Il ragazzo del supermercato
di
angela
genere
etero
da tempo davanti ai supermercati si trovano ragazzi neri che chiedono qualche euro.
passando davanti ad un supermercato che di solito non frequento noto un ragazzo sui vent'anni. piccolo di statura. la pelle nera come la notte. mi fermo e passando davanti a lui per entrare lo guardo. lui mi saluta
ricambio.
nei giorni seguenti passo dal supermercato e lo trovo sempre davanti all'ingresso. mi saluta e lo saluto. dopo una settimana mi metto una camicetta senza nulla sotto e vado al supermercato. mi slaccio qualche bottone di troppo e una volta vicino a lui, dopo averlo salutato. cerco nella borsetta qualche monetina per lui. mi chino davanti a lui mostrando la scollatura e le tette. lui guarda con discrezione. gli do le monetine ed entro
all'uscita mi saluta.
il giorno dopo stessa scena e il terzo giorno mi faccio più intraprendente.
scambio qualche parola con lui. : dove abiti, da dove vieni ecc.
poi decido di andare oltre. non vado al supermercato per tre giorni e quando torno lo invito a bere un caffè
ho minigonna cortissima e solita scollatura. lui è gentile. gli chiedo dove mangi di solito e lui mi dice che mangia in una comunità
perchè non vieni a mangiare da me, ti faccio assaggiare le specialità della nostra zona.
lui mi dice timidamente che verrebbe volentieri.
lo invito per il giorno dopo, a pranzo.
quando il giorno dopo vado al supermercato lui mi dice che non può venire. gli chiedo perchè.
non ho potuto lavarmi stamattina, mi sento sporco.
ti fai una doccia da me, gli dico.
saliamo in auto e andiamo da me.
lo accompagno al piano di sopra e gli mostro il bagno e la doccia.
mentre esco mi accorgo che non ci sono asciugamani. faccio finta di nulla
sento l'acqua che scorre. poi nulla
tutto bene? gli chiedo.
lui mi risponde che non sa come asciugarsi.
ti porto un asciugamano.
entro e lui è in piedi con le mani sul pacco.
gli porgo l'asciugamano ma lo faccio cadere in doccia e lui istintivamente toglie le mani per prenderlo.
per un attimo vedo il suo cazzo pendergli tra le gambe, non ragiono nemmeno, voglio quel cazzo.
non preoccuparti ne prendo un altro, gli dico rientro con un asciugamano.
girati che ti asciugo
lui si gira e io gli asciugo la sciena, lentamente
poi comincio ad asciugargli le braccia e poi il petto. lui resta girato ponendomi la schiena.
arrivo al cazzo. è in tiro. un cazzo da somaro. comincio ad asciugarglielo poi mi appoggio alla sua schiene e comincio a masturbarlo. una sega a due mani
lui barcolla un attimo poi mi lascia fare.
lo masturbo qualche minuto e lui fa per togliermi le mani. capisco che sta per venire. io stringo e meno più velocemente. con una mano lo masturbo e con l'altra gli stringo le palle. viene con fiotti di sperna che si infrangono contro le mattonelle della doccia. non finisce mai di aborrare e io non finisco di masturbalo.
lo faccio svuotare tutto. poi lo faccio girare.
ti pulisco io, gli dico
mi prendo in bocca il suo uccello e me lo lavo con la mia bocca. lui emette ancora un piccolo getto di sborra.
adesso vestiti che mangiamo, gli dico.
scendo, ho la figa in fiamme.non riesco a tenere le gambe chiuse. voglio quel cazzo!
pranziamo poi gli chiedo se vuole riposare sul divano
ci sediamo e io fingo di addormentarmi e nel finto sonno mi giro scoprendo il culo
sento le sue mani . lo lascio fare.
lui i sfila le mutandine e comincia a leccarmi.
non apro gli occhi, lo lascio fare.
mi lecca a lungo, il culo!
poi lo sento appoggiare la sua cappella al mio culo. lo lascio fare.
delicatamente si fa strada. provo all'inizio un poco di dolore poi sento che mi sto aprendo
sento il suo cazzo entrarmi nel culo e arrivare lentamente nella mia pancia.
comincio a muovermi e lui capisce. comincia a incularmi
non dice nulla. mi tiene aperte le chiappe e mi incula. mi incula per una ventina di minuti poi io comincio a venire e lui comincia a sborrarmi nelle viscre. non smette mai di sborrare. godo come la peggior puttana del mondo
finito apro gli aocchi. ti riaccompagno, quando vorrai venire a pranzo da me sai dove abito.
lui mi ringarzia. a presto gli dico. a presto riaponde...continua
passando davanti ad un supermercato che di solito non frequento noto un ragazzo sui vent'anni. piccolo di statura. la pelle nera come la notte. mi fermo e passando davanti a lui per entrare lo guardo. lui mi saluta
ricambio.
nei giorni seguenti passo dal supermercato e lo trovo sempre davanti all'ingresso. mi saluta e lo saluto. dopo una settimana mi metto una camicetta senza nulla sotto e vado al supermercato. mi slaccio qualche bottone di troppo e una volta vicino a lui, dopo averlo salutato. cerco nella borsetta qualche monetina per lui. mi chino davanti a lui mostrando la scollatura e le tette. lui guarda con discrezione. gli do le monetine ed entro
all'uscita mi saluta.
il giorno dopo stessa scena e il terzo giorno mi faccio più intraprendente.
scambio qualche parola con lui. : dove abiti, da dove vieni ecc.
poi decido di andare oltre. non vado al supermercato per tre giorni e quando torno lo invito a bere un caffè
ho minigonna cortissima e solita scollatura. lui è gentile. gli chiedo dove mangi di solito e lui mi dice che mangia in una comunità
perchè non vieni a mangiare da me, ti faccio assaggiare le specialità della nostra zona.
lui mi dice timidamente che verrebbe volentieri.
lo invito per il giorno dopo, a pranzo.
quando il giorno dopo vado al supermercato lui mi dice che non può venire. gli chiedo perchè.
non ho potuto lavarmi stamattina, mi sento sporco.
ti fai una doccia da me, gli dico.
saliamo in auto e andiamo da me.
lo accompagno al piano di sopra e gli mostro il bagno e la doccia.
mentre esco mi accorgo che non ci sono asciugamani. faccio finta di nulla
sento l'acqua che scorre. poi nulla
tutto bene? gli chiedo.
lui mi risponde che non sa come asciugarsi.
ti porto un asciugamano.
entro e lui è in piedi con le mani sul pacco.
gli porgo l'asciugamano ma lo faccio cadere in doccia e lui istintivamente toglie le mani per prenderlo.
per un attimo vedo il suo cazzo pendergli tra le gambe, non ragiono nemmeno, voglio quel cazzo.
non preoccuparti ne prendo un altro, gli dico rientro con un asciugamano.
girati che ti asciugo
lui si gira e io gli asciugo la sciena, lentamente
poi comincio ad asciugargli le braccia e poi il petto. lui resta girato ponendomi la schiena.
arrivo al cazzo. è in tiro. un cazzo da somaro. comincio ad asciugarglielo poi mi appoggio alla sua schiene e comincio a masturbarlo. una sega a due mani
lui barcolla un attimo poi mi lascia fare.
lo masturbo qualche minuto e lui fa per togliermi le mani. capisco che sta per venire. io stringo e meno più velocemente. con una mano lo masturbo e con l'altra gli stringo le palle. viene con fiotti di sperna che si infrangono contro le mattonelle della doccia. non finisce mai di aborrare e io non finisco di masturbalo.
lo faccio svuotare tutto. poi lo faccio girare.
ti pulisco io, gli dico
mi prendo in bocca il suo uccello e me lo lavo con la mia bocca. lui emette ancora un piccolo getto di sborra.
adesso vestiti che mangiamo, gli dico.
scendo, ho la figa in fiamme.non riesco a tenere le gambe chiuse. voglio quel cazzo!
pranziamo poi gli chiedo se vuole riposare sul divano
ci sediamo e io fingo di addormentarmi e nel finto sonno mi giro scoprendo il culo
sento le sue mani . lo lascio fare.
lui i sfila le mutandine e comincia a leccarmi.
non apro gli occhi, lo lascio fare.
mi lecca a lungo, il culo!
poi lo sento appoggiare la sua cappella al mio culo. lo lascio fare.
delicatamente si fa strada. provo all'inizio un poco di dolore poi sento che mi sto aprendo
sento il suo cazzo entrarmi nel culo e arrivare lentamente nella mia pancia.
comincio a muovermi e lui capisce. comincia a incularmi
non dice nulla. mi tiene aperte le chiappe e mi incula. mi incula per una ventina di minuti poi io comincio a venire e lui comincia a sborrarmi nelle viscre. non smette mai di sborrare. godo come la peggior puttana del mondo
finito apro gli aocchi. ti riaccompagno, quando vorrai venire a pranzo da me sai dove abito.
lui mi ringarzia. a presto gli dico. a presto riaponde...continua
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