Fammi godere

di
genere
masturbazione

L'appuntamento è davanti al ristorante, quello della nostra prima uscita, Lucia mi ha invitato dicendomi che ha bisogno di me.
Io arrivo come mio solito 10 minuti in anticipo, lei come solito 10 minuti in ritardo, ma quando arriva è un estasi per gli occhi.
Indossa un vestitino estivo con un motivo floreale, spalline sottili tipo canotta, un decoltè con tacco a spillo, pelle leggermente abbronzata, i capelli neri e ricci raccolti in una morbida coda ed un sorriso disarmante, di quelli che ti mettono di buon umore anche se è stata una pessima mattinata.
Ci abbracciamo, bacetti sulle guance, io voglio di più e mi avvicino alle sue labbra con le mie, un bacio che dice tanto della voglia che ho di lei, anche se le nostre lingue non si toccano.
Ci accomodiamo al tavolo che Lucia si è fatta rilevare, ormai siamo di casa in quel locale e una volta sbrigati i saluti con il titolare gli diciamo di scegliere lui per noi, mi lascia la carta dei vini e si allontana andando a dare la comanda in cucina.
Ordino un Aglianico vinificato bianco che con il pesce dovrebbe essere eccellente, poi mi concentro su Lucia
- Allora tesoro che mi racconti? Quanto è che non ci vediamo?
- Eh Marco è da un pò, ma essendo sempre fuori per lavoro le occasioni di vederci si sono ridotte.
- Già, purtroppo direi, adoro passare del tempo insieme a te, riesci a mettermi di buon umore solo con il tuo splendido sorriso, ma dimmi piuttosto, hai detto di aver bisogno di me?
-Si Marco ho bisogno di te
Lucia fruga nella borsetta estrae un telecomando e me lo porge
- Che devo farci con questo ?
- Fammi godere Marco !!!
- In che senso Lu? come faccio a farti godere con un telecomando? e poi qui non mi sembra proprio il posto giusto....
- Quello è il telecomando dell'ovetto che ho nella mia patatina, è da parecchio che non ci frequentiamo e non posso aspettare oltre, voglio che mi fai godere qui e adesso !!!!
Sorpreso per quello che mi ha appena detto premo uno dei due pulsanti che sono sul telecomando, si accende una lucetta verde e sul viso di Lucia si forma una leggera smorfia al posto del sorriso di poco fa.
premo nuovamente il pulsante e vedo Lucia irrigidirsi un pò ed emette un leggero sospiro, poi guardandomi con occhi pieni di voglia inizia a rilassarsi e dice - Ecco ... cosi .... fammi godere Marco.... torturami!!!
Con la coda dell'occhio vedo arrivare un cameriere con una delle nostre portate, premo l'altro pulsante e nascondo in tasca il telecomando, Lucia si rilassa e le torna il sorriso, non sembra esserle successo nulla fino ad ora se non fosse per quei 2 chiodi che ora spingono sul vestito leggero dal suo piccolo seno.
Verso il vino e facciamo un brindisi
- Scusa ma non potevi aspettare dopo pranzo?
- Non è la stessa cosa, sapere di essere in pubblico ed essere in tuo potere rende tutto molto eccitante
Mentre Lucia parla io faccio ripartire l'ovetto, questa volta premo tre volte, Lucia quasi sobbalza dalla sedia, chiude gli occhi un secondo e poi per mascherare l'orgasmo che monta prende uno scampo dal piatto con le dita, lo assapora, poi si succhia le dita come se stesse succiando il mio cazzo
- Questi scampi sono una goduria, non trovi Marco?
- Si tesoro, molto buoni
Lucia chiude gli occhi ed inizia a contrarsi, come quando è prossima all'orgasmo, prontamente spengo l'ovetto e in pochi istanti la sua espressione ritorna normale, tendente alla delusione
- Eh bravo il mio Marco, vedo che hai capito in fretta come torturarmi ....
- Sapessi come tortura me questa cosa tesoro, non posso alzarmi da tavola a casa dell'erezione che mi ritrovo
Lucia allunga una gamba e saggia con il piede nudo la consistenza della mia erezione, con espressione stupita
- Ma quanto è duro ?
- Tesoro finiamo di pranzare in fretta e andiamo a casa mia altrimenti rischio di scoppiare nei boxer, se poi non ti fermi con questo piedino....
- Eh no, prima devi farmi godere !!!!
- Ok, lo hai voluto tu
Faccio ripartire l'ovetto in prima velocità, poi a ritmo cadenzato lo porto alla massima velocità fregandomene del cameriere che sparecchia e porta nuove portate, quando arriva portando del dolce Lucia è sul limite dell'orgasmo e la sua espressione non lascia spazio all'immaginazione, il cameriere la fissa per qualche istante poi se ne va quasi in imbarazzo, Lucia assapora il dolce tentando di confondere il piacere dato dalla portata con quello dato dall'ovetto.
Raggiunto l'orgasmo mi guarda felice si ricompone ed alzandosi
- Vado in attimo in bagno amore
- Ok fai con calma, magari si tranquillizza la situazione qua sotto
Sorride, mi da un bacio e sparisce nel corridoio che porta ai bagni
Quando torna io ho già provveduto a pagare il conto, Lucia si avvicina, mi sistema la camicia e mi mette in mano qualcosa di bagnato
- Nascondile sono le mie mutandine, erano troppo fradice per tenerle indosso
Mentre sento di nuovo pulsare il sangue nel pene la guardo e dico
- Vogliamo andare? ho già pagato
- Si Marco, portami a casa e fammi godere !!!!
scritto il
2019-06-04
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