stringo tra le dita... Scendo con la mano tra le gambe, trovando il mio sesso già umido... mi penetro dolcemente e mi accarezzo... e solo dopo pochi minuti riesco a raggiungere l'orgasmo.... mi chiedo da quanto tempo non ne avevo uno... se mai ne avessi avuto!
Mi alzo e vado a letto... non voglio indossare nulla... voglio sentire la mia pelle.... e poco dopo mi addormento come una bambina.

Davide mi sveglia saltando sul letto... Non mi ricordavo di essere nuda e scopro che è una bella sensazione quella di non aver nulla addosso. Resto sotto le lenzuola mentre Davide, che già reclama la colazione, mi chiede quando usciamo ancora con Luna.
Penso che anche io ho voglia di rivedere Katy... Infilo una maglietta lunga e mentre sono in bagno a fare pipì scrivo a Katy chiedendole se le andasse di passare un'altra giornata insieme, sottolineando che era stato Davide a chiedermelo.
Passa circa mezz'ora prima di ricevere una risposta. Nel messaggio Katy mi dice che anche Luna, appena sveglia, le ha chiesto quando ci vediamo ancora. Le rispondo di farsi trovare pronta per le 11 che passerò a prenderla per andare fuori città.
Quando arrivo sotto casa sua sono già fuori ad aspettarci. Luna salta in macchina felicissima di rivederci. Katy sale davanti e prima di allacciarsi la cintura si allunga verso di me per darmi un bacio "Buongiorno fatina" mi dice sorridendo "Buongiorno Cenerentola". Esco dalla città e punto verso il lago Maggiore. Ci fermiamo nei pressi di una spiaggetta. Dal baule tiro fuori dei teli per stenderci e una borsa con panini e bibite per tutti. Luna non sta più nella pelle e Katy resta a bocca aperta....
"Non dovevi.... come faccio a sdebitarmi con te? Ieri le giostre.. la pizza... oggi questa gita"
"Katy... con la tua presenza e quella di Luna e con il tuo sorriso ti sei già sdebitata. Non puoi immaginare quanto tempo non passavo un week-end così bello" Questa volta sono io ad allungarmi verso di lei e darle un bacio. Lei poggia una mano sul mio viso... è piccola e morbida e mi dà una carezza. Il suo viso, pur sorridendo, ha un velo di tristezza… Piego la testa di lato incastrando la sua mano tra la mia guancia e la spalla.
Katy guarda i bimbi che stanno lanciando sassi in acqua dandoci le spalle... Si avvicina e mi dà un leggero bacio sulle labbra.
Resto immobile... cerco di capire il significato di quel bacio... forse da loro si usa così? Ho vaghi ricordi che da quelle parti è usanza baciarsi sulle labbra per salutarsi.. anche tra uomini.
Resta il fatto che quel bacio mi è piaciuto.... è durato solo un attimo ma sono certa che sarà un attimo che ricorderò a lungo.
Ci sorridiamo e poi chiamiamo i bambini... mangiamo i panini e beviamo coca cola... giochiamo coi sassi e diamo i resti di cibo ai cigni... passeggiamo lungo la riva... corriamo… giochiamo a mosca cieca e a rincorrerci…

Verso le 5 del pomeriggio ci rimettiamo in macchina per tornare a casa. I bimbi crollano stanchissimi addormentando all'istante. Io guido in autostrada assorta nei miei pensieri, ripensando a questa deliziosa giornata, e a di Katy. E come se Katy mi leggesse nel pensiero, poggia la sua mano sulla mia gamba e mi chiede "Ti ha dato fastidio quel bacio che ti dato?"
"No Katy... ma cosa dici... sei stata dolce..."
Tolgo una mano dal volante e la poggio sul dorso della sua che è ancora poggiata sulla mia gamba. Lei la gira.. i nostri palmi si incontrano e le dita si intrecciano. Uno sfarfallio mi invade lo stomaco. Quel contatto così intimo, palmo contro palmo, quasi mi eccita. Continuo a guidare mentre restiamo in silenzio, mano nella mano. Quando esco dall'autostrade devo lasciarla per poter cambiare le marce. Lei mi osserva... sorride... non dice una parola.
Passo davanti a casa di Katy ma non mi fermo.
"Ehi.. dove stai andando? hai superato casa mia"
Mi volto verso di lei sorridendo "Andiamo da me... dovevamo passare la domenica insieme... e la domenica non è finita".
Katy sà che sarebbe inutile insistere. Parcheggio sotto casa e prendiamo in braccio i nostri bambini. Mentre saliamo si svegliano.
Entriamo in casa e mentre loro giocano preparo una cena veloce. Una pasta al pomodoro... un po' di formaggio... un bicchiere di vino... nulla di speciale. Finito di mangiare ci mettiamo tutti sul divano a guardare i cartoni animati. i bimbi siedono in mezzo tra me e Katy. Io e lei ci teniamo la mano allungando il braccio sopra le loto teste poggiandoci sullo schienale del divano.
Non passa molto e Davide e Luna si addormentano...
Li portiamo nel lettone. Presto un pigiama di Davide a Luna... Sono così carini insieme...
Torniamo in salotto... Io sono tutta un brivido... appena sedute le nostre mani si cercano ancora... le dita si incrociano...
Questa volta siamo vicine... Katy mi accarezza il volto.... e si avvicina.... i nostri nasi si sfiorano... le labbra si sfiorano appena...
Sento il suo respiro sul mio viso... e poi... le nostre labbra si incontrano… restiamo attaccate ad assaporare la dolcezza di quel bacio... poi le bocche si schiudono... le lingue si inseguono... Abbraccio Katy stringendola a me... la sua mano va sotto la mia maglietta.... raggiunge il mio seno e strizza i miei capezzoli già turgidi... quel contatto mi eccita. Metto le mie mani sotto la sua maglietta accarezzandole la schiena... le nostre labbra non si staccano più... Iniziamo a spogliarci... lentamente.... sempre baciandoci.... ci impieghiamo diversi minuti prima di essere completamente nude... E ora che non ha più vestiti addosso è ancora più bella.... penso che potrei innamorarmi... tocco i suoi seni, piccoli come i miei.... morbidi più dei miei....

Ci adagiamo per terra..sul tappeto.... ed iniziamo ad amarci...
a scambiarci i nostri corpi... le nostre emozioni...
Le mie mani accarezzano le gambe di Katy. Lei le allarga ed io in un attimo penetro la sua carne… Ansima… Mi bacia quasi violentemente… Perdiamo il controllo toccandoci ovunque. Mi metto sopra di lei per assaporare con la mia lingua il suo sapore di donna mentre lei può fare lo stesso con me.
Non ci basta raggiungere più volte l'orgasmo.... e quando ci fermiamo, spossate, stese una accanto all'altra sono quasi le quattro del mattino....

Quando la sveglia suona siamo ancora nude ed abbracciate l’una all’altra.... Ancora un bacio... ancora una carezza.... mi sfugge un "ti voglio bene"... e forse sto già pensando "ti amo".... Facciamo la doccia insieme accarezzandoci e baciandoci....

E’ stato un dolcissimo week-end.

Da quel giorno ci vediamo spesso... e facciamo sempre l'amore.... mi sto proprio innamorando!!!!
scritto il
2015-10-10
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