Non sono mai stata una santa
di
angela
genere
tradimenti
non sono mai stata una santa. l'insana attrazzione per il sesso è sempre stata presente .
non ho mai saputo resistere.
non ho mai voluto resistere.
avevo venticinque anni e lavoravo presso uno studio di consulenza immobiliare come inpiegata. un bel lavoro.avevo un compagno allora e con lui mi divertivo moltissimo. si usciva a cena due volte al settimana, si andava al mare nei finesettimana...
arrivò un giovane geometra in prova, sarebbe rimasto tre mesi.
era un ragazzo meridionale, Alfredo era il suo nome. 27 anni.
i primi tempi usciva con il mio capo, lo vedevo solo al mattino quando arrivava. sembrava timido.
ho sempre amato portare magliette scollate e lui evitava di guardarmi e se lo faceva diventava rosso.
era estate e portavo minigonne e sandali. adoro i sandali rossi.
una mattina, mancavano pochi giorni alla fine del periodo di prova, quando a casa mi arrivò una telefonata. era il mio capo. ciao Angela, domani non sarò in ufficio, mi faresti la cortesia di accompagnare Alfredo ad un appuntamento con dei clienti?
risposi di si, non era la prima volta che accompagnavo un geometra nuovo ad un appuntamento.
il capo mi diede l'indirizzo della casa dove dovevo portare Alfredo e mi disse che l'appuntamento era per le 9.
il mio compagno dormiva già e io cominciai a fantasticare sul geometrino.
il mattino dopo arrivai in ufficio . minigonna, sandali rossi e una maglietta attillata. si notavano i capezzoli.
Alfredo arrivò , prendemmo la mia auto ed andammo all'appuntamento.
arrivò una coppia di fidanzati che volevano vedere la casa. rimanemmo un'oretta poi ci salutammo. ci dovevano pensare.durante l'incontro avevo notato che Alfredo di nascosto mi guardava il culo. la cosa mi eccitava.
quando i due se ne furono andati lo guardai . Ma tu mi guardavi il culo?
lui arrossì....io? disse.
certo, tu!..finsi di essere seccata.
vediamo se hai il coraggio di rifarlo ora che siamo soli, gli dissi.
e mi voltai mostrandogli il mio fondoschiena.
Alfredo non disse una parola. sentii la sua mano sul culo.
e io che pensavo fosse timido!
lo lascia fare e dopo qualche istante di immobilità lui mi girò e cominciò a baciarmi.
pensai al mio compagno e l'idea di tradirlo mi fece perdere la testa.
lo voglio subito dentro. dissi ad Alfredo
lui mi fece girare, mi sollevò la gonna e senza farselo ripetere due volte cominciò a scoparmi.
ero eccitata e sentirlo alle mie spalle che mi scopava mi fece subito raggiungere il piacere.
lui non diceva una parola.
fai in fretta a venire che se arriviamo tardi il capo sospetta qualcosa, gli dissi.
lui allora intensificò i colpi e dopo un paio di minuti uscì per sborrare.
gli presi il cazzo con una mano e lo masturbai. feci getti che partivano dal suo uccello e finivano sul pavimento.
una super sega!!!!
poi ci rivestimmo e tornammo in ufficio.
il giorno dopo il capo mi disse che alfredo aveva trovato lavoro in un'altra città. mi disse che mi salutava.
meglio così, pensai...altrimenti avrei fatto follie per quel cazzo.
non ho mai saputo resistere.
non ho mai voluto resistere.
avevo venticinque anni e lavoravo presso uno studio di consulenza immobiliare come inpiegata. un bel lavoro.avevo un compagno allora e con lui mi divertivo moltissimo. si usciva a cena due volte al settimana, si andava al mare nei finesettimana...
arrivò un giovane geometra in prova, sarebbe rimasto tre mesi.
era un ragazzo meridionale, Alfredo era il suo nome. 27 anni.
i primi tempi usciva con il mio capo, lo vedevo solo al mattino quando arrivava. sembrava timido.
ho sempre amato portare magliette scollate e lui evitava di guardarmi e se lo faceva diventava rosso.
era estate e portavo minigonne e sandali. adoro i sandali rossi.
una mattina, mancavano pochi giorni alla fine del periodo di prova, quando a casa mi arrivò una telefonata. era il mio capo. ciao Angela, domani non sarò in ufficio, mi faresti la cortesia di accompagnare Alfredo ad un appuntamento con dei clienti?
risposi di si, non era la prima volta che accompagnavo un geometra nuovo ad un appuntamento.
il capo mi diede l'indirizzo della casa dove dovevo portare Alfredo e mi disse che l'appuntamento era per le 9.
il mio compagno dormiva già e io cominciai a fantasticare sul geometrino.
il mattino dopo arrivai in ufficio . minigonna, sandali rossi e una maglietta attillata. si notavano i capezzoli.
Alfredo arrivò , prendemmo la mia auto ed andammo all'appuntamento.
arrivò una coppia di fidanzati che volevano vedere la casa. rimanemmo un'oretta poi ci salutammo. ci dovevano pensare.durante l'incontro avevo notato che Alfredo di nascosto mi guardava il culo. la cosa mi eccitava.
quando i due se ne furono andati lo guardai . Ma tu mi guardavi il culo?
lui arrossì....io? disse.
certo, tu!..finsi di essere seccata.
vediamo se hai il coraggio di rifarlo ora che siamo soli, gli dissi.
e mi voltai mostrandogli il mio fondoschiena.
Alfredo non disse una parola. sentii la sua mano sul culo.
e io che pensavo fosse timido!
lo lascia fare e dopo qualche istante di immobilità lui mi girò e cominciò a baciarmi.
pensai al mio compagno e l'idea di tradirlo mi fece perdere la testa.
lo voglio subito dentro. dissi ad Alfredo
lui mi fece girare, mi sollevò la gonna e senza farselo ripetere due volte cominciò a scoparmi.
ero eccitata e sentirlo alle mie spalle che mi scopava mi fece subito raggiungere il piacere.
lui non diceva una parola.
fai in fretta a venire che se arriviamo tardi il capo sospetta qualcosa, gli dissi.
lui allora intensificò i colpi e dopo un paio di minuti uscì per sborrare.
gli presi il cazzo con una mano e lo masturbai. feci getti che partivano dal suo uccello e finivano sul pavimento.
una super sega!!!!
poi ci rivestimmo e tornammo in ufficio.
il giorno dopo il capo mi disse che alfredo aveva trovato lavoro in un'altra città. mi disse che mi salutava.
meglio così, pensai...altrimenti avrei fatto follie per quel cazzo.
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