La doppia col cazzo di mio padre e un plug nel culo
di
Anna quarant'anni
genere
incesti
Ho finito da un po' di scrivere il resoconto di questa lunga mattinata.
Mi sento la schiena a pezzi ma non sembra voler scemare l'eccitazione che mi avvolge e tormenta da stamattina.
Masturbandomi sotto la doccia speravo di calmare i miei bollori che invece,nonostante il cazzone di cavallo(a proposito è già a cubetti e cuoce insieme alle altre verdure del minestrone)che mi ha fatto prendere mio padre e l'incredibile orgasmo che ne è seguito,non accennano a placarsi.
Ho già provato prima ad infilarmi il doppio dildo ricordandomi di quando mio padre me lo aveva infilato la prima volta sbattendomi poi,anche il suo cazzone nella fica.
All'inizio mi sentivo squartata e non provavo altro che fastidio e dolore.
Via via però che mio padre mi pompava ed i fluidi vaginali contribuivano a lubrificare la vagina e rilassarne i muscoli,al dolore si era sostituito un nuovo piacere concluso come oramai lui mi aveva abituata in un goduriosissimo orgasmo.
Dopo avermi abituata a quella tripla penetrazione,aveva pensato bene di fare il passo successivo ed un bel giorno,mi aveva regalato un enorme plug anale a ventosa.
A prima vista ero davvero spaventata dalle spropositate misure di quel "giocattolo".
Mio padre però,col suo solito tatto e la sua capacità di persuazione,mi aveva convinta a provare e così,alternando il suo cazzo alle cui misure ero oramai abituata ad altri oggetti in coppia o sempre più grandi,ero determinata a fare finalmente il grande tentativo.
La prima volta era stata davvero difficilissima e molto dolorosa.
Benché mio padre mi avesse ben aperta col suo cazzo,con le dita ed una abbondante lubrificazione con una crema emolliente,la prima intrusione era stata lacerante al punto che le creste del mio sfintere anale erano lacerate e sanguinanti.
Il dolore inizialmente insopportabile si era trasformato nel volgere dei giorni in un intimo piacere che definirei al limite del masochismo tanto era la smania di riprovare ancora quella devastante penetrazione.
Quando le ferite si erano completamente rimarginate,mio padre,senza tanti complimenti(erano i primi anni del nostro rapporto incestuoso)me lo aveva sbattuto nel culo e contemporaneamente mi aveva chiavata facendomi provare per la prima volta la vera ebbrezza della doppia penetrazione.
La sua incredibile sborrata aveva poi coronato,la serie di orgasmi ano-vaginali che mi aveva procurato quella super trasgressiva esperienza.
Quella era stata la prima volta che avevo davvero goduto col culo.
Oggi a quel ricordo e vista l'impossibilità di giocare col doppio dildo,ho deciso di infilarmi il plug nel culo e contemporaneamente masturbarmi la fica e il grilletto.
Per l'occasione ho tirato fuori una sedia pieghevole in plexiglas(Plia) di una nota casa italiana che avevo già usata in precedenza e che era perfetta per attaccarvici la ventosa.
Mentre col dildo nel culo e la fica già grondante mi stavo masturbando è squillato ancora il mio telefonino.
Era mio figlio che mi annunciava che di li a un'ora sarebbe rientrato a casa e che aveva una voglia pazzesca di fare l'amore con me.
-No cazzo!
Mi sono detta tra me e me.
Sono felicissima che mio figlio venga a lenire i pruriti della sua mamma ma quest'orgasmo no....non lo posso interrompere.......!-
E mentre già mi sentivo stretta dalle sue braccia e scavata nel corpo dal suo bel cazzo,mi sono abbandonata ad un grido liberatorio che ha accompagnato i miei devastanti orgasmi di culo e di fica.
Mmmmmmmmmm........
Mentre lo aspetto e finisco di scrivere questo breve diario,ripenso a come sentivo aperti i miei buchi mentre facevo la doccia per rendermi presentabile ai suoi occhi e mi rendo conto di essere spaventosamente aperta.
Spero proprio che lui non se ne accorga(Il culo non gliel'ho ancora dato) e comunque ho già una risposta pronta per la sue ingenua inesperienza:
-Amore...lo sai che alle donne incinta la cosina si dilata ogni giorno un pochino in più.
Vedrai,dopo che sarà nata la tua sorellina,la ritroverai come nuova.-
L'idea di quella battuta un po' scema ed il fatto che tra poco lui sarà qui,mi ha fatto ridere e già bagnare tra le cosce.
Vi farò sapere.
Mi sento la schiena a pezzi ma non sembra voler scemare l'eccitazione che mi avvolge e tormenta da stamattina.
Masturbandomi sotto la doccia speravo di calmare i miei bollori che invece,nonostante il cazzone di cavallo(a proposito è già a cubetti e cuoce insieme alle altre verdure del minestrone)che mi ha fatto prendere mio padre e l'incredibile orgasmo che ne è seguito,non accennano a placarsi.
Ho già provato prima ad infilarmi il doppio dildo ricordandomi di quando mio padre me lo aveva infilato la prima volta sbattendomi poi,anche il suo cazzone nella fica.
All'inizio mi sentivo squartata e non provavo altro che fastidio e dolore.
Via via però che mio padre mi pompava ed i fluidi vaginali contribuivano a lubrificare la vagina e rilassarne i muscoli,al dolore si era sostituito un nuovo piacere concluso come oramai lui mi aveva abituata in un goduriosissimo orgasmo.
Dopo avermi abituata a quella tripla penetrazione,aveva pensato bene di fare il passo successivo ed un bel giorno,mi aveva regalato un enorme plug anale a ventosa.
A prima vista ero davvero spaventata dalle spropositate misure di quel "giocattolo".
Mio padre però,col suo solito tatto e la sua capacità di persuazione,mi aveva convinta a provare e così,alternando il suo cazzo alle cui misure ero oramai abituata ad altri oggetti in coppia o sempre più grandi,ero determinata a fare finalmente il grande tentativo.
La prima volta era stata davvero difficilissima e molto dolorosa.
Benché mio padre mi avesse ben aperta col suo cazzo,con le dita ed una abbondante lubrificazione con una crema emolliente,la prima intrusione era stata lacerante al punto che le creste del mio sfintere anale erano lacerate e sanguinanti.
Il dolore inizialmente insopportabile si era trasformato nel volgere dei giorni in un intimo piacere che definirei al limite del masochismo tanto era la smania di riprovare ancora quella devastante penetrazione.
Quando le ferite si erano completamente rimarginate,mio padre,senza tanti complimenti(erano i primi anni del nostro rapporto incestuoso)me lo aveva sbattuto nel culo e contemporaneamente mi aveva chiavata facendomi provare per la prima volta la vera ebbrezza della doppia penetrazione.
La sua incredibile sborrata aveva poi coronato,la serie di orgasmi ano-vaginali che mi aveva procurato quella super trasgressiva esperienza.
Quella era stata la prima volta che avevo davvero goduto col culo.
Oggi a quel ricordo e vista l'impossibilità di giocare col doppio dildo,ho deciso di infilarmi il plug nel culo e contemporaneamente masturbarmi la fica e il grilletto.
Per l'occasione ho tirato fuori una sedia pieghevole in plexiglas(Plia) di una nota casa italiana che avevo già usata in precedenza e che era perfetta per attaccarvici la ventosa.
Mentre col dildo nel culo e la fica già grondante mi stavo masturbando è squillato ancora il mio telefonino.
Era mio figlio che mi annunciava che di li a un'ora sarebbe rientrato a casa e che aveva una voglia pazzesca di fare l'amore con me.
-No cazzo!
Mi sono detta tra me e me.
Sono felicissima che mio figlio venga a lenire i pruriti della sua mamma ma quest'orgasmo no....non lo posso interrompere.......!-
E mentre già mi sentivo stretta dalle sue braccia e scavata nel corpo dal suo bel cazzo,mi sono abbandonata ad un grido liberatorio che ha accompagnato i miei devastanti orgasmi di culo e di fica.
Mmmmmmmmmm........
Mentre lo aspetto e finisco di scrivere questo breve diario,ripenso a come sentivo aperti i miei buchi mentre facevo la doccia per rendermi presentabile ai suoi occhi e mi rendo conto di essere spaventosamente aperta.
Spero proprio che lui non se ne accorga(Il culo non gliel'ho ancora dato) e comunque ho già una risposta pronta per la sue ingenua inesperienza:
-Amore...lo sai che alle donne incinta la cosina si dilata ogni giorno un pochino in più.
Vedrai,dopo che sarà nata la tua sorellina,la ritroverai come nuova.-
L'idea di quella battuta un po' scema ed il fatto che tra poco lui sarà qui,mi ha fatto ridere e già bagnare tra le cosce.
Vi farò sapere.
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