Il clitoride di Maria. (di Tibet e Ambra)
di
Tibet
genere
saffico
(Specifico... non la brava Ambra che scrive ora su ER)
-No... noooo! Non ci posso credere che esista una cosa così! Mi impressiona... mi sconvolge...-
-Ora ne sei convinta o no? Esiste! Credo che sia qualcosa rimasto geneticamente dell'ermafrodito che eravamo.
-Quando ti ha mandato la foto?-
-Poco fa... appena l'ho chiesta-
-La scopi? Avete scopato?-
-Si... scopato. Tempo fa. Ma preferisce le ragazze giovani come te, da svezzare... dice. Da mostrar loro quel suo clitoride enorme... mi ha mandato la foto sperando che ti interessi...-
-Mi interessa... mi intriga e contemporaneamente mi fa paura... ma come è veramente grande?-
-Guarda il mio pollice... grosso e lungo eguale, io glielo succhiavo e mi sembrava davvero di star facendo un pompino a un cazzo...-
-Porco... porco! Lo sai che mi stai facendo bagnare, mi freme ora...-
-Le ho detto che saremmo andati da lei...-
-Io? No... no! Non certo con me...-
-Hai promesso, la foto c'è... lei esiste e ora fai quello che hai promesso e sono sicuro che la puttana che è in te godrà in una maniera inusuale, andiamo nel pomeriggio... lei è libera.
-Porco! Ma perché devo sempre cederti?-
-Ah... ha una particolarità... si trattiene sempre l'intimo delle ragazze...-
Ambra...
Stronzo! Stronzo odioso! Degenerato te e chi ti segue!
Lo sapevo… lo sapevo che mi fregava!
Farò quello che mi ha chiesto, a malincuore ma lo farò!
Il bastardo mi porta a casa di Maria.
Saliamo le scale fino al primo piano, è un vecchio palazzo, rinnovato, ben curato.
Suoniamo alla porta e ci accoglie con un sorriso.
E’ una donna formosa, morbida, con fianchi larghi, un seno prosperoso, avrà più di quarant'anni.
-Sei Ambra? Che bella sei... sempre fortunato questo porco-
Sorride compiaciuto lo stronzo!
Dio, come ho fatto?
Vorrei scappare… dileguarmi.
E' una donna affabile, gentile.
-Quindi è lei...-
-Si, è lei!- Sorride.
Lo sto odiando!
-Tesoro, non vorrei ti spaventassi o impressionassi o altro, so che è la prima volta che ne vedi uno così, mi ha detto che sei curiosa…-
Mi parla gentilmente, evidente che si propone di tranquillizzarmi.
-No- rispondo -nessun problema-
-Bene...-
Ci conduce in camera.
La sua camera è enorme, un grande letto contro la parete, una sontuosa poltrona di velluto a lato e frontalmente un armadio di ciliegio ricco di intarsi.
Invita Tibe ad accomodarsi sulla poltrona, lo vedo sedersi comodamente.
Stai al cinema???
Dio… mi sa di si.
Maria sale sul letto, ci salgo anche io… inizia a spogliarsi.
Si leva la gonna e mi mostra il suo intimo.
-Ti piace?- mi fa.
-Si- le rispondo… in effetti è bello, di pizzo lillà, qualche taglia in più della mia.
-Dai, fammi vedere la tua- mi leva il jeans, la aiuto a sfilarlo.
-Bella! Mmm… la vorrei così anche io!- e nel mentre mi accarezza il sesso spingendosi sempre più giù.
-Ti stai bagnando, cara?-
-Si- la cosa mi intimidisce… è gentile e cara ma sfacciata nel modo di fare.
Mi prende una mano e se la mette sul suo sesso.
-Sono bagnata anche io! Lo senti?-
E’ bagnata davvero, il suo odore si fa sempre più forte, è simile al mio ma al contempo diverso, più aspro direi… odore di donna matura, io... rispetto a lei, sono una ragazzina.
-Strofina più forte la mano, dai…- dice conducendomi con la sua mano sotto il suo slip e sento spingere qualcosa prepotente… dio! Che impressione… sento carne dura che freme.
-Hai sentito?-
-Si… è… è quello il tuo clito?-
-Si! Vuoi vederlo?-
Mi volto verso di lui… mi fa cenno di si con la testa.
-Si… dai… fammi vedere- rispondo.
Si distende sul letto con le gambe inarcate e sfila gli slip.
Scopre un clitoride… impressionante!
Mai visto uno così!
Mi avevi detto che era grosso ma così… così non credevo!
Stronzo!
Vuoi che la lecchi?
Che prenda in bocca quella specie di cazzetto?
Io lo faccio, sai?
Lui?
Eh… si gode lo spettacolo.
-Forza!- mi fa cenno con la mano.
Mi posiziono tra le gambe di Maria per guardarla meglio.
E' duro, eretto, lungo tre... quattro centimetri… coperto per di più!
Un piccolo pene!
Lo scopro piano dalla pelle che lo avvolge e lo vedo venir fuori come un piccolo glande.
Inizio a leccarla, tra il disgusto e lo sconcerto, piccoli tocchi proprio sulla parte superiore, per poi accorgermi che forse avrei dovuto succhiarlo come si fa con un cazzo vero e proprio.
E così faccio.
Inizio a succhiarlo mentre lei mugola e mi spinge sopra con la testa.
Intreccia le sue mani nei miei capelli cercando di gestire come meglio preferisce i miei movimenti.
E la sua figa… cola… gronda di un miele denso e bianchiccio.
Infilo un dito dentro e inizio ad allargarla mentre le succhio quel clito enorme che si ritrova.
La esploro… più per curiosità che per eccitazione.
Infilo più dita che posso per vedere quante ne entrano.
Prima una, poi ci infilo tutta la mano!
Spingo più che posso! Ormai sono coinvolta.
Le mordo il clito... la sento inarcare. Viene.
Oh Dio! Questa viene subito! Come glielo prendo in bocca viene!
Peccato che non sborri, la berrei la sua sborra, invece cola dalla figa il suo umore denso, stacco la bocca e lecco quello, lo bevo quasi. Ora mi piace. Mi sento disponibile.
Viene ancora. Ansima, il suo corpo morbido vibra.
-Vuoi giocare?- chiede.
-In che modo?-
Scende dal letto e si dirige all’armadio, apre un’anta… dentro giocattoli di tutti i tipi, dildo di vari colori e dimensioni… ne prende tre e li porta sul letto.
Uno viola, lungo 21 cm. un altro, realistico, di lattice più lungo… 24 cm mi dice Maria e poi… uno impressionante, nero, grosso… 32 cm… me lo mostra con orgoglio.
-Vuoi vedere come li prendo tutti? Uno dopo l’altro?- mi chiede.
Si distende sulla schiena, gambe aperte.
-Dai, infila il primo!-.
Prendo il viola, più piccolo degli altri e lo bagno di saliva poi lo spingo dentro piano.
-Non temere- mi fa lei -mettilo dentro tutto- e io eseguo.
Inizio a scoparla, non riesco a resistere e le tocco con le dita quel clito enorme.
Glielo muovo quasi impressionata… sembra un dito, un po’ più morbido, molto recettivo.
Lei mugugna e viene ancora.
-Anche gli altri... tesoro. Su mettimeli dentro-
La cosa mi mette addosso una strana ansia e un turbamento profondo.
Se ne accorge e mi ferma.
-Tutto ok?-
-Si, certo- rispondo.
Lo faccio... prende facilmente anche quello enorme.
Viene ancora.
Riprende fiato... poi...
-Mmmm… chissà se riesci a prenderli anche tu come me!-
-Io?-
-Si, cara! Tu! Distenditi dai, fammela vedere!- mi spinge sul letto e si posiziona tra le mie gambe.
-Che labbra hai! Grosse e rosse! E quelle interne? Sottili e rosee!-Infila dentro le dita e mi bagna all’esterno.
-Proviamo, dai… proviamoli tutti, vediamo se ti piace-!
-Cosa???- replico io allarmata.
-Tranquilla Ambra… fidati… sono donna anche io!- mi rassicura.
Dio mio… ci riesce!
Porca e rassicurante!
Prende il dildo di lattice, sembra un cazzo vero, mi dice che le è affezionata, che glielo ha regalato il marito per il loro anniversario, me lo fa provare perché le sono simpatica.
Me lo strofina con la punta sullo spacco ungendolo dei miei umori, poi pian piano lo bagna tutto contribuendo con la sua saliva.
Infila il glande con notevole sforzo, lo sento sforzare, allargo le gambe più che posso.
-Il grosso è fatto, tesoro!- mi dice.
Mi volto verso Tibe… sembra rilassato… lui!
E invece io mi trovo a desiderare che si tiri fuori il cazzo e se lo meni guardandomi!
-Pronta?-
Pronta??? Uno scatto e lo infila quasi tutto.
Mi inarco… mi sento morire!
Lo sento spingere su in alto, a sfondarmi le pareti e toccarmi lo stomaco!
Tibe! Tiralo fuori e menatelo, stronzo! Non vedi cosa mi sta facendo?
Non penso altro che questo.
Maria inizia a scoparmi, mi dice di stare calma e rilassata ma il suo strisciare mi procura forti spasmi di piacere, lei ne gode, come fosse un uomo, come fosse un uomo che mi scopa col suo di cazzo… mi tortura quasi, vengo ma non si ferma, devo implorarla di smettere!
Lo sfila piano, ho la figa arrossata e sgualcita, ho il fiato corto e mi rilasso pian piano.
Ora riesce a mettermi dentro il più grosso... e lo fa abbastanza facilmente anche se mi sento rompere!
Ma mi piace... colo anch'io quanto lei.
Mi si avvicina alla figa col viso, si propone di alleviarmi il bruciore e inizia a leccarmi, a lingua larga e con abbondante saliva, prima le labbra, poi risale verso il mio clito e lo stuzzica muovendolo da verso a verso e facendomi venire ancora.
Sono orgasmi più dolci ma non meno intensi e Maria ha una lingua d’oro… delicatissima… nulla a che vedere con il dildo enorme usato prima.
Siamo nude, ha un seno pesante, grosso ma sensuale, vorrei baciarlo, suggere i grossi capezzoli.
-Ora ti scopo con il mio clitoride, devi provarlo... vuoi? Vuoi tesoro?-
Ormai la mia volontà è piegata al mio godimento.
Ci mettiamo gambe divaricate in posizione inversa, a forbice... una contro l'altra, inguine contro inguine.
Ci strofiniamo... mi sbatte forte il suo grosso clitoride contro la figa. Continua... strofina... sbatte. Continua... strofina forte. Sbatte.
Veniamo entrambe, un orgasmo delirante il mio.
Bello, forte, intenso, da rapire la mente.
-E’ tardi- dice -mio marito torna a momenti-
Ci rivestiamo entrambe, mi da da mettere le sue mutandine, larghe per me e s’impossessa delle mie.
-La prossima volta che verrai giocheremo con quello e il tuo culetto, ok?- indica l’enorme cazzo nero.
-Va bene- rispondo.
-Vedrai, la prossima volta ci divertiremo ancora di più!-
-Senz’altro!-
Esclama lui rispondendo al posto mio.
Diavolo d’uomo, cos’altro avrà mai in mente?
So che mi scoperà appena aperta la porta d'ingresso, non arriveremo al letto.
Contro il muro? Sul pavimento?
-No... noooo! Non ci posso credere che esista una cosa così! Mi impressiona... mi sconvolge...-
-Ora ne sei convinta o no? Esiste! Credo che sia qualcosa rimasto geneticamente dell'ermafrodito che eravamo.
-Quando ti ha mandato la foto?-
-Poco fa... appena l'ho chiesta-
-La scopi? Avete scopato?-
-Si... scopato. Tempo fa. Ma preferisce le ragazze giovani come te, da svezzare... dice. Da mostrar loro quel suo clitoride enorme... mi ha mandato la foto sperando che ti interessi...-
-Mi interessa... mi intriga e contemporaneamente mi fa paura... ma come è veramente grande?-
-Guarda il mio pollice... grosso e lungo eguale, io glielo succhiavo e mi sembrava davvero di star facendo un pompino a un cazzo...-
-Porco... porco! Lo sai che mi stai facendo bagnare, mi freme ora...-
-Le ho detto che saremmo andati da lei...-
-Io? No... no! Non certo con me...-
-Hai promesso, la foto c'è... lei esiste e ora fai quello che hai promesso e sono sicuro che la puttana che è in te godrà in una maniera inusuale, andiamo nel pomeriggio... lei è libera.
-Porco! Ma perché devo sempre cederti?-
-Ah... ha una particolarità... si trattiene sempre l'intimo delle ragazze...-
Ambra...
Stronzo! Stronzo odioso! Degenerato te e chi ti segue!
Lo sapevo… lo sapevo che mi fregava!
Farò quello che mi ha chiesto, a malincuore ma lo farò!
Il bastardo mi porta a casa di Maria.
Saliamo le scale fino al primo piano, è un vecchio palazzo, rinnovato, ben curato.
Suoniamo alla porta e ci accoglie con un sorriso.
E’ una donna formosa, morbida, con fianchi larghi, un seno prosperoso, avrà più di quarant'anni.
-Sei Ambra? Che bella sei... sempre fortunato questo porco-
Sorride compiaciuto lo stronzo!
Dio, come ho fatto?
Vorrei scappare… dileguarmi.
E' una donna affabile, gentile.
-Quindi è lei...-
-Si, è lei!- Sorride.
Lo sto odiando!
-Tesoro, non vorrei ti spaventassi o impressionassi o altro, so che è la prima volta che ne vedi uno così, mi ha detto che sei curiosa…-
Mi parla gentilmente, evidente che si propone di tranquillizzarmi.
-No- rispondo -nessun problema-
-Bene...-
Ci conduce in camera.
La sua camera è enorme, un grande letto contro la parete, una sontuosa poltrona di velluto a lato e frontalmente un armadio di ciliegio ricco di intarsi.
Invita Tibe ad accomodarsi sulla poltrona, lo vedo sedersi comodamente.
Stai al cinema???
Dio… mi sa di si.
Maria sale sul letto, ci salgo anche io… inizia a spogliarsi.
Si leva la gonna e mi mostra il suo intimo.
-Ti piace?- mi fa.
-Si- le rispondo… in effetti è bello, di pizzo lillà, qualche taglia in più della mia.
-Dai, fammi vedere la tua- mi leva il jeans, la aiuto a sfilarlo.
-Bella! Mmm… la vorrei così anche io!- e nel mentre mi accarezza il sesso spingendosi sempre più giù.
-Ti stai bagnando, cara?-
-Si- la cosa mi intimidisce… è gentile e cara ma sfacciata nel modo di fare.
Mi prende una mano e se la mette sul suo sesso.
-Sono bagnata anche io! Lo senti?-
E’ bagnata davvero, il suo odore si fa sempre più forte, è simile al mio ma al contempo diverso, più aspro direi… odore di donna matura, io... rispetto a lei, sono una ragazzina.
-Strofina più forte la mano, dai…- dice conducendomi con la sua mano sotto il suo slip e sento spingere qualcosa prepotente… dio! Che impressione… sento carne dura che freme.
-Hai sentito?-
-Si… è… è quello il tuo clito?-
-Si! Vuoi vederlo?-
Mi volto verso di lui… mi fa cenno di si con la testa.
-Si… dai… fammi vedere- rispondo.
Si distende sul letto con le gambe inarcate e sfila gli slip.
Scopre un clitoride… impressionante!
Mai visto uno così!
Mi avevi detto che era grosso ma così… così non credevo!
Stronzo!
Vuoi che la lecchi?
Che prenda in bocca quella specie di cazzetto?
Io lo faccio, sai?
Lui?
Eh… si gode lo spettacolo.
-Forza!- mi fa cenno con la mano.
Mi posiziono tra le gambe di Maria per guardarla meglio.
E' duro, eretto, lungo tre... quattro centimetri… coperto per di più!
Un piccolo pene!
Lo scopro piano dalla pelle che lo avvolge e lo vedo venir fuori come un piccolo glande.
Inizio a leccarla, tra il disgusto e lo sconcerto, piccoli tocchi proprio sulla parte superiore, per poi accorgermi che forse avrei dovuto succhiarlo come si fa con un cazzo vero e proprio.
E così faccio.
Inizio a succhiarlo mentre lei mugola e mi spinge sopra con la testa.
Intreccia le sue mani nei miei capelli cercando di gestire come meglio preferisce i miei movimenti.
E la sua figa… cola… gronda di un miele denso e bianchiccio.
Infilo un dito dentro e inizio ad allargarla mentre le succhio quel clito enorme che si ritrova.
La esploro… più per curiosità che per eccitazione.
Infilo più dita che posso per vedere quante ne entrano.
Prima una, poi ci infilo tutta la mano!
Spingo più che posso! Ormai sono coinvolta.
Le mordo il clito... la sento inarcare. Viene.
Oh Dio! Questa viene subito! Come glielo prendo in bocca viene!
Peccato che non sborri, la berrei la sua sborra, invece cola dalla figa il suo umore denso, stacco la bocca e lecco quello, lo bevo quasi. Ora mi piace. Mi sento disponibile.
Viene ancora. Ansima, il suo corpo morbido vibra.
-Vuoi giocare?- chiede.
-In che modo?-
Scende dal letto e si dirige all’armadio, apre un’anta… dentro giocattoli di tutti i tipi, dildo di vari colori e dimensioni… ne prende tre e li porta sul letto.
Uno viola, lungo 21 cm. un altro, realistico, di lattice più lungo… 24 cm mi dice Maria e poi… uno impressionante, nero, grosso… 32 cm… me lo mostra con orgoglio.
-Vuoi vedere come li prendo tutti? Uno dopo l’altro?- mi chiede.
Si distende sulla schiena, gambe aperte.
-Dai, infila il primo!-.
Prendo il viola, più piccolo degli altri e lo bagno di saliva poi lo spingo dentro piano.
-Non temere- mi fa lei -mettilo dentro tutto- e io eseguo.
Inizio a scoparla, non riesco a resistere e le tocco con le dita quel clito enorme.
Glielo muovo quasi impressionata… sembra un dito, un po’ più morbido, molto recettivo.
Lei mugugna e viene ancora.
-Anche gli altri... tesoro. Su mettimeli dentro-
La cosa mi mette addosso una strana ansia e un turbamento profondo.
Se ne accorge e mi ferma.
-Tutto ok?-
-Si, certo- rispondo.
Lo faccio... prende facilmente anche quello enorme.
Viene ancora.
Riprende fiato... poi...
-Mmmm… chissà se riesci a prenderli anche tu come me!-
-Io?-
-Si, cara! Tu! Distenditi dai, fammela vedere!- mi spinge sul letto e si posiziona tra le mie gambe.
-Che labbra hai! Grosse e rosse! E quelle interne? Sottili e rosee!-Infila dentro le dita e mi bagna all’esterno.
-Proviamo, dai… proviamoli tutti, vediamo se ti piace-!
-Cosa???- replico io allarmata.
-Tranquilla Ambra… fidati… sono donna anche io!- mi rassicura.
Dio mio… ci riesce!
Porca e rassicurante!
Prende il dildo di lattice, sembra un cazzo vero, mi dice che le è affezionata, che glielo ha regalato il marito per il loro anniversario, me lo fa provare perché le sono simpatica.
Me lo strofina con la punta sullo spacco ungendolo dei miei umori, poi pian piano lo bagna tutto contribuendo con la sua saliva.
Infila il glande con notevole sforzo, lo sento sforzare, allargo le gambe più che posso.
-Il grosso è fatto, tesoro!- mi dice.
Mi volto verso Tibe… sembra rilassato… lui!
E invece io mi trovo a desiderare che si tiri fuori il cazzo e se lo meni guardandomi!
-Pronta?-
Pronta??? Uno scatto e lo infila quasi tutto.
Mi inarco… mi sento morire!
Lo sento spingere su in alto, a sfondarmi le pareti e toccarmi lo stomaco!
Tibe! Tiralo fuori e menatelo, stronzo! Non vedi cosa mi sta facendo?
Non penso altro che questo.
Maria inizia a scoparmi, mi dice di stare calma e rilassata ma il suo strisciare mi procura forti spasmi di piacere, lei ne gode, come fosse un uomo, come fosse un uomo che mi scopa col suo di cazzo… mi tortura quasi, vengo ma non si ferma, devo implorarla di smettere!
Lo sfila piano, ho la figa arrossata e sgualcita, ho il fiato corto e mi rilasso pian piano.
Ora riesce a mettermi dentro il più grosso... e lo fa abbastanza facilmente anche se mi sento rompere!
Ma mi piace... colo anch'io quanto lei.
Mi si avvicina alla figa col viso, si propone di alleviarmi il bruciore e inizia a leccarmi, a lingua larga e con abbondante saliva, prima le labbra, poi risale verso il mio clito e lo stuzzica muovendolo da verso a verso e facendomi venire ancora.
Sono orgasmi più dolci ma non meno intensi e Maria ha una lingua d’oro… delicatissima… nulla a che vedere con il dildo enorme usato prima.
Siamo nude, ha un seno pesante, grosso ma sensuale, vorrei baciarlo, suggere i grossi capezzoli.
-Ora ti scopo con il mio clitoride, devi provarlo... vuoi? Vuoi tesoro?-
Ormai la mia volontà è piegata al mio godimento.
Ci mettiamo gambe divaricate in posizione inversa, a forbice... una contro l'altra, inguine contro inguine.
Ci strofiniamo... mi sbatte forte il suo grosso clitoride contro la figa. Continua... strofina... sbatte. Continua... strofina forte. Sbatte.
Veniamo entrambe, un orgasmo delirante il mio.
Bello, forte, intenso, da rapire la mente.
-E’ tardi- dice -mio marito torna a momenti-
Ci rivestiamo entrambe, mi da da mettere le sue mutandine, larghe per me e s’impossessa delle mie.
-La prossima volta che verrai giocheremo con quello e il tuo culetto, ok?- indica l’enorme cazzo nero.
-Va bene- rispondo.
-Vedrai, la prossima volta ci divertiremo ancora di più!-
-Senz’altro!-
Esclama lui rispondendo al posto mio.
Diavolo d’uomo, cos’altro avrà mai in mente?
So che mi scoperà appena aperta la porta d'ingresso, non arriveremo al letto.
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