Luna park

di
genere
esibizionismo

Iuri ci giura che è così. Malgrado sia ancora un ragazzo è da parecchi anni che sta alla cassa della casa degli specchi. Dice che almeno un paio a sera le becca, senza mutande. Quando tutte sghignazzanti passano su un punto preciso della passerella di metallo davanti al suo gabbiotto lui preme il pulsante e l’aria compressa fa volare in alto la gonna e le loro intimità diventano per qualche secondo alquanto pubbliche. Dice che lì di fronte sostano sempre parecchi ragazzotti in attesa dello spettacolo. E questo è vero, lo possiamo constatare noi stessi.
Non sbaglia un colpo, si vanta, perché le sa riconoscere dalla faccia, lui, quelle a cui piace rischiare di far vedere a tutti quanto sono vacche. Dice che non è mica facile, che alcune hanno proprio l’aspetto da ragazze serie e che, a parte lui, nessuno lo direbbe mai. E guarda me mentre lo afferma, lo stronzetto, con la sua espressione da iena a cinque centimetri dalla preda.
Ma io col cazzo che ci passo sulla sua passerella! Anche se, in effetti, la tentazione è quasi irresistibile…


- tratto da 116 piccoli segreti: https://vivereperraccontare.wordpress.com/ebook -
di
scritto il
2016-08-06
7 . 5 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Al centro commerciale

racconto sucessivo

Orgia
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.