Lisandro
di
mitana
genere
gay
A causa dell'altezza non ha fatto il militare, le cosce storte lo fanno sembrare ancora piu' basso, un principio di gobba lo piega verso terra, e le lunghe braccia lo fanno simile ad uno scimpanze'. Ma ha un cuore grande cosi. E un cazzo! Un cazzo nodoso venoso con l'uretra larga che vi entra un dito ed una capocchia oblunga e grossa simile ad una prugna. Lisandro e' quello che si dice un portatore sano di cazzo duro. L'ho sempre visto arrapato e sono pronto a scommettere che soffre di priapismo. Maria la moglie a furia di sostenere i suoi assalti ha deciso di chiudere le cosce ed impedirgli di fotterla sopportando le continue scappatelle. Non hanno figli, peccato perche' in fondo sono una coppia buona e gentile e molto sociale. Lisandro e' un bracciante agricolo ed e' il preferito di mia madre. Ed lui preferisce me. Sono cresciuto in casa sua e spesso sono stato ospite nel suo letto. Gia' la prima sera che sono tornato a casa dopo aver lasciato mia moglie mi ha invitato alla sua tavola a mangiare la minestra di verdura con pizza e cotiche che mi piace da impazzire. Non abitiamo lontano ma ricordando i tempi in cui ero bambino mi ha offerto il letto tra lui e sua moglie. Mi sento bene tra loro due, sono tranquillo e mi addormento felice della serata. Dalla finestra entra un vago bagliore della luna e mi sveglio colla strana sensazione di qualcuno che mi sta smanettando il cazzo. Contro le chiappe sento il calore di un cazzo che spinge come se volesse penetrarmi e dalla forza dalla voglia e dal turgore intuisco che e' Lisandro che, memore dei vecchi tempi, cerca il suo piacere tra i miei glutei. Mi ha infilato una mano sotto il fianco per strizzare i capezzoli mentre con l'altra mano mi smanetta il cazzo con gesti lenti ma vigoorosi. Io gli afferro il cazzo e mi rendo conto che l'eta' lo ha fatto diventare piu' grosso e piu' duro. Da poco ha superato la trentina e lo sento molto vicino a me per l'eta'. Lisandro non ha fatto le scuole e ascolta tutto quello che dico cercando di trarne profitto. Mi succhia il collo e mi bacia la schiena. Sua moglie si muove nel sonno e lui mi chiede di succhiargli il cazzo. Scivolo coi piedi fuori dal letto e strofino il cazzo contro il viso. Che bello sentire il suo calore. Lisandro geme e spinge per entrarmi in bocca. E' grossa ma la sua capocchia la conosco bene e riesco a trattenerla per intero nella bocca. Del suo cazzo sono sempre stato innamorato. Ricordo le chiavate con mia moglie mentre pensavo al suo cazzo. Quanti pompini gli ho fatto durante l'adolescenza. Quante volte ha cercato di penetrarmi senza riuscire. Scivolo lungo il suo corpo fino a raggiungere la bocca per scambiare un bacio passionale. Lingua contro lingua petto contro petto cazzo contro cazzo ci baciamo con traspoto e passione. - Mettimelo dentro, amore mio, chiavami. Fammelo sentire dentro. Metto un cuscino sotto la pancia piego le gambe e gli offro il culo capace finalmente di ospitare il suo attrezzo grosso e duro. Dopo un paio di tentativi finalmente mi stoppa il buco e lo sento mio. Sentirsi chiavato da un uomo e' una sensazione difficile da spiegare. Col cazzo che mi balla nell'intestino mi sento donna, mi sento la puttana del maschio che mi possiede ed il piacere che riesco a raggiungere e' impossibile in altre situazioni. Io sono per indole sottomesso, mi piace sentirmi posseduto piuttosto che possedere e quando sono l'oggetto di piacere per un uomo sono la donna piu' felice al mondo. Lisandro mi cavalca e mi fa sentire i suoi affondi che fanno tremare il letto tutto. - Piu' forte, piu' forte amore mio, sono tua, sono tutta tua. Io gemo sospiro piango tanto e' il piacere mentre lui sbuffa rantola spinge e mentre mi allaga lo sfintere urla la sua gioia. - Ma andate ad incularvi in cucina, lasciatemi dormire in pace. Maria incavolata accende la luce del comodino e colla faccia stravolta e gli occhi socchiusi getta via le coperte e scopre me disteso a braccia larghe e suo marito lungo sulle mie spalle mentre continua a schizzarmi in corpo. - Siete due porci ricchioni, siete. Ci eravamo dimenticati di lei presi dalla foga dell'amore. In piedi accanto al letto nel suo pigiama di flanella a fiorellini blu colla faccia schifata aspetta che suo marito si ritragga dalle mie viscere col cazzo ancora duro e gocciolante. Strappa le lenzuola per cambiarle e mentre io e Lisandro andiamo in bagno a lavarci lei continua a darci dei ricchioni viziosi. Tornato in camera Lisandro approfittando che e' piegata a stendere le lenzuola sul letto l'afferra alle spalle e le spinge contro il culo il cazzo ancora piu' duro mentre lei starnazza di lasciarla stare se non vuole una randellata in testa. Lisandro allunga la mano afferra la mia mi fa stendere sul letto e mentre invita sua moglie a partecipare mi monta addosso e mi bacia. Maria ci ingiuria e raccolta una coperta va a dormire sul divano mentre io e Lisandro riprendiamo ad amarci per addormentarci solo verso il mattino felici e colle palle ormai vuote.
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