Lezioni di latino - cap.4

di
genere
gay

Aspettavo i giorni delle lezioni con grande ansia…ormai il rapporto con Luca si era fatto profondo e complice…quando ci guardavamo negli occhi potevamo leggere il desiderio reciproco di piacere e tenerezza…
Il periodo dell’esame si avvicinava e anche la stagione migliorava sensibilmente…cominciava a fare caldo e Luca arrivò vestito in modo molto più leggero…maglietta, jeans e scarpe leggere…era meraviglioso…lo avevo già visto molte volte vestito e nudo…ma quando arrivò quel giorno aveva un fascino particolare…era giovane…e bello….e fine nel portamento e nei modi…forse questo più di tutto mi colpiva…bei ragazzi ne avevo visti tanti…ma nessuno aveva la sua signorilità e il suo modo di fare raffinato, ma non lezioso…e la sua voce...Dio mio, la sua voce…ti entrava nel cuore…ti penetrava l’anima…
Quando arrivò mi saluto con confidenza, ormai…ma senza perdere il rispetto…
“Buongiorno prof…”
“Ciao, Luca…se ti dicessi che mi sei mancato?...”
“Ci crederei, prof…perchè anche tu sei mancato a me…”
“E’ molto bello quello che mi dici…”
“Ahahahahah non montarti la testa…”
“No, piccolo mio…so stare al mio posto…tranquillo…”
“Cominciamo la lezione…”
E si avvicinò a me stringendomi e baciandomi dolcemente….a sua bocca era dolce e fresca…e Luca limonava con passione…
In breve fummo nudi e ci gettammo sul letto…
“Mi hai promesso che avremmo fatto quella cosa…”
“Cosa, piccolo?...”
“L’altra volta abbiamo giocato con il tuo…come si chiama?...”
“Dildo?...”
“Si, col dildo doppio…e te lo sei anche lavato da solo perché la consecutio temporum l’ho saputa dire bene…”
“E’ vero, stai facendo grossi progressi in tutto!...”
“Hai detto che lo rifacevamo…”
“Che lo avremmo rifatto!....” corressi…
Mi abbracciò e mi diede un bacino così dolce che mi fece venire i brividi in tutto il corpo…
“Grazie, prof…quante cose mi insegni!...”
“Hai detto che lo avremmo rifatto cambiando…”
“Ho capito, certo…non occorre che vai avanti con queste immagini poetiche!...”
Ridemmo entrambi come due ragazzini… per un attimo mi sentii morire perché lui un ragazzino lo era davvero…ma il mio turbamento passò subito…
“Ok…al lavoro, piccolo...”
Cominciammo a leccarci per bene a vicenda, con dolcezza...e spalmammo per bene di saliva i buchini…il suo buchetto era meraviglioso da leccare…meraviglioso…
Quindi presi il dildo doppio e cominciai a farlo penetrare lentamente nel culetto dolce di Luca…
“Ohhhhh…” fece lui quando la testina di gomma entrò dilatando lo sfintere carnoso…
“Male, piccolo?...”
“No, piacere…”
Quando lui fu abituato al corpo estraneo che aveva dentro…gli domandai che posizione voleva che facessimo…
“Inginocchiati a pecorina, culo contro culo…ti piace?”…
“La adoro!...”
E’ incredibile come io e Luca avessimo gli stessi gusti su un sacco di cose…
Si girò e si mise in ginocchio col lungo cazzo finto che gli pendeva dal buco del culo…
”Ahahahaha…ho la coda!!!” rise divertito…
“Ora la tua coda la facciamo sparire qui dentro…” E mi inginocchiai in posizione speculare a lui….entrambi ci potevamo guardare nel grande specchio laterale dell’armadio…
“Ti piace guardare i nostri corpi, piccolo?...”
“Si, tanto…dai, prof, infilatelo anche tu…”
Obbedii…misi l’altra testolina di gomma nel culo e cominciai a muovermi adagio in sincrono con il ragazzo…
“Che sensazione appagante…” sussurrò Luca…
“Come parli difficile!...”
“Cazzo, mi piace da morire sentire che questo coso ci spacca i culi…”
“Così va meglio…”
“Spingi verso di me…facciamocelo sparire tutto dentro le nostre fiche voraci...”
Non lo avevo mai sentito parlare così…mi eccitava da morire…
“Cazzo se mi fa godere, prof…lo voglio più a fondo…muoviti…siamo due troie spaccate in culo….ahhhh…godo…sono tutto bagnato….mi cola la broda dal culo…”
Effettivamente dopo qualche minuto di quel movimento il dildo era caldo e tutto scivoloso…
“Lo giriamo???” disse con una voce rotta dal godimento…
“Si…fallo tu…toglilo dolcemente e mettiti dentro la parte che era in me, bagnata dei miei liquidi e calda del mio calore…e dai a me tutta l’intimità del tuo corpo...”
“Si, prof…” estrasse il dildo tutto umido e caldo …lo guardò con occhi di desiderio…lo girò e lo ficcò con decisione nei due culi pulsanti…
“Bello!!!!” urlò...
“Te l’avevo detto che era una cosa molto intima e dolce…ecco vedi, Luca, questa è la dolcezza che i maschi sanno darsi reciprocamente...
Andammo avanti ancora un po’ con quella stupenda duplice chiavata...
Poi all’improvviso gli dissi:
“Toglilo e vieni con me…”
“Dove?...”
“Zitto e vieni…”
Lo condussi in bagno…
Lo feci appoggiare al lavandino e gli piantai nel culo il mio cazzo duro…
“Stringi forte, mi raccomando…”
“Perché?...”
“Stringi...”
E lentamente gli pisciai nel culo tutto il mio calore…
“Ohhhhhh…è bellissimo…caldo…esplodo!”…i fiotti di sperma gli uscirono incontrollati dal cazzo e schizzò tutta la sborra densa e calda nel lavandino…
Quando ebbi finito di pisciargli in culo lo feci entrare nella doccia e gli domandai:
“Vuoi stare solo?...”
“No, stai con me….ienimi la mano…guardami…”
Si accucciò e fece uscire tutto in quattro o cinque fiotti violenti…
Mi stringeva forte forte la mano e mi guardava negli occhi senza alcuna vergogna…in quel momento eravamo davvero una cosa sola…
Terminato di svuotarsi…mi fece entrare in doccia con lui e ci insaponammo e vicenda e poi ce ne stemmo un po’ insieme sotto il getto caldo…
“Tutto ok, cucciolo?...”
“Si. prof…”


scritto il
2018-12-12
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