Joggin e seduzione

di
genere
gay

Ero già disponibile a quel tipo di cose? Non lo so, fatto sta che quando incontrai quel tipo nulla mi destò avversione o sospetto.
Avevo finito i miei cinque chilometri di corsa e mi sedetti a tirare il fiato sulla panchina. Il tipo era già li come assorto in una qualche meditazione, mi dette appena un'occhiata e continuò a fissare lo spazio davanti a se. Era decisamente grasso, altezza media, flaccido e peloso, meno che in testa, doveva stare sui sessanta.
Quando si voltò di nuovo verso di me e cominciò a fissarmi ebbi la sensazione che volesse toccarmi. Mi tolsi la t-schirt per approfittare della fontanella li a fianco e rinfrescarmi un po'.
Mi asciugai poi, sommariamente, con l'asciugamano che avevo al collo e tornai a sedermi e sottopormi allo sguardo che aveva continuato a seguirmi del tipo.
Ti depili il torace o sei così al naturale?
E' il coach della mia squadra di palla a volo che ce lo chiede!
Non so perchè gli risposi, ma la domanda aveva certamente lo scopo di rompere il ghiaccio e non mi dette fastidio.
E vi fa depilare pure più giù?
Lo guardai un po' stupito. Ebbi un'ispirazione...
Mi vorrebbe vedere nudo?
E a te piacerebbe?
Mi guardai intorno, era mattina presto e non c'era nessuno in giro, feci scendere i calzoncini lentamente e gli mostrai il pube completamente, con una strana malizia, ma anche eccitazione.
Vieni torna a sederti qui!
Lui era in tuta e mentre mi sedevo se l'abbassò davanti mostrandomi il cazzo in piena erezione. In mezzo ad un folto vello ancora scurissimo.
Lo vuoi toccare?
Restai di stucco, ma allungai la mano e avevo una voglia del tutto incomprensibile di masturbarlo.
Se lo fece toccare con visibile soddisfazione ma subito disse:
Ora alzati, continuiamo da un'altra parte!
E no, adesso basta non sono mica frocio!
E allora che era il gesto di prima?
Credevo che lei lo volesse ma pensasse che mi sarei bloccato!
Oh, io credo che la sua componente esibizionista e sessuale sia in pieno dispiegamento e sono sicuro che ci sia anche tanta curiosità, non vuole insistere, anche solo un pochino?
Che vuol dire un pochino?
Che nessuno ti forzerà a fare niente che tu non voglia...
Va bene, dove andiamo... - In effetti volevo più che altro stupirlo, ma anche stupirmi.
A casa mia naturalmente...dove potrai denudarti e subirne le conseguenze.
Vuol dire che vuole sodomizzarmi?
Solo alla fine di un percorso iniziatico e solo quando sarai bene in calore.
E se io le sgusciassi di mano proprio ora?
Avresti sprecato l'ultima mezzora e la sfacciataggine dei tuoi “coup de theatre”.
Eravamo arrivati davanti a un grosso tronco contro cui mi spinse e mi costrinse a un bacio lubrico, lasciai che mi usasse violenza per farlo e mi afferrasse per i testicoli prima di divincolarmi e sfuggire alla sua stretta.
Mi fai schifo!
Lo so ma questa è proprio la molla più forte per voi ragazzetti carini, quando ti cavalcherò, sbroderai alla sola carezza del mio pelo e al peso della mia ciccia, ti sarai dato a un vecchio porco e ti sentirai frocio, sporco e anche puttana perchè sarai pagato e questo ti farà sbrodare ogni qual volta ti masturberai pensando ai luoghi del tuo corpo dove io ti avrò messo le mani e infilato le dita.
Oddio si, quanto dista ancora casa tua!
Non vuoi finire di stupirmi, eh!
Entrammo in una villetta di periferia molto ben messa e con una terrazza chiusa da pareti di verde.--
E' tutta tua?
Certo!
Ah...qui mi puoi scopare alla grande, sarebbe bello essere guardati da qualcuno!
Non ti pare di essere diventato un po' troppo sfacciato?
Gli misi una mano sul pacco e ci appoggiai il mio lato B, sculettandovi sopra per arraparlo e intanto feci scendere gli shorts e quando lui cercò di afferrarsi il pisello feci cadere anche i suoi pantaloni e il risultato fu che lui non potè sfuggire alla tentazione. C'era un tavolo al centro del giardinetto, vi poggiai sopra i gomiti offrendomi a pecora.
Lasciai che si agitasse il necessario per aggiustarmelo sul buco e diedi un colpo di reni all'indietro quando sentii che la fava era sulla mangiatoia.
Cominciò a godermi alla grande, sentivo il suo tappetino di pelo sulla schiena e le chiappe e il suo ventre che mi sospingeva verso l'alto ad ogni colpo di uccello che entrava tutto e poi usciva e gli serviva una mano per ficcarlo dentro di nuovo.
Ah, che bello...che bello... spero che qualcuno ci stia guardando, legami le braccia e facciamo che mi violenti!
Adesso ti sistemo io, brutta troietta!
Prese davvero un cordino e mi legò le braccia al palo di un ombrellone infilato in un foro al centro del tavolo e io comincia a strillare...(A voce non troppo alta)
No, ti prego, lasciami andare...mi fai male...non voglio...non voglio.
Zitto e godi puttanella hai fatto di tutto per essere trombata e adesso ti metti a starnazzre come un'oca cui tirino il collo...
Oddio basta di mordermi sul collo mentre mi sfondi il culo...oddio quanto mi fai godere però...maledetto dai fottimi tutto...fallo entrare più giù, sborrami dentro...sporcami tutto...dai non ti fermare ahhhh...ahhh!
Cominciai a miagolare: “Sono vacca...fammi vacca...ficcalo dentro...pure lo scroto. Sono tutta lurida solo per te”
E se ti faccio chiavare anche da un paio di amici?
Fallo, fallo... mi faccio fare da tutti e tre contemporaneamente...oddio si...ecco la sborra ecco la sborra....oddio mi stai fradiciando...che bello, sono tutta lurida...sono tutta troia!
scritto il
2017-01-12
5 . 3 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

La lingua nell'orecchio

racconto sucessivo

Apriti Culo
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.