Luna di miele

di
genere
tradimenti

La prima volta che la portai all`orgasmo mentre scuoteva la testa e gemeva mi chiamo` Mario. Ci rimasi un po` male perche` Mario era il suo ultimo fidanzato. Ma d`altronde ci conoscevamo da cosi` poco tempo che non avevo ragione di essere geloso. La seconda volta che la chiavai la stessa storia, mentre godeva ripeteva il nome del suo ex. Mi accorsi pero` che mi piaceva. Cioe`, non mi piaceva essere scambiato per un altro ma mi allettava l`idea che un altro aveva goduto del suo corpo e che le era entrato li` dove stavo ravanando io in quel momento. - Mi piacerebbe vederti con lui. - Con lui....chi? - Con Mario. - E chi e`Mario? - Come chi e` Mario? Lo invochi sempre ogni volta che godi. Non rispose ma la sentii irrigidita e contratta. Ci stavamo rivestendo quando incalzai: - Mi piacerebbe vederti mentre ti chiava lui. - Tu sei matto, io non faccio queste cose. E poi non lo frequento piu`. - Bah, puo` essere un altro al posto suo...mi piacerebbe vederti tra le braccia di un altro. - Tu sei malato. Devi farti curare. Mi resi conto che godevo come un riccio se mentre la chiavavo le chiedevo di farsi inchiappettare da uno sconosciuto. Piu` lei rifiutava di concedersi al primo arrivato piu` io la fottevo con gusto ed il cazzo lo sentivo piu` grosso e duro. Ad ogni ragazzo che incontravamo le facevo guardare l`inguine per vedere se era dotato o meno. Dopo un po` comincio` a prenderci gusto a questo gioco e passammo l`estate al mare a giudicare dai vari pacchi chi ce l`aveva piu` grosso. Quando poi sotto le lenzuola le ripetevo che avrei voluta vederla chiavata da qualcuno di quelli ammirati sulla spiaggia si faceva seria e rifiutava di accontentarmi. Un giorno dalla finestra di casa nostra vedemmo il mezzadro dei nonni mentre pisciava dietro un cespuglio. Non si era accorto di essere osservato per cui facemmo in tempo a vedergli il cazzo prima che lo rinfoderasse. Mia moglie aveva sgranato gli occhi piu` per lo spettacolo inatteso che per la dotazione e quando le saltai addosso arrapato come un mandrillo la trovai gia` bagnata. - Ecco, un cazzo come quello mi piacerebbe vederti mentre lo succhi.... - Seh, cosi` mi spari....geloso come sei.... - Ti confesso una cosa. Se mi fai le corna fai di me l`uomo piu` felice al mondo. - No, no, non faccio di queste cose. Sei un porco.... Ma da come si agitava il corpo confessava un pensiero diverso da quello espresso colla parola. Stava per finire l`estate che la portai a fare una gita a Capri. Sulla spiaggetta c`era poca gente e qualche turista steso sugli scogli a pelo d`acqua a prendere il sole. Ci fece ridere un turista evidentemente ubriaco al quale era uscita una palla dallo slip. L`acqua cristallina invitava a tuffarsi ma siccome non era stato previsto un bagno non avevo con me il costume. Fu lei a suggerirmi di indossare le sue mutandine. Erano trasparenti e fu come essere nudo. Mi rivolsi verso il largo e mentre lei si stendeva su uno scoglio io mi tuffai e sparii sott`acqua. Mi tuffavo per emergere piu` lontano quindi mi tuffavo ancora e cosi` per diverse volte mentre lei stesa sullo scoglio e rivolta verso il largo abbronzava la patonza nuda. Le sue gambe affusolate il seno che svettava sodo verso il cielo ed il pelo della fica arruffato che amava scompigliare mi eccitarono da matti e non vedevo l`ora di rientrare per fotterla. Mia moglie mi piaceva un sacco a parte il fatto che essendo giovane avevo il cazzo sempre in tiro. Ma cio` che mi eccitava era quando per farmi contento immaginava di essere presa da un fantasioso cazzo grosso e duro che la fotteva senza mai stancarsi. A furia di suggerirle tradimenti fantastici aveva cominciato anche lei ad immaginare un amante invisibile, senza volto ma con una nerchia cosi`. Ricordo le chiavate che facevamo descrivendo cazzi immaginari che la prendevano. Ed io che prima di passarglieli li preparavo succhiandoli. Era gia` da un po` che il tradimento era in atto almeno nella fantasia e la prova era il liquido che le sue viscere secernevano a profusione. Emerso dall`acqua di Capri vidi mia moglie seduta sullo scoglio colle gambe piegate mentre fissando l`orizzonte massaggiava la fica spalancata. Il gesto era lento e lo sguardo perso nel vuoto. Dio cosa avrei pagato se in quel momento fosse comparso uno dei ragazzi ammirati sulla spiaggia che le si avvicinasse con un grosso cazzo duro e la prendesse li`, davanti a me e sotto il sole ancora cocente di un pomeriggio di settembre. Mia moglie si guardo` indietro per vedere se poteva essere notata dalla spiaggia quindi allargo` di piu` le gambe e vidi nettamente penetrarsi colle dita. Da un po` di tempo preferivamo sederci uno difronte all`altra e masturbarci osservando l`altro godere. Lei era brava a ficcarsi dentro fino a tre dita chiuse a cuneo e gridava mentre godeva arrapata dalla situazione. Sullo scoglio non gridava ma lo sguardo era allucinato e le labbra le tremavano sinceramente scossa da un violento orgasmo. Chissa` quale cazzo stava immaginando in quel momento. Da dietro uno scoglio a pelo d`acqua la osservavo e mi era venuto un cazzo duro nonostante il contatto coll`acqua. Confuso dallo sciabordio delle onde mi parve di sentire un ansimare un gemere uno sbuffare che pero` non mi pareva provenisse da lei. Feci il giro del sasso e vidi in piedi su una barca un ragazzotto che smanettava un grosso cazzo verso di lei e feci in tempo a vedere lo schizzo di sperma che arrivo` a lordarle le gambe. Quando la vidi raccogliere le goccie di perla del ragazzo colla punta delle dita e succhiarle mi sborrai addosso convinto che ormai mia moglie si era decisa a scoprire la puttana latente che ogni donna nasconde in se. Riemersi solo quando mia moglie si fu ricomposta ed il ragazzotto tornato a riva. Mi accostai allo scoglio e le leccai la fica ancora bagnata del suo umore e quella sera la chiavata raggiunse un livello di libidine poche volte raggiunto. Non le confessai mai di averla spiata ma espressi piu` pressante il desiderio di vederla fottuta da un estraneo.
di
scritto il
2010-12-31
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