Un'amica insopportabile
di
Sansalvador
genere
etero
L'amica di mia moglie mi è antipatica. È una di quelle donne che per ritagliarsi uno spazio nella società scopiazza abilmente le abitudini degli altri. Non è stupida, è solo maledettamente ignorante. Ostenta una vita serena quando poi non è così. Suo marito è peggio di lei, parla in continuazione facendo domande su domande riguardo argomenti che, ne sono certo, non capirà mai. Insomma è una vera spina nel fianco perché vorrei che lei e suo marito andassero al diavolo, ma mia moglie purtroppo ha deciso che vuole frequentarla.
Sabrina, così si chiama, ha cominciato a bazzicare i posti che frequentiamo noi e si è intromessa nelle nostre amicizie, talvolta mettendo anche zizzania tra noi e gli altri. Mi fa rabbia. Ultimamente, però, quando la vedo mi si drizza il cazzo; è come se la odiassi ma il mio pene non lo sa. A guardarla in faccia non è un granché però ha un culo largo e delle cosce sode che sono niente male. Me la scoperei brutalmente solo per farle uno sgarro e oggi forse mi si è presentata l'occasione giusta. Ha chiesto a mia moglie di prendere suo figlio a scuola e portarglielo a casa, suo marito è fuori e lei è senza macchina. Mia moglie non può e quindi tocca a me che oggi non lavoro. Passo da scuola, recupero il ragazzino e vado da lei. Busso al citofono e mi apre, ma suo figlio decide di restare giù in cortile con gli amichetti a giocare un po'. Salgo su con la scusa di portare lo zainetto. Lei sta cucinando, indossa un pantalone elasticizzato ed una camicetta leggermente sbottonata. Mi invita a sedere e mi chiede se voglio un caffè e io accetto solo per farla stare di spalle e guardarle il culo. Appena prende la moka mi avvento su di lei e le tappo la bocca. Le abbasso il pantalone e scopro che sotto indossa un perizoma, ecco perché le sue chiappe sono sempre molto ben evidenti. Si dimena, cerca di gridare ma io la tengo stretta. La trascino in soggiorno e la sbatto sul divano. Tolgo la mano dalla bocca e le infilo il cazzo. Ho paura che mi morda, c'è la possibilità che lo faccia, ma correrò il rischio. Con mio stupore non lo fa, anzi comincia a succhiare avidamente. La sua faccia sembra infastidita ma il suo atteggiamento dice tutt'altro. Mentre mi succhia la cappella le infilo il dito medio nella fica e scopro che è bagnata. Si agita e prova a urlare ma è più un gemito che altro. La sua fronte è accigliata ma scopro ben presto che è così perché sta godendo. L'orologio alla parete mi dice che è tardi e devo far presto. Sono un po' frustrato perché ancora non vengo. Allora la metto a pecora e gli schiaffo il cazzo dentro. Mi stupisce perché allunga la mano da sotto e mi massaggia le palle, facendomi quasi venire. Esco e lei si gira prendendomelo in bocca. Esplodo nella sua bocca in un orgasmo liberatorio. Mi allaccio i pantaloni e solo allora mi rendo conto di quel che ho fatto. Questa stronza di sicuro mi rovinerà. Scendo di corsa le scale ed incontro il figlio che sta salendo. Corro perché devo vedere mia moglie prima che lei la chiami. Non so ancora bene cose le dirò ma è importante che le parli prima io. Arrivo, parcheggio la macchina e corro su. Cazzo, non ho fatto in tempo, sento mia moglie al telefono con Sabrina. Sono rovinato, quasi mi viene da piangere. Però non la sento urlare, è stranamente calma. Anzi di tanto in tanto sorride. Mi siedo sul divano ed aspetto incuriosito che finisca. Marta, mia moglie, non è arrabbiata per niente, anzi è orgogliosa di me. Sabrina le stava raccontando quanto sono stato bravo con il figlio, che si è molto divertito con me.
Tanto da chiederle se domani potrò riportarlo di nuovo a casa io.
Sabrina, così si chiama, ha cominciato a bazzicare i posti che frequentiamo noi e si è intromessa nelle nostre amicizie, talvolta mettendo anche zizzania tra noi e gli altri. Mi fa rabbia. Ultimamente, però, quando la vedo mi si drizza il cazzo; è come se la odiassi ma il mio pene non lo sa. A guardarla in faccia non è un granché però ha un culo largo e delle cosce sode che sono niente male. Me la scoperei brutalmente solo per farle uno sgarro e oggi forse mi si è presentata l'occasione giusta. Ha chiesto a mia moglie di prendere suo figlio a scuola e portarglielo a casa, suo marito è fuori e lei è senza macchina. Mia moglie non può e quindi tocca a me che oggi non lavoro. Passo da scuola, recupero il ragazzino e vado da lei. Busso al citofono e mi apre, ma suo figlio decide di restare giù in cortile con gli amichetti a giocare un po'. Salgo su con la scusa di portare lo zainetto. Lei sta cucinando, indossa un pantalone elasticizzato ed una camicetta leggermente sbottonata. Mi invita a sedere e mi chiede se voglio un caffè e io accetto solo per farla stare di spalle e guardarle il culo. Appena prende la moka mi avvento su di lei e le tappo la bocca. Le abbasso il pantalone e scopro che sotto indossa un perizoma, ecco perché le sue chiappe sono sempre molto ben evidenti. Si dimena, cerca di gridare ma io la tengo stretta. La trascino in soggiorno e la sbatto sul divano. Tolgo la mano dalla bocca e le infilo il cazzo. Ho paura che mi morda, c'è la possibilità che lo faccia, ma correrò il rischio. Con mio stupore non lo fa, anzi comincia a succhiare avidamente. La sua faccia sembra infastidita ma il suo atteggiamento dice tutt'altro. Mentre mi succhia la cappella le infilo il dito medio nella fica e scopro che è bagnata. Si agita e prova a urlare ma è più un gemito che altro. La sua fronte è accigliata ma scopro ben presto che è così perché sta godendo. L'orologio alla parete mi dice che è tardi e devo far presto. Sono un po' frustrato perché ancora non vengo. Allora la metto a pecora e gli schiaffo il cazzo dentro. Mi stupisce perché allunga la mano da sotto e mi massaggia le palle, facendomi quasi venire. Esco e lei si gira prendendomelo in bocca. Esplodo nella sua bocca in un orgasmo liberatorio. Mi allaccio i pantaloni e solo allora mi rendo conto di quel che ho fatto. Questa stronza di sicuro mi rovinerà. Scendo di corsa le scale ed incontro il figlio che sta salendo. Corro perché devo vedere mia moglie prima che lei la chiami. Non so ancora bene cose le dirò ma è importante che le parli prima io. Arrivo, parcheggio la macchina e corro su. Cazzo, non ho fatto in tempo, sento mia moglie al telefono con Sabrina. Sono rovinato, quasi mi viene da piangere. Però non la sento urlare, è stranamente calma. Anzi di tanto in tanto sorride. Mi siedo sul divano ed aspetto incuriosito che finisca. Marta, mia moglie, non è arrabbiata per niente, anzi è orgogliosa di me. Sabrina le stava raccontando quanto sono stato bravo con il figlio, che si è molto divertito con me.
Tanto da chiederle se domani potrò riportarlo di nuovo a casa io.
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