Alain ed Alina. Il dare per avere. Sara.
di
Tibet
genere
bisex
Il dare per avere.
Sara prenota una stanza per il sabato, l’unico giorno possibile, Alain non deve andare a lezione, lei non lavora.
I giorni che mancano al sabato non passano mai, approfittando dell’assenza di Akhmed, Alain spiega ad Alina cosa deve fare, si assicura che abbia capito e che telefoni alla SPA per prenotare, Alina è titubante, pensierosa, ma non oppone resistenza, accetta.
Akhmed tampina Alain che deve cedere e andare con lui nelle docce tutti i pomeriggi, Akhmed è diventato assillante e senza prudenza, spesso lo tocca anche in presenza della madre, lei, al solito all'ombra della grande pianta di lillà, loro sdraiati assieme sul materasso da piscina.
Alain lo lascia fare, gode nell'essere guardato da Alina, si lascia accarezzare il cazzo dall'amico, che arriva spudoratamente a mettere la mano dentro il costume e lo masturba. A volte ci posa la bocca sul cazzo senza interessarsi della madre, non la considera neanche, la ignora.
Alain immagina che Alina lo stia guardando mentre le scopa il figlio e questo lo eccita particolarmente, è quel tipo di rapporto anomalo che intorbidisce la già sua depravata sensualità.
E questo lo porta ad esagerare nel rapporto. Costringe l'amico in ginocchio e gli scopa la bocca, affonda davvero il cazzo fino a farlo sparire completamente. Quale è il suo piacere? Non questo, non quello che prova sborrando in gola o nel culo di Akhmed ma quello che immagina proverà quando avrà Alina.
Ora l'atto di possesso anale, l'inculata è più varia e dura di più. Akhmed gode moltissimo dallo strofinamento anale, sborra quasi subito una prima volta e poi gode più volte senza eiaculare, di orgasmi secchi.
Lo costringe con le mani contro la parete, oppure lo prende da sopra, viso a viso, gli alza il bacino e gli cerca con il cazzo il buco del culo ormai ricettivo.
Lascia sempre la porta aperta verso la scala che porta all'abitazione, sa, lo sa di sicuro che lei sta guardando, cosa prova la donna, quale è lo stimolo che la fa assistere non riesce a immaginarlo, sa che lo eccita.
La sera attende con ansia il rientro di Sara, fa sesso con lei più volte, il venerdì notte lei rientra più tardi del solito, con gli abiti in disordine, ha scopato dice con il suo accompagnatore in macchina, gli racconta tutto mentre la prende anche lui, sente lo sperma dell’altro dentro di lei.
Sara gli dice cosa dovrà fare per sdebitarsi e lui non può far altro che accettare, non gli piace ma non ha scelta.
Il sabato prendono possesso della camera, Alain è tremendamente eccitato. Si spoglia e mette l'accappatoio, ha il cazzo assurdamente duro, freme dal desiderio. Guarda Sara che si spoglia, ma non vuole soddisfazione da lei, non adesso, ora il suo desiderio è rivolto completamente ad Alina, al suo corpo, a quel seno sproporzionato rispetto al busto magro, a quel culo meraviglioso, a quel buco che sembra un fiore ancora chiuso, arricciato eguale.
Sara lo lascia, prende l'ascensore che porta al piano della SPA, apre la porta con il pass, c'è un controllo stabile che tutela la riservatezza delle donne. Poi la cerca, come d'accordo la trova nel solarium, la riconosce.
-Sei bellissima Alina... io sono Sara... vieni con me.-
E' davvero meravigliata dalla sua bellezza, credeva che Alain esagerasse nel raccontarla, invece è straordinaria. Escono e raggiungono l'ascensore, salgono al piano.
Parlano, Sara le mostra attenzioni, comprende che è agitata e che ha paura. Le dice che lei è una specie di zia di Alain, che sono legati da qualcosa che esula dal sesso.
La porta nella camera, Alina è molto emozionata, impaurita, Sara si rivolge ad Alain dicendogli in tono fermo di non deve farle male! Che deve essere premuroso, poi torna giù alla Spa, verrà a prenderla fra due ore e mezzo.
Ora tocca ad Alain e lui mette in opera tutta la sua capacità di amante, prima mettendola a proprio agio e poi nel farla godere. Oh... se gode Alina! Passato il primo momento si abbandona completamente alle arti amatorie del giovane. Che la lecca a lungo e le provoca numerosi orgasmi. Per la prima volta lei prende un cazzo in bocca, non sa come fare. Nessuno le ha insegnato nulla. Lui vorrebbe far tutto in quel pomeriggio! Ma sa che il tempo corre, la possiede nella sua fica stretta, la fa godere ma lui non viene, si gestisce, vuole godere nel suo bel culo. Sa che se la fa godere più e più volte anche la penetrazione anale diventerà meno dolorosa.
Le lecca il fiore a lungo, spinge la punta della lingua, mette saliva e saliva e sente la mucosa del buco diventare morbida, allentare la propria tensione, allargarsi.
La prende nel modo migliore per la prima volta. Lei su un fianco, il busto chinato con il culo offerto. Sa... glielo dice, che se sentirà troppo male si può allontanare spostando in avanti il bacino, lui capirà e si fermerà.
Ma tutta questa paura non ha ragione d'essere, Alain mette tutta la sua attenzione. Spinge e preme e poi ritira, prova ancora, allarga piano piano, spinge piano e finalmente sente la corona del glande superare l'anello, è dentro! Ora tutto diventa facile ed accettato, lui la tiene forte e la possiede. Porta una mano davanti e le stimola il clitoride, vuole che lei non soffra e magari che riesca così a godere parzialmente della penetrazione.
Il tempo passa in un attimo. Lui gode, le viene dentro. La porta in bagno nelle proprie braccia, la fa evacuare, la lava, la riporta a letto, dopo un po' la riprende ma stavolta nella fica.
Troppo presto torna Sara che li trova ancora abbracciati. Li guarda con ammirazione, sono bellissimi. Ma fa loro fretta, fa indossare ad Alina l'accappatoio e la porta via.
Nella SPA la porta nell'hammam che al momento è deserto, le chiede se ha avuto male nella penetrazione, Alina le confida che non ha sofferto molto. Alain è stato davvero un amante premuroso e attento. Allora Sara le chiede
- dai fammi vedere se hai lacerazioni-
Alina apre le gambe e lascia scorrere su di se lo sguardo della donna, questa le chiede
-Girati...-
Le apre le natiche, esamina il buco, le dice...
-Avrai male per un giorno o due, ma sai? Sei bellissima, sei davvero una meraviglia della natura, mai ammirato nulla di simile-
La fa chinare di più e la bacia, la lecca. La lecca a lungo, usa la saliva per alleviarle il bruciore. Alina si sente sciogliere, mai avrebbe pensato di essere leccata e portata all'orgasmo da una donna.
Sara la fa nuovamente girare e ora le lecca la fica, è in ginocchio fra le sue gambe, la porta ripetutamente al piacere, più volte! Orgasmi forti, fortissimi.
Si portano in doccia e si baciano. Alina si riveste e esce, monta sulla vettura che l'aspetta e torna a casa.
Sara torna in camera, Alain è ancora sul letto. Nudo. Lei butta l'accappatoio e lo raggiunge.
-Alain...- gli dice...- Alina è davvero bellissima e non dobbiamo farcela sfuggire, mi hai capito? La voglio anch'io ora! L'ho goduta, ho leccato e leccato dove tu hai scopato! E ora sei tu che devi scopare me! Devi distruggermi, capito? Nessuna delicatezza! Mi puoi, mi devi proprio sfasciare il culo!-
Sara prenota una stanza per il sabato, l’unico giorno possibile, Alain non deve andare a lezione, lei non lavora.
I giorni che mancano al sabato non passano mai, approfittando dell’assenza di Akhmed, Alain spiega ad Alina cosa deve fare, si assicura che abbia capito e che telefoni alla SPA per prenotare, Alina è titubante, pensierosa, ma non oppone resistenza, accetta.
Akhmed tampina Alain che deve cedere e andare con lui nelle docce tutti i pomeriggi, Akhmed è diventato assillante e senza prudenza, spesso lo tocca anche in presenza della madre, lei, al solito all'ombra della grande pianta di lillà, loro sdraiati assieme sul materasso da piscina.
Alain lo lascia fare, gode nell'essere guardato da Alina, si lascia accarezzare il cazzo dall'amico, che arriva spudoratamente a mettere la mano dentro il costume e lo masturba. A volte ci posa la bocca sul cazzo senza interessarsi della madre, non la considera neanche, la ignora.
Alain immagina che Alina lo stia guardando mentre le scopa il figlio e questo lo eccita particolarmente, è quel tipo di rapporto anomalo che intorbidisce la già sua depravata sensualità.
E questo lo porta ad esagerare nel rapporto. Costringe l'amico in ginocchio e gli scopa la bocca, affonda davvero il cazzo fino a farlo sparire completamente. Quale è il suo piacere? Non questo, non quello che prova sborrando in gola o nel culo di Akhmed ma quello che immagina proverà quando avrà Alina.
Ora l'atto di possesso anale, l'inculata è più varia e dura di più. Akhmed gode moltissimo dallo strofinamento anale, sborra quasi subito una prima volta e poi gode più volte senza eiaculare, di orgasmi secchi.
Lo costringe con le mani contro la parete, oppure lo prende da sopra, viso a viso, gli alza il bacino e gli cerca con il cazzo il buco del culo ormai ricettivo.
Lascia sempre la porta aperta verso la scala che porta all'abitazione, sa, lo sa di sicuro che lei sta guardando, cosa prova la donna, quale è lo stimolo che la fa assistere non riesce a immaginarlo, sa che lo eccita.
La sera attende con ansia il rientro di Sara, fa sesso con lei più volte, il venerdì notte lei rientra più tardi del solito, con gli abiti in disordine, ha scopato dice con il suo accompagnatore in macchina, gli racconta tutto mentre la prende anche lui, sente lo sperma dell’altro dentro di lei.
Sara gli dice cosa dovrà fare per sdebitarsi e lui non può far altro che accettare, non gli piace ma non ha scelta.
Il sabato prendono possesso della camera, Alain è tremendamente eccitato. Si spoglia e mette l'accappatoio, ha il cazzo assurdamente duro, freme dal desiderio. Guarda Sara che si spoglia, ma non vuole soddisfazione da lei, non adesso, ora il suo desiderio è rivolto completamente ad Alina, al suo corpo, a quel seno sproporzionato rispetto al busto magro, a quel culo meraviglioso, a quel buco che sembra un fiore ancora chiuso, arricciato eguale.
Sara lo lascia, prende l'ascensore che porta al piano della SPA, apre la porta con il pass, c'è un controllo stabile che tutela la riservatezza delle donne. Poi la cerca, come d'accordo la trova nel solarium, la riconosce.
-Sei bellissima Alina... io sono Sara... vieni con me.-
E' davvero meravigliata dalla sua bellezza, credeva che Alain esagerasse nel raccontarla, invece è straordinaria. Escono e raggiungono l'ascensore, salgono al piano.
Parlano, Sara le mostra attenzioni, comprende che è agitata e che ha paura. Le dice che lei è una specie di zia di Alain, che sono legati da qualcosa che esula dal sesso.
La porta nella camera, Alina è molto emozionata, impaurita, Sara si rivolge ad Alain dicendogli in tono fermo di non deve farle male! Che deve essere premuroso, poi torna giù alla Spa, verrà a prenderla fra due ore e mezzo.
Ora tocca ad Alain e lui mette in opera tutta la sua capacità di amante, prima mettendola a proprio agio e poi nel farla godere. Oh... se gode Alina! Passato il primo momento si abbandona completamente alle arti amatorie del giovane. Che la lecca a lungo e le provoca numerosi orgasmi. Per la prima volta lei prende un cazzo in bocca, non sa come fare. Nessuno le ha insegnato nulla. Lui vorrebbe far tutto in quel pomeriggio! Ma sa che il tempo corre, la possiede nella sua fica stretta, la fa godere ma lui non viene, si gestisce, vuole godere nel suo bel culo. Sa che se la fa godere più e più volte anche la penetrazione anale diventerà meno dolorosa.
Le lecca il fiore a lungo, spinge la punta della lingua, mette saliva e saliva e sente la mucosa del buco diventare morbida, allentare la propria tensione, allargarsi.
La prende nel modo migliore per la prima volta. Lei su un fianco, il busto chinato con il culo offerto. Sa... glielo dice, che se sentirà troppo male si può allontanare spostando in avanti il bacino, lui capirà e si fermerà.
Ma tutta questa paura non ha ragione d'essere, Alain mette tutta la sua attenzione. Spinge e preme e poi ritira, prova ancora, allarga piano piano, spinge piano e finalmente sente la corona del glande superare l'anello, è dentro! Ora tutto diventa facile ed accettato, lui la tiene forte e la possiede. Porta una mano davanti e le stimola il clitoride, vuole che lei non soffra e magari che riesca così a godere parzialmente della penetrazione.
Il tempo passa in un attimo. Lui gode, le viene dentro. La porta in bagno nelle proprie braccia, la fa evacuare, la lava, la riporta a letto, dopo un po' la riprende ma stavolta nella fica.
Troppo presto torna Sara che li trova ancora abbracciati. Li guarda con ammirazione, sono bellissimi. Ma fa loro fretta, fa indossare ad Alina l'accappatoio e la porta via.
Nella SPA la porta nell'hammam che al momento è deserto, le chiede se ha avuto male nella penetrazione, Alina le confida che non ha sofferto molto. Alain è stato davvero un amante premuroso e attento. Allora Sara le chiede
- dai fammi vedere se hai lacerazioni-
Alina apre le gambe e lascia scorrere su di se lo sguardo della donna, questa le chiede
-Girati...-
Le apre le natiche, esamina il buco, le dice...
-Avrai male per un giorno o due, ma sai? Sei bellissima, sei davvero una meraviglia della natura, mai ammirato nulla di simile-
La fa chinare di più e la bacia, la lecca. La lecca a lungo, usa la saliva per alleviarle il bruciore. Alina si sente sciogliere, mai avrebbe pensato di essere leccata e portata all'orgasmo da una donna.
Sara la fa nuovamente girare e ora le lecca la fica, è in ginocchio fra le sue gambe, la porta ripetutamente al piacere, più volte! Orgasmi forti, fortissimi.
Si portano in doccia e si baciano. Alina si riveste e esce, monta sulla vettura che l'aspetta e torna a casa.
Sara torna in camera, Alain è ancora sul letto. Nudo. Lei butta l'accappatoio e lo raggiunge.
-Alain...- gli dice...- Alina è davvero bellissima e non dobbiamo farcela sfuggire, mi hai capito? La voglio anch'io ora! L'ho goduta, ho leccato e leccato dove tu hai scopato! E ora sei tu che devi scopare me! Devi distruggermi, capito? Nessuna delicatezza! Mi puoi, mi devi proprio sfasciare il culo!-
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