Nessun rimpianto

di
genere
etero

ieri mi ha chiamato Vanessa per invitarmi a cena da lei per stasera sapendo che a casa da solo, accetto molto volentieri e ci diamo appuntamento per stasera alle 20 chiedendomi di occuparmi io del vino.
Mentre rientro dal lavoro mi fermo in enoteca e prendo qualche bottiglia di vino, un bellavista per aperitivo, un Rubesco e un Aglianico del Vulture per proseguire la serata.
Mi faccio la doccia e mi preparo mettendo cose semplici, jeans, camicia e scarpe da ginnastica, Vanessa è un'amica da tempo, anche se un tempo avrebbe potuto essere una trombamica, ma ora sia io che lei viviamo in coppia.
Prendo il bellavista dal frigo e le altre bottiglie a mi avvio verso casa sua, salgo e la trovo raggiante sulla porta ad attendermi, indossa un tubino blu molto scollato sul suo abbondante seno, decoltè nero con tacco 12 che le slanciano le belle gambe affusolate un filo di perle che affoga nel seno, una bella donna insomma che con i suoi 55 anni fa invidia a molte 30 enni.
Baci e abbracci di circostanza, anche se la tentazione di appoggiare una mano sulle sue natiche è molto forte, ma pensando potesse arrivare il compagno mi sono trattenuto, mi fa accomodare, mi chiede di servire l'aperitivo indicandomi la tavola dove trovare il necessario e noto che è apparecchiato solo per 2, chiedo dove fosse il compagno mentre apro e preparo il vino, Vanessa risponde che è fuori per lavoro.
Raggiungo Vanessa in cucina portandole un flut di bellavista e solo ora chiedo il motivo dell'invito a cena.
- Te la dovevo una cena, da quando tu mi hai preparato le tue orecchiette speciali - dice Vanessa toccano il mio calice in segno di brindisi con un sorriso malizioso che è tutto un programma.
Ricambio il brindisi mentre nella mia testa scorre velocemente il ricordo di quella cena, era poco meno di un anno da quando si chiuse la storia più lunga della mia vita, io e Vanessa lavoravamo insieme, lei più grande di me di una decina di anni mi aveva sempre ispirato tanto sesso e da quando ero tornato single aveva sempre flirtato in modo molto sottile e fine con me, fino a che mi chiese esplicitamente quando l'avessi invitata a cena a casa mia, e così condividiamo i ricordi di quella serata.
La cena è pronta, ci sediamo a tavola e iniziamo a mangiare parlando piacevolmente di quello che ci è successo negli ultimi 15 anni in cui ci si frequenta molto meno da quando io ho cambiato lavoro e ci siamo entrambi accompagnati, la cena è perfetta, il vino scorre piacevolmente, c'è un'atmosfera carica di elettricità tra noi stasera.
Tra i vari discorsi che si fanno Vanessa a fine cena mi dice - Sai Marco prima non sono stata del tutto sincera con te, la cena te la dovevo, ma questo non è l'unico motivo per cui sei qua stasera. -
Queste parole mi sorprendono, e mentre cerco di capire cosa intendesse sento accarezzarmi un polpaccio, mi sta facendo piedino.
La sensualità di questo gesto mi manda su di giri e sento arrivare dalla mia zona inguinale una rigidità in aumento -è finito il vino - dico e con questa scusa mi alzo per aprire l'ultima bottiglia, Vanessa si alza prende i bicchieri e dice - mettiamoci qua sul divano che stiamo più comodi. -
La raggiungo sul divano - Cosa intendevi dire prima dicendo che non sei stata sincera? - chiedo a Vanessa mentre verso il vino nei bicchieri.
Lei ne prende uno fa girare il vino nel bicchiere, ne respira i profumi, ne sugge un sorso dal bicchiere come se stesse baciando il suo amante il tutto guardandomi come un felino che segue la sua preda, - ricordi com'è finita la serata della cena da te? -
- Certo che la ricordo bene Vanessa, è finita con me che mi sono masturbato 2 volte perché non riuscivo a smontarlo e quindi a dormire -
Vanessa scoppia in una risata - Beh non puoi farmene una colpa se avevo le mie cose quella sera, piuttosto tu potevi invitarmi nuovamente. -
- Sai Vanessa ho dato la colpa al vino, ma mi sa che anche stasera sia colpa sua -
- No Marco, stasera non è colpa del vino, ma di qualcosa che è cambiato in me - si alza prende il mio bicchiere appoggiandolo sul tavolino e si posiziona di fronte a me - ho deciso di vivere senza rimpianti, quindi sto finendo tutte le cose che in questi anni mi hanno lasciato un rimpianto, e fare l'amore con te è una di queste. -
Detto questo fa salire il vestito fino ai fianchi mostrando il suo micro intimo nero, completamente trasparente da cui si vede perfettamente il suo sesso completamente depilato e allargando le gambe viene a sedersi sopra di me premendo il suo sesso contro il mio che nel frattempo non è rimasto insensibile alla scena prendendo consistenza.
- ehi c'è qualcuno sveglio qua - dice Vanessa mentre prende una mia mano e se la poggia su una coscia
- Mi piace questo tuo modo di pensare Vanessa, penso che lo farò mio - le metto una mano dietro la nuca e la tiro verso me per baciarla.
Il bacio è lungo e appassionato, le lingue si intrecciano, si cercano, si esplorano, le labbra suggono l'essenza dell'altro, le mie mani esplorano il suo corpo, le sue mani sbottona la mia camicia poi la cintura e i jeans, alzo il suo vestito fino sopra al seno, lei mi toglie la camicia.
Mi stacco dalla sua bocca le le sfilo il vestito dalla testa, rimane con il reggiseno che è uno di quelli che sostiene da sotto lasciando libero per buona parte il seno, i capezzoli sono turgidi ne prendo uno tra pollice ed indice e lo strizzo delicatamente, mentre suggo l'altro come un neonato affamato.
Vanessa intanto ha estratto dai boxer il mio bene e ci sta strofinando sopra facendomi sentire quanto fosse già bagnata, poi si alza mi sfila pantaloni e intimo, mi prende per mano e dice - vieni con me -
Mi precede guidandomi verso la camera da letto, io intanto la mangio con gli occhi squadrando ogni cm del suo corpo meraviglioso e quando arrivo sul culo ci metto un pò a capire cosa indossa, ha una sorta di perizoma, ma la striscia di stoffa che passa in mezzo ai glutei e di solito si unisce all'elastico in vita, nel suo si ferma in corrispondenza dell'ano ed è tenuto in posizione agganciato ad un piccolo plug di acciaio.
Il pensiero che lei abbia passato l'onera serata con me con un plug anale inserito mi eccita all'inverosimile, prima ancora di arrivare in camera la schiaffeggio su una natica, Vanessa sussulta e si gira mordendosi un labbro, la tiro a me, la bacio bramoso, la prendo per le natiche e la premo contro alla mia erezione, apro le natiche, prendo il plug e lo faccio girare e muovere dentro di lei, - ma questo lo usi spesso ? -
- Veramente è la prima volta, è parecchio che l'ho comprato ma aspettavo l'occasione giusta e questa lo è, non so se lo userò ancora in futuro. -
Arriviamo in camera, lei gattona sul letto mettendo in mostra il suo ano con il plug, si siede e mi indica di sdraiarmi di fianco a lei, - Adesso rilassati - ed inizia a baciarmi dal collo, mentre con una mano mi accarezza il pene, poi scende baciandomi un pò ovunque fino ad arrivare al pene, prende una boccetta dal comodino, versa un pò del contenuto sul pene mentre massaggia, mi fa allargare le gambe e si posizione in mezzo, lascia per un attimo il pene e mi prende le gambe da sotto le ginocchia e me le porta verso l'addome, poi riprende a masturbarmi mentre con la bocca inizia a giocare con i testicoli, li lecca, li sugge poi scende fino a leccarmi l'ano senza smettere di masturbarmi.
E' la prima volta che mi leccano l'ano e devo dire che il trattamento combinato di mano e lingua sono eccezionali, dopo meno di un minuto le dico - Vane sto per esplodere- lei senza cambiare ritmo continua imperterrita nel suo lavoretto finché poco dopo esplodo lanciando schizzi che mi arrivano fino al petto, quando le contrazioni dell'orgasmo smettono Vanessa rallenta e risalendo con la bocca ripulisce tutto lo sperma appena spruzzato, mi bacia con ancora in bocca tracce del mio seme poi dice - Ti va di ricambiare? - le rispondo - Non vedo l'ora di poterti leccare - lei allora si alza mettendosi in piedi sopra di me con i piedi in corrispondenza delle mie spalle, sgancia il perizoma dal plug e lo sfila.
La visione di quelle gambe e di quella vagina mi fanno di nuovo avere l'erezione, Vanessa si accuccia sulla mia faccia porgendomi le sue delizie da poter leccare.
I suoi succhi sono già abbondanti e deliziosi, - Sdraiati e rilassati che adesso ci penso io a te - lei si sdraia, io le porto le ginocchia vero il petto e inizio a leccarle la clitoride, poi prendo il lubrificante e ne verso un pò sulla clitoride, roteo e sfilo lentamente il plug dall'ano e lo lecco, girando in tondo , infilandola e scopandola nell'ano con la lingua mentre con le dita massaggio il clitoride.
Vanessa ansima sempre più velocemente e dice - Ci sono Marco, sto per venire!! - io mantengo il ritmo fino a che la vedo contrarsi, trema, mi spinge via la testa e cerca di bloccare la mano senza riuscirci fino a che si irrigidisce, lascia andare un grido e rilassa stremata, dalla vagina scende un rivolo biancastro, mi avvicino lo assaggio, è buonissimo, lo lecco avidamente poi vado a baciarla.
Vanessa mi abbraccia - Grazie Marco, è stato fantastico -
- Non penserai mica di averi finito qua vero? - le rispondo mentre mi posiziono in mezzo alle sue gambe puntando la mia rigidità sulla sua vagina, Vanessa muove il bacino e mi fa scivolare dentro di lei ed io inizio a muovermi ritmicamente percorrendo tutta la lunghezza del mio pene, i suoi gemiti aumentano velocemente e da li a poco mi annuncia un nuovo orgasmo mentre le contrazioni della sua vagina si affievoliscono lei mi abbraccia , mi stringe a se poi mi fa passare sotto.
Vanessa riprende la boccetta del lubrificante, ne versa un pò sul pene poi fissandomi negli occhi si penetra nell'ano cavalcandomi, aumentando progressivamente il ritmo fino a quando raggiungiamo l'orgasmo simultaneamente, si abbandona sopra di me, io le accarezzo la schiena, ci baciamo, ci coccoliamo.
- Allora passato il rimpianto? - le chiedo, lei sorridendomi mi dice - Si, ma ora avrò il rimpianto di averlo fatto una volta sola, non ho mai goduto così.... -
- Che problema c'è ? Basta togliersi i rimpianti no ? -
scritto il
2019-03-12
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