Da principessa a puttana 32 – Stupro lesbico 1
di
Prick
genere
dominazione
DA PRINCIPESSA A PUTTANA 32 – STUPRO LESBICO 1
Non erano trascorsi molti giorni da che era diventata una prigioniera da monta e la Principessa, distrutta dalle “gangbang” con i gruppi di ufficiali cui, giornalmente, il Comandante la dava in pasto dopo averla personalmente stuprata in figa ed in culo ed averle imposto anche doppie penetrazioni non solo a “sandwich”, ma anche vaginali ed anali assieme al Dottore, stava riposando da qualche ora nella sua cella quando fu risvegliata dalla porta che si apriva sferragliando mentre il Dottore e Giorgia, la comandante delle guardie, facevano il loro ingresso. Il Dottore con la sua solita aria beffarda e sprezzante le appoggiò la punta dello stivale sulle grandi labbra della vulva e spingendo come se la volesse penetrare le disse “SVEGLIATEVI VOSTRA ALTEZZA! IN PIEDI! ASSUMETE LA POSIZIONE! SVELTA PUTTANA!” la Principessa assunse la posizione : gambe divaricate, braccia dietro la schiena con i polsi incrociati all’altezza delle natiche, schiena inarcata in modo da esporre le mammelle… non c’era centimetro della sue pelle che non fosse ricoperto dallo sperma, oramai secco, degli ufficiali che la avevano chiavata in gruppo, anche perché, alla fine della giornata di monta, per preciso ordine del Comandante, mentre veniva ricondotta in cella, veniva portata in quel luogo infernale che era il bordello dei soldati (lì una torma soldati della bassa forza si sfogava, con brutalità, sulle prigioniere che venivano chiavate senza alcun riguardo e con ritmi di ‘lavoro’ molto superiori che al bordello ufficiali vista la numerosità dei ‘clienti’), lì veniva fatta inginocchiare poi i soldati che ne avevano voglia (ed erano tanti) si masturbavano sul suo viso ricoprendola completamente di sperma. La Principessa, mentre con le mani si mungeva le mammelle, subiva in ginocchio il “bukkake” mentre gli uomini che si alternavano di fronte a lei si sfidavano a centrarle il viso con i loro schizzi di sperma esultando quando uno le eiaculava sugli occhi o direttamente in bocca, la doccia di sperma che subiva la umiliava oltre misura ed era talmente lurida di seme che neanche le guardie del bordello si volevano prendere il loro piacere con lei senza prima lavarla con un getto di acqua gelata.
“FAI SCHIFO TANTO SEI LORDA DI SPERMA PRINCIPESSA… - esordì il Dottore - OGGI IL COMANDANTE HA INCARICATO ME E GIORGIA DI IMPARTIRTI UNA LEZIONE SPECIALE! PERO’ TI VOGLIO PULITA ED IN ORDINE! VOI GUARDIE – proseguì il Dottore rivolto alle guardie – AVETE UN’ORA DI TEMPO… LA VOGLIO NEL MIO APPARTAMENTO TRA UN’ORA, PULITA FUORI E DENTRO, NON CHIAVATELA E FATE UN LAVORO FATTO BENE CHE OGGI LA PRINCIPESSA È PER USO PERSONALE MIO E DI GIORGIA… E FATELE UN CLISTERE DA TRE LITRI CHE VOGLIO LAVORARMI IL SUO DELIZIOSO CULO…OGGI PRINCIPESSA LO ALLARGHEREMO UN PÒ…VEDRAI CI DIVERTIREMO…TU GIORGIA CONTROLLA CHE SIA PULITA A DOVERE!”.
Le guardie sghignazzando costrinsero la Principessa a portare le braccia sul davanti poi con una corda le legarono strettamente i polsi e li agganciarono ad un gancio che pendeva da una carrucola fissata al soffitto della cella, in un attimo la corda fu tesa e la Principessa si trovò a dondolare appesa al centro della cella; poco dopo la investì un torrente di acqua gelida proveniente da una manichetta manovrata dalle due guardie…il getto era forte e la colpiva quasi dolorosamente facendola oscillare appesa al gancio, per di più le guardie insistevano a colpirle con il getto alla massima forza le zone più sensibili come le mammelle ed il pube, dopo una decina di minuti di quel trattamento le guardie la riabbassarono e Giorgia le comandò di inginocchiarsi “OGGI SEI NOSTRA PUTTANA! TESTA PER TERRA E CULO IN ARIA! APRITI LE NATICHE CON LE MANI! SVELTA!” La Principessa obbedì : appoggiò la testa sul materasso fradicio alzando il culo il più possibile e si divaricò le natiche con la mani il più possibile esponendo figa e culo “BRAVA PUTTANA – riprese Giorgia – ADESSO TI LAVO DENTRO LA FIGA…LO FACCIO DI PERSONA NELL’ATTESA DI PRENDERTELA…AL CULO CI PENSERANNO LE GUARDIE” e nel dirlo le infilò in figa un ugello di metallo collegato ad un tubo e con esso le iniziò ad irrigare la vagina con un sottile getto di acqua gelida…per puro sadismo lo stesso trattamento le riservarono le guardie al canale anale, mentre la Principessa tremava e rabbrividiva per l’acqua gelida che le inondava le viscere, prima di procedere al clistere..
Tempo un’ora le guardie – che del Dottore avevano forse ancora più soggezione del Comandante conoscendone l’indole sadica e perversa – ricondussero la Principessa al cospetto di Giorgia e del Dottore che la attendevano nell’appartamento privato del Dottore sorseggiando champagne (proveniente dal saccheggio delle cantine reali) comodamente seduti su comode poltrone in pelle Frau. La Principessa fu fatta attendere di fronte a loro nella consueta posizione di presentazione…le guardie in ossequio agli ordini ricevuti in precedenza da Giorgia e dal Dottore le avevano fatto indossare solo un reggiseno ad un quarto di coppa che le esponeva le mammelle lasciando scoperti i capezzoli, le decolleté nere tacco 16 e le calze autoreggenti nere omettendo l’uso delle mutandine e Giorgia era palesemente attratta dalla sua vulva totalmente depilata esibita in bella vista.
Non erano trascorsi molti giorni da che era diventata una prigioniera da monta e la Principessa, distrutta dalle “gangbang” con i gruppi di ufficiali cui, giornalmente, il Comandante la dava in pasto dopo averla personalmente stuprata in figa ed in culo ed averle imposto anche doppie penetrazioni non solo a “sandwich”, ma anche vaginali ed anali assieme al Dottore, stava riposando da qualche ora nella sua cella quando fu risvegliata dalla porta che si apriva sferragliando mentre il Dottore e Giorgia, la comandante delle guardie, facevano il loro ingresso. Il Dottore con la sua solita aria beffarda e sprezzante le appoggiò la punta dello stivale sulle grandi labbra della vulva e spingendo come se la volesse penetrare le disse “SVEGLIATEVI VOSTRA ALTEZZA! IN PIEDI! ASSUMETE LA POSIZIONE! SVELTA PUTTANA!” la Principessa assunse la posizione : gambe divaricate, braccia dietro la schiena con i polsi incrociati all’altezza delle natiche, schiena inarcata in modo da esporre le mammelle… non c’era centimetro della sue pelle che non fosse ricoperto dallo sperma, oramai secco, degli ufficiali che la avevano chiavata in gruppo, anche perché, alla fine della giornata di monta, per preciso ordine del Comandante, mentre veniva ricondotta in cella, veniva portata in quel luogo infernale che era il bordello dei soldati (lì una torma soldati della bassa forza si sfogava, con brutalità, sulle prigioniere che venivano chiavate senza alcun riguardo e con ritmi di ‘lavoro’ molto superiori che al bordello ufficiali vista la numerosità dei ‘clienti’), lì veniva fatta inginocchiare poi i soldati che ne avevano voglia (ed erano tanti) si masturbavano sul suo viso ricoprendola completamente di sperma. La Principessa, mentre con le mani si mungeva le mammelle, subiva in ginocchio il “bukkake” mentre gli uomini che si alternavano di fronte a lei si sfidavano a centrarle il viso con i loro schizzi di sperma esultando quando uno le eiaculava sugli occhi o direttamente in bocca, la doccia di sperma che subiva la umiliava oltre misura ed era talmente lurida di seme che neanche le guardie del bordello si volevano prendere il loro piacere con lei senza prima lavarla con un getto di acqua gelata.
“FAI SCHIFO TANTO SEI LORDA DI SPERMA PRINCIPESSA… - esordì il Dottore - OGGI IL COMANDANTE HA INCARICATO ME E GIORGIA DI IMPARTIRTI UNA LEZIONE SPECIALE! PERO’ TI VOGLIO PULITA ED IN ORDINE! VOI GUARDIE – proseguì il Dottore rivolto alle guardie – AVETE UN’ORA DI TEMPO… LA VOGLIO NEL MIO APPARTAMENTO TRA UN’ORA, PULITA FUORI E DENTRO, NON CHIAVATELA E FATE UN LAVORO FATTO BENE CHE OGGI LA PRINCIPESSA È PER USO PERSONALE MIO E DI GIORGIA… E FATELE UN CLISTERE DA TRE LITRI CHE VOGLIO LAVORARMI IL SUO DELIZIOSO CULO…OGGI PRINCIPESSA LO ALLARGHEREMO UN PÒ…VEDRAI CI DIVERTIREMO…TU GIORGIA CONTROLLA CHE SIA PULITA A DOVERE!”.
Le guardie sghignazzando costrinsero la Principessa a portare le braccia sul davanti poi con una corda le legarono strettamente i polsi e li agganciarono ad un gancio che pendeva da una carrucola fissata al soffitto della cella, in un attimo la corda fu tesa e la Principessa si trovò a dondolare appesa al centro della cella; poco dopo la investì un torrente di acqua gelida proveniente da una manichetta manovrata dalle due guardie…il getto era forte e la colpiva quasi dolorosamente facendola oscillare appesa al gancio, per di più le guardie insistevano a colpirle con il getto alla massima forza le zone più sensibili come le mammelle ed il pube, dopo una decina di minuti di quel trattamento le guardie la riabbassarono e Giorgia le comandò di inginocchiarsi “OGGI SEI NOSTRA PUTTANA! TESTA PER TERRA E CULO IN ARIA! APRITI LE NATICHE CON LE MANI! SVELTA!” La Principessa obbedì : appoggiò la testa sul materasso fradicio alzando il culo il più possibile e si divaricò le natiche con la mani il più possibile esponendo figa e culo “BRAVA PUTTANA – riprese Giorgia – ADESSO TI LAVO DENTRO LA FIGA…LO FACCIO DI PERSONA NELL’ATTESA DI PRENDERTELA…AL CULO CI PENSERANNO LE GUARDIE” e nel dirlo le infilò in figa un ugello di metallo collegato ad un tubo e con esso le iniziò ad irrigare la vagina con un sottile getto di acqua gelida…per puro sadismo lo stesso trattamento le riservarono le guardie al canale anale, mentre la Principessa tremava e rabbrividiva per l’acqua gelida che le inondava le viscere, prima di procedere al clistere..
Tempo un’ora le guardie – che del Dottore avevano forse ancora più soggezione del Comandante conoscendone l’indole sadica e perversa – ricondussero la Principessa al cospetto di Giorgia e del Dottore che la attendevano nell’appartamento privato del Dottore sorseggiando champagne (proveniente dal saccheggio delle cantine reali) comodamente seduti su comode poltrone in pelle Frau. La Principessa fu fatta attendere di fronte a loro nella consueta posizione di presentazione…le guardie in ossequio agli ordini ricevuti in precedenza da Giorgia e dal Dottore le avevano fatto indossare solo un reggiseno ad un quarto di coppa che le esponeva le mammelle lasciando scoperti i capezzoli, le decolleté nere tacco 16 e le calze autoreggenti nere omettendo l’uso delle mutandine e Giorgia era palesemente attratta dalla sua vulva totalmente depilata esibita in bella vista.
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