Mammina sei unica tre

di
genere
incesti

L'aver visto il cazzo di Alì, fù devastante per mè, per giorni e giorni lo sognai, immaginai di succhiarlo, di masturbarlo, e così ne parlai un fine settimana a mia madre, avevamo appena finito di fare del sesso meraviglioso, le avevo appena sborrato in bocca, e lei mi aveva appena montata con un bel fallo, le raccontai di quel giorno, tutto per filo e per segno, e d come mi avesse colpito, lei mi accarezzò, e mi raccontò di un periodo della sua vita, che trascorse in centro africa per lavoro, io ero piccola, e lei rimase circa tre mesi, e in quel periodo, si scopò parecchi ragazzi di colore, alcuni veramente dotatissimi, e li prese in figa e in culo, tra l'altro, lei ha tutt'ora un culo da favola, un buchetto bellissimo, sembra vergine, ma quando viene violato, si allarga senza problemi e questo è positivo, mi disse, perché l'ho allenato molto ed è quello che farai anche tù, se sei intenzionata a prendere certi calibri.
Devi saper mi disse, che se hai deciso di intraprendere questo stile di vita, devi avere delle regole, primo, Luca lo deve sapere, perché se andrà avanti la vostra storia deve esserne a conoscenza, e se possibile condividerlo, secondo devi abituarti a dilatarti giorno per giorno, per non rovinarti, e terzo, per certi calibri non esistono profilattici, quindi dovrai farlo senza, è quindi indispensabile che il tuo partner non sia occasionale e che si sia fatto prima tutti gli esami, dopo di chè, se vuoi io ti aiuterò.
Abbracciai mi madre e la baciai in bocca, e dopo il suo racconto, mi ero eccitata, la scopai immediatamente, un furioso amplesso, dove godemmo tutte due, la riempii del mio seme, e poi le baciai i capezzoli, e comincia a succhiarli, come facevi da piccola mi disse lei, e cominciò a gemere, sai mi disse, quando ti allattavo godevo ad ogni tua succhiata, sborravo come una pazza, dovevo continuamente sospendere le poppate, mi facevi impazzire, la guardai e le dissi una cosa pazzesca, sai mamma mi piacerebbe vederti gravida, con il pancione, lei mi sorrise e mi accarezzò, si disse a volte ci penso ad avere un altro figlio, chissà, forse un giorno, io e tè, un tuo bimbo, perché no, non mi spiacerebbe, e continuò, mentre gemeva di godimento, smetterò la pillola, e rimarrò a casa per un po', altrimenti rischierei di rimanere incinta di un altro, e tutti i giorni mi scoperai, mmm si lo diremo a Luca e a papà, e vedremo, poi godette come una pazza.
Nei giorni successivi, parlai con Luca delle mie intenzioni, sessuali, di quello che volevo fare, di Alì, ma non disi nulla di mia madre, lo avremmo affrontato tutti insieme, e lui ne fù entusiasta, anche perché comunque lui frequentava ragazze vere, e col tempo io sarei senz'altro stata di peso, e così comincia con l'aiuto di Luana di mia madre ad allargarmi sempre di più, ci vollero parecchi mesi, e ad ogni traguardo raggiunto, mi procuravano un'uomo sempre più possente, e mi abituai a prenderlo sempre più grosso e sempre più lungo, facendo in modo da mantenere elastico il mio buchino.
Finalmente mia madre un giorno, dopo un incontro sessuale, con un suo collega veramente super, mi disse che ero pronta, ma che non lo avrei fatto da sola, e quindi organizzammo per la settimana dopo da noi.
Erano passati 5 mesi da quando avevo incontrato Alì, era gennaio, e ora era giugno, un bel mese, non ancora caldo, ma non freddo, potevo ancora indossare il mio reggicalze e le calze, così mi trovò Alì un sabato mattina, arrivarono a casa nostra verso le dieci, Alì, Antonio e Luana, ad accoglierli mia madre.
Aprì la porta e li accolse in vestaglia trasparente, reggiseno slip reggicalze calze velatissime e tacco 12, alla vista di mia madre Alì strabuzzò gli occhi, Luana abbracciò mi madre e si complimentò, e tolto lo spolverino rimase con le stesse cose di mamma a differenza che ormai la pancia le stava crescendo, era incinta da alcuni mesi, e se le cose procedevano di quel passo, Luana avrebbe avuto una pancia enorme, mamma la accarezzò e a sua volta le fece i complimenti, poi lei abbracciò Antonio, che le disse, sono frocio, ma l'aver scopato con tè è un ricordo bellissimo, lei rise, e li accompagnò in camera, dove li attendevo, supina sul letto, in reggiseno slip, reggicalze calze e scarpe tacco dieci, tutto rigorosamente bianco, come una sposa disse mia madre, visto che oggi diventerà finalmente una di noi, una vera donna, e tu Alì avrai il piacere di sfondarla.
si sistemarono al bordo del letto, mentre Antonio spogliò Alì, e mentre era intento a succhiare il bastone, per intostarlo, Luana e mamma si dedicarono a mè, mi baciarono, succhiarono, leccarono, a Luana toccò il compito di svuotarmi , e con un magistrale pompino mi fece sborrare, e bevve tutto, mia madre, cominciò a lubrificarmi da dentro con la sua manina, entrava e usciva trasportando al mio interno crema lubrificante, poco dopo ero pronta.
Antonio veva lubrificato al massimo il cazzo di Alì, io mi stesi, e mamma da una parte, e Luana dall'altra mi sollevarono le gambe, e così ero pronta per lui, Alì si sistemò in mezzo alle mie gambe, Antonio afferrò il membro, e lui si abbassò, mi baciò in bocca e poi guardandomi mi disse: tesoro oggi diventerai una delle mie donne, ti romperò, ma godrai, sarà l'inizio della tua vita, ma la fine di quella che conosci, i cazzetti qui dentro non troveranno molto, e si sollèvò, si spinse avanti, Antonio lo scappellò, era enorme, mi ero preparata, ma in un attimo fui presa dal panico, Alì cominciò.
Spinse leggermente e la sua cappella si fece faticosamente spazio, il dolore crebbe, costantemente più entrava più cresceva, mi sentivo rompere, le pareti dell'ano, per fortuna ben preparate cedevano, senza rompersi, entrava, si entrava, un attimo e sentii lo stesso rumore prodotto da Luana quel giorno, era l'ano che vinto, risucchiava la cappella al suo interno.
Alì si fermò, il dolore molto forte cominciava a calare, mi chiese cosa doveva fare, mi guardò con uno sguardo duro, da padrone, da chi aveva capito che sarei stata il suo giocattolo per sempre, e che desideravo essere sfondata, con tutta me stessa, gli dissi: sfondami amore, fammi sentire il tuo cazzo ti prego, non se lo fece ripetere, ricominciò, entrò lentamente, fino a quando sentii il mio intestino adattarsi alla sua lunghezza, estendersi a volte con dolore, ma poi sentii le sue sacce sbattere contro il mio ano, era dentro, mi mancava il fiato, ma era dentro, l'ingresso del mio ano era teso come un tamburo, ma Alì era dentro, e poi cominciò ad uscire, sentivo tutta la lunghezza del suo membro, esasperante non finiva mai, cominciò ad andare avanti e indietro, interminabili volte, il dolore aveva lasciato il posto al piacere, che cresceva sempre più prepotente, ad un tratto, sfilò il suo cazzo da mè, me lo mostrò, una leggera venatura di rosso, era inevitabile che succedesse, poi con un possente colpo di reni me lo reinfilò nel culo, lo sentii per tutto il tragitto, ma provai solo piacere, all'ora cominciò a pomparmi sempre più forte, godevo, iniziai a urlare, allora mia madre mi infilò la sua lingua in bocca, e Luana mi masturbava il cazzo che nel frattempo si era indurito.
Alì venne, in un attimo lo sentìì ingrossare dentro di mè, e sentii il suo possente getto, non c'era posto per il suo cazzo e la sua sborra, ero piena, e all'ora la sentii scorrere tra le pareti del mio culo e il suo cazzo, e fuoriuscire da mè, era una sensazione pazzesca, godevo, mia madre mi baciava, Luana portava all'orgasmo il mio pene, ero in paradiso.
Poi A lì si sfilò, e una volta fuori lo portò alla mia bocca e disse, Donna pulisci il tuo uomo, e così feci, gustai la sua sborra che ancora colava dal suo cazzo, lo pulii e bevvi tutto fino in fondo.
Poi una volta che Alì mi lasciò, costatammo i danni, il mio ano era completamente devastato, non rotto ma dilatato e molto, ci mise un'oretta a richiudersi, grazie ad impacchi e cremine, ma fortunatamente ero ritornata quasi normale, in due tre giorni sembravo nuova.
Erano ormai le 12 passate, e ci trattenemmo tutti a pranzo, dopo cena, mia madre chiese ad Al', se voleva scoparla, si precipitò in camera con lei e cosa normale per mè, vidi scomparire il cazzo nella sua figa senza sforzo, e dopo una lunga pompata, le venne dentro, godettero tutti e due come ricci, poi mia madre, guardando mè Luana, e Antonio disse: questa è l'ultima volta che scopo con altri e protetta, da domani smetterò la pillola, ho chiesto e ottenuto dalla mia azienda sei mesi di permesso speciale, che trascorrerò a casa con mia figlia, che sarà intenta a scoparmi fino ad ingravidarmi.
Abbracciai mi madre e piansi, ero felice, avrei avuto un figlio da lei, colei che mi aveva partorito, festeggiammo a suon di sborra, spompinando Antonio e Alì, e come ultimo regalo, mia madre si girò e disse: Antonio entra nel culo o in figa è un regalo, lui si avventò e la scopò in figa, mentre Alì infilo la figa di Luana, e io mi masturbavo, una decina di minuti e Antonio sborrò in figa a mia madre idem A lì, e io nella bocca di mamma.

scritto il
2016-12-08
1 0 K
visite
1
voti
valutazione
3
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Mammina sei unica due

racconto sucessivo

Colleghi biricchini 6
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.