Una mamma particolare
di
TATO
genere
incesti
La mia mamma è una mamma particolare, e l'ho scoperto all'età di vent'anni, intanto devo precisare che non sono un figlio biologico, ma adottato, i miei, hanno vissuto per anni in Canada, e lì si sono conosciuti e poi sposati, e poco dopo mi hanno adottato.
La mia infanzia è stata bellissima, e tranquilla, i miei andavano d'accordissimo, e avevano un vita sessuale tranquilla, spesso in gioventù, li sentivo in camera loro che facevano sesso, ma mai una volta, visti nudi, o in situazioni imbarazzanti, solo mia madre, al mare in costume, bella donna, un pochino teutonica, ma bel seno, e belle gambe, viso carino, mio padre normale, un poco di pancetta e nulla di più.
Poi verso i miei diciotto anni siamo rientrati in Italia, mio padre è Italiano, per lavoro, e ci siamo stabiliti a Milano, dove ho iniziato a frequentare l'università, e poiché io sono di tendenza omosessuale, anche se ho avuto delle ragazze, ho così iniziato a frequentare un ragazzo della mia stessa classe, e dopo un po', è nata una relazione.
Io che tendenzialmente sono passiva, e amo indossare intimo femminile, sono divenuta chiaramente, la femmina della coppia, per mesi ci siamo incontrati da mè, o da lui, quando i nostri rispettivi genitori non c'erano, visto che la mia mamma non lavora, ma ha tanti impegni sociali, e quindi per mesi la nostra relazione è continuata, in modo che io diventassi sempre più femminile, e innamorata di Luca.
Fù proprio in occasione di un nostro incontro a casa mia, che mia madre mi scoprì, ero certa che non sarebbe rientrata prima di sera, e quindi invitai Luca a casa, dove mi trovò, en femme, indossavo un paio di autoreggenti, tacco 10, e un tubino nero, i miei capelli biondi lunghi, a coda, e ben truccata, con il rossetto rosso intenso che a lui tanto piace, e dopo un po' di baci e di carezze, andiamo in camera mia, dove sfilato il vestitino, rimango praticamente nuda, per prima cosa, mi inginocchio, e inizio un lungo e lento pompino, Luca adoro la mia bocca, e poi passata una m'ezzora, eccolo pronto, la sua verga è pazzesca, dura e svettante 20 centimetri di puro piacere, all'ora mi metto comoda sul letto a pancia su, alzo le mie favolose gambe, allargo per bene le coscie, e dopo che lui sì è sistemato tra le mie coscie, inizio a sentirlo entrare.
E' sempre bello sentirlo scivolare dentro, lo amo, e sentire il propriouomo che ti prende è stupendo, lo incito ad entrare, prendimi Luca, infilami il tuo cazzo ti prego, e lui entra in mè, e godo, inizio un lento e pazzesco godimento, sii continuo, scopami amore, prendimi, sfondami, sono la tua donna, ti amo, e lui di contro, sii mio amore, si Paola, sei mia, ti voglio, sei la mia donna, prendi il mio cazzone troia, e godi, e all'apice del mio godimento, dopo una serie di frasi pazzesche, dettate dall'amore e dal sesso, nel momento in cui lo sento pronto, giro leggermente la testa, e vedo una figura sulla porta, non capisco, godo talmente tanto che ho le travegole, sbatto un paio di volte le sopracciglia, e guardo meglio, e si vedo una persona alla porta, si è mia madre, e da come è appoggiata, capisco che è da parecchio che è lì, vedo il suo volto, tranquilla, non arrabbiata o altro, no, impassibile, e poi noto il suo vestitino, indossa un abitino attillato, rosso, molto scollato, e poi noto all'altezza del monte di venere un bozzo, strano, ma sono eccitata, stò godendo, e Luca stà venendo, cosa faccio? ormai la frittata è fatta, e se non ha dato di matto fino ad ora, non lo farà se continuo pensai, così, con le gambe costrinsi Luca a spingere più a fondo, e a sborare, sii urlai, sii mio amore sborrami dentro, ingravidami, sii, e lui sborrò, getti potenti di sperma, e i suoi rantoli di puacere, era venuto, e si accasciò su di mè, io lo accarezzai e lo baciai, ti amo gli sussurrai, ti amo e ti amo, ora però amore devi rivestirti, c'è mia madre.
Luca si girò e spaventato cercò di staccarsi e di coprirsi, tranquillo disse mia madre, fai con calma, vai a farti una doccia e poi vai, e si diresse in cucina, Luca si rivestì, mi baciò e scappò spaventato, salutando timidamente mia madre, e io ormai ero stata scoperta, ma la cosa non mi dava preoccupazione, io ero così, amavo Luca ed ero gay, anzi di più, ero effemminata, e la mia intenzione era di vivere la mia vita en femme, solo che ora avrei dovuto dirlo a mia madre.
Mi infilai un paio di pantaloni e una maglietta e mi recai in cucina, a occhi bassi mi sedetti e lei sorridendo mi porse una spremuta, bevi tesoro ne hai bisogno, e io sorrisi, mi accarezzò, e mi disse, sai tesoro, è da un bel po' che lo so che cosa sei, e cosa fai, non sono stupida, e mi fa piacere che sia Luca, e non una seri interminabili di uomini, nel parlarmi, i miei occhi guardavano all'altezza del pube di mia madre, e rinotai il leggero bozzo, mi dissi, chissà che slip porta, per avere un segno così evidente, e lei si accorse del mio interesse, e così, si sedette davanti a mè, e continuò, vedi esoro, essere gay, non è un dramma, essere effemminati è più complesso, e diventare femmina, è un percorso lungo e comlicato, ma non impossibile, e appagante, se hai deciso così io ti aiuterò, e credimi so di cosa parlo, e mentre mi parlava, notai che il bozzo cresceva, sino a spingere il tessuto del vestito, e quando notò il mio interesse, lei si alzò, e l' vidi il vestito di mamma rigonfio, con un'appendice pazzesca che rigonfiava il fronte del vestito, rimasi sbigottita.
Lei mi guardò e mi disse, toccalo se vuoi tesoro, non morde, anzi, con titubanza allungai la mano, e toccai la protuberanza, e poi incredula la guardai, e lei fece cenno di sì con il capo, sempre più incredula, sollevai il vestito, e mi ritrovai faccia a faccia con un cazzo di 30 centimetri, che spuntava da uno slip nero bordato di pizzo, era pazzesco.
Ripresami dallo scioc, la guardai ancora in viso, ma mamma balbettai, hai il cazzo, ma allora sei , e non riuscii a continuare, lei mi prese per mano, e mi accompagnò in camera sua, si sfilò il vestito e rimasta in slip, mi fece sedere sul letto, e mentre mi aiutava a spogliarmi, iniziò a parlarmi, vedi tesoro, io sono come tè, sono biologicamente uomo, ma all'anagrafe donna, ho sposato tuo padre e sono sua moglie da 23 anni, e tu sei stata come dire, adottata come nostro figlio, e ne siamo veramente contenti, e ora che ho scoperto che sei come mè, non posso che eserne ancora di più, e cosi iniziò ad accarezzarmi, non so come ne perché, ma iniziai a toccare timidamente il seno di mamma, e i suoi capezzoli iniziarono ad ingrossarsi, e le chiesi se erano sue, mi disse che erano frutto di un'operazione subita a 18 anni, e iniziai a palparli, poi mi misi a leccare e poi succhiarli, non sai che piacere mi ha sempre dato sentirli succhiare da tè, quando eri piccolo, per mascherare la mia femminilità particolare, ti allattavo davanti ai nonni e agli amici stretti, e loro pensavano tu mangiassi veramente, a fatica trattenevo le mie erezioni, e spesso vedevo i maschi guardarmi il seno nudo ed eccitarsi, e così, continuai, e la sentivo gemere, poi scesi e leccai la cappella, il suo cazzo vibrò, e in un attimo lo succhiavo come una vera troia, poi la mamma mi staccò, e mi disse, ora vai a prepararti, en femme mi raccomando, e poi raggiungimi, corsi in camera mia indossai reggiseno slip autoreggenti e tacchi e mi precipitai da lei, che nel frattempo indossava un babydoll nero, da dove svettavano le sue bellissime tette, e da sotto come un obelisco c'era il suo cazzo, mi fiondai a succhiarlo, e così ripresi il mio pompino a mamma, poi dopo una decina di minuti, mi staccò, e mi mise a pecora, ora amore sentirai la mamma, e dopo una serie di leccate pazzesche, appoggiò la sua cappella alla mia rosellina, e spinse delicatamente.
Entrò con facilità, Luca mi scopava da molto ormai, anche se notavo la differenza, un poco di bruciore c'era, ma nulla di pazzesco, passò quasi subito, e sentii che era arrivata, sentivo le sue palle sbattermi contro, era dentro tutta, e ora finalmente era sua, iniziò un lento andirivieni, che mi provocò un immenso piacere, e poi venne, si scaricò dentro di mè, io urlavo il mio piacere e iniziai a mia volta a sborrare, e lei mi riempì, ero esausta.
Mia accasciai, e lei mi abbracciò, e la ringraziai del godimento datomi, e poi iniziai a chiedere, e si mi dissa che era trav da sempre, che lei e papà erano innamorati, e che lei era attiva e passiva, quindi spesso infilava i suoi 30 centimetri nel culo di papà, e lui i suoi 25 nel culo di mamma, mi spiegò come facesse a nascondere il suo pene quando metteva il costume o i pantaloni, e me lo insegnò, e poi mi spiegò, che d'accordo con papà, tre volte alla settimana, al pomeriggio, si recava fuori Milano in un motel, e li si prostituiva, aveva un giro di clienti che non erano di Milano, e che così, aiutava il mantenimento, della nostra vita, agiata, e che oggi era rientrata prima perché all'ultimo un cliente non era potuto venire, la abbracciai e la baciai, poi lei mi disse, ora tesoro, però, dovremo fare in modo che fino alla fine dei tuoi studi tu viva a scuola da maschietto, il resto della giornata fuori e dentro casa da femminuccia, e così domani andremo a fare acquisti, e poi di a Luca che potrà venire tranquillamente da noi, e se vuole rimanere a dormire, mi sa, che organizzeremo delle belle serate tutti 4 insieme, e poi alla fine degli studi, ritorniamo per un po' in Canada, dove prenderai i documenti come donna e poi sceglierai cosa fare, abbracciai la mamma, e le dissi, grazie mamma, e ora tocca a papà?
La mia infanzia è stata bellissima, e tranquilla, i miei andavano d'accordissimo, e avevano un vita sessuale tranquilla, spesso in gioventù, li sentivo in camera loro che facevano sesso, ma mai una volta, visti nudi, o in situazioni imbarazzanti, solo mia madre, al mare in costume, bella donna, un pochino teutonica, ma bel seno, e belle gambe, viso carino, mio padre normale, un poco di pancetta e nulla di più.
Poi verso i miei diciotto anni siamo rientrati in Italia, mio padre è Italiano, per lavoro, e ci siamo stabiliti a Milano, dove ho iniziato a frequentare l'università, e poiché io sono di tendenza omosessuale, anche se ho avuto delle ragazze, ho così iniziato a frequentare un ragazzo della mia stessa classe, e dopo un po', è nata una relazione.
Io che tendenzialmente sono passiva, e amo indossare intimo femminile, sono divenuta chiaramente, la femmina della coppia, per mesi ci siamo incontrati da mè, o da lui, quando i nostri rispettivi genitori non c'erano, visto che la mia mamma non lavora, ma ha tanti impegni sociali, e quindi per mesi la nostra relazione è continuata, in modo che io diventassi sempre più femminile, e innamorata di Luca.
Fù proprio in occasione di un nostro incontro a casa mia, che mia madre mi scoprì, ero certa che non sarebbe rientrata prima di sera, e quindi invitai Luca a casa, dove mi trovò, en femme, indossavo un paio di autoreggenti, tacco 10, e un tubino nero, i miei capelli biondi lunghi, a coda, e ben truccata, con il rossetto rosso intenso che a lui tanto piace, e dopo un po' di baci e di carezze, andiamo in camera mia, dove sfilato il vestitino, rimango praticamente nuda, per prima cosa, mi inginocchio, e inizio un lungo e lento pompino, Luca adoro la mia bocca, e poi passata una m'ezzora, eccolo pronto, la sua verga è pazzesca, dura e svettante 20 centimetri di puro piacere, all'ora mi metto comoda sul letto a pancia su, alzo le mie favolose gambe, allargo per bene le coscie, e dopo che lui sì è sistemato tra le mie coscie, inizio a sentirlo entrare.
E' sempre bello sentirlo scivolare dentro, lo amo, e sentire il propriouomo che ti prende è stupendo, lo incito ad entrare, prendimi Luca, infilami il tuo cazzo ti prego, e lui entra in mè, e godo, inizio un lento e pazzesco godimento, sii continuo, scopami amore, prendimi, sfondami, sono la tua donna, ti amo, e lui di contro, sii mio amore, si Paola, sei mia, ti voglio, sei la mia donna, prendi il mio cazzone troia, e godi, e all'apice del mio godimento, dopo una serie di frasi pazzesche, dettate dall'amore e dal sesso, nel momento in cui lo sento pronto, giro leggermente la testa, e vedo una figura sulla porta, non capisco, godo talmente tanto che ho le travegole, sbatto un paio di volte le sopracciglia, e guardo meglio, e si vedo una persona alla porta, si è mia madre, e da come è appoggiata, capisco che è da parecchio che è lì, vedo il suo volto, tranquilla, non arrabbiata o altro, no, impassibile, e poi noto il suo vestitino, indossa un abitino attillato, rosso, molto scollato, e poi noto all'altezza del monte di venere un bozzo, strano, ma sono eccitata, stò godendo, e Luca stà venendo, cosa faccio? ormai la frittata è fatta, e se non ha dato di matto fino ad ora, non lo farà se continuo pensai, così, con le gambe costrinsi Luca a spingere più a fondo, e a sborare, sii urlai, sii mio amore sborrami dentro, ingravidami, sii, e lui sborrò, getti potenti di sperma, e i suoi rantoli di puacere, era venuto, e si accasciò su di mè, io lo accarezzai e lo baciai, ti amo gli sussurrai, ti amo e ti amo, ora però amore devi rivestirti, c'è mia madre.
Luca si girò e spaventato cercò di staccarsi e di coprirsi, tranquillo disse mia madre, fai con calma, vai a farti una doccia e poi vai, e si diresse in cucina, Luca si rivestì, mi baciò e scappò spaventato, salutando timidamente mia madre, e io ormai ero stata scoperta, ma la cosa non mi dava preoccupazione, io ero così, amavo Luca ed ero gay, anzi di più, ero effemminata, e la mia intenzione era di vivere la mia vita en femme, solo che ora avrei dovuto dirlo a mia madre.
Mi infilai un paio di pantaloni e una maglietta e mi recai in cucina, a occhi bassi mi sedetti e lei sorridendo mi porse una spremuta, bevi tesoro ne hai bisogno, e io sorrisi, mi accarezzò, e mi disse, sai tesoro, è da un bel po' che lo so che cosa sei, e cosa fai, non sono stupida, e mi fa piacere che sia Luca, e non una seri interminabili di uomini, nel parlarmi, i miei occhi guardavano all'altezza del pube di mia madre, e rinotai il leggero bozzo, mi dissi, chissà che slip porta, per avere un segno così evidente, e lei si accorse del mio interesse, e così, si sedette davanti a mè, e continuò, vedi esoro, essere gay, non è un dramma, essere effemminati è più complesso, e diventare femmina, è un percorso lungo e comlicato, ma non impossibile, e appagante, se hai deciso così io ti aiuterò, e credimi so di cosa parlo, e mentre mi parlava, notai che il bozzo cresceva, sino a spingere il tessuto del vestito, e quando notò il mio interesse, lei si alzò, e l' vidi il vestito di mamma rigonfio, con un'appendice pazzesca che rigonfiava il fronte del vestito, rimasi sbigottita.
Lei mi guardò e mi disse, toccalo se vuoi tesoro, non morde, anzi, con titubanza allungai la mano, e toccai la protuberanza, e poi incredula la guardai, e lei fece cenno di sì con il capo, sempre più incredula, sollevai il vestito, e mi ritrovai faccia a faccia con un cazzo di 30 centimetri, che spuntava da uno slip nero bordato di pizzo, era pazzesco.
Ripresami dallo scioc, la guardai ancora in viso, ma mamma balbettai, hai il cazzo, ma allora sei , e non riuscii a continuare, lei mi prese per mano, e mi accompagnò in camera sua, si sfilò il vestito e rimasta in slip, mi fece sedere sul letto, e mentre mi aiutava a spogliarmi, iniziò a parlarmi, vedi tesoro, io sono come tè, sono biologicamente uomo, ma all'anagrafe donna, ho sposato tuo padre e sono sua moglie da 23 anni, e tu sei stata come dire, adottata come nostro figlio, e ne siamo veramente contenti, e ora che ho scoperto che sei come mè, non posso che eserne ancora di più, e cosi iniziò ad accarezzarmi, non so come ne perché, ma iniziai a toccare timidamente il seno di mamma, e i suoi capezzoli iniziarono ad ingrossarsi, e le chiesi se erano sue, mi disse che erano frutto di un'operazione subita a 18 anni, e iniziai a palparli, poi mi misi a leccare e poi succhiarli, non sai che piacere mi ha sempre dato sentirli succhiare da tè, quando eri piccolo, per mascherare la mia femminilità particolare, ti allattavo davanti ai nonni e agli amici stretti, e loro pensavano tu mangiassi veramente, a fatica trattenevo le mie erezioni, e spesso vedevo i maschi guardarmi il seno nudo ed eccitarsi, e così, continuai, e la sentivo gemere, poi scesi e leccai la cappella, il suo cazzo vibrò, e in un attimo lo succhiavo come una vera troia, poi la mamma mi staccò, e mi disse, ora vai a prepararti, en femme mi raccomando, e poi raggiungimi, corsi in camera mia indossai reggiseno slip autoreggenti e tacchi e mi precipitai da lei, che nel frattempo indossava un babydoll nero, da dove svettavano le sue bellissime tette, e da sotto come un obelisco c'era il suo cazzo, mi fiondai a succhiarlo, e così ripresi il mio pompino a mamma, poi dopo una decina di minuti, mi staccò, e mi mise a pecora, ora amore sentirai la mamma, e dopo una serie di leccate pazzesche, appoggiò la sua cappella alla mia rosellina, e spinse delicatamente.
Entrò con facilità, Luca mi scopava da molto ormai, anche se notavo la differenza, un poco di bruciore c'era, ma nulla di pazzesco, passò quasi subito, e sentii che era arrivata, sentivo le sue palle sbattermi contro, era dentro tutta, e ora finalmente era sua, iniziò un lento andirivieni, che mi provocò un immenso piacere, e poi venne, si scaricò dentro di mè, io urlavo il mio piacere e iniziai a mia volta a sborrare, e lei mi riempì, ero esausta.
Mia accasciai, e lei mi abbracciò, e la ringraziai del godimento datomi, e poi iniziai a chiedere, e si mi dissa che era trav da sempre, che lei e papà erano innamorati, e che lei era attiva e passiva, quindi spesso infilava i suoi 30 centimetri nel culo di papà, e lui i suoi 25 nel culo di mamma, mi spiegò come facesse a nascondere il suo pene quando metteva il costume o i pantaloni, e me lo insegnò, e poi mi spiegò, che d'accordo con papà, tre volte alla settimana, al pomeriggio, si recava fuori Milano in un motel, e li si prostituiva, aveva un giro di clienti che non erano di Milano, e che così, aiutava il mantenimento, della nostra vita, agiata, e che oggi era rientrata prima perché all'ultimo un cliente non era potuto venire, la abbracciai e la baciai, poi lei mi disse, ora tesoro, però, dovremo fare in modo che fino alla fine dei tuoi studi tu viva a scuola da maschietto, il resto della giornata fuori e dentro casa da femminuccia, e così domani andremo a fare acquisti, e poi di a Luca che potrà venire tranquillamente da noi, e se vuole rimanere a dormire, mi sa, che organizzeremo delle belle serate tutti 4 insieme, e poi alla fine degli studi, ritorniamo per un po' in Canada, dove prenderai i documenti come donna e poi sceglierai cosa fare, abbracciai la mamma, e le dissi, grazie mamma, e ora tocca a papà?
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