Lezioni di latino - cap. 6

di
genere
gay

“Ciao, prof…”
“Ciao, Luca….tutto bene?...accomodati…questo è Simone, oggi farà lezione con te…Simone, questo è Luca…”
“Ciao Luca!...” salutò Simone sorridendo….alla luce tenue della finestra schermata dalle tende, Simone era davvero meraviglioso...aveva 18 anni, ma ne dimostrava meno…non era alto ed era minuto di corporatura, ma ben proporzionato…biondo…capelli corti…e una carnagione chiara e dolcissima…il viso era semplicemente impagabile…così tenero, ancora senza barba…e la bocca stupenda…le labbra carnose senza essere volgari nascondevano denti perfetti…e gli occhi!...chi avrebbe saputo resistere al fascino di quegli occhi…grandi e dolci…da cerbiatto impaurito…ed era un vero cucciolo…così indifeso e tenero…bisognoso di cure…e pronto a donarsi con fiducia…
Luca rimase un attimo sorpreso…”Fa lezione con noi???...”
“Si, Luca, farà lezione con noi…anche lui studia quello che studi tu e pensavo di fare una lezione insieme per vedere il livello che avete raggiunto…spero non ti dispiaccia…”
“Prof…non mi dispiace affatto…se studia quello che studio io…”
“Bene…allora possiamo incominciare…siete pronti?...”
“Certamente!...” disse Luca con una certa curiosità…
“Io…veramente…non sono ancora del tutto pronto...”
“Che succede, Simone?...qualcosa che non va?...”
“No, tutto bene….e' …che…non sono del tutto pronto...capisci?...” e fece un buffo sorriso e un cenno con gli occhi verso il corridoio…
“Oh…capisco!...sai dov’è, vero?...”
“Si…ma …voi …non venite?...”
“Vuoi che veniamo con te?...”
Non rispose, ma ci guardò con certi occhi che non ammettevano replica…
Luca sembrava non capire…e mi guardava con sguardo interrogativo…
“Vieni, Luca…andiamo con lui….Simone vuol condividere con noi un momento della sua intimità…”
Simone si avvicinò a noi, prese me con una mano e Luca con l’altra…ci diede un leggero bacio sulla bocca…e si avviò portandoci con se…
Giunti in bagno…Simone, col più innocente degli sguardi sussurrò: “Aiutatemi!…”
Io gli tolsi la leggera maglietta di cotone, denudandogli il petto magro e delicato, su cui spiccavano i piccoli capezzoli, quasi incavati…Luca osservava con grande curiosità…
”E tu non mi aiuti?...”…l’invito di Simone era irresistibile…Luca, con mani tremanti si apprestò a sciogliere la cintura dei jeans del ragazzo…mentre io gli toglievo le leggere scarpe, facendo apparire due piccoli piedini perfetti...
Quando i jeans furono tolti rimanevano solo i piccoli slip bianchi a coprire l’ultima parte di quel corpicino piccolo e perfetto…
“Lo fai tu, Luca?...”...chiesi...
“Fatelo insieme…”
La mia mano e quella di Luca si mossero per abbassare la sottile mutandina e…
“No, che fate???...non così...con…le labbra…”
Luca mi guardo negli occhi come per dire: “Cazzo se ne sa di cose questo qui!!!”…e insieme ci avvicinammo e afferrammo con le labbra i lembi dello slippino…il profumo che emanava la pelle delicata …il cotone…e quello che conteneva per un attimo ci stordirono…il contrasto che apparve ci sorprese…il corpo era delicato e infantile…così morbido…ma quello che apparve sotto alle mutandine era invece un cazzo grande e ben formato circondato da ciuffi folti di pelo scuro che contrastavano con la chiarezza del corpo glabro...non era ancora duro, ma era già di notevoli proporzioni e pendeva pigramente verso sinistra, lasciando intravvedere il glande che usciva dal prepuzio scuro…perché stranamente la pelle del pene era molto scura rispetto a quella chiara del corpo…
“E adesso?...” chiesi...
“Adesso aiutatemi…” si girò…si mise in ginocchio sporgendo il culetto e aprendo le chiappette tenere con le mani…”Lubrificatemi…”
Il buchino era davvero molto piccolo…un bocciolo rosa, delicatissimo e stretto…vedendolo così verginalmente chiuso veniva da pensare che non ci sarebbe entrato nemmeno il dito mignolo di un bambino…
Ma piano piano…aiutandolo molto con le nostre due lingue….il tenero orifizio cominciò a rilassarsi un po’…e ad aprirsi...
Allora Simone si girò…si accuccio per terra e tenendo strette le nostre mani…inizio a mugolare e a fare quello che doveva fare…
Si spremeva e sudava stringendo forte le nostre mani…il respiro era affannoso… quando la cosa successe…il suo pisello ormai del tutto durò schizzo due potenti, incontrollati getti di pipì…
Terminata la cosa…mentre io pulivo per terra, Simone chiese a Luca di aiutarlo a lavarsi nel bidè…e i due ragazzi passarono qualche minuto di intimità dolcissima…
Poi tutti andammo in camera, sul letto…Simone era già nudo…noi due ci spogliammo in fretta e cominciammo ad accarezzarci e baciarci con grande trasporto…limonavamo in tre…le tre lingue si muovevano appassionatamente…mentre ci stringevamo in un abbraccio di grande complicità…andammo avanti una buona mezz’ora a baciarci e toccarci dappertutto…poi Simone mi fece sdraiare sulla schiena e si accucciò su di me impalando il suo stretto buchetto sul mio cazzo…
“Ahiiiii…” cominciò a piangere per il dolore…in effetti per quel culetto così stretto un cazzo anche non troppo grande, doveva essere un dolore insopportabile…ma Simone non accennava a toglierselo da dentro, anzi, se lo spingeva sempre più in profondità finche fui tutto dentro di lui...lui era accoccolato sul mio petto e mi stringeva forte le mani…si muoveva molto lentamente e quando parlò disse l’ultima cosa che io e Luca ci saremmo aspettati di sentire…
“Luca…anche tu…dentro di me…”
Io e Luca ci guardammo…
”Vuoi che ti entri dentro anche Luca?...insieme a me?...due cazzi nel culo?...”
“Si, prof….tu e lui insieme…lo voglio con tutto il mio essere…vi desidero da impazzire…”

“Ma ti faremo molto male!!!”...
“Lo sopporterò per voi…Luca, ti prego…entra anche tu…”
“Lo vuoi davvero, Simone, ti farò male…”
“Lo voglio davvero…”
E Luca su posizionò alle spalle del tenero ragazzo e spinse la cappella nel culetto…facendosi strada di fianco al mio cazzo…
Quello che sentii era meraviglioso…il mio pene e quello di Luca, vicinissimi si muovevano nel corpo di Simone…vicinissimi…incollati uno all’altro…tenuti stretti dallo sfintere ormai slabbrato del nostro cucciolo…
“Ahhhhhh…vi faccio godere dentro di me…vi tengo uniti nel mio corpo…”
Io e Luca sembravamo impazziti per il troppo piacere…il piacere fisico dei due membri che si sfregavano il quel nido caldo…e il piacere mentale di sentirci desiderati entrambi da una creatura tanto meravigliosa…disposta a soffrire tanto per darci godimento…e venimmo tutti e tre insieme…riempiendo il culo di Simone di doppia sborra caldissima…mentre Simone schizzava sul mio petto…e poi tutti e tre insieme ci adagiammo abbracciati a riposare…
“Oh…com’è tardi…devo scappare...” disse Simone vestendosi di corsa e lasciandoci soli…
“Carino, eh?...” dissi a Luca...
“Ma tu, prof…ti fai tutti i tuoi allievi???”...
“No…Simone non è un mio allievo...”
“E chi è?...”
“Il figlio di mio fratello…”...
scritto il
2018-12-12
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