Sempre così

di
genere
etero

Sei sempre così, mi scrivi quando ti pare e invadi la mia quotidianità.
“ come ti sono andate le ferie chicca ?”, quasi stento a riconoscere questi toni.
In fondo quando ti ho chiesto di venire con me al mare, quasi mi hai riso in faccia e respinto la proposta.
“ tutto nella norma grazie” ti rispondo.
“Poi mi spiegherai sta foto da demente che hai messo sul profilo di whatsapp “.
Ecco ora ti riconosco.
Ti aspetto alla solita stanza, tu arrivi. Ormai non serve nemmeno descrivere quanto io abbia le mutande bagnate anche solo a sentirti, figurati vederti entrare.
Mi piazzi subito la lingua in bocca, giusto per saggiare quel sapore che pare esserti mancato in questi 20 giorni, con te non si può mai sapere.
Non sono esperta di carte, ma penso tu saresti bravo a poker, il bluff è la tua migliore arma.
“ allora, perché metti una foto dove si vede solo la tua bocca, su whatsapp? Ma perché? Ma quali sono le tue problematiche mentali ?”, evidentemente sei rimasto sul discorso di stamattina.
“ ma che cazzo te ne frega? Se la guardi vuole dire che ti piace, mi avete scritto in tre, che ho una bella bocca per fare pompini” ti spiego.
Intanto piano mi tocchi le tette, come solito mi trastulli i capezzoli, quasi come fosse roba tua. Forse a me questa illusione di possessione, di essere tua, non dispiace.
“ ah si? E sentiamo, hai fatto pompini anche agli altri due ?” mi rispondi.
Intanto sposti le mani verso il mio culo, stringendolo a te, attirandomi nella tua solita perversione, che bramo di condividere.
Intanto inizio a tastarti il cazzo sui jeans, è già duro, non per il mio tocco, ma per quello che ti sto per dire.
Lo so bene quanto ti faccia eccitare, immaginarmi scopare da altri. Me lo hai sempre detto, ti fa impazzire come un porco.
Ti inizio a leccare i pantaloni, ho già voglia di sentirla in bocca, tutta la tua meravigliosa erezione.
Ti sbircio, ti vedo già godere:
“ immagina mentre lo faccio a un altro, mentre gli prendo piano la cappella con la lingua e gliela picchietto piano” ti dico, mentre inizio a farti una sega. Hai già il cazzo così duro, le tue palle troppo invitanti, non resisto, perdo un momento per leccartele piano.
“ immagina mentre glielo prendo in bocca, non ha il tuo sapore è più acre, pungente”, inizi a inarcare la schiena, piano il tuo bacino si muove.
Intanto con la lingua sulle palle, vado sempre più giù, ti faccio voltare. Mentre mi dai le spalle ti lecco bene il tuo buco del culo, percorro il perimetro circolare. Lo penetro appena, ti sento mugolare, lo so che ti piace.
“Immagina mentre gli lecco le palle, gliele succhio e le massaggio per bene.”
Intano torno al tuo cazzo, ti prendo tutta l’asta, non resisto più a vedertelo così duro fuori dalla mia bocca. Nel frattempo mi faccio spazio con un dito, nella tua intimità. Mi muovo piano dentro di te, in contrapposizione con la mia bocca che invece lavora veloce.
Senti già la tua prostata bella gonfia, pulsante sotto le mie stimolazioni, non so quanto tu possa ancora resistermi.
Aumento sempre di più il ritmo, mentre con la lingua mi tengo bel salda al tuo cazzo, muovendola veloce nei miei risucchi.
“ immagina mentre mi da della bagascia, mi tiene i capelli e me li tira. Mi scopa veloce la bocca “
Io invece non ti lascio scopare la mia gola, sono io che ti scopo, io che detto il ritmo.
Ti tengo i polsi, non ti faccio tenere la mia testa. Tu ormai non riesci a proferire parola, ti guardo dal basso mentre ti contorci sotto le mie torture “ Dio quanto mi fai infoiare! Quanto sei puttana a raccontarmi queste cose ! “ riesci a dire con un fil di voce.
“ immagina mentre mi sborra in bocca, mentre la ingoio veloce senza ritegno. La sento calda colarmi in gola. Non è buona come la tua però”.
E quel punto vedo i tuoi occhi saettare, “ non farmi venire. Decido io quando mi fai sborrare, non tu “.
Ci denudiamo in fretta dai vestiti, mentre dentro mi sento esplodere. La voglia di sentirmi piena del tuo cazzo non la riesco a quantificare, mi metto a pecora. Sento un tuo sputo caldo colarmi dalle chiappe fino dentro alla mia fica, poi senza troppe cerimonie mi infili il tuo cazzo dentro.
Come due pezzi di puzzle, troviamo la nostra combinazione, come se dovessimo stare uniti così per sempre.
I tuoi colpi sono magistrali, nella stanza riecheggiano solo i colpi delle tue palle sul mio culo e i nostri ansimi.
Sono così bagnata che ho paura che il tuo cazzo mi scivoli via, peró sei previdente, mi tieni ferma per i fianchi e non mi fai scappare.
Mi tiri due schiaffi su un gluteo e mi dici:” sei soddisfatta ad avermi scopato anche il culo? Come quando sono a farlo con te ? Puttana che sei! “. Continui a sbattermi per poco, non resisto più e vengo.
Come solito mi fotti questo povero cervello, liquefatto come la mia fica sotto alle tue porcate. Tu mi segui a ruota, nella mia bocca però, ti piace venire solo lì.
“È da stamattina che pensavo a questa bocca da troia mentre ciuccia altri cazzi”, mi dici “ per poi ciucciare solo il mio.” stremato, mi affondi con questa verità assoluta.










scritto il
2018-08-04
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