Body art (Parte 2)
di
Jimpoi
genere
sentimentali
Lisa non si era ancora calmata del tutto quando Tommy le disse: «Vorrei che provassi a tirare fuori il tuo lato artistico».
Lisa chiese con un filo di voce: «Cosa vuoi che faccia?»
“Farei qualunque cosa per lui, dopo quello che mi ha fatto provare”.
«Dipingi su di me».
«Non so se ne sono in grado».
«Lo sei di sicuro, fidati di me, lo vedo nei tuoi occhi», le disse Tommy.
Lisa annuì e il ragazzo iniziò a svestirsi: sotto ai vestiti larghi e trasandati nascondeva un fisico atletico anche se non molto muscoloso. Rimasto solo con i boxer, guardò negli occhi Lisa.
La ragazza annuì e lui tolse anche quelli. Gli occhi azzurri della ragazza scesero involontariamente sul pene a riposo: sembrava di dimensioni normali ed era contornato da una peluria bionda.
«Quando vuoi, iniziamo», disse Tommy. Lisa si arrossì rendendosi conto che lui non l’aveva praticamente guardata nelle parti intime, mentre lei ne aveva subito approfittato.
La ragazza prese tavolozza e pennello e si mise dietro al ragazzo. Posò incerta il pennello intinto nel verde chiaro sulla schiena di lui.
«Tranquilla, fai quello che senti e vedrai che verrà un capolavoro».
“Speriamo solo di non fare un pasticcio”, pensò titubante Lisa.
Cercò di pensare solo a che colore sarebbe stato bene sulla pelle di Tommy e pian piano le sue pennellate si facevano più sicure. Dopo aver dipinto completamente la schiena, scese sul sedere e provò un brivido a far scorrere il pennello prima sulle le natiche, poi nel solco. Non sapeva bene se era arrivata fino all’ano del ragazzo, ma Tommy sembrava tranquillo. Comunque non osò andare oltre.
Dopo scese sulle cosce coperte da una leggera peluria, arrivò sui polpacci e giunse fino ai piedi.
Si mise davanti a lui e notò, con una lieve delusione, che il pene non era cambiato molto da prima.
“Stai facendo un opera d’arte, è normale che non si ecciti”, si disse Lisa.
Iniziò di nuovo dall’alto, dipingendo il petto sempre di verde chiaro, i capezzoli più scuri, scese poi sulla pancia, ma si fermò sotto l’ombelico, prima di arrivare al pube.
A quel punto si inginocchiò e dipinse le gambe, partendo dalle tibie e arrivando sulle cosce. Man mano che saliva scuriva la sfumatura di verde.
Ormai lo aveva dipinto tutto tranne che sulle parti intime. Lo guardò negli occhi e Tommy annuì.
Lisa intinse il pennello in un verde molto scuro e lo passò sul pene a riposo.
Le faceva uno strano effetto trovarsi davanti ad un pene molle. Non ne aveva mai visto uno: i ragazzi di cui l’aveva visto erano sempre stati eccitati.
Quando ebbe finito, posò la tavolozza e lo prese con la mano, lo sollevò ed iniziò a dipingere i testicoli. Mentre passava i pennello sentì il pene fremere leggermente, poi, lentamente, iniziò ad indurirsi. Quando i testicoli furono interamente coperti di colore, il pene era completamente eretto.
Alzò gli occhi e vide che Tommy la guardava trasognato, poi sembrò tornare alla realtà ed esclamò: «Scusa! Non sarebbe dovuto succedere!».
«Non ti preoccupare», lo rassicurò, posando il pennello ed iniziando a masturbarlo lentamente.
Tommy non la incoraggiò, ma neanche si oppose. Lisa era in preda ad un’eccitazione quasi esclusivamente fisica ora. Tenendo il pene in mano, si alzò e baciò Tommy. Il baciò fu subito pieno di passione, con le loro lingue che si intrecciavano focosamente.
Lisa si lasciò sfuggire un gemito quando sentì le dita calde del ragazzo toccarla fra le gambe. Era molto bagnata e sensibile.
Poco dopo, Lisa si abbandonò sulla poltrona, allargando le gambe e offrendo a Tommy la sua vagina dipinta di rosso.
Tommy le si mise sopra e la penetrò dolcemente. Il gemito di piacere della ragazza venne soffocato da un intenso bacio di Tommy.
Il ragazzo si muoveva con movimenti lenti, ma profondi che facevano godere tantissimo Lisa. I gemiti dei due ragazzi aumentavano e diminuivano all’unisono, mentre i loro corpi colorati si avvicinavano e allontanavano ritmicamente.
Quando le loro bocche non erano unite in passionali baci, Lisa e Tommy si guardavano negli occhi, ma non si parlavano; erano così uniti i quel momento che non ne sentivano il bisogno.
Si girarono e Lisa si mise sopra di lui, dando lei il ritmo: si muoveva con calma, non aveva nessuna voglia di far durare di meno quel momento fantastico, ma lo voleva prolungare il più possibile. Quando sentiva il pene di Tommy tutto dentro di lei, si fermava un istante assaporando il piacere sempre più intenso che la invadeva.
Aveva perso completamente la cognizione del tempo, era consapevole soltanto del calore del corpo colorato di Tommy, del suo profumo di uomo, delle sue mani che le stringevano il sedere, del piacere intenso che stava provando. Si rese conto che fino a quel momento non aveva mai provato un vero orgasmo. Il piacere la invadeva completamente, sia il corpo che la mente.
Si chinò a baciare Tommy, che stava gemendo di piacere con lei. Sentire la lingua invaderle la bocca, con ruvida dolcezza, le fece raggiungere un picco di piacere che la fece tremare.
Il ragazzo muoveva il bacino, seguendo i movimenti di Lisa, ma ben presto iniziò a muoversi i modo irregolare.
La ragazza si sentì riempire dall’ondata calda dell’orgasmo di Tommy e si lasciò sfuggire un grido di piacere.
Rimasero uno dentro l’altra ansimanti ancora per qualche minuto guardandosi negli occhi, poi lo sguardo di Lisa si posò sullo specchio dell’armadio: il loro corpi ancora uniti uno sull’altro avevano preso una bella sfumatura comune dove i colori ancora freschi erano entrati in contatto.
La ragazza fece un cenno a Tommy verso lo specchio e gli disse: «Questa è una vera opera d’arte».
«La più bella che abbia mai fatto. E questo grazie a te!».
Lisa gli fece un gran sorriso, poi lo baciò.
Per commenti, critiche e richieste antom93@libero.it
Lisa chiese con un filo di voce: «Cosa vuoi che faccia?»
“Farei qualunque cosa per lui, dopo quello che mi ha fatto provare”.
«Dipingi su di me».
«Non so se ne sono in grado».
«Lo sei di sicuro, fidati di me, lo vedo nei tuoi occhi», le disse Tommy.
Lisa annuì e il ragazzo iniziò a svestirsi: sotto ai vestiti larghi e trasandati nascondeva un fisico atletico anche se non molto muscoloso. Rimasto solo con i boxer, guardò negli occhi Lisa.
La ragazza annuì e lui tolse anche quelli. Gli occhi azzurri della ragazza scesero involontariamente sul pene a riposo: sembrava di dimensioni normali ed era contornato da una peluria bionda.
«Quando vuoi, iniziamo», disse Tommy. Lisa si arrossì rendendosi conto che lui non l’aveva praticamente guardata nelle parti intime, mentre lei ne aveva subito approfittato.
La ragazza prese tavolozza e pennello e si mise dietro al ragazzo. Posò incerta il pennello intinto nel verde chiaro sulla schiena di lui.
«Tranquilla, fai quello che senti e vedrai che verrà un capolavoro».
“Speriamo solo di non fare un pasticcio”, pensò titubante Lisa.
Cercò di pensare solo a che colore sarebbe stato bene sulla pelle di Tommy e pian piano le sue pennellate si facevano più sicure. Dopo aver dipinto completamente la schiena, scese sul sedere e provò un brivido a far scorrere il pennello prima sulle le natiche, poi nel solco. Non sapeva bene se era arrivata fino all’ano del ragazzo, ma Tommy sembrava tranquillo. Comunque non osò andare oltre.
Dopo scese sulle cosce coperte da una leggera peluria, arrivò sui polpacci e giunse fino ai piedi.
Si mise davanti a lui e notò, con una lieve delusione, che il pene non era cambiato molto da prima.
“Stai facendo un opera d’arte, è normale che non si ecciti”, si disse Lisa.
Iniziò di nuovo dall’alto, dipingendo il petto sempre di verde chiaro, i capezzoli più scuri, scese poi sulla pancia, ma si fermò sotto l’ombelico, prima di arrivare al pube.
A quel punto si inginocchiò e dipinse le gambe, partendo dalle tibie e arrivando sulle cosce. Man mano che saliva scuriva la sfumatura di verde.
Ormai lo aveva dipinto tutto tranne che sulle parti intime. Lo guardò negli occhi e Tommy annuì.
Lisa intinse il pennello in un verde molto scuro e lo passò sul pene a riposo.
Le faceva uno strano effetto trovarsi davanti ad un pene molle. Non ne aveva mai visto uno: i ragazzi di cui l’aveva visto erano sempre stati eccitati.
Quando ebbe finito, posò la tavolozza e lo prese con la mano, lo sollevò ed iniziò a dipingere i testicoli. Mentre passava i pennello sentì il pene fremere leggermente, poi, lentamente, iniziò ad indurirsi. Quando i testicoli furono interamente coperti di colore, il pene era completamente eretto.
Alzò gli occhi e vide che Tommy la guardava trasognato, poi sembrò tornare alla realtà ed esclamò: «Scusa! Non sarebbe dovuto succedere!».
«Non ti preoccupare», lo rassicurò, posando il pennello ed iniziando a masturbarlo lentamente.
Tommy non la incoraggiò, ma neanche si oppose. Lisa era in preda ad un’eccitazione quasi esclusivamente fisica ora. Tenendo il pene in mano, si alzò e baciò Tommy. Il baciò fu subito pieno di passione, con le loro lingue che si intrecciavano focosamente.
Lisa si lasciò sfuggire un gemito quando sentì le dita calde del ragazzo toccarla fra le gambe. Era molto bagnata e sensibile.
Poco dopo, Lisa si abbandonò sulla poltrona, allargando le gambe e offrendo a Tommy la sua vagina dipinta di rosso.
Tommy le si mise sopra e la penetrò dolcemente. Il gemito di piacere della ragazza venne soffocato da un intenso bacio di Tommy.
Il ragazzo si muoveva con movimenti lenti, ma profondi che facevano godere tantissimo Lisa. I gemiti dei due ragazzi aumentavano e diminuivano all’unisono, mentre i loro corpi colorati si avvicinavano e allontanavano ritmicamente.
Quando le loro bocche non erano unite in passionali baci, Lisa e Tommy si guardavano negli occhi, ma non si parlavano; erano così uniti i quel momento che non ne sentivano il bisogno.
Si girarono e Lisa si mise sopra di lui, dando lei il ritmo: si muoveva con calma, non aveva nessuna voglia di far durare di meno quel momento fantastico, ma lo voleva prolungare il più possibile. Quando sentiva il pene di Tommy tutto dentro di lei, si fermava un istante assaporando il piacere sempre più intenso che la invadeva.
Aveva perso completamente la cognizione del tempo, era consapevole soltanto del calore del corpo colorato di Tommy, del suo profumo di uomo, delle sue mani che le stringevano il sedere, del piacere intenso che stava provando. Si rese conto che fino a quel momento non aveva mai provato un vero orgasmo. Il piacere la invadeva completamente, sia il corpo che la mente.
Si chinò a baciare Tommy, che stava gemendo di piacere con lei. Sentire la lingua invaderle la bocca, con ruvida dolcezza, le fece raggiungere un picco di piacere che la fece tremare.
Il ragazzo muoveva il bacino, seguendo i movimenti di Lisa, ma ben presto iniziò a muoversi i modo irregolare.
La ragazza si sentì riempire dall’ondata calda dell’orgasmo di Tommy e si lasciò sfuggire un grido di piacere.
Rimasero uno dentro l’altra ansimanti ancora per qualche minuto guardandosi negli occhi, poi lo sguardo di Lisa si posò sullo specchio dell’armadio: il loro corpi ancora uniti uno sull’altro avevano preso una bella sfumatura comune dove i colori ancora freschi erano entrati in contatto.
La ragazza fece un cenno a Tommy verso lo specchio e gli disse: «Questa è una vera opera d’arte».
«La più bella che abbia mai fatto. E questo grazie a te!».
Lisa gli fece un gran sorriso, poi lo baciò.
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