Da Principessa a Puttana 26 – La Principessa dà spettacolo 4
di
Prick
genere
dominazione
DA PRINCIPESSA A PUTTANA 26 – LA PRINCIPESSA DA’ SPETTACOLO 4
La Principessa non ebbe il tempo di finire di squirtare che si trovò con la schiena addossata ad una colonna, il primo dei quattro ufficiali, quello con il cazzo particolarmente grosso, nodoso ed arcuato, le tirò le mammelle fuori dalla scollatura e mentre gliele mungeva le ordinò “SU PRINCIPESSA SCOPRI BENE LA FIGA E DAI SPETTACOLO CHE TUO MARITO VEDRA’ TUTTO…FORZA FAGLI VEDERE CHE SEI DIVENTATA UNA BATTONA…PARLAGLI CHE POI TI CHIAVO!” La Principessa era frastornata : essere costretta a fare la puttana non era diverso dagli stupri ripetuti cui era sinora stata sottoposta, ma, stranamente, la stava eccitando oltre misura e sentiva che la sua figa si stava inondando sempre più nell’attesa di essere invasa dai quei quattro grossi cazzi, obbedì, quindi, al comando alzando bene i lembi del vestito, allargando le cosce il più possibile in modo da esibire il pube rasato in piena vista…le labbra della figa erano dilatate per il fisting che aveva appena subito e dalla vagina allagata le sgocciolava un secreto trasparente che ruscellando le lordava la radice delle cosce sino a raggiungere la balze delle calze auto-reggenti “CORNUTO GUARDA LA MIA FIGA…SONO IN CALORE E COLO COME UNA TROIA…HO LA FIGA APERTA…APERTA CAPISCI!…MI CI HANNO MESSO LE MANI IN TRE CONTEMPORANEAMENTE…MI HANNO FATTO GODERE…BASTARDO E’ COLPA TUA SE ADESSO MI CHIAVANO DI CONTINUO…ADESSO SONO UNA DEL-LE PUTTANE DEL COMANDANTE E SONO IN CALORE…HO VOGLIA DI ESSERE CHIAVATA…SIGNORI VENITE A FARE I VOSTRI COMODI SONO IN CALORE E SONO APERTA PER VOI…FATE VEDERE A QUEL CORNUTO DEL PRINCIPE COME MI CHIAVATE”. Mentre la Principessa si offriva il primo del ‘clienti’ le appoggiò il cazzo sulla figa che stava sgocciolando umori e secrezioni vaginali e di un sol colpo la penetrò inforcandole la vagina sino alla radice “ADESSO FATTI CHIAVARE IN PIEDI COME UNA BATTONA DA STRADA PRINCIPESSA…” la Principessa con un gemito di piacere gli cinse il collo con le braccia e mentre gli concedeva la bocca alzò la gamba destra e gli cinse i lombi iniziando, poi, a pompargli il cazzo con la figa mentre gli diceva “FOTTIMI…RIEMPIMI…SBORRAMI IN FIGA…VIENIMI DENTRO CHE POI TOCCA AGLI ALTRI…SI NE HO ALTRI TRE DA CHIAVARE DOPO DI TE…GODITI LA TUA PUTTANA… PRENDIMI…GODI…RIEMPIMI LA PANCIA CON LA TUA SBORRA…”. Il primo degli ufficiali dopo averla inforcata sul suo cazzo poderoso cominciò a pomparla senza pietà, estraeva il cazzo quasi completamente per, poi, affondarlo sino alla radice tra i gemiti, di sofferenza e di piacere, della Principessa, dopo qualche minuto di spinte lente ma decise l’uomo aumentò il ritmo della monta per arrivare, dopo un crescendo spasmodico di spinte bestiali, a capitolare eruttandole un figa un grosso carico di sperma, quando, soddisfatto per la chiavata, si staccò da lei la Principessa, tenendo i lembi del vestito scostati ad esibire la figa dilatata che iniziava a colare sborra, si rivolse agli altri “AVANTI IL PROSSIMO…SONO QUA PER VOI…VENITE A CHIAVARMI…UNO DOPO L’ALTRO VENITE A FARE I VOSTRI COMODI…” al primo dei clienti seguì il secondo, poi il terzo ed infine il quarto…tutti si presero con lei, uno subito dopo l’altro, il loro piacere e nell’ora in cui fu in loro balia la Principessa cercò di cooperare al meglio per la loro soddisfazione…non le risparmiarono nulla. Quando il quarto uomo le ebbe sborrato in figa quello con il cazzo più grosso, che la aveva goduta per primo, la apostrofò “ADESSO BASTA DIVERTIRSI PRINCIPESSA! ADESSO TI DIAMO UNA LEZIONE! SEI QUA PER LAVORARE…PUTTANA! SDRAIATI SUL MATERASSO…GAMBE APERTE E PIEGATE…POSIZIONE DA MONTA…PIU’ APERTA…A FIGA SPALANCATA! …COSI’…ADESSO INIZIA A MUNGERTI LE MAMMELLE DA BRAVA TROIA…MUNGITI PIU’ FORTE…TE LE DEVI SPREMERE!…ORA TI DEVASTIAMO LA FIGA!” detto questo si mise in mezzo alle sue cosce e la impalò brutalmente con il suo cazzo nodoso ed arcuato che era tornato rigidissimo, la penetrazione fu così brutale che il culo della Principessa si sollevò dal materasso, la Principessa non si aspettava una aggressione così brutale e restò senza fiato, le sembrò che le avessero messo in figa un spranga d’acciaio rovente tanto era duro e caldo il cazzo che, in un sol colpo, si era fatto strada nella sua vagina sino a toccarle l’utero…la sorpresa ed il dolore per la brutale penetrazione la lasciarono senza fiato non riuscì neanche ad emettere un lamento…continuò solo a spremersi le mammelle con tale forza disperata che dai capezzoli cominciò a montare una secrezione lattescente…l’uomo che la possedeva spinse a fondo la sua verga sino ad appoggiare lo scroto sulle grandi labbra, sostò un attimo pur continuando a spingere, come per godersi il tepore e le secrezioni della sua vagina, poi estrasse il suo membro lentamente sino ad estrarlo completamente dalla figa della Principessa, poi la penetrò di nuovo nella stessa maniera brutale…in tutto le diede dieci colpi durissimi mentre la Principessa gemeva di dolore sentendo la vagina brutalmente dilatata dal poderoso cazzo che ad ogni affondo le colpiva la cervice uterina, poi il suo posto fu preso da uno degli altri che la castigò alla stessa maniera : dieci violente penetrazioni a ciascuna delle quali faceva eco un gemito di sofferenza, solo dopo che, a rotazione, le ebbero dato quaranta penetrazioni in figa ciascuno gli uomini le sborrarono nuovamente in vagina. La Principessa era sconvolta, la avevano brutalizzata senza pietà e senza necessità di farlo visto che lei avrebbe soggiaciuto a qualsiasi prestazione sessuale le fosse stata richiesta. Quando il quarto uomo ebbe finito di svuotarsi i coglioni dentro di lei i primi tre erano nuovamente carichi e lei, mentre in ginocchio si mungeva la mammelle, oramai lucide di latte, provvide a farli scaricare nella sua bocca e sul suo viso spompinandoli alternativamente sino a che tutti e quattro con il cazzo di nuovo tostissimo si masturbarono su di lei che, in ginocchio e con le mammelle in mano, a bocca aperta attendeva il loro seme, quando ebbero finito di eiacularle addosso si fecero pulire le verghe con la lingua e se ne andarono lasciandola in ginocchio con il viso ed i seni coperti di sperma e l’ultimo di loro la apostrofò “CI VEDIAMO DOMANI NELLA SALA DELLA MONTA PRINCIPESSA…OGGI TI ABBIAMO FATTO LA FIGA …LA PROSSIMA VOLTA CI GODREMO IL TUO CULO!...TUTTI E QUATTRO SI INTENDE!”. Quando fu lasciata libera dai suoi primi ‘clienti’ la Principessa, un pò malferma sulle gambe per le monte consecutive, si rialzò, si rimise nella posizione di ‘presentazione’, poi con le mani sollevò nuovamente i lembi del vestito a scoprire il suo inguine, sporse in avanti il pube ad esibire la sua figa devastata ed ancora aperta per la monta brutale e prolungata subita dai quattro uomini e colante sperma per i quattro carichi ricevuti…le grandi e le piccole labbra erano più che aperte…spalancate…e si intravedeva la vagina rossa come una ferita dalla quale usciva un rivolo di seme…era un grande spettacolo; dopo le quattro sborrate appena ricevute il viso ed i seni, esposti fuori dal vestito, grondavano sperma che le inzaccherava il vestito…la figa era spalancata dopo la serie di violente penetrazioni successive che aveva subito e colava sborra sulle cosce, l’intimo ridottissimo e le calze autoreggenti erano lordate di seme… rivolta alla telecamera che aveva ripreso tutta la scena la Principessa si rivolse al marito “CORNUTO…GUARDAMI…MI SONO VESTITA DA TROIA ED HO FATTO LA PUTTANA PER QUATTRO UOMINI…ME LI SONO CHIAVATI TUTTI E QUATTRO…HO LA FACCIA ED I SENI PIENI DELLA LORO SBORRA…LA VEDI LA SBORRA CHE HO ADDOSSO?…GUARDAMI LA FIGA…VEDI COME E’ APERTA…HO LA FIGA SLABBRATA…PRIMA MI CI HANNO MESSO LE MANI IN QUATTRO…ED HO GODUTO PER LORO MENTRE MI PERQUISIVANO LA FIGA…POI MI CI HANNO MESSO I LORO CAZZI E MI SONO FATTA CHIAVARE E RIEMPIRE DA TUTTI E QUATTRO…MI HANNO PRESA CON VIOLENZA ANCHE SE NON C’ERA BISOGNO E MI HANNO SBORRATO DI NUOVO IN FIGA TUTTI E QUATTRO…UNO DOPO L’ALTRO…QUELLI SI’ CHE SONO UOMINI…E SANNO USARE IL CAZZO…NON TU CORNUTO CON IL TUO MISERO CAZZETTO…QUESTI SONO STALLONI DA MONTA NON TU…GUARDA LA MIA FIGA SPALANCATA COME COLA…SONO PIENA DELLA LORO SBORRA…E MI E’ PIACIUTO DARGLIELA…TRA POCO IL COMANDANTE MI PRENDERA’ DI NUOVO…MI STUPRERA’ COME FA SEMPRE PER PUNIRMI…MI SENTIRAI URLARE STUPRATA SENZA PIETA’ DAL SUO CAZZO ENORME…MI RIEMPIRA’ LA FIGA DEL SUO SEME E DOVRO’ SBORRARE ANCHE PER LUI…E’ COLPA TUA…SEI UN VIGLIACCO E SEI UN CORNUTO!”
La Principessa non ebbe il tempo di finire di squirtare che si trovò con la schiena addossata ad una colonna, il primo dei quattro ufficiali, quello con il cazzo particolarmente grosso, nodoso ed arcuato, le tirò le mammelle fuori dalla scollatura e mentre gliele mungeva le ordinò “SU PRINCIPESSA SCOPRI BENE LA FIGA E DAI SPETTACOLO CHE TUO MARITO VEDRA’ TUTTO…FORZA FAGLI VEDERE CHE SEI DIVENTATA UNA BATTONA…PARLAGLI CHE POI TI CHIAVO!” La Principessa era frastornata : essere costretta a fare la puttana non era diverso dagli stupri ripetuti cui era sinora stata sottoposta, ma, stranamente, la stava eccitando oltre misura e sentiva che la sua figa si stava inondando sempre più nell’attesa di essere invasa dai quei quattro grossi cazzi, obbedì, quindi, al comando alzando bene i lembi del vestito, allargando le cosce il più possibile in modo da esibire il pube rasato in piena vista…le labbra della figa erano dilatate per il fisting che aveva appena subito e dalla vagina allagata le sgocciolava un secreto trasparente che ruscellando le lordava la radice delle cosce sino a raggiungere la balze delle calze auto-reggenti “CORNUTO GUARDA LA MIA FIGA…SONO IN CALORE E COLO COME UNA TROIA…HO LA FIGA APERTA…APERTA CAPISCI!…MI CI HANNO MESSO LE MANI IN TRE CONTEMPORANEAMENTE…MI HANNO FATTO GODERE…BASTARDO E’ COLPA TUA SE ADESSO MI CHIAVANO DI CONTINUO…ADESSO SONO UNA DEL-LE PUTTANE DEL COMANDANTE E SONO IN CALORE…HO VOGLIA DI ESSERE CHIAVATA…SIGNORI VENITE A FARE I VOSTRI COMODI SONO IN CALORE E SONO APERTA PER VOI…FATE VEDERE A QUEL CORNUTO DEL PRINCIPE COME MI CHIAVATE”. Mentre la Principessa si offriva il primo del ‘clienti’ le appoggiò il cazzo sulla figa che stava sgocciolando umori e secrezioni vaginali e di un sol colpo la penetrò inforcandole la vagina sino alla radice “ADESSO FATTI CHIAVARE IN PIEDI COME UNA BATTONA DA STRADA PRINCIPESSA…” la Principessa con un gemito di piacere gli cinse il collo con le braccia e mentre gli concedeva la bocca alzò la gamba destra e gli cinse i lombi iniziando, poi, a pompargli il cazzo con la figa mentre gli diceva “FOTTIMI…RIEMPIMI…SBORRAMI IN FIGA…VIENIMI DENTRO CHE POI TOCCA AGLI ALTRI…SI NE HO ALTRI TRE DA CHIAVARE DOPO DI TE…GODITI LA TUA PUTTANA… PRENDIMI…GODI…RIEMPIMI LA PANCIA CON LA TUA SBORRA…”. Il primo degli ufficiali dopo averla inforcata sul suo cazzo poderoso cominciò a pomparla senza pietà, estraeva il cazzo quasi completamente per, poi, affondarlo sino alla radice tra i gemiti, di sofferenza e di piacere, della Principessa, dopo qualche minuto di spinte lente ma decise l’uomo aumentò il ritmo della monta per arrivare, dopo un crescendo spasmodico di spinte bestiali, a capitolare eruttandole un figa un grosso carico di sperma, quando, soddisfatto per la chiavata, si staccò da lei la Principessa, tenendo i lembi del vestito scostati ad esibire la figa dilatata che iniziava a colare sborra, si rivolse agli altri “AVANTI IL PROSSIMO…SONO QUA PER VOI…VENITE A CHIAVARMI…UNO DOPO L’ALTRO VENITE A FARE I VOSTRI COMODI…” al primo dei clienti seguì il secondo, poi il terzo ed infine il quarto…tutti si presero con lei, uno subito dopo l’altro, il loro piacere e nell’ora in cui fu in loro balia la Principessa cercò di cooperare al meglio per la loro soddisfazione…non le risparmiarono nulla. Quando il quarto uomo le ebbe sborrato in figa quello con il cazzo più grosso, che la aveva goduta per primo, la apostrofò “ADESSO BASTA DIVERTIRSI PRINCIPESSA! ADESSO TI DIAMO UNA LEZIONE! SEI QUA PER LAVORARE…PUTTANA! SDRAIATI SUL MATERASSO…GAMBE APERTE E PIEGATE…POSIZIONE DA MONTA…PIU’ APERTA…A FIGA SPALANCATA! …COSI’…ADESSO INIZIA A MUNGERTI LE MAMMELLE DA BRAVA TROIA…MUNGITI PIU’ FORTE…TE LE DEVI SPREMERE!…ORA TI DEVASTIAMO LA FIGA!” detto questo si mise in mezzo alle sue cosce e la impalò brutalmente con il suo cazzo nodoso ed arcuato che era tornato rigidissimo, la penetrazione fu così brutale che il culo della Principessa si sollevò dal materasso, la Principessa non si aspettava una aggressione così brutale e restò senza fiato, le sembrò che le avessero messo in figa un spranga d’acciaio rovente tanto era duro e caldo il cazzo che, in un sol colpo, si era fatto strada nella sua vagina sino a toccarle l’utero…la sorpresa ed il dolore per la brutale penetrazione la lasciarono senza fiato non riuscì neanche ad emettere un lamento…continuò solo a spremersi le mammelle con tale forza disperata che dai capezzoli cominciò a montare una secrezione lattescente…l’uomo che la possedeva spinse a fondo la sua verga sino ad appoggiare lo scroto sulle grandi labbra, sostò un attimo pur continuando a spingere, come per godersi il tepore e le secrezioni della sua vagina, poi estrasse il suo membro lentamente sino ad estrarlo completamente dalla figa della Principessa, poi la penetrò di nuovo nella stessa maniera brutale…in tutto le diede dieci colpi durissimi mentre la Principessa gemeva di dolore sentendo la vagina brutalmente dilatata dal poderoso cazzo che ad ogni affondo le colpiva la cervice uterina, poi il suo posto fu preso da uno degli altri che la castigò alla stessa maniera : dieci violente penetrazioni a ciascuna delle quali faceva eco un gemito di sofferenza, solo dopo che, a rotazione, le ebbero dato quaranta penetrazioni in figa ciascuno gli uomini le sborrarono nuovamente in vagina. La Principessa era sconvolta, la avevano brutalizzata senza pietà e senza necessità di farlo visto che lei avrebbe soggiaciuto a qualsiasi prestazione sessuale le fosse stata richiesta. Quando il quarto uomo ebbe finito di svuotarsi i coglioni dentro di lei i primi tre erano nuovamente carichi e lei, mentre in ginocchio si mungeva la mammelle, oramai lucide di latte, provvide a farli scaricare nella sua bocca e sul suo viso spompinandoli alternativamente sino a che tutti e quattro con il cazzo di nuovo tostissimo si masturbarono su di lei che, in ginocchio e con le mammelle in mano, a bocca aperta attendeva il loro seme, quando ebbero finito di eiacularle addosso si fecero pulire le verghe con la lingua e se ne andarono lasciandola in ginocchio con il viso ed i seni coperti di sperma e l’ultimo di loro la apostrofò “CI VEDIAMO DOMANI NELLA SALA DELLA MONTA PRINCIPESSA…OGGI TI ABBIAMO FATTO LA FIGA …LA PROSSIMA VOLTA CI GODREMO IL TUO CULO!...TUTTI E QUATTRO SI INTENDE!”. Quando fu lasciata libera dai suoi primi ‘clienti’ la Principessa, un pò malferma sulle gambe per le monte consecutive, si rialzò, si rimise nella posizione di ‘presentazione’, poi con le mani sollevò nuovamente i lembi del vestito a scoprire il suo inguine, sporse in avanti il pube ad esibire la sua figa devastata ed ancora aperta per la monta brutale e prolungata subita dai quattro uomini e colante sperma per i quattro carichi ricevuti…le grandi e le piccole labbra erano più che aperte…spalancate…e si intravedeva la vagina rossa come una ferita dalla quale usciva un rivolo di seme…era un grande spettacolo; dopo le quattro sborrate appena ricevute il viso ed i seni, esposti fuori dal vestito, grondavano sperma che le inzaccherava il vestito…la figa era spalancata dopo la serie di violente penetrazioni successive che aveva subito e colava sborra sulle cosce, l’intimo ridottissimo e le calze autoreggenti erano lordate di seme… rivolta alla telecamera che aveva ripreso tutta la scena la Principessa si rivolse al marito “CORNUTO…GUARDAMI…MI SONO VESTITA DA TROIA ED HO FATTO LA PUTTANA PER QUATTRO UOMINI…ME LI SONO CHIAVATI TUTTI E QUATTRO…HO LA FACCIA ED I SENI PIENI DELLA LORO SBORRA…LA VEDI LA SBORRA CHE HO ADDOSSO?…GUARDAMI LA FIGA…VEDI COME E’ APERTA…HO LA FIGA SLABBRATA…PRIMA MI CI HANNO MESSO LE MANI IN QUATTRO…ED HO GODUTO PER LORO MENTRE MI PERQUISIVANO LA FIGA…POI MI CI HANNO MESSO I LORO CAZZI E MI SONO FATTA CHIAVARE E RIEMPIRE DA TUTTI E QUATTRO…MI HANNO PRESA CON VIOLENZA ANCHE SE NON C’ERA BISOGNO E MI HANNO SBORRATO DI NUOVO IN FIGA TUTTI E QUATTRO…UNO DOPO L’ALTRO…QUELLI SI’ CHE SONO UOMINI…E SANNO USARE IL CAZZO…NON TU CORNUTO CON IL TUO MISERO CAZZETTO…QUESTI SONO STALLONI DA MONTA NON TU…GUARDA LA MIA FIGA SPALANCATA COME COLA…SONO PIENA DELLA LORO SBORRA…E MI E’ PIACIUTO DARGLIELA…TRA POCO IL COMANDANTE MI PRENDERA’ DI NUOVO…MI STUPRERA’ COME FA SEMPRE PER PUNIRMI…MI SENTIRAI URLARE STUPRATA SENZA PIETA’ DAL SUO CAZZO ENORME…MI RIEMPIRA’ LA FIGA DEL SUO SEME E DOVRO’ SBORRARE ANCHE PER LUI…E’ COLPA TUA…SEI UN VIGLIACCO E SEI UN CORNUTO!”
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