Trasferito per fare maggiori esperienze...e ne feci proprio tante! 4
di
Franco 018
genere
etero
Voglio chiarire che il racconto che finisce con la visita di laura in camera mia aveva il numero tre che ho dimenticato di scrivere sul titolo ma passiamo subito a come proseguì la visita di Laura: Lei, senza esitare si spoglia completamente ed io la imito per poi abbracciarla e baciarla appassionatamente. Lei poi si sdraia sul letto e mi dice:"senti, Professore, sono stata per tutto il tempo dopo il nostro incontro a casa mia, a pensare se con quella sberla di cazzo che ti ritrovi potrei provare ad assaggiarlo in culo ma ho paura che dopo devi portarmi all'Ospedale per farmi mettere chissà quanti punti al mio piccolo ano. Che dici, ci proviamo?" La abbraccia per tranquillizzarla che sì, avrebbe potuto sentire un pò di dolore ma solo per la prima volta, per il resto sarebbe stato solo piacere, godimento: Le chiarii che avrei usato tutti gli accorgimenti possibili e forse non avrebbe inteso dolore. Acconsentì ed io la feci girare mettendosi a pancia sotto, iniziai poi ad accarezzare il buchino e poi a slinguare un poco e lentamente, le misi un poco di gel e provai ad infilarci un dito lentamente, intanto le baciavo le natiche e le accarezzavo il clitoride; faticai un poco a penetrarla col dito ma lei era impaurita e non riuscivo a farla rilessare, allora decisi di lasciar perdere per un po e la feci voltare per baciarla in bocca, poi sui seni intanto le stuzzicavo l'ano per poi versare intorno al buchino molto gel e, sentendola finalmente rilassata, la baciai sul collo per consentirmi di cambiare posizione ed appoggiare la punta del cazzo al suo forellino per spingerlo un poco dentro ma lei , istintivamente serrò l'ano ed allora feci una breve pausa ma poi spinsi ancora di più ed infilai il glande interamente e così le dissi "forza, Laura, lasciati andare che buona parte è entrata e mi spinsi dentro con tutta la lunghezza del batacchio. Lei sospirò e disse:"ma sei entrato tutto e non ho inteso poi tanto dolore!". Provai a fare su e giù ma lei s'irrigidì e mi rese la penetrazione difficoltosa ed abbastanza dolorante per me, così mi fermai e la coccolai con parole dolci ma . quando sentii che stava rilassandosi, glielo infilai dandole vari colpidecisic he le fecero emettere gridolini di dolore ma il continuo va e vieni le cominciò a piacere e mi dissa di spingere ancora e di farglielo sentire tutto. Diedi alcuni colpi decisi e lei si morse le labbra ma m'incitò a possederla ancora più forte ed io le diedi dei colpi da farle mancare il fiato, però dopo mi chiese di andarci giù e la cavalcai senza tregua, fino a che mi sento il cazzo inondato dagli umori che spruzzavano falla sua fighina ed a quel punto mi lasciai andare e le sborrai dentro una quantità infinita: Quando le sfilai il cazzo si rigirò e me lo prese in bocca, succhiandolo e gustandosi quel poco di sborra rimastami in canna: Mi disse che, a parte qualche dolorino iniziale, poi aveva solo goduto. La abbracciai e baciai in bocca, poi, dopo una breve pausa, le aprii le cosce leccandole la figa e, quando sentii che ero tutto inzuppato fino al mento dai suoi umori, le misi il cazzo davanti alla figa e la penetrai con vigore, scopandola fino al mio orgasmo che la inondò di sborra facendo venire anche a lei. Scopammo altre due volte con la stessa passione di sempre, poi ci mettemmo insieme sotto la doccia e lei se lo prese di nuovo in bocca facendomi venire per la quarta volta, Al mattino dopo a scuola trovo due nuovi allievi; un ragazzo ed una ragazza. Lui un bel biondino alto e muscoloso, lei una morettina molto formosa ed un viso d'angelo con labbra così sensuali che suggerivano adattissime al bocchino. Erano fratello e sorella. Gli chiesi della loro preparazione ed infine mi dissero che erano venuti a questa scuola perchè amici delle gemelle rosse e volevano conoscere me. A ricreazione le gemelline vennero da me e mi chiesero se in pomeriggio sarebbero potute venire da me a studiare. Acconsentii ed alle tre le attendevo ansiosamente. Arrivarono puntuali e ... .
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