Che goduria, una settimana passata col cazzo di mio padre e quello di mio figlio sempre in azione
di
Anna quarant'anni
genere
incesti
Credo di essere definitivamente diventata una vera troia e non so ancora se dispiacermene o essere fiera di me stessa.
Me lo dice spesso mio padre quando mi chiava o gli faccio un pompino e più ancora quando mi monta alla pecorina alternandosi tra la mia fica e il buco del culo.
Qualche volta ha accennato a darmi della troia anche mio figlio anche se,avendo da poco superato anche con me il tabù dell'incesto,non si sente ancora completamente padrone della situazione cosa che invece,riesce benissimo al nonno.
A volte mi trovo a riflettere sulla mia situazione doppiamente incestuosa ed il fatto che mi senta una troia mi crea un certo imbarazzo nei confronti di mio marito che mi conferma ogni giorno il suo amore e degli altri miei figli.
Devo confessare che non mi sento troia per il fatto che da oltre dieci anni sono l'amante di mio padre che mi ha già dato un figlio ed un altro ce l'ho in pancia mentre scrivo.
Non è neanche perché ho quella nuova relazione incestuosa con mio figlio.
In fondo questi due rapporti restano chiusi nell'ambito degli affetti famigliari e sono convinta che molte altre famiglie custodiscano segreti così scabrosi e condannati dalla bigotta e ipocrita morale in di cui siamo tutti pervasi.
Uno dei motivi per i quali capisco di essere davvero diventata una ninfomane "cazzo-dipendente" sta nel fatto che anche i miei pensieri ed i miei scritti sono divenuti carichi di parole esplicite e triviali.
Mai prima d'ora avevo usato termini come cazzo,sborra,chiavare,pompini etc.
Queste parole venivano usate regolarmente da mio padre il quale via via che si consolidava il nostro rapporto incestuoso,aumentava le sue pratiche trasgressive(come quando mi aveva chiavata all'aperto davanti a dei giovani che ci guardavano)e di pari passo aumentava anche la scurrilità del suo linguaggio sempre più esplicito e volgare.
Io lo assecondavo lo ascoltavo e ne godevo ma solo raramente mi era capitato di rispondere a tono.
Adesso no!
Adesso ho abbattuto ogni barriera come si può facilmente constatare leggendo i miei racconti.
L'episodio però che mi ha fatta sentire davvero intimamente e definitivamente troia si è verificato l'altra settimana quando mio marito mi aveva accompagnata dal ginecologo ed era andato via per delle sue commissioni ed io ero a gambe larghe davanti al medico che mi stava visitando.
Mentre lui mi toccava e mi parlava mi era montata una voglia pazzesca di farmi chiavare anche da lui.
Desideravo che si togliesse il camice,si aprisse la cerniera dei pantaloni e che si tirasse fuori il cazzo per infilarmelo nella fica disponibile e già pronta per la monta.
Fremevo già e sognavo che mi trattasse come la sua troia esclusiva e già mi sentivo appagata e puttana al punto che anche lui avendo notato lo sciogliersi incontenibile dei miei umori vaginali si era sentito in dovere di dirmi che se non fossi stata una signora così seria e rispettabile,mi avrebbe soddisfatta seduta stante.
"Ma che signora seria e rispettabile del cazzo!Io sono una troia e sono pronta per il tuo cazzo...non vedi come gronda di desiderio la mia fica?"
Pensavo tra me e me digrignando i denti e con la bocca arsa dal desiderio di succhiarglielo.
Era quello che desideravo in quel momento,volevo essere chiavata e nonostante fossi arrapata e lo volessi dentro di me,non ho trovato il coraggio di dirglielo.
Mentre mi asciugava la fica col batuffolo di cotone o mentre mi infilava dentro il tampone,io cercavo di spingere verso di lui il bacino in una disperata offerta che stava per esplodere in una richiesta esplicita.
Stavo per gridargli:
-Chiavami...chiavami...prendimi dottore è tua..prenditi la mia fica e fammi godere...sborrami dentro il tuo piacere..trattami come una troia perché io sono una troia!-
Parole strozzate in gola e sortite con una specie di rantolo...una bestemmia...un vaffanculo implorante e disperato mentre la mia fica continuava a lacrimare.
Mio marito aveva subito capito che qualcosa non funzionava ed il giorno dopo aveva fatto venire mio padre per assistermi in caso di necessità.
Mio marito non lo sapeva ma la medicina di cui avevo bisogno era proprio quella che mio padre aveva in mezzo alle gambe.
Da quel giorno comunque le cose hanno preso la giusta via e da quel venerdì non vi è stato giorno in cui non abbia avuto la mia razione di cazzo.
Al mattino si era occupato mio padre di soddisfarmi affidandomi poi nel pomeriggio,alle premurose attenzioni della giovane verga di mio figlio.
Il sabato erano tutti in casa e mio padre che pure era venuto a pranzo da noi,non aveva neppure cercato di toccarmi.
Nel pomeriggio mio marito e i miei figli più piccoli erano andati al cinema mentre mio padre che aveva dei suoi impegni era andato via dopo pranzo.
Rimasti soli,ho preso mio figlio per mano e per evitare di disfare il letto matrimoniale,l'ho portato nella sua camera dove seduta sulla poltroncina del suo computer,gli ho subito fatto un pompino facendomelo sborrare in bocca.
Ormai ho imparato a conoscere bene mio figlio e so già che la sua giovanile irruenza e la sua incontenibile eccitazione lo fanno godere alla svelta ed è per questo che gli ho fatto subito il pompino ben sapendo che mentre io sarei stata in cucina a lavare i piatti,lui si sarebbe ripreso ed avrebbe ricaricato le sue inesauribili cartucce.
Quando sono rientrata nella sua cameretta lui era già nudo disteso sul letto e col cazzo in piena erezione.
Io mi sono portata su di lui ed a candela l'ho sentito scivolare dentro di me senza alcun bisogno di lubrificazione tanto erano bagnate le pareti del mio sesso.
Mentre io mi massaggiavo col suo cazzo tutto dentro,con un lento movimento circolare,lui mi strizzava i capezzoli in modo doloroso ma molto eccitante.
Mi muovevo toccando col suo pene dentro e coi suoi testicoli fuori,tutte le parti sensibili del mio sesso.
Sentivo il massaggio della sua cappella contro la bocca dell'utero e il turgore della mazza sulle umide pareti della mia fica mentre con una mano schiacciavo e roteavo i suoi testicoli sulla mia clitoride irta e scappellata.
Con gli occhi chiusi e le labbra aperte,mi muovevo ed ansimavo mentre sentivo montare il mio piacere in modo lento ma inesorabile.
Nel momento in cui il mio piacere esplodeva in un orgasmo non più contenibile mi sono lasciata andare a grida di incitamento a darmene di più e mentre il mio corpo era avvolto da un tremore senza fine,mio figlio mi aveva strizzato i capezzoli in una morsa tremenda che aveva aumentato la mia libidine e con la conseguente fitta mi aveva strappato un grido di piacere immenso e di insopportabile dolore.
-Sei un bastardo!-
Gli avevo gridato prima di accasciarmi al suo fianco e congiungermi a lui in un bacio carico di libidine.
Lui era ancora dentro di me e lo sentivo caldo e pulsante come fosse davvero una bestia in procinto di scavarsi un ricovero dentro la mia tana.
Anche la sua libido era giunta alle stelle ed accelerando le sue spinte dentro di me,mi aveva procurato un nuovo orgasmo prima di sciogliersi spruzzandomi i suoi fiotti sull'utero e riempirmi la fica con la sua copiosa sborrata.
Poi aveva voluto incularmi e non essendomi preparata a malincuore gli avevo infilato un preservativo.
Stavolta la monta era andata a buon fine e lui era riuscito a godere e farmi godere senza la traumatica interruzione della volta scorsa.
Prima che rientrassero i ragazzi con mio marito ero persino riuscita a godere facendomi leccare la fica in salotto dove col camicione premaman e senza mutande,avremmo potuto ricomporci facilmente anche se fossero rientrati mentre mio figlio,completamente vestito e col cazzo spompato e molle sotto le mutande mi stava leccando.
Anche nei giorni successivi mio figlio era riuscito a chiavarmi e lunedi scorso era riuscito persino a montarmi in piedi nel bagno di servizio mentre mio marito era davanti alla tv ed i ragazzi erano nella loro camera a giocare col computer.
Fortunatamente anche nel bagnetto abbiamo il bidet altrimenti con tutta la sborra che mi aveva pompato dentro,avrei davvero lasciato una scia per tutta la casa.
Naturalmente a lui il bidet l'ho fatto io con la mia bocca.
Rimane sempre aperta la questione di come accontentare mio padre che si aspetta che io sia pronta per lui con la fica piena dello sperma di mio figlio.
Forse nei prossimi giorni riuscirò finalmente ad organizzare anche questo.
Vi farò sapere.
Me lo dice spesso mio padre quando mi chiava o gli faccio un pompino e più ancora quando mi monta alla pecorina alternandosi tra la mia fica e il buco del culo.
Qualche volta ha accennato a darmi della troia anche mio figlio anche se,avendo da poco superato anche con me il tabù dell'incesto,non si sente ancora completamente padrone della situazione cosa che invece,riesce benissimo al nonno.
A volte mi trovo a riflettere sulla mia situazione doppiamente incestuosa ed il fatto che mi senta una troia mi crea un certo imbarazzo nei confronti di mio marito che mi conferma ogni giorno il suo amore e degli altri miei figli.
Devo confessare che non mi sento troia per il fatto che da oltre dieci anni sono l'amante di mio padre che mi ha già dato un figlio ed un altro ce l'ho in pancia mentre scrivo.
Non è neanche perché ho quella nuova relazione incestuosa con mio figlio.
In fondo questi due rapporti restano chiusi nell'ambito degli affetti famigliari e sono convinta che molte altre famiglie custodiscano segreti così scabrosi e condannati dalla bigotta e ipocrita morale in di cui siamo tutti pervasi.
Uno dei motivi per i quali capisco di essere davvero diventata una ninfomane "cazzo-dipendente" sta nel fatto che anche i miei pensieri ed i miei scritti sono divenuti carichi di parole esplicite e triviali.
Mai prima d'ora avevo usato termini come cazzo,sborra,chiavare,pompini etc.
Queste parole venivano usate regolarmente da mio padre il quale via via che si consolidava il nostro rapporto incestuoso,aumentava le sue pratiche trasgressive(come quando mi aveva chiavata all'aperto davanti a dei giovani che ci guardavano)e di pari passo aumentava anche la scurrilità del suo linguaggio sempre più esplicito e volgare.
Io lo assecondavo lo ascoltavo e ne godevo ma solo raramente mi era capitato di rispondere a tono.
Adesso no!
Adesso ho abbattuto ogni barriera come si può facilmente constatare leggendo i miei racconti.
L'episodio però che mi ha fatta sentire davvero intimamente e definitivamente troia si è verificato l'altra settimana quando mio marito mi aveva accompagnata dal ginecologo ed era andato via per delle sue commissioni ed io ero a gambe larghe davanti al medico che mi stava visitando.
Mentre lui mi toccava e mi parlava mi era montata una voglia pazzesca di farmi chiavare anche da lui.
Desideravo che si togliesse il camice,si aprisse la cerniera dei pantaloni e che si tirasse fuori il cazzo per infilarmelo nella fica disponibile e già pronta per la monta.
Fremevo già e sognavo che mi trattasse come la sua troia esclusiva e già mi sentivo appagata e puttana al punto che anche lui avendo notato lo sciogliersi incontenibile dei miei umori vaginali si era sentito in dovere di dirmi che se non fossi stata una signora così seria e rispettabile,mi avrebbe soddisfatta seduta stante.
"Ma che signora seria e rispettabile del cazzo!Io sono una troia e sono pronta per il tuo cazzo...non vedi come gronda di desiderio la mia fica?"
Pensavo tra me e me digrignando i denti e con la bocca arsa dal desiderio di succhiarglielo.
Era quello che desideravo in quel momento,volevo essere chiavata e nonostante fossi arrapata e lo volessi dentro di me,non ho trovato il coraggio di dirglielo.
Mentre mi asciugava la fica col batuffolo di cotone o mentre mi infilava dentro il tampone,io cercavo di spingere verso di lui il bacino in una disperata offerta che stava per esplodere in una richiesta esplicita.
Stavo per gridargli:
-Chiavami...chiavami...prendimi dottore è tua..prenditi la mia fica e fammi godere...sborrami dentro il tuo piacere..trattami come una troia perché io sono una troia!-
Parole strozzate in gola e sortite con una specie di rantolo...una bestemmia...un vaffanculo implorante e disperato mentre la mia fica continuava a lacrimare.
Mio marito aveva subito capito che qualcosa non funzionava ed il giorno dopo aveva fatto venire mio padre per assistermi in caso di necessità.
Mio marito non lo sapeva ma la medicina di cui avevo bisogno era proprio quella che mio padre aveva in mezzo alle gambe.
Da quel giorno comunque le cose hanno preso la giusta via e da quel venerdì non vi è stato giorno in cui non abbia avuto la mia razione di cazzo.
Al mattino si era occupato mio padre di soddisfarmi affidandomi poi nel pomeriggio,alle premurose attenzioni della giovane verga di mio figlio.
Il sabato erano tutti in casa e mio padre che pure era venuto a pranzo da noi,non aveva neppure cercato di toccarmi.
Nel pomeriggio mio marito e i miei figli più piccoli erano andati al cinema mentre mio padre che aveva dei suoi impegni era andato via dopo pranzo.
Rimasti soli,ho preso mio figlio per mano e per evitare di disfare il letto matrimoniale,l'ho portato nella sua camera dove seduta sulla poltroncina del suo computer,gli ho subito fatto un pompino facendomelo sborrare in bocca.
Ormai ho imparato a conoscere bene mio figlio e so già che la sua giovanile irruenza e la sua incontenibile eccitazione lo fanno godere alla svelta ed è per questo che gli ho fatto subito il pompino ben sapendo che mentre io sarei stata in cucina a lavare i piatti,lui si sarebbe ripreso ed avrebbe ricaricato le sue inesauribili cartucce.
Quando sono rientrata nella sua cameretta lui era già nudo disteso sul letto e col cazzo in piena erezione.
Io mi sono portata su di lui ed a candela l'ho sentito scivolare dentro di me senza alcun bisogno di lubrificazione tanto erano bagnate le pareti del mio sesso.
Mentre io mi massaggiavo col suo cazzo tutto dentro,con un lento movimento circolare,lui mi strizzava i capezzoli in modo doloroso ma molto eccitante.
Mi muovevo toccando col suo pene dentro e coi suoi testicoli fuori,tutte le parti sensibili del mio sesso.
Sentivo il massaggio della sua cappella contro la bocca dell'utero e il turgore della mazza sulle umide pareti della mia fica mentre con una mano schiacciavo e roteavo i suoi testicoli sulla mia clitoride irta e scappellata.
Con gli occhi chiusi e le labbra aperte,mi muovevo ed ansimavo mentre sentivo montare il mio piacere in modo lento ma inesorabile.
Nel momento in cui il mio piacere esplodeva in un orgasmo non più contenibile mi sono lasciata andare a grida di incitamento a darmene di più e mentre il mio corpo era avvolto da un tremore senza fine,mio figlio mi aveva strizzato i capezzoli in una morsa tremenda che aveva aumentato la mia libidine e con la conseguente fitta mi aveva strappato un grido di piacere immenso e di insopportabile dolore.
-Sei un bastardo!-
Gli avevo gridato prima di accasciarmi al suo fianco e congiungermi a lui in un bacio carico di libidine.
Lui era ancora dentro di me e lo sentivo caldo e pulsante come fosse davvero una bestia in procinto di scavarsi un ricovero dentro la mia tana.
Anche la sua libido era giunta alle stelle ed accelerando le sue spinte dentro di me,mi aveva procurato un nuovo orgasmo prima di sciogliersi spruzzandomi i suoi fiotti sull'utero e riempirmi la fica con la sua copiosa sborrata.
Poi aveva voluto incularmi e non essendomi preparata a malincuore gli avevo infilato un preservativo.
Stavolta la monta era andata a buon fine e lui era riuscito a godere e farmi godere senza la traumatica interruzione della volta scorsa.
Prima che rientrassero i ragazzi con mio marito ero persino riuscita a godere facendomi leccare la fica in salotto dove col camicione premaman e senza mutande,avremmo potuto ricomporci facilmente anche se fossero rientrati mentre mio figlio,completamente vestito e col cazzo spompato e molle sotto le mutande mi stava leccando.
Anche nei giorni successivi mio figlio era riuscito a chiavarmi e lunedi scorso era riuscito persino a montarmi in piedi nel bagno di servizio mentre mio marito era davanti alla tv ed i ragazzi erano nella loro camera a giocare col computer.
Fortunatamente anche nel bagnetto abbiamo il bidet altrimenti con tutta la sborra che mi aveva pompato dentro,avrei davvero lasciato una scia per tutta la casa.
Naturalmente a lui il bidet l'ho fatto io con la mia bocca.
Rimane sempre aperta la questione di come accontentare mio padre che si aspetta che io sia pronta per lui con la fica piena dello sperma di mio figlio.
Forse nei prossimi giorni riuscirò finalmente ad organizzare anche questo.
Vi farò sapere.
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