Il negozio di giocattoli

di
genere
gay

… a luglio compiva gli anni il figlio del mio amico e collega Francesco…e io sono solito fargli un bel regalo perché sono il suo padrino di battesimo…quest’anno compiva 11 anni e così ho pensato di regalargli qualcosa, qualche passatempo, che potesse farlo stare un po’ con suo padre, perché potessero divertirsi un po’ insieme…ma non sapevo bene cosa…così sono andato in un negozio di giocattoli, uno dei più forniti della città per farmi consigliare…
...quando sono entrato il padrone stava servendo due signore…e io mi sono messo da un lato ad aspettare il mio turno…ma le due sembravano molto indecise e così il padrone ha chiamato il commesso che stava in una stanza dietro a sistemare scatoloni…
...”Andrea, vieni un attimo a vedere cosa desidera il signore…”
...Andrea è subito arrivato…e credo di non avere mai visto in vita mia un ragazzo più carino e simpatico di lui…subito mi colpirono i suoi occhi, neri e profondissimi…e la sua sensualità che derivava dal suo modo elegante e asciutto di muoversi…e poi, subito dopo, la sua voce…meravigliosa e seducente…
...“Buongiorno, desidera signore?...”
...“Te!....in tutto il tuo splendore!...” avrei voluto sussurrargli…ma, naturalmente mi trattenni…e, quasi balbettando…
...“Ecco….vorrei un regalo per un bambino di 11 anni…”
...“Suo figlio?...”
...“No, il figlio di un amico a cui sono molto legato…vorrei qualcosa di intelligente per farlo giocare insieme al padre…”
...“Ha già qualche idea?”…
...“Su di te certo che ne ho…” Pensai…ma tenni ben stretto in mente il mio pensiero…
...“Non saprei, qualcosa da costruire, forse…”
...“Abbiamo costruzioni di tutti i tipi e per tutte le età…oppure forse potrebbe andare bene anche un puzzle…magari di quelli in tre dimensioni…sono molto belli …”
“Ottima idea…puoi farmene vedere qualcuno?...”
...“Certamente, signore, venga…”...e mi portò in un’altra parte del negozio…un po’ isolata e senza vetrine…
...“Ecco, signore…abbiamo questi…ci sono tutti i monumenti del mondo da costruire…sono indistruttibili e vanno molto di moda…”
...“Ottimo….uno di questi, allora…tu quale sceglieresti, Andrea?”…
...“Lei sa il mio nome?....”
...“Oh…si certo…ho sentito il padrone che ti chiamava…e mi è rimasto impresso…è un bellissimo nome…lo porti benissimo…”
...“Grazie, signore”…il sorriso di Andrea fu di quelli che non si dimenticano…e non lo dimenticai…
...“Ne abbiamo di tutti i prezzi e di tutte le dimensioni…Quale desidera?”…
“Hai la percentuale su quello che vendi?...”
...“Si, signore…” Rispose Andrea imbarazzato…
...“Il più grande e il più costoso…”
...“La Basilica di San Pietro con tutto il colonnato?...sono 4500 pezzi e viene 85 euro…quando è finito è alta più di un metro…”
...Pensai a dove Giovanni l’avrebbe messa…ma non me ne importava nulla…
...“Ok…la Basilica di San Pietro…è grande la scatola e io ora devo fare altre commissioni…”
...“Vuole che gliela portiamo a casa?...”
...“Potete farlo? Non abito molto lontano…”
...“Certamente, signore, gliela porterò io stesso nella pausa del pranzo…”
...“Grazie, Andrea…ti aspetto, allora…” E gli diedi l’indirizzo…pagai e uscii…

...andai a casa in preda a forte emozione e decisi di preparare per Andrea qualcosa da bere e da mangiare e anche una piccola mancia…
...all’una sentii suonare il citofono e corsi ad aprire col cuore in gola…
...“Ecco, signore…le ho portato la scatola…”
...“Grazie, Andrea….entra…posala lì…” dissi mostrandogli il tavolo della sala su cui avevo preparato da mangiare…
...“Quello che vedi sul tavolo è per te, che sei stato così gentile da scomodarti…serviti pure tranquillamente e senza fare complimenti…”
...“Grazie signore…ma io veramente…non saprei…”
...“Cosa non sapresti?...”
...“Beh…se posso…non mi è mai capitato che un cliente fosse così gentile…”
...“Non preoccuparti…devi andare via subito?...”
...“No, il negozio riapre alle tre e mezza…solitamente mangio al bar e poi faccio un giro per due ore…con questo caldo…”
...“Vuoi stare un po’ con me?....” gli chiesi col cuore che scoppiava…
...“Si…volentieri…” disse sorridendo…
...“Allora non chiamarmi più signore…mi chiamo Enrico…e devi darmi del tu…siediti…mettiti comodo e mangia quello che desideri…”
...“Grazie…fa caldo…”
...“Bevi, rilassati…e se lo desideri mettiti comodo…”
...“Posso?...davvero?...”
...“Davvero…senza problemi…se desideri puoi anche fare una doccia…fa davvero caldo…”
...“Da solo?...”
...“Come vuoi…vuoi che la facciamo insieme?...”…il respiro mi si era bloccato in gola…
...“Si, Enrico…voglio farla insieme a te…”
...“Ma…allora…ti sei accorto?...”
...“Di come mi guardi da stamattina?...certo che mi sono accorto…”…la voce di Andrea era stupenda…mi entrava nelle orecchie come musica…il ragazzo si era alzato…e mi stava porgendo la mano perché lo guidassi al bagno…era il primo contatto fisico tra noi…le nostre mani…le nostre dita che si intrecciavano…il calore della sua pelle…
...“Tremi?...” mi chiese…
...“Un pochino…sono emozionato…e…felice…”
...andammo insieme, tenendoci per mano, verso il bagno…giunti sulla porta…prima di entrare Andrea si fermò e mi attirò a se…lo presi tra le braccia e accostai timidamente le mie labbra alle sue…il primo dolcissimo bacio su quella bocca profumata e calda…
...“Caro….dolce ragazzo!...”...sussurrai iniziando a baciarlo con dolcezza e passione…”Tenerissimo cucciolo!”...gli baciai il viso e il collo…e le labbra… ele guance, coperte da un velo di barba nera…un ragazzo bellissimo…dolce e caldo…lo stringevo forte a me e gli infilavo la lingua fra le labbra tenerissime…e lui rispondeva con baci dolcissimi e appassionati…lo spogliai…gli tolsi la maglietta…poi lo feci sedere e mi inginocchiai per togliergli le scarpe…tolsi le calze sudate e apparvero i più bei piedi che avessi mai visto…caldi…profumati…mi tuffai a baciarglieli…li leccai con avidità…assaporandoli a fondo…poi gli tolsi i jeans…e rimase in boxer…ero inginocchiato davanti a lui…
...”Toglili adagio, Andrea…molto adagio…fissai lo sguardo sul suo ombelico peloso, pronto a scendere giù seguendo il suo movimento…il ventre del ragazzo era stupendo, perfetto…piatto e ben modellato…lui lentamente si abbassò il boxer mentre il pelo si faceva sempre più folto e nero e profumato…e apparve il suo meraviglioso cazzo…bellissimo…non ancora duro…ma già un poco scappellato…dallo splendido profumo di maschio…
…e i suoi bellissimi coglioni gonfi…pelosissimi…la fragranza del pelo era inebriante…mi tuffai ad aspirare tutto l’aroma del ragazzo che mi prese la testa e se la strinse al ventre…poi mi disse di spogliarmi…mi tolsi tutto rapidamente…ci abbracciammo…ci baciammo ancora un poco e andammo sotto l’acqua fresca…
...i nostri corpi erano aderenti sotto i getti che ci ristoravano…continuavo a dirgli parole tenere all’orecchio…” Caro, dolcissimo…meravigliosa creatura…”
...Andrea mi stringeva tra le sue braccia forti…ci insaponammo e massaggiammo a vicenda…accarezzandoci e baciandoci…e stando a stretto contatto nel piccolo vano della doccia i nostri due cazzi si strofinavano uno contro l’altro…imparando a conoscersi e a volersi bene come anche io e Andrea stavamo facendo...
...uscimmo dalla doccia, ci asciugammo alla svelta e andammo in camera mia a stenderci sul letto…tenevo Andrea fra le braccia e lo coccolavo dolcemente…lo accarezzavo e baciavo…guardandolo negli occhi…era dolcissimo…il suo sguardo profondo mi attirava…e la sua voce mi mandava in estasi…
...cominciai a leccarlo dappertutto…quanto pelo meraviglioso aveva!!!...le ascelle erano stupende…cespugli folti in cui la lingua affondava…e i teneri capezzoli…apparivano rosei e con le puntine durissime fra la fitta peluria che li circondava...il ragazzo fremeva quando la lingua calda e piatta li copriva e li stuzzicava…lunghe leccate frementi che facevano vibrare le punte indurite…mi soffermai a leccargli l’ombelico perfettamente incavato nel ventre…giocai con la punta della lingua nella carne del ragazzo…e poi tuffai naso e bocca nel pelo foltissimo del pube…da cui partiva il meraviglioso membro ormai durissimo, scappellato e umido…lo strizzai un poco verso l’altro facendo uscire una gocciolina filante…
...”Ohhhhh!” fece il ragazzo quando raccolsi la lucida goccia sulla punta della lingua…e poi comincia il mio lavoro...nel modo più intenso e delicato…un lavoro sottile, lungo…calmo…di lingua…ora piatta e calda…ora di punta e guizzante…che delicatamente tocca tutte le parti sensibilissime del pene…il glande in ogni sua piega…il prepuzio…il filetto…punto che ad Andrea mi parve dare grande godimento…poi scesi giù a punzecchiare con la lingua la morbida pelle dei coglioni...cercando all’interno le palle mobilissime, grandi e dure…e poi…ancora più giù…feci sollevare e allargare le cosce al ragazzo e mi misi ad approfondire la zona anale…aprendo le natiche apparve fra il pelo il più bello e tenero dei buchini di culetto che avessi mai visto…lo leccai a lungo…scostando il pelo che lo circondava…il ragazzo godeva le mie attenzioni…gemendo e sospirando…poi, ad un certo punto…con un semplice gesto mi fece capire che voleva anche lui…Ohhhhh…la sua bocca fu capace di cose incredibili…un vero maestro quando si dedicò al mio cazzo…non avevo mai provato tanto piacere…mi lavorava con le labbra e la lingua mettendoci una passione infinita…e me lo fece diventare durissimo…succhiava con avidità le gocce di piacere che mi uscivano dalla punta del cazzo e ogni tanto ci guardavamo negli occhi per confermarci il grande godimento che entrambi provavamo…
...ad un certo punto, vinto dalla passione, gli dissi:
... “Vieni accanto a me…” e lo feci sdraiare sul fianco davanti a me…girato di là…
...”Lasciati stringere fra le mie braccia, piccola meravigliosa creatura…e rilassati…”
…sentii che si abbandonava con fiducia…lo baciavo sul viso, sui capelli e sul collo…e gli dicevo tutte le cose più dolci che mi uscivano dal cuore…con una mano lo stringevo e con l’altra lo accarezzavo...quando sentii che fu pronto gli appoggiai la cappella vicino alle natiche..Andrea non fece resistenza, ma anzi si accomodò per meglio sentire la cappella puntata al suo buchino…
...”Vuoi, piccolo?”...
...”Si…….”…
...”Allora rilassati e respira profondamente…non ti farò alcun male...”...
...Sentii il corpo di Andrea diventare morbido e caldissimo e aderire al mio…e quando sentii che il buchino era al punto giusto e teneramente dilatato gli spinsi dentro lentissimamente tutto il cazzo fino alla radice...centimetro dopo centimetro…sentivo che lui lo accoglieva senza dolore…rimasi qualche secondo tutto dentro di lui inarcando la schiena per sentirlo fino in fondo…poi sempre con estrema lentezza lo estrassi del tutto e lo feci uscire…respirammo entrambi profondamente…e poi sempre con estrema calma lo riinfilai piano piano fino in fondo…questa volta rimasi un po’ di più in lui…finchè lo sentii rilassare ed estrassi di nuovo lentamente…facemmo questo gioco diverse volte, io sempre ascoltando il respiro del ragazzo che mi guidava nella durata dei movimenti…gemeva dolcemente e mi stringeva le mani quando io ero dentro di lui e gli dicevo tante cose dolci…poi a poco a poco le cose che gli dicevo si trasformarono da dolci frasi in vere e proprie porcate che il ragazzo sembrava gradire…e il movimento del cazzo in culo cominciò ad aumentare di velocità, senza più uscire…anche lui cominciò a dire porcate fra un gemito e l’altro…comincio a dire quanto gli piaceva il cazzo in culo…e come si sentiva troia…e quanto aveva voglia di godere e sborrare…non me lo feci dire due volte…cominciai a menargli il cazzo mentre lo fottevo…sentivo che diventava sempre più duro…fino all’esplosione della sborrata che fu per lui lunga e violenta…mentre gli schizzi gli uscivano prepotenti, sentivo che il suo ano si contraeva violentemente attorno al mio cazzo…allora non resistetti più e lo inondai del mio sperma…poi rimanemmo ancora un po’ abbracciati così…ancora col mio cazzo che si rilassava lentamente nel suo culetto…che tenerezza averlo fra le mie braccia dopo averlo posseduto!…ci addormentammo un pochino…poi ci alzammo, si rivestì, mangiò quello che gli avevo preparato…mi diede un ultimo dolcissimo bacio…e uscì per tornare al lavoro…
scritto il
2018-12-17
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