L’oggetto del desiderio- Parte prima
di
Maria Letizia Caselli
genere
masturbazione
Fare quell’acquisto un po’ mi spaventava, anche se spesso il pensiero ricorrente mi spingeva a sbirciare sui siti che propongono oggetti del piacere. Mi limitavo a guardarli, immaginandone l’uso, al posto del solito dito o del getto della doccia o di altre cose che avevo usato per raggiungere il piacere solitario. Alla fine mi decisi, e dopo aver fatto una serie di valutazioni su dimensioni , materiali , prestazioni acquistai un vibratore realistico. Lo ritirai direttamente dal corriere , nel suo bel pacco anonimo e percorsi pochi chilometri mi fermai per scartarlo ed ammirarlo. Il modello che avevo scelto era un affare di venti centimetri e quattro di diametro, identico ad un fallo in tutto e per tutto, con movimento a spinta e vibrazione, dotato di piccole creste per la stimolazione clitoridea. Bello da morire e soprattutto similissimo al vero. Solo a guardarlo iniziai a bagnarmi, ma per provarlo dovevo ancora fare qualche tappa, giungere a casa e metterlo in carica. Appena arrivata lessi le istruzioni e lo attaccai al caricatore, ancora una ventina di minuti e sarebbe stato prontop. L’attesa mi mise quasi ansia, giravo da una stanza all’altra fumando nervosamente in attesa che fosse pronto. Trascorsi i venti minuti lo staccai e me lo portai in camera. Lo cosparsi con il gel lubrificante e mi misi sul letto in posizione. Mi allargai e premetti il tasto vibrazione, strofinandosi al cappella al clitoride, dolcemente e più volte, mentre già mi stavo bagnando, poi piano piano lo spinsi dentro ed azionai la spinta, dapprima ad una velocità lenta, poi più veloce, ma non al massimo, per gustarmi appieno ogni minima sensazione. Cazzo come godevo !!! Ebbi quasi subito un orgasmo favoloso... restava duro e continuava... che spettacolo sentirlo dentro muoversi !!! Troppp bello !!! La mia figa bagnata e avida di piacere... il mio bacino che rincorreva quel movimento che non si arrestava ... mai provata una cosa come quella !!! Durai per un’ora, ma fu sufficiente per darmi quell’immenso godimento che cercavo. Poi si scaricò....., ma avevo goduto abbastanza... mi alzai e lo misi di nuovo in carica.... doveva essere sempre pronto per ogni mio nuovo desiderio
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