Ricordi dei tempi del liceo.

di
genere
prime esperienze

Io sono della generazione che prendeva la patente di guida a ventun'anni, tanto per chiarire, infatti, terminato il secondo liceo a Giugno, volendo andare al mare con la mia ragazza Grazia e la casa al mare di mio padre era in Toscana, a Porto S.Stefano, dovemmo chiedere a Manuela, la sorella di Grazia, di passare quindici giorni con noi due, così ci avrebbe portato lei con la sua macchina. Manuela era patentata già da due anni ed era molto brava a guidare. Chiaro che Manuela non si sarebbe impicciata del nostro "amorino scolastico", perciò avevamo la massima libertà di azione. Infatti, arrivati alla casa al mare lei vide la camera col letto a due piazze e, facendo l'occhiolino a me, disse che lì era meglio dormissimo noi due ed andò a vedere la prossima stanza dove trovò un altro due piazze. Dopo sistemati i bagagli, andò a farsi la doccia ed io e Grazia ne approfittammo per farci una scopatina tanto per cominciare bene le vacanze. Più tardi andammo in una pizzeria dove mangiammo assai bene e, dopo un litro di birra a testa, ce ne tornammo a casa un pò allegrotti. Non avendo televisione ce ne andammo subito a letto. Io chiusi la porta della camera e strappai letteralmente le mutandine a Grazia che già sospirava e spalancava le sue meravigliose cosce per attendere che le leccassi la fighina fino a farla venire. Quando sentii che stava godendo, le infilo subito il cazzo in figa e pompo fino a sborrare però sulle sue cosce, facendola gemere che sembrava quasi che gridasse per il piacere. Sentendomi la sborra che inzuppò il mio foltissimo pelo al pube, dissi a Grazia che andavo a farmi un bidè per pulirmi e lei mi seguì per farsi invece una doccia. Lasciai lei al bagno e, ritornando in camera, sento gemiti dal corridoio nella stanza di Manuela e sento stuzzicarmi dalla curiosità, così vado a spiare dalla porta ancora aperta e vedo la gran fica di Manuela schizzare umori come una fontanella. La scena mi eccita e mi prendo in mano il cazzo masturbandomi a lungo e chiudo gli occhi per sentire ancora più piacere, però, quando me ne vengo sborrando dentro i miei slip, mi accorgo che Manuela mi sta osservando, facendosi un ditalino. Ci rimango malissimo e mi avvicino a lei scusandomi per lo spettacolo che le avevo offerto ma lei mi aveva eccitato paurosamente e lei mi fissa ridendomi in faccia, poi mi invita ad avvicinarmi ancora di più e mi sussurra all'orecchio che al momento giusto anche lei avrà la sua razione di cazzo da me. Sentendo aprirsi la porta del bagno volo nel mio letto e, quando mi raggiunge Grazia, si accorge subito della macchia di sborra sui miei slip e replico che la stavo aspettando e mi sono masturbato a pensare a lei. Per tutta risposta lei mi sfila gli slip e si prende in bocca il cazzo succhiandolo e leccandolo da farlo subito raddrizzare; intanto io le lecco la figa ed il culo insieme, così, ad un certo punto, le sfilo il cazzo dalla bocca e la penetro nel culo facendola gridare dal dolore. Lei mi manda un vaffanculo ma poi mi viene incontro col culo nelle infilate decise e potenti col mio cazzi di ventotto centimetri. Niente male la mia bestiola, eh!?! Dopo che sborro nel culetto, lei s'impossessa nuovamente del cazzo e lo scorre con la lingua lentamente, avvolgendolo tutto. Quando lui è ben drizzato, se lo mette nella sua figa sedendocisi sopra e muovendosi in maniera che godiamo insieme gustosamente. Dopo baci in bocca, carezze dappertutto, lei si addormenta ed io me ne vado a lavarmi ancora ma in bagno trovo Manuela nuda sotto la doccia e, senza esitare mi prende il cazzo in mano e mi giuda sul suo letto. Mi si sdraia accanto e prende il cazzo che scappella e si infila in bocca, fa un poco su e giù e, quando lo sente indurirsi, se lo guida dentro la sua figona pelosissima ed inizia a muoversi per scopare ma io sono un po stanco e faccio con lei la mia prima figuraccia della vita. Le dico di darmi un poco di tempo e lei m'infila la lingua in bocca, accarezzandomi le palle ed il cazzo che però ancora non dà segni di vita ed io mi imbroncio ma Manuela mi conforta dicendomi di tranquillizzarmi perchè rientra nella normalità l'avere il cazzo moscio qualche volta. La bacio con passione e ciò mi distrae dal pensiero dell'insuccesso e ciò dà subito i suoi risultati positivi, infatti si raddrizza nuovamente ed io per sfida, lo piazzo sul culo infilandoglielo tutto dentro e lei sborra godendo da infradiciarmi tutta la peluria ed io le sborro dentro stringendola forte a me. Andiamo insieme a farci la doccia e, dopo un bel pompino che mi fa tremare le gambe trovandomi chiaramente in piedi, ce ne andiamo ognuno in camera propria. Al mattino sono le otto ed io mi trovo in cucina a prendere il caffè ed arriva Manuela che mi bacia sulla guancia ed io vado invece dritto alle sue labbra e le lingue s'intrecciano. Ci raggiunge poi Grazia e facciamo colazione poi subito tutti e tre, andiamo alla spiaggia. Grazia si fa una lunga nuotata ma Manuela si avvicina a me che sono immerso nell'acqua e mi afferra il cazzo per tirarlo fuori dal costume da bagno, poi, dopo un lungo respiro, si abbassa andando sott'acqua e si prende il cazzo in bocca, pompandolo con piccole soste per riemergere e prendere aria per tornare giù al gaudente cazzo che dopo varie succhiate e pompate, fa dei schizzi che vengono poi a galla e Manuela non ne lascia neanche una goccia ma ne ingoia tutto. Intanto arriva Grazia che poi riprende la nuotata così Manuela, che poi stava studiando all'Università Medicina da quattro anni, mi propone di acquistare in Farmacia delle gocce per fare dormire Grazia, dando a noi la possibilità di scopare spesso.
scritto il
2019-03-04
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