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genere
bisex

Giulio era un vecchio amico d’infanzia che aveva mantenuto con me un bel rapporto di complicità. Ci raccontavamo tutto da sempre e nei momenti difficili le nostre confidenze erano praticamente giornaliere. Da poco si era lasciato con Domitilla, una bellissima ragazza romana che lavorava nel settore della moda. Quella sera Giulio mi chiamo e mi chiese se come sempre potevamo un po’ parlare. Arrivo’ da me che era quasi mezzanotte, io tanto ero sola perché Marco, il mio compagno era in Giappone per lavoro e quindi la visita di Giulio non avrebbe disturbato nessuno. Ci sedemmo sul divano ed iniziò a parlare, ma non era assolutamente turbato dalla separazione con Domitilla, tant’ è che meravigliata gli chiesi se era tutto a posto. Rideva... mi trovai davanti un Giulio improvvisamente diverso, irriconoscibile, eppure ci eravamo visti solo una settimana prima... Lo rividi come il ragazzino rompiballe che mi tirava giù il costume o mi gettava le lucertole addosso ... Non so come, ma istintivamente ... per scherzo... mi misi a cavalcioni sulle sue gambe... non l’avevo mai fatto...il divano abbastanza morbido, mi fece capitare proprio dove potevo sentire una certa reazione... che fu immediata ... Giulio , inizialmente sbigottito, spinse verso’alto il bacino, dandomi subito una risposta anche senza parlare... mi strofinai un po’ e sentivo il suo pene sempre più duro ... ci guardammo ... non ci eravamo mai sfiorato una volta ma adesso .... i nostri corpi c’è lo imponevano... lui era ancora allibito, pareva quasi che avesse timore ... non capiva ... “ Dai, gli dissi, è solo un giochetto di sesso tra amici... lasciati andare, ci divertiremo” ... e mi spogliai lentamente ... gli sganciai la camici e sentii le sue mani dietro la schiena ... a quel punto gli sganciai i pantaloni e lo aiutai a denudarsi completamente ... Era come smarrito, ma il suo cazzo tradiva una voglia matta di scopare ... non volevo baci o tanti preliminari, non doveva essere quello, volevo solo che me lo mettesse dentro... lo fece .... io sopra di lui dirigevo il gioco... me lo feci sfilare e mi sdraiai aprendo le gambe ... ora lui era sopra di me ... spingeva forte ... stava per parlare e lo zittii ... “ Scopiamo e basta ... scopiamo tutta la notte, ma scopiamo e basta ...” E fu così che passammo l’intera nottata a scopare... al mattino era distrutto.... ma lo obbligai quasi ad un’altra penetrazione ... non aveva più neppure sperma... però mi trombo’ ancora. “ Giulio, abbiamo solo scopato... niente di più ... non so se lo rifaremo in futuro ... invece di parlare come sempre dei nostri problemi, abbiamo dato voce ai nostri corpi , tutto qui” ... gli dissi ... “ mi sono divertito e rilassato, magari se ... ricapitasse ... ma solo scolare” rispose ridendo. Ci salutammo e lui se ne andò. Due ore dopo sentii il campanello suonare... non aspettavo nessuno ... andai ad aprire e mi trovai davanti Domitilla, la feci entrare “ Passavo di qui, mi sono fermata a salutarti” disse... ci sedemmo a prendere un caffè e a fare due chiacchiere “ Giulio era qui da te stanotte ...”... “ Si, risposi, non potendo negare, dal momento che forse lei aveva visto la macchina... “ Avete parlato di me” chiese ... “No, in realtà no, abbiamo ... scopato”.... risposi ridendo,. Anche lei iniziò a ridere “ Ce lo vedo Giulio che scopa !!! Con me non lo faceva più da mesi... non mi trombava più...dovevo accontentarmi della mia massaggiatrice “ ... continuo’ ridendo ... la guardai ridendo, non aveva preso sul serio quello che le avevo detto... “Dai, non dirmi che ti fai pure le donne” ... risposi con malizia....” E perché no, rispose, si gode anche di più” ... e continuo’ a ridere. Iniziò allora a raccontare l’ebrezza dei suoi incontri con la massaggiatrice e... vedendo i suoi occhi pieni di libidine , mi eccitai un pochino... se ne accorse subito ... ero appoggiata allo schienale e mi si avvicinò, quel tanto da darmi una specie di scossa... mi sfioro il collo con le labbra ... non sapevo come fare a ritrarmi, anche perché il suo corpo fu veloce a piegarmisi sopra... mi infilo’subito la mano sotto la maglia, tirandola su e mi lecco’ i capezzoli.... mi lasciai andare... mi spoglio’ ed a sua volta fece cadere in terra i suoi vestiti .... oddio ... ci stavamo baciando con la lingua in bocca ... mi masturbava.... e pure bene.... con due dita .... le infilai le dita dentro ... che spettacolo .... subito dopo si infilo’ con la testa tra le mie gambe e mi caccio’ dentro quella lingua convulsa .... me la girai sopra ... adesso il sessantanove era il nostro numero .... godevo ... anche lei godeva di me .... io non l’avevo mai fatto prima, ma mi ero subito adattata come una veterana .... “Scopiamo adesso, non c’è la faccio più”.... le sussurrai con le labbra umide della sua sborrata .... si incateno’ con le gambe a me e figa contro figa ci trombammo ... aveva un clitoride molto grosso... troppo bello ... sensazione incredibile ... non smettevamo più .... Duro’ tutta la sera , e poi .... di nuovo i giorni a seguire ... Diciamo che quando Marco è fuori, alterno, una notte Giulio e... una Domitilla ..
scritto il
2018-11-09
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