Era uno di quei giorni nei quali il diavolo si annoiava (3^parte)
di
Tibet
genere
etero
Un episodio della continua partita fra il diavolo e la sua controparte.
Il giovane prete cede...
...migliaia di immagini scorrevano nella sua mente... scene di sesso, lui e Monica avvinti in infiniti abbracci e persi in mille orgasmi...
Tre giorni e tre notti durò l’agonia del giovane prete e a sera inoltrata del quarto giorno… capitolò completamente. Si stese svestito sul letto, era già eccitato… molto eccitato e mandò un SMS. Tempo dieci minuti e Monica lo richiamò.
-Lo sapevo che mi chiamava, ero in attesa ma pensavo che lo avrebbe fatto ieri sera. Ho atteso e mi sono masturbata tantissimo! Il mio letto era bagnato del mio miele e tutta la stanza sapeva di me, della mia intimità! Sono sola… nuda… sul letto. Ho già goduto e lei, padre? Mi dica che è duro, che le tira...-
Il prete stava masturbandosi piano ma tentò un bluff che venne subito scoperto.
-Ho telefonato per darti conforto…-
-E non vuole sapere di me? Di come ho perso la mia verginità? Posso descrivere tutto bene… fino nei minimi particolari ma voglio la sua attenzione completa. Mi dica… è eccitato?-
-Ti prego… non mi devi chiedere queste cose…-
-Ho capito… ha il cazzo duro e si sta toccando! Stanotte voglio che godiamo assieme! Che ci masturbiamo assieme! Io continuo a godere, davvero non posso smettere di toccarmi. Magari userò anche i miei giocattoli e li descriverò, va bene?-
Il silenzio del prete era un assenso.
-Mi ascolta? Ormai la mia verginità era un peso… lui… mio cugino mi passava spesso tutta la sua verga lungo il mio spacco. Naturalmente usavamo tutte le precauzioni possibili. Lui strofinava forte il glande proprio sul clito e mi faceva morire! A volte arrivavamo a posizionare la cappella proprio sull'entrata della mia figa… ah! Cosa ho detto! Mi dica se posso usare queste parole… a me piace troppo dirle…! Sono così... porca! Padre!-
Silenzio.
-Tace? Allora è un consenso. Naturalmente finiva che lui me lo metteva dietro, nel mio buchino sempre più arrendevole. E avevo preso a goderci da pazza! Non occorreva più che lui mi stimolasse il clitoride per godere, no no… ci arrivavo da sola ed erano orgasmi squassanti, davvero formidabili! Uhm… padre… non vuole che mi metta qualcosa di duro... dietro? Nel mio culo? Ho diversi vibratori... falli in lattice… non vuole che me ne metta uno? Nel buchino… mentre le racconto e godo? Bravo! Ora lo metto… non vorrebbe leccarmelo lei il buchino? Così entra senza difficoltà… oh... come voglio la sua bocca! Il suo cazzo...!
Il povero prete stava trattenendo l’orgasmo. Si menava lentamente e appena l‘orgasmo si approssimava lui smetteva, staccava la mano dall'asta e stringeva forte alla base impedendo allo sperma di scorrere, ma era un tormento e davvero non sapeva quanto sarebbe stato capace di controllarsi!
-Giocavamo molto di bocca e di lingua, sa padre? Ma questo devo averglielo già detto. La verginità mi pesava davvero e incontrai il mio attuale marito, ci fidanzammo quasi subito e naturalmente lo lasciai toccare, mi faceva godere ma nulla era paragonabile a ciò che mi dava il mio cuginone. Anche come cazzo non era paragonabile anche se non è male. Uhm… padre… ora sono curiosa di sapere come è il suo… su me lo dica… quanto è lungo? Quanto è largo? Ora sono stra-eccitata ad immaginarlo!! Devo godere subito! Oraaaaaa...! Dioooooo… mi manca il fiato! Su… mi dica del suo cazzo!-
-Durissimo… lungo e grosso…-
-Uhmm… prima o poi lo vedrò, lo sa… si? E lo prenderò in figa... nel culo! Allora mi dica quando è pronto per godere… che mi metto al traino! Insomma con il mio fidanzato raggiunsi un accordo, io gliela avrei data la mia verginità anche prima del matrimonio ma doveva promettermi che mi sposava. Stabilito ciò… andammo direttamente al farlo. Sinceramente… non sapeva cosa fosse un preliminare ben fatto, anche se ora non è un problema… dato che ha più corna che un cesto di lumache! Comunque… lui non ci riuscì a sverginarmi, in quella occasione spinse come un dannato! Ma il suo cazzo dopo un po’ cedeva e non riusciva a infrangere, a far cedere, il mio imene. Così fu il mio cuginone a farlo. Tornai a casa dopo essere stata con il mio fidanzato e gli raccontai tutto. Fremevo di voglia repressa e troppo a lungo rimandata e lui mi strinse, mi strappò addirittura gli abiti in quella occasione, mi costrinse ad aprire le gambe e mi penetrò in un solo colpo! Quanto fu forte il dolore ma altrettanto forte il piacere di essere presa con tutta quella violenza! Era come essere violentata! Bugiarda lo sono sempre stata e dissi al mio futuro marito che mi aveva sverginato lui, che ci era riuscito e lui credette tutto. D’altra parte crede tutto anche ora. Da pochi giorni prendevo l’anticoncezionale e da allora… permisi ad ambedue di sborrarmi dentro! Dio… se sono puttana! Vorrei la sua sborra... adesso... padre! La sua! Dopo un po’ compresi che anche loro due non mi bastavano e appena riuscivo a farlo scopavo altri. Una serata al bar o in discoteca? Appena potevo mi facevo fottere di brutto nei cessi o fuori, appoggiata al cofano di una macchina. Dio… che voglia ho! Ma che aspetta a sborrare? La voglio addosso la sua sborra! Dappertutto! Sul viso… sulle tette… e in bocca!! Appena posso voglio bere la sua sborra! Me la darà vero? Con me non deve aver timore… può sborrarmi dappertutto! In bocca, in figa e nel culo! Allora???? Che aspetta? Non sa cosa posso fare se sono infoiata! Una volta mi hanno scopato, figa e culo, in sei!!-
-Adessoooooo… adesso… demonio! Tu sei il vero diavolo… ora vengo… e ti sborro addosso… puttana! Oraaaaa… Siiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!-
-Eccomi… godo anch'io!!! Mi fai impazzire… prete! Non vedo l’ora di averti fra le gambe e spremere quel tuo cazzo di prete! Voglio spremerti fino all'ultima goccia di sborraaaa!!!!!!! Cazzoooooooooooo… che godimento!-
Appena dopo… il prete ebbe la tentazione di chiudere il collegamento ma invece aspettò che lei parlasse.
-Oh prete... come prenderei in bocca il suo cazzo... adesso! Succhierei ogni goccia della sua sborra santa! Dio... non mi basta... fammi godere ancora... le racconto ancora... continui a menarsi... mi dia ancora piacere con il suo cazzone! Le dico... non mi bastava più il cazzo di mio cugino eppure mi scopava almeno una o due volte al giorno... no... fremevo di voglia... come fremo ora. Godevo anche con il mio fidanzato...ma come vedevo un uomo... cominciavo a fare fantasie su di lui... e se ci provava? Cedevo... dieci minuti ed ero dietro a succhiargli il cazzo o a farmi scopare... oh padre... mi dica che l'ha ancora duro! Che vuole godere ancora con me... mi dica che con il suo cazzo mi spacca la figa e il culo... ho visto... sa? Deve essere veramente grosso... ho visto il suo cazzo sotto la tonaca... mi è sembrato un palo da come era grosso... mi sto pompando la figa... padre! Venga ancora con me... dio... mi faccia godere con la sua sbarra dura!!-
Al giovane prete neanche era smollato il cazzo! Continuò a masturbarsi eccitato a sangue dalle parole porche di lei, dalla sua voce calda... e finì per godere ancora...
(segue)
Tibet
(da sempretibet.blogspot)
Il giovane prete cede...
...migliaia di immagini scorrevano nella sua mente... scene di sesso, lui e Monica avvinti in infiniti abbracci e persi in mille orgasmi...
Tre giorni e tre notti durò l’agonia del giovane prete e a sera inoltrata del quarto giorno… capitolò completamente. Si stese svestito sul letto, era già eccitato… molto eccitato e mandò un SMS. Tempo dieci minuti e Monica lo richiamò.
-Lo sapevo che mi chiamava, ero in attesa ma pensavo che lo avrebbe fatto ieri sera. Ho atteso e mi sono masturbata tantissimo! Il mio letto era bagnato del mio miele e tutta la stanza sapeva di me, della mia intimità! Sono sola… nuda… sul letto. Ho già goduto e lei, padre? Mi dica che è duro, che le tira...-
Il prete stava masturbandosi piano ma tentò un bluff che venne subito scoperto.
-Ho telefonato per darti conforto…-
-E non vuole sapere di me? Di come ho perso la mia verginità? Posso descrivere tutto bene… fino nei minimi particolari ma voglio la sua attenzione completa. Mi dica… è eccitato?-
-Ti prego… non mi devi chiedere queste cose…-
-Ho capito… ha il cazzo duro e si sta toccando! Stanotte voglio che godiamo assieme! Che ci masturbiamo assieme! Io continuo a godere, davvero non posso smettere di toccarmi. Magari userò anche i miei giocattoli e li descriverò, va bene?-
Il silenzio del prete era un assenso.
-Mi ascolta? Ormai la mia verginità era un peso… lui… mio cugino mi passava spesso tutta la sua verga lungo il mio spacco. Naturalmente usavamo tutte le precauzioni possibili. Lui strofinava forte il glande proprio sul clito e mi faceva morire! A volte arrivavamo a posizionare la cappella proprio sull'entrata della mia figa… ah! Cosa ho detto! Mi dica se posso usare queste parole… a me piace troppo dirle…! Sono così... porca! Padre!-
Silenzio.
-Tace? Allora è un consenso. Naturalmente finiva che lui me lo metteva dietro, nel mio buchino sempre più arrendevole. E avevo preso a goderci da pazza! Non occorreva più che lui mi stimolasse il clitoride per godere, no no… ci arrivavo da sola ed erano orgasmi squassanti, davvero formidabili! Uhm… padre… non vuole che mi metta qualcosa di duro... dietro? Nel mio culo? Ho diversi vibratori... falli in lattice… non vuole che me ne metta uno? Nel buchino… mentre le racconto e godo? Bravo! Ora lo metto… non vorrebbe leccarmelo lei il buchino? Così entra senza difficoltà… oh... come voglio la sua bocca! Il suo cazzo...!
Il povero prete stava trattenendo l’orgasmo. Si menava lentamente e appena l‘orgasmo si approssimava lui smetteva, staccava la mano dall'asta e stringeva forte alla base impedendo allo sperma di scorrere, ma era un tormento e davvero non sapeva quanto sarebbe stato capace di controllarsi!
-Giocavamo molto di bocca e di lingua, sa padre? Ma questo devo averglielo già detto. La verginità mi pesava davvero e incontrai il mio attuale marito, ci fidanzammo quasi subito e naturalmente lo lasciai toccare, mi faceva godere ma nulla era paragonabile a ciò che mi dava il mio cuginone. Anche come cazzo non era paragonabile anche se non è male. Uhm… padre… ora sono curiosa di sapere come è il suo… su me lo dica… quanto è lungo? Quanto è largo? Ora sono stra-eccitata ad immaginarlo!! Devo godere subito! Oraaaaaa...! Dioooooo… mi manca il fiato! Su… mi dica del suo cazzo!-
-Durissimo… lungo e grosso…-
-Uhmm… prima o poi lo vedrò, lo sa… si? E lo prenderò in figa... nel culo! Allora mi dica quando è pronto per godere… che mi metto al traino! Insomma con il mio fidanzato raggiunsi un accordo, io gliela avrei data la mia verginità anche prima del matrimonio ma doveva promettermi che mi sposava. Stabilito ciò… andammo direttamente al farlo. Sinceramente… non sapeva cosa fosse un preliminare ben fatto, anche se ora non è un problema… dato che ha più corna che un cesto di lumache! Comunque… lui non ci riuscì a sverginarmi, in quella occasione spinse come un dannato! Ma il suo cazzo dopo un po’ cedeva e non riusciva a infrangere, a far cedere, il mio imene. Così fu il mio cuginone a farlo. Tornai a casa dopo essere stata con il mio fidanzato e gli raccontai tutto. Fremevo di voglia repressa e troppo a lungo rimandata e lui mi strinse, mi strappò addirittura gli abiti in quella occasione, mi costrinse ad aprire le gambe e mi penetrò in un solo colpo! Quanto fu forte il dolore ma altrettanto forte il piacere di essere presa con tutta quella violenza! Era come essere violentata! Bugiarda lo sono sempre stata e dissi al mio futuro marito che mi aveva sverginato lui, che ci era riuscito e lui credette tutto. D’altra parte crede tutto anche ora. Da pochi giorni prendevo l’anticoncezionale e da allora… permisi ad ambedue di sborrarmi dentro! Dio… se sono puttana! Vorrei la sua sborra... adesso... padre! La sua! Dopo un po’ compresi che anche loro due non mi bastavano e appena riuscivo a farlo scopavo altri. Una serata al bar o in discoteca? Appena potevo mi facevo fottere di brutto nei cessi o fuori, appoggiata al cofano di una macchina. Dio… che voglia ho! Ma che aspetta a sborrare? La voglio addosso la sua sborra! Dappertutto! Sul viso… sulle tette… e in bocca!! Appena posso voglio bere la sua sborra! Me la darà vero? Con me non deve aver timore… può sborrarmi dappertutto! In bocca, in figa e nel culo! Allora???? Che aspetta? Non sa cosa posso fare se sono infoiata! Una volta mi hanno scopato, figa e culo, in sei!!-
-Adessoooooo… adesso… demonio! Tu sei il vero diavolo… ora vengo… e ti sborro addosso… puttana! Oraaaaa… Siiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!-
-Eccomi… godo anch'io!!! Mi fai impazzire… prete! Non vedo l’ora di averti fra le gambe e spremere quel tuo cazzo di prete! Voglio spremerti fino all'ultima goccia di sborraaaa!!!!!!! Cazzoooooooooooo… che godimento!-
Appena dopo… il prete ebbe la tentazione di chiudere il collegamento ma invece aspettò che lei parlasse.
-Oh prete... come prenderei in bocca il suo cazzo... adesso! Succhierei ogni goccia della sua sborra santa! Dio... non mi basta... fammi godere ancora... le racconto ancora... continui a menarsi... mi dia ancora piacere con il suo cazzone! Le dico... non mi bastava più il cazzo di mio cugino eppure mi scopava almeno una o due volte al giorno... no... fremevo di voglia... come fremo ora. Godevo anche con il mio fidanzato...ma come vedevo un uomo... cominciavo a fare fantasie su di lui... e se ci provava? Cedevo... dieci minuti ed ero dietro a succhiargli il cazzo o a farmi scopare... oh padre... mi dica che l'ha ancora duro! Che vuole godere ancora con me... mi dica che con il suo cazzo mi spacca la figa e il culo... ho visto... sa? Deve essere veramente grosso... ho visto il suo cazzo sotto la tonaca... mi è sembrato un palo da come era grosso... mi sto pompando la figa... padre! Venga ancora con me... dio... mi faccia godere con la sua sbarra dura!!-
Al giovane prete neanche era smollato il cazzo! Continuò a masturbarsi eccitato a sangue dalle parole porche di lei, dalla sua voce calda... e finì per godere ancora...
(segue)
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