Colleghi biricchini 7
di
Paola trav
genere
gay
Eccomi, e concentriamoci al dopo Roma, dopo che Antonio ci ha raggiunte, e come era chiaro, abbiamo passato dei giorni e delle notti pazzesche, si doveva rientrare nella normalità, anche se a dire il vero non fù molto facile, Luca era ormai entrato nella parte femminile, al punto, che volle rientrare in treno en femme.
Devo dire che travestita era stupenda, non sembrava assolutamente un maschietto, e cos' si fece, partimmo verso le dieci da termini, andammo in taxi, e passammo circa un'oretta nel freccia club,e li fù il battesimo di fuoco per Luca, che chiamammo per discrezione Lucia, una volta entrati nel locale, ci trovammo un settantina circa di viaggiatori, donne uomini anziani e giovani, e come era logico, gli sguardi, furono per Lucia, era stupenda, indossava un taiorino camicia e gonna, a metà coscia, un paio di collant leggerissime color carne, un paio di scarpe tacco 10 allacciate sopra la caviglia, una borsa a tracolla, truccata molto bene, e una parrucca bionda con capelli mossi, non sembrava affatto un maschietto.
Dopo l'iniziale imbarazzo di Lucia, e fatti i nostri biglietti, ci sediamo e attendiamo il nostro treno, e qui intervengo io , da buona navigata che sono, le consiglio come accavallare le gambe, come sollevare la gonna, le consiglio di andare in bagno e di sistemare i testicoli, e di rigirare il cazzo, in modo che non si noti il gonfiore, cosa che lei immediatamente fa, e una volta ritornata, e accavallate le gambe, nulla si nota, sembra una vera donna, e poi comincio a sussurrarle frasi oscene, per fare in modo di eccitarle e renderle difficile controllare il proprio pene, cosa in qui riesco pienamente, tanto da sentirla soffrire dal dolore che le provoca il cazzo che cerca la strada per indurirsi, ma per fortuna riesce a controllarsi.
Arrivato il nostro treno, ho fatto in modo da prendere un salottino con la scusa del lavoro, ci accomodiamo, e mentre Lucia si sistema la valigia, Antonio da dietro le infila una mano sotto la gonna, e smuove il pene a lucia, il quale sguscia immediatamente in avanti e prende immediatamente consistenza, forse troppa, e una volta girata, si nota immediatamente il rigonfiamento sulla gonna, e un attimo dopo, mi giro e noto la capotreno che con la bocca aperta osserva Lucia, la quale impietrita nemmeno copre la propria erezione, sono attimi imbarazzanti, ma sensuali, le due donne si osservano, e poi appare una piccola macchiolina sulla gonna di Lucia, che in pochi secondi cresce sempre di più, fino ad cominciare a colare liquido bianco, era venuta, forse la costrinzione delle ore precedenti, l'essere travestita tra la folla, l'erezione pazzesca, la capotreno, chissà, stà di fatto che aveva sborrato.
Dopo il primo momento di imbarazzo, la capotreno, dice a Lucia di seguirla, che la accompagnava nel vagone dubito dopo, dove non vi era nessuno, e in bagno poteva ripulirsi, e Lucia tutta rossa la segue, e poi, ci racconterà lei, che una volta in bagno, la capotreno, ha voluto vederla nuda, e la cosa l'ha eccitato moltissimo, vedere una donna con il cazzo, e che si erano scambiate il numero di telefono, poi una volta rimessasi, Lucia è tornata da noi, e così, per il viaggio, Antonio ha avuto la possibilità di scoparla per un paio di volte, mentre io osservavo e mi ricordavo l'inizio della vicenda, e ero felicissima di aver dato la possibilità di liberare la donna che Luca aveva in sé, ora c'era da pensare come fare una volta a casa con la sua famiglia, che come sapete non immagina nemmeno per un attimo chi e cosa sia diventata.
E poi pensavo alla mia situazione, non famigliare, grazie al cielo era risolta da anni, ma lavorativa, facevo sempre più fatica a nascondere la mia vera sessualità, a volte mi veniva voglia di presentarmi en femme, e spesso quando ero sola lo facevo, spesso mi truccavo, a volte mi mettevo anche solo il rossetto, e sempre indossavo sotto intimo femminile, in più occasioni a momenti le mie segretarie mi scoprivano, ma per ora non era successo, e speravo non accadesse mai, e poi arrivammo a Milano.
lucia e Antonio sono andati via insieme, e credo di sapere dove, io invece mi reco in ufficio a sbrigare le ultime cose e informare le mie collaboratrici dell'esito degli incontri, entro in ufficio, e stranamente sento pochissimo rumore, e mentre mi dirigo al mio ufficio, incontro la mia segretari principale, donna sulla sessantina, la mia prima segretaria, ereditata dal precedente direttore, donna di classe, molto efficiente, e sicuramente da giovane deve essere stata l'amante del mio predecessore, e sfortunatamente per lei, non la mia visto che cosa sono, e mi guarda, e mi dice che oggi le altre, visto che sarei rientrato tardi, avevano preso un permesso, e che il giorno dopo sarebbero state pronte per l'incontro e per le nuove direttive.
Risposi che era stata una scelta intelligente, e che le ringraziavo, poi mentre mi appresto ad entrare, lei aggiunge: a proposito, le faccio i complimenti, ottime scelte, e si vede che lei ha buon gusto Paola, mi si gela il sangue, apro la porta e sulla scrivania, ben messe, trovo tutte le mie cosine, vestitini, intimo scarpe, trucchi parrucche, tutte le cose che avevo ben riposto nell'armadio e che tenevo ben chiuse, ma cosa era successo? non feci quasi in tempo a chiedermelo, lei si presentò alla porta, e disse: vede dottore, due giorni fa si è verificata una perdita a un tubo, e per ripararla, si è dovuto spostare l'armadio, e per farlo, visto il peso, andava svuotato, ma visto che era chiuso, mi sono permessa di farlo aprire da un fabbro, che gentilmente a provveduto, solo che all'apertura, per sua fortuna, ero presente io, e ho subito capito cosa contenesse, e con una scusa, ho allontanato tutti, e provveduto a svuotarlo, ho infilato tutto in un trollei e l'ho portata a casa mia.
Poi a riparazione avvenuta, continuò, ho provveduto a riportare il tutto, dopo averlo ben lavato e stirato chiaramente, e mi sono permessa di sostituire le calze smagliate con delle nuove, ho poi convinto le altre a rimanere a casa questo pomeriggio, per darle il tempo di sistemare le sue cose, spero di essere stata efficiente, e mi scusi se mi sono intromessa nella sua pricacy.
Ero basita e snza parole, poi eli aggiunse, ho sempre saputo, che lei fosse diverso, e spesso ho visto che cosa indossava, e mi creda, mi è sempre dispiaciuto non essere stata la sua segretaria particolare, la avrei aiutata, e così chiuse la porta e si rimise al lavora, io sistemai tutte le cose al loro posto, e poi mi venne un'idea, mi denudai, mi feci una doccia, e poi con tranquillità mi preparai, misi un reggiseno abbinato ad uno slip bianco, e sotto delle protesi della quarta misura, mi allacciai un reggicalze anch'esso bianco, mi misi un paio delle calze acquistate dalla mia segretaria, e una volta fatto, mi feci scivolare un vestitino a tubino nero, aderentissimo, e poi un paio di sandaletti neri tacco 10, mi truccai per bene, e poi ultimo tocco, misi il rossetto rosso chanell, da vera troia, ero pronta, un poco impaurita, ma pronta, e una volta tranquilla, mi sedetti con una coscia sulla scrivania, e con una gamba su e una che appoggiava a terra leggermente di profilo verso la porta chiamai la mia segretaria per nome, Vittoria.
Un attimo dopo lei entrò, e una volta vistami rimase senza parole, si portò la mano alla bocca e spalancò gli occhi, dottore mi disse: ma lei è stupenda, una donna di classe e bellissima, Paola dissi, per lei Vittoria sono Paola, e sono felice che abbia scoperto il mio segreto, ora sono più tranquilla, e se lei è d'accordo, ci sediamo e di cose da chiedermi ne avrà molte credo, e così facemmo, passarono parecchie ore, e spiegai e raccontai tutto, dalla mia gioventù, ai miei amori, a mia moglie a Luca e Antonio, tutto insomma, poi mi accorsi che era tardi, e quindi invitai Vittoria a cena in un bellissimo e appartato ristorantino, dove continuammo la nostra bella chiacchierata, poi sul tardi, Vittoria mi invitò da lei, e così passai la notte da lei, dove feci il mio dovere da maschietto, e lo feci con naturalezza, Vittoria era ed è una bella donna sensuale, e con lei sono stata anche un'ottima lesbica.
Poi al mattino, rimessami uomo, decidemmo di continuare la nostra storio, e di fare in modo che in ufficio non entrasse nessuna delle altre ragazze, cosa che succedeva di rado, in modo da permettermi di mettermi donna e così sia Luca che Antonio potevano a loro volta avermi, anche se poi, con un'escamotage, visto cosa succedeva a Luca, lo facemmo licenziare e riassumemmo come segretaria nell'ufficio di Vittoria, così potè finalmente essere donna.
Devo dire che travestita era stupenda, non sembrava assolutamente un maschietto, e cos' si fece, partimmo verso le dieci da termini, andammo in taxi, e passammo circa un'oretta nel freccia club,e li fù il battesimo di fuoco per Luca, che chiamammo per discrezione Lucia, una volta entrati nel locale, ci trovammo un settantina circa di viaggiatori, donne uomini anziani e giovani, e come era logico, gli sguardi, furono per Lucia, era stupenda, indossava un taiorino camicia e gonna, a metà coscia, un paio di collant leggerissime color carne, un paio di scarpe tacco 10 allacciate sopra la caviglia, una borsa a tracolla, truccata molto bene, e una parrucca bionda con capelli mossi, non sembrava affatto un maschietto.
Dopo l'iniziale imbarazzo di Lucia, e fatti i nostri biglietti, ci sediamo e attendiamo il nostro treno, e qui intervengo io , da buona navigata che sono, le consiglio come accavallare le gambe, come sollevare la gonna, le consiglio di andare in bagno e di sistemare i testicoli, e di rigirare il cazzo, in modo che non si noti il gonfiore, cosa che lei immediatamente fa, e una volta ritornata, e accavallate le gambe, nulla si nota, sembra una vera donna, e poi comincio a sussurrarle frasi oscene, per fare in modo di eccitarle e renderle difficile controllare il proprio pene, cosa in qui riesco pienamente, tanto da sentirla soffrire dal dolore che le provoca il cazzo che cerca la strada per indurirsi, ma per fortuna riesce a controllarsi.
Arrivato il nostro treno, ho fatto in modo da prendere un salottino con la scusa del lavoro, ci accomodiamo, e mentre Lucia si sistema la valigia, Antonio da dietro le infila una mano sotto la gonna, e smuove il pene a lucia, il quale sguscia immediatamente in avanti e prende immediatamente consistenza, forse troppa, e una volta girata, si nota immediatamente il rigonfiamento sulla gonna, e un attimo dopo, mi giro e noto la capotreno che con la bocca aperta osserva Lucia, la quale impietrita nemmeno copre la propria erezione, sono attimi imbarazzanti, ma sensuali, le due donne si osservano, e poi appare una piccola macchiolina sulla gonna di Lucia, che in pochi secondi cresce sempre di più, fino ad cominciare a colare liquido bianco, era venuta, forse la costrinzione delle ore precedenti, l'essere travestita tra la folla, l'erezione pazzesca, la capotreno, chissà, stà di fatto che aveva sborrato.
Dopo il primo momento di imbarazzo, la capotreno, dice a Lucia di seguirla, che la accompagnava nel vagone dubito dopo, dove non vi era nessuno, e in bagno poteva ripulirsi, e Lucia tutta rossa la segue, e poi, ci racconterà lei, che una volta in bagno, la capotreno, ha voluto vederla nuda, e la cosa l'ha eccitato moltissimo, vedere una donna con il cazzo, e che si erano scambiate il numero di telefono, poi una volta rimessasi, Lucia è tornata da noi, e così, per il viaggio, Antonio ha avuto la possibilità di scoparla per un paio di volte, mentre io osservavo e mi ricordavo l'inizio della vicenda, e ero felicissima di aver dato la possibilità di liberare la donna che Luca aveva in sé, ora c'era da pensare come fare una volta a casa con la sua famiglia, che come sapete non immagina nemmeno per un attimo chi e cosa sia diventata.
E poi pensavo alla mia situazione, non famigliare, grazie al cielo era risolta da anni, ma lavorativa, facevo sempre più fatica a nascondere la mia vera sessualità, a volte mi veniva voglia di presentarmi en femme, e spesso quando ero sola lo facevo, spesso mi truccavo, a volte mi mettevo anche solo il rossetto, e sempre indossavo sotto intimo femminile, in più occasioni a momenti le mie segretarie mi scoprivano, ma per ora non era successo, e speravo non accadesse mai, e poi arrivammo a Milano.
lucia e Antonio sono andati via insieme, e credo di sapere dove, io invece mi reco in ufficio a sbrigare le ultime cose e informare le mie collaboratrici dell'esito degli incontri, entro in ufficio, e stranamente sento pochissimo rumore, e mentre mi dirigo al mio ufficio, incontro la mia segretari principale, donna sulla sessantina, la mia prima segretaria, ereditata dal precedente direttore, donna di classe, molto efficiente, e sicuramente da giovane deve essere stata l'amante del mio predecessore, e sfortunatamente per lei, non la mia visto che cosa sono, e mi guarda, e mi dice che oggi le altre, visto che sarei rientrato tardi, avevano preso un permesso, e che il giorno dopo sarebbero state pronte per l'incontro e per le nuove direttive.
Risposi che era stata una scelta intelligente, e che le ringraziavo, poi mentre mi appresto ad entrare, lei aggiunge: a proposito, le faccio i complimenti, ottime scelte, e si vede che lei ha buon gusto Paola, mi si gela il sangue, apro la porta e sulla scrivania, ben messe, trovo tutte le mie cosine, vestitini, intimo scarpe, trucchi parrucche, tutte le cose che avevo ben riposto nell'armadio e che tenevo ben chiuse, ma cosa era successo? non feci quasi in tempo a chiedermelo, lei si presentò alla porta, e disse: vede dottore, due giorni fa si è verificata una perdita a un tubo, e per ripararla, si è dovuto spostare l'armadio, e per farlo, visto il peso, andava svuotato, ma visto che era chiuso, mi sono permessa di farlo aprire da un fabbro, che gentilmente a provveduto, solo che all'apertura, per sua fortuna, ero presente io, e ho subito capito cosa contenesse, e con una scusa, ho allontanato tutti, e provveduto a svuotarlo, ho infilato tutto in un trollei e l'ho portata a casa mia.
Poi a riparazione avvenuta, continuò, ho provveduto a riportare il tutto, dopo averlo ben lavato e stirato chiaramente, e mi sono permessa di sostituire le calze smagliate con delle nuove, ho poi convinto le altre a rimanere a casa questo pomeriggio, per darle il tempo di sistemare le sue cose, spero di essere stata efficiente, e mi scusi se mi sono intromessa nella sua pricacy.
Ero basita e snza parole, poi eli aggiunse, ho sempre saputo, che lei fosse diverso, e spesso ho visto che cosa indossava, e mi creda, mi è sempre dispiaciuto non essere stata la sua segretaria particolare, la avrei aiutata, e così chiuse la porta e si rimise al lavora, io sistemai tutte le cose al loro posto, e poi mi venne un'idea, mi denudai, mi feci una doccia, e poi con tranquillità mi preparai, misi un reggiseno abbinato ad uno slip bianco, e sotto delle protesi della quarta misura, mi allacciai un reggicalze anch'esso bianco, mi misi un paio delle calze acquistate dalla mia segretaria, e una volta fatto, mi feci scivolare un vestitino a tubino nero, aderentissimo, e poi un paio di sandaletti neri tacco 10, mi truccai per bene, e poi ultimo tocco, misi il rossetto rosso chanell, da vera troia, ero pronta, un poco impaurita, ma pronta, e una volta tranquilla, mi sedetti con una coscia sulla scrivania, e con una gamba su e una che appoggiava a terra leggermente di profilo verso la porta chiamai la mia segretaria per nome, Vittoria.
Un attimo dopo lei entrò, e una volta vistami rimase senza parole, si portò la mano alla bocca e spalancò gli occhi, dottore mi disse: ma lei è stupenda, una donna di classe e bellissima, Paola dissi, per lei Vittoria sono Paola, e sono felice che abbia scoperto il mio segreto, ora sono più tranquilla, e se lei è d'accordo, ci sediamo e di cose da chiedermi ne avrà molte credo, e così facemmo, passarono parecchie ore, e spiegai e raccontai tutto, dalla mia gioventù, ai miei amori, a mia moglie a Luca e Antonio, tutto insomma, poi mi accorsi che era tardi, e quindi invitai Vittoria a cena in un bellissimo e appartato ristorantino, dove continuammo la nostra bella chiacchierata, poi sul tardi, Vittoria mi invitò da lei, e così passai la notte da lei, dove feci il mio dovere da maschietto, e lo feci con naturalezza, Vittoria era ed è una bella donna sensuale, e con lei sono stata anche un'ottima lesbica.
Poi al mattino, rimessami uomo, decidemmo di continuare la nostra storio, e di fare in modo che in ufficio non entrasse nessuna delle altre ragazze, cosa che succedeva di rado, in modo da permettermi di mettermi donna e così sia Luca che Antonio potevano a loro volta avermi, anche se poi, con un'escamotage, visto cosa succedeva a Luca, lo facemmo licenziare e riassumemmo come segretaria nell'ufficio di Vittoria, così potè finalmente essere donna.
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