Voglio fare sesso con un uomo
di
Prick
genere
dominazione
Voglio fare sesso con un uomo
Trama: Una schiava pone alla sua Padrona una richiesta insolita…alla schiava viene insegnata una preziosa lezione : stare attenti a ciò che si desidera.
E’ una storia breve spero vi piaccia…poi riprenderò con la storia “DA PRINCIPESSA A PUTTANA”
"Tu COSA?" la mia Padrona mi guardò con incredulità. Ero stata con lei per molto tempo e la nostra vita insieme era bella, ma ultimamente sentivo un bisogno crescente “Per favore, Padrona, capiscimi…vorrei fare sesso con un uomo…vorrei solo provare una volta…solo per vedere come è." Uno sguardo le attraversò il viso, conoscevo bene quello sguardo…una combinazione di delusione e di determinazione. Ma la tempesta di fuoco prevista non arrivò…lo sguardo passò rapidamente dal suo viso solo per essere sostituito dal suo solito comportamento calmo ma severo. "La questione è chiusa, piccola. Non voglio sentirne parlare mai più. Capito?" Ho cercato di nascondere la delusione nella mia voce. "Sì, padrona. Capisco." dissi guardando per terra…odiavo deluderla, quindi non insistei più sulla questione. Ero comunque un pò sorpresa, non mi aveva nemmeno sculacciato per aver sollevato un argomento che considerava tabù. Non solo la proposta di fare sesso con un uomo ma anche il fatto che io osassi chiedere un atto sessuale con un’altra persona…solo lei aveva il diritto di determinare con chi dovessi fare esso. Quella libertà mi era stata tolta quando sono diventata suo schiava. Ma questo desiderio era cresciuto in me sin da quando mi ero imbattuta in un sito web…lì sullo schermo avevo visto immagini di uomini prestanti, belli e ben dotati…le donne stavano in ginocchio con i loro cazzi in bocca o con le gambe divaricate sul letto mentre si facevano scopare con colpi lunghi e possenti ed avevano una tale espressione di passione sfrenata sui loro volti che avevo iniziato a immaginarmi come loro, dentro di me era cresciuta sempre più la voglia di assaporare un uomo…non che non volessi più assaggiare la fica della mia padrona o servire un’altra donna quando lei me lo comandava, ma volevo assaggiare un cazzo…sentirlo eiaculare nella mia bocca…sentirlo venire…assaggiarne la venuta mentre mi colpiva la parte posteriore della bocca con il suo seme e mi costringeva ad ingoiarlo…farmi ricoprire le mammelle con il suo sperma caldo e bollente come lava che sarebbe poi sceso nel solco tra i miei seni…sentirlo tendersi ed eiacularmi il suo sperma nella figa o nel culo…sentire il pulsare del suo cazzo mentre si svuotava dentro di me mandandomi oltre il limite. La mia figa iniziò a bagnarsi di nuovo mentre queste immagini mi attraversavano la mente, alzai lo sguardo e vidi che la mia Padrona mi osservava, un'espressione sul viso che non riconoscevo. Mi sono subito scusata per andare a preparare la cena, pregando che questa faccenda fosse messa a tacere. Dopo cena, mi ha tenuto stretta, coccolandomi, il mio viso premuto contro i suoi seni scoperti. Mi sentivo al sicuro tra le sue braccia mentre ci sdraiavamo insieme sul nostro letto. Mi addormentai con lei che mi accarezzava dolcemente la schiena e il sedere, calmandomi.
Qualche settimana dopo stavo correndo sul mio solito percorso, la mia padrona era al lavoro e avevo molto da fare dopo aver finito la mia corsa mattutina, quando ho sentito una macchina arrivare dietro di me e mi sono assicurata di essere abbastanza lontano da lasciarla passare senza problemi. L'autista ha suonato il clacson e mentre mi giravo per vedere cosa volesse ho sentito qualcosa di morbido coprirmi il viso mentre forti braccia mi afferravano da dietro. Ho respirato per urlare e il mondo è diventato nero quando un forte odore di cloroformio mi è entrato in gola e nel naso.
SCHAAAAK! Un forte colpo con una cintura di cuoio sul sedere mi fece svegliare di soprassalto e lanciai un urlo di paura e dolore. SCHAAAAK! Un altro colpo sul mio culo seguito rapidamente da altri tre ha assicurato che fossi completamente sveglia e consapevole della mia situazione. Il mondo era ancora buio. Avevo una benda sugli occhi e non riuscivo a chiudere le mascelle poiché un anello a O era stato fissato saldamente nella mia bocca. Ero nuda tranne che per un collare al collo, cinghie di cuoio ai polsi e alle caviglie e una cintura stretta intorno alla vita. Ero sdraiata sul cemento freddo e la testa mi martellava per il cloroformio che avevo inalato prima. "Bene. Sei sveglia. Mi dispiacerebbe doverti picchiare di nuovo." Non sono riuscita a riconoscere la sua voce…era roca e grave. La voce di un predatore. Si abbassò, afferrandomi per la gola. Potevo sentire il suo respiro mentre si avvicinava. "Facci godere e forse ti lascerò andare. Capito?" Annuii meglio che potevo, cercando di mantenere la calma quando la cintura si abbassò di nuovo sul mio ventre sorprendendomi e percuotendomi la figa. Il mio urlo fu soffocato quando la sua mano mi strinse la gola. Non era solo c'erano altre persone nella stanza con noi. Due altri aggressori. Tre predatori. Quello che mi teneva per la gola si alzò in piedi, trascinandomi in posizione eretta grazie alla presa che aveva su di me. Sentii lo sferragliare delle catene e lo scatto dei moschettoni con i quali venivano attaccate alle cinghie assicurate alle estremità dei miei arti. Il suono delle catene ha fatto scattare la mia comprensione e le lacrime hanno iniziato a scendere da dietro la benda e si sono mescolate con la saliva che colava copiosa dalla mia bocca tenuta spalancata dall’anello di metallo. L’uomo rise della mia angoscia e lasciando andare la mia gola asciugò le lacrime con le sue mani ruvide. "Oh, andiamo piccola. Potrebbe anche piacerti". Smise di asciugarmi le lacrime solo per schiaffeggiarmi forte in faccia. Il mio respiro si fermò per lo shock mentre si tirava indietro e mi schiaffeggiava l'altra guancia. Ho ricominciato a piangere quando ho potuto respirare, singhiozzando meglio che potevo con la bocca spalancata. Allora sentii le sue mani callose sulle mie mammelle, incominciò a palparmele rudemente, soppesandole, tastandone la soda consistenza, stringendole e tirandole. Quando ebbe finito di godersi le mie mammelle mi pizzicò i capezzoli, affondando le unghie dei pollici nella carne sensibile e torcendoli il più possibile, poi, mentre me li tormentava stritolandoli tra pollice ed indice, li tirò verso il basso ed io mi chinai per cercare di alleviare la pressione che stava esercitando sulle mie mammelle. Le catene erano state attaccate anche alla cintura intorno alla mia vita impedendomi di inginocchiarmi. Le mie braccia sono state tirate indietro dolorosamente e ho sentito un altro clic quando una catena è stata fissata al collare sul mio collo. Non potevo rialzarmi, adesso ero costretta a restare piegata a novanta gradi. Le braccia cominciavano a farmi male, le mie spalle stavano per slogarsi ed il dolore era terribile. Quando ha lasciato andare i miei capezzoli ho sentito il contatto con del metallo freddo…capii subito che erano morsetti a coccodrillo con attaccati dei pesi. I denti aguzzi dei morsetti a coccodrillo mi affondarono nella carne e mi sembrò che mi strappassero i capezzoli dalle tette. Ho lanciato un altro urlo quando ha lasciato cadere i pesi. Avrei giurato che i miei capezzoli avessero iniziato a sanguinare quando i morsetti simili ad aghi mi hanno perforato la pelle. Ma niente avrebbe potuto prepararmi per quello che mi avrebbero fatto dopo.
Ho sentito un bastone colpirmi forte il seno destro, seguì un colpo di bastone anche sul sinistro. Il tizio che aveva attaccato le catene decise che anche il mio culo doveva essere picchiato allo stesso modo. Natica destra, natica sinistra. Hanno continuato così per qualche tempo. La mia mente iniziò ad annebbiarsi per il dolore. Ogni colpo sul mio corpo mi faceva contorcere e faceva oscillare liberamente il mio seno ed i pesi mi tiravano forte sui capezzoli. Avevo smesso da tempo di piangere. Gemiti provenivano dalla mia gola che era irritata dalle urla. Il pestaggio si fermò. Ho sentito che il bastone ha colpito il pavimento quando uno degli uomini l'ha buttato giù. L’uomo dalle mani grandi e callose mi afferrò il viso con entrambe le mani, tenendomi ferma. Fu allora che sentii la carne del suo cazzo toccarmi la lingua. Ho trovato la volontà di provare a ricominciare a urlare, ma i miei gemiti strozzati si sono interrotti quando ha spinto il suo pene nella mia gola in tutta la sua lunghezza. Ho cercato di muovere la testa, mi aveva tolto l'aria e stava tenendo il suo cazzo spinto in fondo alla mia gola. Stavo iniziando a farmi davvero prendere dal panico e ad annebbiarmi quando si è tirato indietro. Ho inspirato grandi quantità d'aria nei polmoni, ma poi l'ha fatto di nuovo. Ancora una volta, l'ha tenuto dentro sino in fondo finché non sono quasi svenuta. Ancora una volta, mi ha lasciato respirare appena in tempo. Quando si è tirato indietro questa volta, ho sentito un sapore salato sulla mia lingua. Il suo liquido pre-spermatico stava uscendo dal suo cazzo. Mentre questo accadeva gli altri due uomini avevano colto l'occasione per allacciare una barra di sollevamento sui miei vincoli alle caviglie. Ora, la mia figa era spalancata, quasi invitandoli a entrare. Mani forti, non callose come quelle del primo uomo, ma lisce, mi afferrarono i fianchi. Ho sentito la punta di un cazzo frugare intorno alla mia figa finché non ha trovato il mio buco. Una spinta forte e sicura e fu infilato dentro la mia vagina fino in fondo…era grosso e lungo e sentii la mia vagina distendersi dolorosamente oltre misura quando mi colpì la cervice uterina. Ho sentito i suoi peli pubici solleticarmi il culo mentre si tirava indietro. Mentre il primo uomo si godeva la mia bocca quello dietro di me continuò a pomparmi la figa estraendo ogni volta il cazzo per poi re-infilarmelo dentro con violenza sino alla radice, continuarono così per un pò ma avevano un buon controllo e non vennero. A un certo punto l’uomo con le mani callose si mise sotto di me e mi costrinse ad inginocchiami su di lui…capii che voleva impalami in figa da sotto…cercai di resistere ma si impadronì nuovamente delle mie mammelle, nel frattempo quello che mi aveva chiavato in figa da dietro mi costrinse ad abbassare il pube sino a che venne a contatto con il nuovo cazzo che mi voleva stuprate…lo sentii appoggiarsi sulla vulva…era enorme…l’uomo dalle mani callose abbandonò le mie mammelle straziate dai morsetti e dai pesi ed impadronendosi dei miei fianchi mi tirò giù mentre spingeva il suo pube verso l’alto…il suo cazzo enorme si fece strada nella mia vagina…non ce la feci più a resistere e mi lasciai andare impalandomi sul suo cazzo sino alla radice. Ma non era finita sentii uno degli altri due che mi allargava le natiche per appoggiare il suo cazzo sul mio buco del culo…diede un colpo bestiale…un vero “han” da boscaiolo e mi forzò il culo in filandomi il suo cazzo nell’intestino…il dolore era terribile mi inarcai ululando. I due uomini stabilirono un ritmo. Uno spingeva il suo cazzo dentro di me mentre l'altro tirava fuori. Mi sentivo la pancia piena…mentre i due si prendevano il loro piacere con la mia figa ed il mio culo il terzo uomo iniziò a godersi la mia bocca sentii il sapore della mia figa era quello che mi aveva chiavato in figa alla pecorina. Il mio corpo iniziò a tradirmi mi sono sentita bagnare in figa mentre il dolore al culo e alle tette si combinava con il piacere che la mia figa stava ricevendo. Potevo sentire i loro cazzi gonfiarsi mentre stavano per venire. Ma poi si sono fermati. Tutti e tre si sono ritirati poco prima di venire. Li ho sentiti girarmi attorno, sentivo i loro piedi con gli stivali che calpestavano il freddo cemento. Poi, ho sentito una mano afferrarmi dolorosamente i capelli e tirarli mentre un altro cazzo entrava nella mia bocca. Ho assaggiato i miei succhi di figa mescolati con il sapore della sua eccitazione mentre quello che mi stava scopando in figa mi ha spinto il suo cazzo in bocca. Ho sentito uno degli altri due strofinare il suo cazzo intorno alla mia figa fradicia. Mi aspettavo di essere fottuta in figa da lui, mi irrigidii solo per essere colta di sorpresa quando sentii divaricarmi le natiche il più possibile e la punta del suo cazzo premere contro il mio buco del culo. Era enorme...molto più grosso di quello che mi aveva sodomizzata per primo, i miei occhi si spalancarono da dietro la benda e scossi la testa come meglio potevo. Le dita si strinsero di nuovo sui miei capelli e urlai sul cazzo nella mia bocca. "Rilassa il tuo buco del culo puttana o te ne pentirai" disse la voce dietro di me. Ho fatto del mio meglio per rilassare il mio sfintere alla fine ho sentito la punta del suo pene spingere dolorosamente dentro di me…mi sono sentita lacerare…era l’uomo con le mani callose ed il cazzo enorme che si voleva sollazzare con il mio buco del culo. Il terzo da sotto iniziò a godersi la mia figa ormai fradicia e colante umori. Ancora, hanno iniziato un ritmo di spingere dentro e tirare fuori. Sempre più veloci, si godevano appieno i miei orifizi. Quello che mi sodomizzava ha iniziato a schiaffeggiarmi forte il culo. Un nuovo dolore misto al poco piacere che stavo provando in figa quando, all'improvviso, smise di schiaffeggiarmi e mi afferrò saldamente per i fianchi, tirandomi forte a sé. Ho sentito il suo cazzo pulsare mentre rilasciava il suo carico nelle mie viscere…un vero clistere di sperma tanto era abbondante. Quasi all’unisono quello che si godeva la mia figa da sotto eiaculò e sentii la mia vagina allagarsi del suo grosso carico si sborra. Questo scatenò il terzo uomo che si godeva la mia bocca, dopo alcune spinte forti e determinate tirò indietro il suo pene quel tanto che bastava in modo che il suo glande si appoggiasse sulla mia lingua. Spruzzo dopo spruzzo eruttò il suo sperma nella mia bocca godendosi lo spettacolo. Ho cercato di deglutire meglio che potevo, ma ce ne era così tanto. È fuoriuscito, scorrendomi sul mento con la mia saliva e gocciolando sui miei seni maltrattati. Dopo che ebbe finito di schizzare l'uomo che mi aveva sborrato in bocca fece un passo indietro. Ancora una volta ho sentito camminare attorno a me. Poi ho sentito un altro cazzo entrare nella mia bocca…era quello più grosso che mi aveva appena violato il culo. Ho assaggiato i miei succhi di culo mescolati con il suo sperma e ho dovuto pulire il suo cazzo. Poi anche quello che mi era venuto in figa mi ha ficcato il cazzo in bocca…quello aveva ancora voglia ed è subito venuto ancora infilando il cazzo sino in fondo e sborrandomi in gola. I tre si sono fatti una bella risata. Quando l’ultimo ebbe finito di sborrare e di farsi pulire il cazzo mi schiaffeggiò "Grazie puttana per il divertimento – disse – sei stata brava. Ci vediamo dopo." Li ho sentiti allontanarsi e ho iniziato a piangere mentre sentivo la sborra uscire dalla figa e dal culo e colarmi sulle cosce. Oh Dio! Mi avrebbero lasciato qui? Ho iniziato a farmi prendere dal panico, tirando inutilmente contro le mie catene. A quel punto ho sentito uno dei tre uomini tornare indietro per assestarmi un sonoro ceffone…era quello con le mani grosse e callose…ho sentito una lama di coltello appoggiarsi sotto il mio mento per costringermi ad alzare il viso…poi il suo comando “Se vuoi vivere sporgi la lingua e manda giù tutto…puttana!”. L’uomo appoggiò il glande sulla mia lingua ed iniziò ad urinare…in un attimo la mia gola fu piena della sua urina…non mi restò che deglutirla e ne sentii il gusto acre e disgustoso più dello sperma, mentre il liquido caldo mi scendeva lungo l’esofago…il getto era inarrestabile e copioso e fui costretta a mandarlo giù tutto. Quando ebbe finito di urinarmi in bocca lo sentii ricomporsi ed allontanarsi senza proferire parola. È stato allora che ho sentito un nuovo suono. Tacchi che schioccavano contro il cemento mentre qualcuno si avvicinava a me. Ho sentito una mano femminile sulla schiena mentre una voce familiare mi sussurrava all'orecchio. "Era quello che volevi, piccola? Ti è piaciuto?"
Trama: Una schiava pone alla sua Padrona una richiesta insolita…alla schiava viene insegnata una preziosa lezione : stare attenti a ciò che si desidera.
E’ una storia breve spero vi piaccia…poi riprenderò con la storia “DA PRINCIPESSA A PUTTANA”
"Tu COSA?" la mia Padrona mi guardò con incredulità. Ero stata con lei per molto tempo e la nostra vita insieme era bella, ma ultimamente sentivo un bisogno crescente “Per favore, Padrona, capiscimi…vorrei fare sesso con un uomo…vorrei solo provare una volta…solo per vedere come è." Uno sguardo le attraversò il viso, conoscevo bene quello sguardo…una combinazione di delusione e di determinazione. Ma la tempesta di fuoco prevista non arrivò…lo sguardo passò rapidamente dal suo viso solo per essere sostituito dal suo solito comportamento calmo ma severo. "La questione è chiusa, piccola. Non voglio sentirne parlare mai più. Capito?" Ho cercato di nascondere la delusione nella mia voce. "Sì, padrona. Capisco." dissi guardando per terra…odiavo deluderla, quindi non insistei più sulla questione. Ero comunque un pò sorpresa, non mi aveva nemmeno sculacciato per aver sollevato un argomento che considerava tabù. Non solo la proposta di fare sesso con un uomo ma anche il fatto che io osassi chiedere un atto sessuale con un’altra persona…solo lei aveva il diritto di determinare con chi dovessi fare esso. Quella libertà mi era stata tolta quando sono diventata suo schiava. Ma questo desiderio era cresciuto in me sin da quando mi ero imbattuta in un sito web…lì sullo schermo avevo visto immagini di uomini prestanti, belli e ben dotati…le donne stavano in ginocchio con i loro cazzi in bocca o con le gambe divaricate sul letto mentre si facevano scopare con colpi lunghi e possenti ed avevano una tale espressione di passione sfrenata sui loro volti che avevo iniziato a immaginarmi come loro, dentro di me era cresciuta sempre più la voglia di assaporare un uomo…non che non volessi più assaggiare la fica della mia padrona o servire un’altra donna quando lei me lo comandava, ma volevo assaggiare un cazzo…sentirlo eiaculare nella mia bocca…sentirlo venire…assaggiarne la venuta mentre mi colpiva la parte posteriore della bocca con il suo seme e mi costringeva ad ingoiarlo…farmi ricoprire le mammelle con il suo sperma caldo e bollente come lava che sarebbe poi sceso nel solco tra i miei seni…sentirlo tendersi ed eiacularmi il suo sperma nella figa o nel culo…sentire il pulsare del suo cazzo mentre si svuotava dentro di me mandandomi oltre il limite. La mia figa iniziò a bagnarsi di nuovo mentre queste immagini mi attraversavano la mente, alzai lo sguardo e vidi che la mia Padrona mi osservava, un'espressione sul viso che non riconoscevo. Mi sono subito scusata per andare a preparare la cena, pregando che questa faccenda fosse messa a tacere. Dopo cena, mi ha tenuto stretta, coccolandomi, il mio viso premuto contro i suoi seni scoperti. Mi sentivo al sicuro tra le sue braccia mentre ci sdraiavamo insieme sul nostro letto. Mi addormentai con lei che mi accarezzava dolcemente la schiena e il sedere, calmandomi.
Qualche settimana dopo stavo correndo sul mio solito percorso, la mia padrona era al lavoro e avevo molto da fare dopo aver finito la mia corsa mattutina, quando ho sentito una macchina arrivare dietro di me e mi sono assicurata di essere abbastanza lontano da lasciarla passare senza problemi. L'autista ha suonato il clacson e mentre mi giravo per vedere cosa volesse ho sentito qualcosa di morbido coprirmi il viso mentre forti braccia mi afferravano da dietro. Ho respirato per urlare e il mondo è diventato nero quando un forte odore di cloroformio mi è entrato in gola e nel naso.
SCHAAAAK! Un forte colpo con una cintura di cuoio sul sedere mi fece svegliare di soprassalto e lanciai un urlo di paura e dolore. SCHAAAAK! Un altro colpo sul mio culo seguito rapidamente da altri tre ha assicurato che fossi completamente sveglia e consapevole della mia situazione. Il mondo era ancora buio. Avevo una benda sugli occhi e non riuscivo a chiudere le mascelle poiché un anello a O era stato fissato saldamente nella mia bocca. Ero nuda tranne che per un collare al collo, cinghie di cuoio ai polsi e alle caviglie e una cintura stretta intorno alla vita. Ero sdraiata sul cemento freddo e la testa mi martellava per il cloroformio che avevo inalato prima. "Bene. Sei sveglia. Mi dispiacerebbe doverti picchiare di nuovo." Non sono riuscita a riconoscere la sua voce…era roca e grave. La voce di un predatore. Si abbassò, afferrandomi per la gola. Potevo sentire il suo respiro mentre si avvicinava. "Facci godere e forse ti lascerò andare. Capito?" Annuii meglio che potevo, cercando di mantenere la calma quando la cintura si abbassò di nuovo sul mio ventre sorprendendomi e percuotendomi la figa. Il mio urlo fu soffocato quando la sua mano mi strinse la gola. Non era solo c'erano altre persone nella stanza con noi. Due altri aggressori. Tre predatori. Quello che mi teneva per la gola si alzò in piedi, trascinandomi in posizione eretta grazie alla presa che aveva su di me. Sentii lo sferragliare delle catene e lo scatto dei moschettoni con i quali venivano attaccate alle cinghie assicurate alle estremità dei miei arti. Il suono delle catene ha fatto scattare la mia comprensione e le lacrime hanno iniziato a scendere da dietro la benda e si sono mescolate con la saliva che colava copiosa dalla mia bocca tenuta spalancata dall’anello di metallo. L’uomo rise della mia angoscia e lasciando andare la mia gola asciugò le lacrime con le sue mani ruvide. "Oh, andiamo piccola. Potrebbe anche piacerti". Smise di asciugarmi le lacrime solo per schiaffeggiarmi forte in faccia. Il mio respiro si fermò per lo shock mentre si tirava indietro e mi schiaffeggiava l'altra guancia. Ho ricominciato a piangere quando ho potuto respirare, singhiozzando meglio che potevo con la bocca spalancata. Allora sentii le sue mani callose sulle mie mammelle, incominciò a palparmele rudemente, soppesandole, tastandone la soda consistenza, stringendole e tirandole. Quando ebbe finito di godersi le mie mammelle mi pizzicò i capezzoli, affondando le unghie dei pollici nella carne sensibile e torcendoli il più possibile, poi, mentre me li tormentava stritolandoli tra pollice ed indice, li tirò verso il basso ed io mi chinai per cercare di alleviare la pressione che stava esercitando sulle mie mammelle. Le catene erano state attaccate anche alla cintura intorno alla mia vita impedendomi di inginocchiarmi. Le mie braccia sono state tirate indietro dolorosamente e ho sentito un altro clic quando una catena è stata fissata al collare sul mio collo. Non potevo rialzarmi, adesso ero costretta a restare piegata a novanta gradi. Le braccia cominciavano a farmi male, le mie spalle stavano per slogarsi ed il dolore era terribile. Quando ha lasciato andare i miei capezzoli ho sentito il contatto con del metallo freddo…capii subito che erano morsetti a coccodrillo con attaccati dei pesi. I denti aguzzi dei morsetti a coccodrillo mi affondarono nella carne e mi sembrò che mi strappassero i capezzoli dalle tette. Ho lanciato un altro urlo quando ha lasciato cadere i pesi. Avrei giurato che i miei capezzoli avessero iniziato a sanguinare quando i morsetti simili ad aghi mi hanno perforato la pelle. Ma niente avrebbe potuto prepararmi per quello che mi avrebbero fatto dopo.
Ho sentito un bastone colpirmi forte il seno destro, seguì un colpo di bastone anche sul sinistro. Il tizio che aveva attaccato le catene decise che anche il mio culo doveva essere picchiato allo stesso modo. Natica destra, natica sinistra. Hanno continuato così per qualche tempo. La mia mente iniziò ad annebbiarsi per il dolore. Ogni colpo sul mio corpo mi faceva contorcere e faceva oscillare liberamente il mio seno ed i pesi mi tiravano forte sui capezzoli. Avevo smesso da tempo di piangere. Gemiti provenivano dalla mia gola che era irritata dalle urla. Il pestaggio si fermò. Ho sentito che il bastone ha colpito il pavimento quando uno degli uomini l'ha buttato giù. L’uomo dalle mani grandi e callose mi afferrò il viso con entrambe le mani, tenendomi ferma. Fu allora che sentii la carne del suo cazzo toccarmi la lingua. Ho trovato la volontà di provare a ricominciare a urlare, ma i miei gemiti strozzati si sono interrotti quando ha spinto il suo pene nella mia gola in tutta la sua lunghezza. Ho cercato di muovere la testa, mi aveva tolto l'aria e stava tenendo il suo cazzo spinto in fondo alla mia gola. Stavo iniziando a farmi davvero prendere dal panico e ad annebbiarmi quando si è tirato indietro. Ho inspirato grandi quantità d'aria nei polmoni, ma poi l'ha fatto di nuovo. Ancora una volta, l'ha tenuto dentro sino in fondo finché non sono quasi svenuta. Ancora una volta, mi ha lasciato respirare appena in tempo. Quando si è tirato indietro questa volta, ho sentito un sapore salato sulla mia lingua. Il suo liquido pre-spermatico stava uscendo dal suo cazzo. Mentre questo accadeva gli altri due uomini avevano colto l'occasione per allacciare una barra di sollevamento sui miei vincoli alle caviglie. Ora, la mia figa era spalancata, quasi invitandoli a entrare. Mani forti, non callose come quelle del primo uomo, ma lisce, mi afferrarono i fianchi. Ho sentito la punta di un cazzo frugare intorno alla mia figa finché non ha trovato il mio buco. Una spinta forte e sicura e fu infilato dentro la mia vagina fino in fondo…era grosso e lungo e sentii la mia vagina distendersi dolorosamente oltre misura quando mi colpì la cervice uterina. Ho sentito i suoi peli pubici solleticarmi il culo mentre si tirava indietro. Mentre il primo uomo si godeva la mia bocca quello dietro di me continuò a pomparmi la figa estraendo ogni volta il cazzo per poi re-infilarmelo dentro con violenza sino alla radice, continuarono così per un pò ma avevano un buon controllo e non vennero. A un certo punto l’uomo con le mani callose si mise sotto di me e mi costrinse ad inginocchiami su di lui…capii che voleva impalami in figa da sotto…cercai di resistere ma si impadronì nuovamente delle mie mammelle, nel frattempo quello che mi aveva chiavato in figa da dietro mi costrinse ad abbassare il pube sino a che venne a contatto con il nuovo cazzo che mi voleva stuprate…lo sentii appoggiarsi sulla vulva…era enorme…l’uomo dalle mani callose abbandonò le mie mammelle straziate dai morsetti e dai pesi ed impadronendosi dei miei fianchi mi tirò giù mentre spingeva il suo pube verso l’alto…il suo cazzo enorme si fece strada nella mia vagina…non ce la feci più a resistere e mi lasciai andare impalandomi sul suo cazzo sino alla radice. Ma non era finita sentii uno degli altri due che mi allargava le natiche per appoggiare il suo cazzo sul mio buco del culo…diede un colpo bestiale…un vero “han” da boscaiolo e mi forzò il culo in filandomi il suo cazzo nell’intestino…il dolore era terribile mi inarcai ululando. I due uomini stabilirono un ritmo. Uno spingeva il suo cazzo dentro di me mentre l'altro tirava fuori. Mi sentivo la pancia piena…mentre i due si prendevano il loro piacere con la mia figa ed il mio culo il terzo uomo iniziò a godersi la mia bocca sentii il sapore della mia figa era quello che mi aveva chiavato in figa alla pecorina. Il mio corpo iniziò a tradirmi mi sono sentita bagnare in figa mentre il dolore al culo e alle tette si combinava con il piacere che la mia figa stava ricevendo. Potevo sentire i loro cazzi gonfiarsi mentre stavano per venire. Ma poi si sono fermati. Tutti e tre si sono ritirati poco prima di venire. Li ho sentiti girarmi attorno, sentivo i loro piedi con gli stivali che calpestavano il freddo cemento. Poi, ho sentito una mano afferrarmi dolorosamente i capelli e tirarli mentre un altro cazzo entrava nella mia bocca. Ho assaggiato i miei succhi di figa mescolati con il sapore della sua eccitazione mentre quello che mi stava scopando in figa mi ha spinto il suo cazzo in bocca. Ho sentito uno degli altri due strofinare il suo cazzo intorno alla mia figa fradicia. Mi aspettavo di essere fottuta in figa da lui, mi irrigidii solo per essere colta di sorpresa quando sentii divaricarmi le natiche il più possibile e la punta del suo cazzo premere contro il mio buco del culo. Era enorme...molto più grosso di quello che mi aveva sodomizzata per primo, i miei occhi si spalancarono da dietro la benda e scossi la testa come meglio potevo. Le dita si strinsero di nuovo sui miei capelli e urlai sul cazzo nella mia bocca. "Rilassa il tuo buco del culo puttana o te ne pentirai" disse la voce dietro di me. Ho fatto del mio meglio per rilassare il mio sfintere alla fine ho sentito la punta del suo pene spingere dolorosamente dentro di me…mi sono sentita lacerare…era l’uomo con le mani callose ed il cazzo enorme che si voleva sollazzare con il mio buco del culo. Il terzo da sotto iniziò a godersi la mia figa ormai fradicia e colante umori. Ancora, hanno iniziato un ritmo di spingere dentro e tirare fuori. Sempre più veloci, si godevano appieno i miei orifizi. Quello che mi sodomizzava ha iniziato a schiaffeggiarmi forte il culo. Un nuovo dolore misto al poco piacere che stavo provando in figa quando, all'improvviso, smise di schiaffeggiarmi e mi afferrò saldamente per i fianchi, tirandomi forte a sé. Ho sentito il suo cazzo pulsare mentre rilasciava il suo carico nelle mie viscere…un vero clistere di sperma tanto era abbondante. Quasi all’unisono quello che si godeva la mia figa da sotto eiaculò e sentii la mia vagina allagarsi del suo grosso carico si sborra. Questo scatenò il terzo uomo che si godeva la mia bocca, dopo alcune spinte forti e determinate tirò indietro il suo pene quel tanto che bastava in modo che il suo glande si appoggiasse sulla mia lingua. Spruzzo dopo spruzzo eruttò il suo sperma nella mia bocca godendosi lo spettacolo. Ho cercato di deglutire meglio che potevo, ma ce ne era così tanto. È fuoriuscito, scorrendomi sul mento con la mia saliva e gocciolando sui miei seni maltrattati. Dopo che ebbe finito di schizzare l'uomo che mi aveva sborrato in bocca fece un passo indietro. Ancora una volta ho sentito camminare attorno a me. Poi ho sentito un altro cazzo entrare nella mia bocca…era quello più grosso che mi aveva appena violato il culo. Ho assaggiato i miei succhi di culo mescolati con il suo sperma e ho dovuto pulire il suo cazzo. Poi anche quello che mi era venuto in figa mi ha ficcato il cazzo in bocca…quello aveva ancora voglia ed è subito venuto ancora infilando il cazzo sino in fondo e sborrandomi in gola. I tre si sono fatti una bella risata. Quando l’ultimo ebbe finito di sborrare e di farsi pulire il cazzo mi schiaffeggiò "Grazie puttana per il divertimento – disse – sei stata brava. Ci vediamo dopo." Li ho sentiti allontanarsi e ho iniziato a piangere mentre sentivo la sborra uscire dalla figa e dal culo e colarmi sulle cosce. Oh Dio! Mi avrebbero lasciato qui? Ho iniziato a farmi prendere dal panico, tirando inutilmente contro le mie catene. A quel punto ho sentito uno dei tre uomini tornare indietro per assestarmi un sonoro ceffone…era quello con le mani grosse e callose…ho sentito una lama di coltello appoggiarsi sotto il mio mento per costringermi ad alzare il viso…poi il suo comando “Se vuoi vivere sporgi la lingua e manda giù tutto…puttana!”. L’uomo appoggiò il glande sulla mia lingua ed iniziò ad urinare…in un attimo la mia gola fu piena della sua urina…non mi restò che deglutirla e ne sentii il gusto acre e disgustoso più dello sperma, mentre il liquido caldo mi scendeva lungo l’esofago…il getto era inarrestabile e copioso e fui costretta a mandarlo giù tutto. Quando ebbe finito di urinarmi in bocca lo sentii ricomporsi ed allontanarsi senza proferire parola. È stato allora che ho sentito un nuovo suono. Tacchi che schioccavano contro il cemento mentre qualcuno si avvicinava a me. Ho sentito una mano femminile sulla schiena mentre una voce familiare mi sussurrava all'orecchio. "Era quello che volevi, piccola? Ti è piaciuto?"
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