Escort Superlusso
di
Patrizia V.
genere
orge
Il giorno dopo ci diamo da fare ad aggiornare il nostro sito web.
Ora il messaggio è più ambiguo, lascia intendere senza offrire, e mostra sia Eva che me al meglio delle nostre grazie: lei è in un topless discreto che offre un vassoio di cocktail, e io sono al timone con gli shorts più ridotti e la canotta più aderente che ho. Proponiamo crociere brevi e lunghe e servizi vari d’intrattenimento a bordo non meglio precisati, ma soprattutto mettiamo in chiaro che le tariffe sono dannatamente salate e si pagano all’imbarco.
E chi vuole intendere, intenda…
Passano pochi giorni e arrivano i Carabinieri.
Hanno un mandato per controllare se stiamo esercitando la prostituzione a bordo della Serenissima. Da brava cittadina, li faccio salire senza neppure controllare il mandato e li accompagno in giro per la barca facendo loro controllare tutto, compresa la documentazione di bordo e quella concernente la mia agenzia immobiliare online.
Sì, certo, a latere della mia attività principale, offriamo anche mini-crociere deluxe a bordo della nostra barca, così arrotondiamo le entrate e ammortizziamo il suo mantenimento. I prezzi sono piuttosto alti? E’ vero, ma sono pubblicati, e chi accetta di pagare lo fa liberamente. Inoltre io rilascio le fatture con la partita IVA.
La mia compagna? E’ una studentessa di psicologia all’università di Utrecht, cittadina comunitaria, perché? E’ maggiorenne, e vive con me… Oh, avete visto i nostri giocattoli? Sì, siamo una coppia omosessuale, anche se non abbiamo regolarizzato il rapporto, tanto non è obbligatorio, vero?
I preservativi sono una precauzione, siamo entrambe bisessuali.
Prostituzione? No, non ne sappiamo niente. Ma se dovessimo venire a sapere qualcosa, sarebbe nostra cura informare la Stazione Carabinieri del Lido. Ho già fatto la stessa cosa con un sospetto mafioso quando abitavo a Milano… Volete controllare?
Offriamo loro un caffè.
Ma certo, dovere… Arrivederci, maresciallo, e grazie della visita!
Per fortuna ha smesso di piovere. Il vento è ancora abbastanza forte, ma aiuterà ad asciugare il ponte.
La famigliola americana ultra-soft con quattro bambini grassi e due genitori grassissimi sbarca allegramente al termine del giro della laguna, ed Eva saltella di gioia all’idea di liberarsi di loro: le è anche toccato scortarli a terra per l’escursione a Murano dove hanno fatto incetta di cristalli artistici, e lei detesta camminare a passo di lumaca.
Il tempo di ripulire la cambusa e di farci una doccia, ed è già ora di andare a prendere i prossimi avventori… E questa volta si tratta di clienti un po’ più hard.
Come d’accordo, indosso un’uniforme bianca da capitano, con tanto di galloni e di berretto rigido che ho comprato apposta per l’occasione, mentre Eva si agghinda da hostess con una gonna e tacchi alti incompatibili con una barca ma indispensabili in base ai requisiti del generoso avventore.
Attracchiamo all’imbrunire in Riva degli Schiavoni per prendere a bordo i nuovi clienti: si tratta di due distinti uomini d’affari, un armatore greco e un finanziere arabo degli Emirati, che hanno appena terminato una trattativa piuttosto intensa ma anche molto lucrosa con una ditta con sede in città. Come parte degli incentivi offerti dalla parte italiana al termine delle trattative, noi siamo state assunte per allietare l’ultima serata veneziana degli ospiti stranieri.
Io conduco la manovra di approdo di poppa ed Eva, malferma su tacchi alti, si affanna a spingere la battagliola a terra e ad accogliere a bordo gli ospiti con un bel sorriso e un leggero inchino.
Come sento il rumore di rientro della passerella, dò nuovamente motore e mentre Eva offre un drink di benvenuto, io porto la Serenissima al largo fino a un punto di ormeggio più o meno a metà fra San Marco e la Dogana.
Solo allora, mentre Eva getta l’ancora, mi volto per salutare i passeggeri.
Il greco è sulla cinquantina, brizzolato e con un filo di pancia di troppo. L’arabo ha una decina di anni di meno, barbetta e baffetti curatissimi, un fisico secco e la carnagione olivastra tipica della sua gente. Si chiamano Lukas e Ahmed, e sono chiaramente di ottimo umore per la positiva conclusione della trattativa con gli italiani.
Mi sento scannerizzare dai loro sguardi come fossi sotto i raggi X, ma ho la sensazione di passare l’esame, almeno a giudicare dai loro sorrisi… Anche se naturalmente Eva ruba la scena!
La serata è fresca, sicuramente troppo per cenare in coperta, così abbiamo apparecchiato nel quadrato, con il menu fornito dai clienti.
Io siedo a capotavola da brava skipper, con gli ospiti ai lati, mentre Eva serve a tavola ancheggiando con aria anche troppo invitante. Quando non serve a tavola, siede davanti a me e mangia anche lei le prelibatezze che abbiamo acquistato con i soldi della ditta che ci ha ingaggiate.
Il cibo a base di pesce è ottimo, ma il vino è anche meglio, e contribuisce a sciogliere l’atmosfera.
Ben presto le mani degli ospiti cominciano a scivolare sulle curve di Eva e sulle sue belle gambe inguainate di nylon, mentre io continuo ad apparire distaccata.
Eva si libera dalle loro attenzioni, giusto il tempo di servire un digestivo, e i due tornano all’assalto.
Le spalline del vestitino scivolano di lato, scoprendo i seni piccoli e appuntiti dell’olandesina, e i due ricchi clienti si chinano a succhiarle i capezzoli scuri ed eretti.
Eva getta il capo all’indietro e geme di piacere facendosi succhiare le punte.
Io sorseggio il digestivo e lascio che i tre si divertano.
Li osservo mentre spogliano la mia ragazza e cominciano a leccarla tutta. Per loro è come se io non esistessi: uno la bacia mentre l’altro le lecca la fica, poi si scambiano… Quello che l’ha baciata per ultimo le offre il cazzo da succhiare, e lei docilmente si rivolta per offrire una prestazione migliore. Quello che la leccava adesso la scopa da dietro mentre l’amico la chiava in gola. Vanno avanti per un po’, poi si scambiano di nuovo.
Il più anziano si stende di schiena ed Eva si impala sul suo cazzo eretto e bagnato, mentre il più giovane glie lo rimette in gola stando in piedi accanto a lei.
Io comincio a masturbarmi lentamente, chiedendomi quando toccherà a me… Ammesso che io gli interessi del tutto, visto l’entusiasmo con cui si stanno scopando la mia compagna.
Dopo essersi goduto la gola profonda di Eva per un bel pezzo, l’arabo si stacca e va a porsi alle spalle della ragazza, scavalcando le gambe del socio.
Eva caccia un urlo quando Ahmed le pianta l’uccello nel sedere.
I tre si assestano un po’, poi iniziano il tramezzino più torrido cui mi sia mai capitato di assistere da spettatrice.
- Aahhh… Aahhh… - geme Eva, stantuffata ritmicamente in entrambi i buchi dai due ricchi clienti che la stanno impalando senza riguardi – Godo… Sìiii!
Una prostituta non dovrebbe provare piacere, ma in fondo (molto in fondo!) noi siamo puttane di lusso occasionali, mica baldracche da strada… Una bella goduta ogni tanto può anche starci.
I due maiali si svuotano le palle dentro la mia ragazza, incuranti degli accordi presi in precedenza, ma con quello che pagano qualche eccezione può anche starci…
Io continuo a masturbarmi adagio, mentre gli altri dopo aver consumato il loro rapporto multiplo si placano temporaneamente soddisfatti.
Mi alzo con calma e mi libero dei vestiti per non sciuparli, poi mi avvicino al groviglio di corpi nudi e sudati che ho davanti.
Per prima cosa stampo un bel bacio in bocca alla mia amante. Un bacio di lingua, lungo e saporito. Poi mi accosto ai maschi e bacio anche loro, un po’ di sfuggita, prima di accostami ai genitali dei tre, ancora accoppiati.
Per prima cosa svello il cazzo di Ahmed dall’ano di Eva; un fiotto di sborra calda sgorga dal buco rotto e scola ad imbrattare il perineo della ragazza e il sesso del maschio sottostante.
Il pene dell’arabo, accuratamente circonciso, è vischioso dei liquami di Eva, ancora piacevolmente tosto: comincio a segarlo per farlo indurire di nuovo, e intanto mi chino fra le cosce di Eva a raccogliere la sborra residua con la lingua.
- Hmmm… - bramisce la mia compagna, rabbrividendo di piacere.
Lecco con cura la pelle delicata all’interno delle cosce, lo sfintere slabbrato, la peluria bionda intorno al sesso profumato…
- Oohhh… Sì, mi piace…
…poi, dopo averla ripulita accuratamente del pasticcio combinato dall’arabo, procedo a leccare anche i testicoli gonfi e pelosi del greco, e l’asta del pene ancora immersa nella vagina della ragazza.
Lukas rabbrividisce quando con la lingua raggiungo il suo sfintere, e capisco che gli piace. Bene…
Continuo a segare Ahmed mentre lecco le palle a Lukas e con la sinistra ricomincio a masturbarmi piano.
Eva si lamenta per la mancanza di attenzione che le sto dimostrando: si gira cercandomi, e così facendo si lascia sfuggire dalla fica il cazzo maturo e ormai sgonfio.
Ammiro la vagina spalancata della mia amante: così bionda, palpitante, e così piena di sperma caldo e appiccicoso…
Le mollo una slappata a lingua dura, raccogliendo sborra e ingoiandola come un’affamata.
- Aahhh! – geme Eva, serrandomi il capo fra le cosce – Mi fai morire…
Ingollo una buona bicchierata di sperma greco (sa un po’ di uzo) e le titillo dolcemente il clito, facendola guaiolare come una cagnetta in calore.
Il cazzo di Ahmed adesso è bello tosto.
Prendo quello di Lukas in bocca e lo succhio con forza, ma ho già deciso di farmi scopare prima dall’arabo, più giovane e robusto.
M’impalo su Ahmed ed emetto un latrato da vera cagna: - Aahhh! Sì, scopami…
Poi mi piego in due e riprendo in bocca il cazzo di Lukas, decisa a fare fino in fondo il mio dovere di marchettara di lusso.
Ripresasi ormai del tutto, Eva viene a dermi una mano… Anzi, una lingua; e in meno di un minuto l’attempato armatore greco è di nuovo bello duro.
- Ficcamelo nel culo – gli sussurro in un orecchio con voce lasciva – Voglio anch’io una bella doppietta…
Lukas mi viene dietro e comincia ad armeggiare, ma è chiaramente in difficoltà a destreggiarsi nel groviglio delle nostre gambe. Dev’essere il suo primo sandwich da inculatore…
Eva va ad aiutarlo: prima mi slingua a dovere il buco per prepararlo alla sodomia, poi prende in bocca il cazzo e lo succhia per bene, intostandolo ulteriormente e lubrificandolo a sua volta. Infine, punta la cappella al mio orifizio e ce la schiaccia contro, incoraggiandolo a sfondarmi.
Stringo i denti per il dolore mentre la larga cappella mi spana lo sfintere, e per distrarmi bacio in bocca Ahmed, che mi sta sotto e mi tiene le chiappe aperte con le mani per aiutare il socio a fottermi il culo.
Quando sento il cazzo che mi cala dentro riempiendomi il retto, rabbrividisco di piacere strofinando i capezzoli gonfi sul petto peloso dell’arabo che mi scopa da sotto.
Adesso che li ho dentro tutti e due, Eva mi si accosta al viso e mi offre la lingua da succhiare in un torrido bacio lesbico davanti al naso del mio amante arabo.
- Hmmm…
Annaspo di piacere, mentre i due maschi cominciano a scoparmi lentamente, cercando di coordinarsi e di prendere in ritmo dentro il mio corpo.
Poi sussurro qualcosa a Eva, suggerendole cosa fare.
La mia compagna ridacchia divertita, annuisce e si alza in piedi staccandosi un momento da noi per correre nella nostra cabina.
I due puttanieri mi hanno ormai preso le misure, e cominciano a pistonarmi nel ventre con movimenti sempre più veloci e coordinati che mi fanno strillare di piacere e di dolore. Mi stanno aprendo in due, e ci stanno prendendo davvero gusto.
Bacio il maschio sotto di me, mentre quello alle mie spalle assume la guida del fottisterio, imprimendo il ritmo al nostro accoppiamento contro natura, e allunga le manacce per strapazzarmi le tette e torcermi i capezzoli duri ed eccitati.
- Ah! Aahhh… - annaspo, sventrata da quei colpi brutali – AAHHH! Godo… Godooo!!!
E’ il mio turno di venirmene sul lavoro, e non me ne vergogno affatto. Chiudo gli occhi e mi gusto l’orgasmo fino in fondo, sentendomi travolgere dal piacere.
Era un po’ che non avevo un orgasmo eterosessuale… E’ sempre bene non perdere le buone abitudini!
Con la coda dell’occhio vedo Eva che rientra in sala: indossa lo strapon, e le brillano gli occhi per l’eccitazione.
Adesso due maschi mi stanno chiavando come treni in corsa: io sono venuta, ma loro hanno le palle vuote e possono andare avanti un bel po’… Se Eva non si sbriga, rischio di ritrovarmi un buco largo come il traforo del Monte Bianco.
Mi sollevo quasi a sedere per farli rallentare: in questo modo il cazzo di Ahmed mi penetra ancora più a fondo (me lo sento alla bocca dell’utero), mentre quello di Lukas rimane dentro con la sola cappella; in compenso il greco può giocare un po’ con le mie tette e stazzonarle come più gli piace.
Eva approfitta della pausa per sistemarsi alle spalle del mucchio. Si inumidisce un dito e comincia a giocare con l’ano di Lukas che, come immaginavo, gradisce…
L’idillio dura meno di un minuto.
Repentinamente, Eva accosta il dildo all’orifizio lubrificato e inconsapevole del greco e glielo pianta dentro all’improvviso.
Lukas caccia un urlo di dolore e s’irrigidisce di colpo. Sento il suo cazzo affondarmi di schianto nelle viscere, teso e duro come una roccia, con una forza tale da sollevarmi letteralmente sopra Ahmed.
- AARGHHH!!! – urla l’armatore, sventrato dallo strapon della mia perfida compagna.
- Shash… - gli faccio io, premendomi le sue mani sui seni per bloccarlo, e girando il capo per offrirgli la mia lingua da succhiare – Non dire che non ti piace…
- Oh mio dio… Fa un male cane! – rantola quello, tremando convulsamente.
Ma il suo cazzo durissimo mi conferma che il maiale sta anche godendo da pazzi a prenderlo in culo mentre riempie un altro culo…
- Fa male, certo… - ammetto io, baciandolo – Però ti fa godere, vero?
Un attimo di esitazione: - Oh dio… Sì. Sì, mi fa godere…
- Fa godere anche me – gli confesso – Avanti, inculami… Inculami a sangue mentre lo prendi nel culo anche tu!
Eva comincia a fotterlo, e lui riprende a fottere me.
Sono in estasi, due cazzi durissimi mi riempiono ritmicamente la pancia: mi sembra di scoppiare.
Sotto di me Ahmed, arrazzato dallo spettacolo, comincia a tirarmi con forza i capezzoli, come se volesse strapparli. Lukas m’incula come un treno, e Eva incula lui con lo strapon.
Mi sembra di impazzire, ho gli occhi fuori dalla testa per la lussuria.
Il nostro folle trenino dura almeno quaranta minuti, al termine dei quali io sono più morta che viva, completamente sventrata, e mi accascio agonizzante sull’arabo sotto di me.
Ma quello che gode di più è Lukas, che alla fine mi scarica nell’intestino un’autentica secchiata di sborra calda e liquida.
L’ultimo a sborrare è Ahmed: si tira in piedi e mi prende per i capelli segandosi velocemente e puntandomi il cazzo come fosse una pistola, prima di schizzarmi tutto in faccia.
Fiotti di sperma sottile e trasparente mi spruzzano le guance, i capelli, il naso… La sborra mi cola dal mento imbrattandomi le tette e le cosce.
Stramazzo a terra, stremata.
Eva si prende lei cura di tutto: offre un drink ai nostri clienti soddisfatti, li accompagna a farsi una doccia, poi torna per aiutarmi a raggiungere il bagno a mia volta, dove cerco di darmi una ripulita.
Rido come una scema, vedendo che Eva indossa ancora lo strapon, e che il cazzo di lattice le penzola davanti facendola sembrare una vera ermafrodita.
Quando sbarchiamo i due soci, ci vediamo offrire due assegni, assai più sostanziosi di quanto pattuito.
- Spargeremo la voce – ci promette Lukas, ancora estasiato per la folle esperienza provata – Siete le ragazze più in gamba che abbia mai pagato!
Combinando brevi crociere e marchette di lusso, stacchiamo più che abbastanza per coprire le spese di mantenimento e attracco della Serenissima. I due puttanieri esotici sono stati di parola, e i clienti non ci mancano: soprattutto quelli che hanno fortuna al Casinò hanno fatto quasi una tradizione di venire a festeggiare a bordo con noi …
I cazzi non ci mancano, e neanche i soldi.
La vita è bella.
Patrizia V. © Copyright All Rights Reserved - L’utilizzazione, totale o parziale, di questa storia e delle precedenti e correlate caricate nel presente portale, incluse la riscrittura, la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti attraverso qualunque supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione dell'autore, sono vietati in quanto protetti dalla normativa sul diritto d'Autore. E’ consentito lo scaricamento della storia unicamente ad uso personale. Sono escluse dal divieto di cui sopra eventuali raccolte digitali promosse dal sito ospitante "Erotici Racconti". Ogni violazione verrá segnalata e perseguita a norma di Legge.
Ora il messaggio è più ambiguo, lascia intendere senza offrire, e mostra sia Eva che me al meglio delle nostre grazie: lei è in un topless discreto che offre un vassoio di cocktail, e io sono al timone con gli shorts più ridotti e la canotta più aderente che ho. Proponiamo crociere brevi e lunghe e servizi vari d’intrattenimento a bordo non meglio precisati, ma soprattutto mettiamo in chiaro che le tariffe sono dannatamente salate e si pagano all’imbarco.
E chi vuole intendere, intenda…
Passano pochi giorni e arrivano i Carabinieri.
Hanno un mandato per controllare se stiamo esercitando la prostituzione a bordo della Serenissima. Da brava cittadina, li faccio salire senza neppure controllare il mandato e li accompagno in giro per la barca facendo loro controllare tutto, compresa la documentazione di bordo e quella concernente la mia agenzia immobiliare online.
Sì, certo, a latere della mia attività principale, offriamo anche mini-crociere deluxe a bordo della nostra barca, così arrotondiamo le entrate e ammortizziamo il suo mantenimento. I prezzi sono piuttosto alti? E’ vero, ma sono pubblicati, e chi accetta di pagare lo fa liberamente. Inoltre io rilascio le fatture con la partita IVA.
La mia compagna? E’ una studentessa di psicologia all’università di Utrecht, cittadina comunitaria, perché? E’ maggiorenne, e vive con me… Oh, avete visto i nostri giocattoli? Sì, siamo una coppia omosessuale, anche se non abbiamo regolarizzato il rapporto, tanto non è obbligatorio, vero?
I preservativi sono una precauzione, siamo entrambe bisessuali.
Prostituzione? No, non ne sappiamo niente. Ma se dovessimo venire a sapere qualcosa, sarebbe nostra cura informare la Stazione Carabinieri del Lido. Ho già fatto la stessa cosa con un sospetto mafioso quando abitavo a Milano… Volete controllare?
Offriamo loro un caffè.
Ma certo, dovere… Arrivederci, maresciallo, e grazie della visita!
Per fortuna ha smesso di piovere. Il vento è ancora abbastanza forte, ma aiuterà ad asciugare il ponte.
La famigliola americana ultra-soft con quattro bambini grassi e due genitori grassissimi sbarca allegramente al termine del giro della laguna, ed Eva saltella di gioia all’idea di liberarsi di loro: le è anche toccato scortarli a terra per l’escursione a Murano dove hanno fatto incetta di cristalli artistici, e lei detesta camminare a passo di lumaca.
Il tempo di ripulire la cambusa e di farci una doccia, ed è già ora di andare a prendere i prossimi avventori… E questa volta si tratta di clienti un po’ più hard.
Come d’accordo, indosso un’uniforme bianca da capitano, con tanto di galloni e di berretto rigido che ho comprato apposta per l’occasione, mentre Eva si agghinda da hostess con una gonna e tacchi alti incompatibili con una barca ma indispensabili in base ai requisiti del generoso avventore.
Attracchiamo all’imbrunire in Riva degli Schiavoni per prendere a bordo i nuovi clienti: si tratta di due distinti uomini d’affari, un armatore greco e un finanziere arabo degli Emirati, che hanno appena terminato una trattativa piuttosto intensa ma anche molto lucrosa con una ditta con sede in città. Come parte degli incentivi offerti dalla parte italiana al termine delle trattative, noi siamo state assunte per allietare l’ultima serata veneziana degli ospiti stranieri.
Io conduco la manovra di approdo di poppa ed Eva, malferma su tacchi alti, si affanna a spingere la battagliola a terra e ad accogliere a bordo gli ospiti con un bel sorriso e un leggero inchino.
Come sento il rumore di rientro della passerella, dò nuovamente motore e mentre Eva offre un drink di benvenuto, io porto la Serenissima al largo fino a un punto di ormeggio più o meno a metà fra San Marco e la Dogana.
Solo allora, mentre Eva getta l’ancora, mi volto per salutare i passeggeri.
Il greco è sulla cinquantina, brizzolato e con un filo di pancia di troppo. L’arabo ha una decina di anni di meno, barbetta e baffetti curatissimi, un fisico secco e la carnagione olivastra tipica della sua gente. Si chiamano Lukas e Ahmed, e sono chiaramente di ottimo umore per la positiva conclusione della trattativa con gli italiani.
Mi sento scannerizzare dai loro sguardi come fossi sotto i raggi X, ma ho la sensazione di passare l’esame, almeno a giudicare dai loro sorrisi… Anche se naturalmente Eva ruba la scena!
La serata è fresca, sicuramente troppo per cenare in coperta, così abbiamo apparecchiato nel quadrato, con il menu fornito dai clienti.
Io siedo a capotavola da brava skipper, con gli ospiti ai lati, mentre Eva serve a tavola ancheggiando con aria anche troppo invitante. Quando non serve a tavola, siede davanti a me e mangia anche lei le prelibatezze che abbiamo acquistato con i soldi della ditta che ci ha ingaggiate.
Il cibo a base di pesce è ottimo, ma il vino è anche meglio, e contribuisce a sciogliere l’atmosfera.
Ben presto le mani degli ospiti cominciano a scivolare sulle curve di Eva e sulle sue belle gambe inguainate di nylon, mentre io continuo ad apparire distaccata.
Eva si libera dalle loro attenzioni, giusto il tempo di servire un digestivo, e i due tornano all’assalto.
Le spalline del vestitino scivolano di lato, scoprendo i seni piccoli e appuntiti dell’olandesina, e i due ricchi clienti si chinano a succhiarle i capezzoli scuri ed eretti.
Eva getta il capo all’indietro e geme di piacere facendosi succhiare le punte.
Io sorseggio il digestivo e lascio che i tre si divertano.
Li osservo mentre spogliano la mia ragazza e cominciano a leccarla tutta. Per loro è come se io non esistessi: uno la bacia mentre l’altro le lecca la fica, poi si scambiano… Quello che l’ha baciata per ultimo le offre il cazzo da succhiare, e lei docilmente si rivolta per offrire una prestazione migliore. Quello che la leccava adesso la scopa da dietro mentre l’amico la chiava in gola. Vanno avanti per un po’, poi si scambiano di nuovo.
Il più anziano si stende di schiena ed Eva si impala sul suo cazzo eretto e bagnato, mentre il più giovane glie lo rimette in gola stando in piedi accanto a lei.
Io comincio a masturbarmi lentamente, chiedendomi quando toccherà a me… Ammesso che io gli interessi del tutto, visto l’entusiasmo con cui si stanno scopando la mia compagna.
Dopo essersi goduto la gola profonda di Eva per un bel pezzo, l’arabo si stacca e va a porsi alle spalle della ragazza, scavalcando le gambe del socio.
Eva caccia un urlo quando Ahmed le pianta l’uccello nel sedere.
I tre si assestano un po’, poi iniziano il tramezzino più torrido cui mi sia mai capitato di assistere da spettatrice.
- Aahhh… Aahhh… - geme Eva, stantuffata ritmicamente in entrambi i buchi dai due ricchi clienti che la stanno impalando senza riguardi – Godo… Sìiii!
Una prostituta non dovrebbe provare piacere, ma in fondo (molto in fondo!) noi siamo puttane di lusso occasionali, mica baldracche da strada… Una bella goduta ogni tanto può anche starci.
I due maiali si svuotano le palle dentro la mia ragazza, incuranti degli accordi presi in precedenza, ma con quello che pagano qualche eccezione può anche starci…
Io continuo a masturbarmi adagio, mentre gli altri dopo aver consumato il loro rapporto multiplo si placano temporaneamente soddisfatti.
Mi alzo con calma e mi libero dei vestiti per non sciuparli, poi mi avvicino al groviglio di corpi nudi e sudati che ho davanti.
Per prima cosa stampo un bel bacio in bocca alla mia amante. Un bacio di lingua, lungo e saporito. Poi mi accosto ai maschi e bacio anche loro, un po’ di sfuggita, prima di accostami ai genitali dei tre, ancora accoppiati.
Per prima cosa svello il cazzo di Ahmed dall’ano di Eva; un fiotto di sborra calda sgorga dal buco rotto e scola ad imbrattare il perineo della ragazza e il sesso del maschio sottostante.
Il pene dell’arabo, accuratamente circonciso, è vischioso dei liquami di Eva, ancora piacevolmente tosto: comincio a segarlo per farlo indurire di nuovo, e intanto mi chino fra le cosce di Eva a raccogliere la sborra residua con la lingua.
- Hmmm… - bramisce la mia compagna, rabbrividendo di piacere.
Lecco con cura la pelle delicata all’interno delle cosce, lo sfintere slabbrato, la peluria bionda intorno al sesso profumato…
- Oohhh… Sì, mi piace…
…poi, dopo averla ripulita accuratamente del pasticcio combinato dall’arabo, procedo a leccare anche i testicoli gonfi e pelosi del greco, e l’asta del pene ancora immersa nella vagina della ragazza.
Lukas rabbrividisce quando con la lingua raggiungo il suo sfintere, e capisco che gli piace. Bene…
Continuo a segare Ahmed mentre lecco le palle a Lukas e con la sinistra ricomincio a masturbarmi piano.
Eva si lamenta per la mancanza di attenzione che le sto dimostrando: si gira cercandomi, e così facendo si lascia sfuggire dalla fica il cazzo maturo e ormai sgonfio.
Ammiro la vagina spalancata della mia amante: così bionda, palpitante, e così piena di sperma caldo e appiccicoso…
Le mollo una slappata a lingua dura, raccogliendo sborra e ingoiandola come un’affamata.
- Aahhh! – geme Eva, serrandomi il capo fra le cosce – Mi fai morire…
Ingollo una buona bicchierata di sperma greco (sa un po’ di uzo) e le titillo dolcemente il clito, facendola guaiolare come una cagnetta in calore.
Il cazzo di Ahmed adesso è bello tosto.
Prendo quello di Lukas in bocca e lo succhio con forza, ma ho già deciso di farmi scopare prima dall’arabo, più giovane e robusto.
M’impalo su Ahmed ed emetto un latrato da vera cagna: - Aahhh! Sì, scopami…
Poi mi piego in due e riprendo in bocca il cazzo di Lukas, decisa a fare fino in fondo il mio dovere di marchettara di lusso.
Ripresasi ormai del tutto, Eva viene a dermi una mano… Anzi, una lingua; e in meno di un minuto l’attempato armatore greco è di nuovo bello duro.
- Ficcamelo nel culo – gli sussurro in un orecchio con voce lasciva – Voglio anch’io una bella doppietta…
Lukas mi viene dietro e comincia ad armeggiare, ma è chiaramente in difficoltà a destreggiarsi nel groviglio delle nostre gambe. Dev’essere il suo primo sandwich da inculatore…
Eva va ad aiutarlo: prima mi slingua a dovere il buco per prepararlo alla sodomia, poi prende in bocca il cazzo e lo succhia per bene, intostandolo ulteriormente e lubrificandolo a sua volta. Infine, punta la cappella al mio orifizio e ce la schiaccia contro, incoraggiandolo a sfondarmi.
Stringo i denti per il dolore mentre la larga cappella mi spana lo sfintere, e per distrarmi bacio in bocca Ahmed, che mi sta sotto e mi tiene le chiappe aperte con le mani per aiutare il socio a fottermi il culo.
Quando sento il cazzo che mi cala dentro riempiendomi il retto, rabbrividisco di piacere strofinando i capezzoli gonfi sul petto peloso dell’arabo che mi scopa da sotto.
Adesso che li ho dentro tutti e due, Eva mi si accosta al viso e mi offre la lingua da succhiare in un torrido bacio lesbico davanti al naso del mio amante arabo.
- Hmmm…
Annaspo di piacere, mentre i due maschi cominciano a scoparmi lentamente, cercando di coordinarsi e di prendere in ritmo dentro il mio corpo.
Poi sussurro qualcosa a Eva, suggerendole cosa fare.
La mia compagna ridacchia divertita, annuisce e si alza in piedi staccandosi un momento da noi per correre nella nostra cabina.
I due puttanieri mi hanno ormai preso le misure, e cominciano a pistonarmi nel ventre con movimenti sempre più veloci e coordinati che mi fanno strillare di piacere e di dolore. Mi stanno aprendo in due, e ci stanno prendendo davvero gusto.
Bacio il maschio sotto di me, mentre quello alle mie spalle assume la guida del fottisterio, imprimendo il ritmo al nostro accoppiamento contro natura, e allunga le manacce per strapazzarmi le tette e torcermi i capezzoli duri ed eccitati.
- Ah! Aahhh… - annaspo, sventrata da quei colpi brutali – AAHHH! Godo… Godooo!!!
E’ il mio turno di venirmene sul lavoro, e non me ne vergogno affatto. Chiudo gli occhi e mi gusto l’orgasmo fino in fondo, sentendomi travolgere dal piacere.
Era un po’ che non avevo un orgasmo eterosessuale… E’ sempre bene non perdere le buone abitudini!
Con la coda dell’occhio vedo Eva che rientra in sala: indossa lo strapon, e le brillano gli occhi per l’eccitazione.
Adesso due maschi mi stanno chiavando come treni in corsa: io sono venuta, ma loro hanno le palle vuote e possono andare avanti un bel po’… Se Eva non si sbriga, rischio di ritrovarmi un buco largo come il traforo del Monte Bianco.
Mi sollevo quasi a sedere per farli rallentare: in questo modo il cazzo di Ahmed mi penetra ancora più a fondo (me lo sento alla bocca dell’utero), mentre quello di Lukas rimane dentro con la sola cappella; in compenso il greco può giocare un po’ con le mie tette e stazzonarle come più gli piace.
Eva approfitta della pausa per sistemarsi alle spalle del mucchio. Si inumidisce un dito e comincia a giocare con l’ano di Lukas che, come immaginavo, gradisce…
L’idillio dura meno di un minuto.
Repentinamente, Eva accosta il dildo all’orifizio lubrificato e inconsapevole del greco e glielo pianta dentro all’improvviso.
Lukas caccia un urlo di dolore e s’irrigidisce di colpo. Sento il suo cazzo affondarmi di schianto nelle viscere, teso e duro come una roccia, con una forza tale da sollevarmi letteralmente sopra Ahmed.
- AARGHHH!!! – urla l’armatore, sventrato dallo strapon della mia perfida compagna.
- Shash… - gli faccio io, premendomi le sue mani sui seni per bloccarlo, e girando il capo per offrirgli la mia lingua da succhiare – Non dire che non ti piace…
- Oh mio dio… Fa un male cane! – rantola quello, tremando convulsamente.
Ma il suo cazzo durissimo mi conferma che il maiale sta anche godendo da pazzi a prenderlo in culo mentre riempie un altro culo…
- Fa male, certo… - ammetto io, baciandolo – Però ti fa godere, vero?
Un attimo di esitazione: - Oh dio… Sì. Sì, mi fa godere…
- Fa godere anche me – gli confesso – Avanti, inculami… Inculami a sangue mentre lo prendi nel culo anche tu!
Eva comincia a fotterlo, e lui riprende a fottere me.
Sono in estasi, due cazzi durissimi mi riempiono ritmicamente la pancia: mi sembra di scoppiare.
Sotto di me Ahmed, arrazzato dallo spettacolo, comincia a tirarmi con forza i capezzoli, come se volesse strapparli. Lukas m’incula come un treno, e Eva incula lui con lo strapon.
Mi sembra di impazzire, ho gli occhi fuori dalla testa per la lussuria.
Il nostro folle trenino dura almeno quaranta minuti, al termine dei quali io sono più morta che viva, completamente sventrata, e mi accascio agonizzante sull’arabo sotto di me.
Ma quello che gode di più è Lukas, che alla fine mi scarica nell’intestino un’autentica secchiata di sborra calda e liquida.
L’ultimo a sborrare è Ahmed: si tira in piedi e mi prende per i capelli segandosi velocemente e puntandomi il cazzo come fosse una pistola, prima di schizzarmi tutto in faccia.
Fiotti di sperma sottile e trasparente mi spruzzano le guance, i capelli, il naso… La sborra mi cola dal mento imbrattandomi le tette e le cosce.
Stramazzo a terra, stremata.
Eva si prende lei cura di tutto: offre un drink ai nostri clienti soddisfatti, li accompagna a farsi una doccia, poi torna per aiutarmi a raggiungere il bagno a mia volta, dove cerco di darmi una ripulita.
Rido come una scema, vedendo che Eva indossa ancora lo strapon, e che il cazzo di lattice le penzola davanti facendola sembrare una vera ermafrodita.
Quando sbarchiamo i due soci, ci vediamo offrire due assegni, assai più sostanziosi di quanto pattuito.
- Spargeremo la voce – ci promette Lukas, ancora estasiato per la folle esperienza provata – Siete le ragazze più in gamba che abbia mai pagato!
Combinando brevi crociere e marchette di lusso, stacchiamo più che abbastanza per coprire le spese di mantenimento e attracco della Serenissima. I due puttanieri esotici sono stati di parola, e i clienti non ci mancano: soprattutto quelli che hanno fortuna al Casinò hanno fatto quasi una tradizione di venire a festeggiare a bordo con noi …
I cazzi non ci mancano, e neanche i soldi.
La vita è bella.
Patrizia V. © Copyright All Rights Reserved - L’utilizzazione, totale o parziale, di questa storia e delle precedenti e correlate caricate nel presente portale, incluse la riscrittura, la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti attraverso qualunque supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione dell'autore, sono vietati in quanto protetti dalla normativa sul diritto d'Autore. E’ consentito lo scaricamento della storia unicamente ad uso personale. Sono escluse dal divieto di cui sopra eventuali raccolte digitali promosse dal sito ospitante "Erotici Racconti". Ogni violazione verrá segnalata e perseguita a norma di Legge.
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