Incontri del terzo tipo

di
genere
gay

Joy mi aveva consigliato di andare a vedere lo spettacolo e io ci andai. Era decisamente brillante e anche molto hard , fin dai primi “quadretti”.
Una drag queen spettacolare dirigeva un balletto in cui gonnellini molto succinti si alzavano spesso, esibendo generose porzioni di sessi maschili e culi sempre molto “ficcanti”: tre ragazzi seminudi si baciavano e si lasciavano strusciare dai gonnellini “eretti” delle drag queen e infine la regina indicando un ragazzo del pubblico, lo invitò a salire sul palco.
Il ragazzo accennò un qualche tipo di fuga; i due indici puntati, la regina ordinò a delle fantomatiche guardie di agguantarlo e portarglielo.
A cosa eseguita, il ragazzino che si dibatteva a ritmo di musica venne scrupolosamente denudato fra le urla di incoraggiamento di un pubblico sempre più entusiasta. Una violenza molto ben mimata fece ancora salire la temperatura e il “calore” della platea che, come una donna, vibrava e si lasciava coinvolgere a livello pubico. Potei notare parecchi che si toccavano e molti ragazzi che accennavano a tirarselo fuori. Quando il telone calò sul proscenio molti si baciavano e si toccavano reciprocamente.
Le drag scesero in mezzo al pubblico e io mi ritrovai accanto la regina con una manina alquanto esagitata, mi afferrò per la cintola e cominciò a tirarmi:
Vieni nel mio camerino!
Perchè... – ma mi piaceva essere strattonato da lui.
Entrò nel camerino, in verità molto grande.
Spogliati...fatti guardare nudo!
Si...certo...ecco
Restai nudo, eccitato e con una forte erezione, lui si tolse il gonnellino di scena e restò con la calzamaglia aperta davanti e con lo spadone puntato verso di me. Era un bastone veramente spettacolare, nero come il carbone e la punta, la cappella rosea che venne a sbattere sulla mia. Il trucco del contorno occhi pesante e azzurro, iridescente sul fondo gessoso del viso.
Le sue mani avevano afferrato il suo membro ed il mio e cominciato la doppia masturbazione, mentre la sua lingua mi entrava in bocca possedendomi e trascinandomi in un bacio profondo.
Mentre io mi abbandonavo alla libidine della regina, una delle pareti dell'ambiente aveva cominciato a scorrere per aprirsi sul palcoscenico. Eravamo dietro un velario, ma si vedeva benissimo cosa stavamo facendo...la crema...il dildo per prepararmi e... quel cazzone che mi sprofondava in culo...la lunga cavalcata cazzo nero su culo bianco e infine...la fontanella della sua sborrata sui miei testicoli e sul mio glande e...il mio laghetto sul mio proprio ventre.
Ero sdraiato e con le gambe alzate quasi in verticale per dare al pubblico la vista più completa sulla sodomizzazione a cui la drag queen stava sottoponendomi, ben illuminata da un faretto che rendeva la scena molto coinvolgente e aveva perfettamente illuminato la doppia ejaculazione.
I nostri organi sessuali si strusciavano ora, ondeggiando negli spasmi del coito, e strappavano urla entusiste e forse qualche ejaculazione anche in platea.
scritto il
2015-11-13
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