Florina la prostituta innamorata cap.2

di
genere
etero

Io e Lena partimmo per Bologna la settimana successiva in treno, accompagnate da Vera.
Alla stazione c’erano 2 donne ad aspettarci, Luana e Marina, prendemmo un taxi io, lena Luana e Marina, durante il tragitto il taxi si fermò davanti ad un palazzine e li scesero Luana e Lena mentre io e Marina scendemmo qualche km più avanti, salimmo al 2° piano ed entrammo nell’appartamento che diventò quasi la mia prigione, infatti non appena entrata Marina si chiese di consegnargli il passaporto dicendomi che mi sarebbe stato restituito al bisogno.
Marina mi mostrò la casa, soggiorno con angolo cottura, 2 camere matrimoniali ed un bagno, era vecchio ed arredato male ma tutto sommato pulito, poi mi spiegò le regole:
- Il lavoro inizia alle 10 di mattina e finisce a mezzanotte
- i servizi standard sono bocca e figa per 70 euro, tutti gli altri sono a pagamento
- bocca senza preservativo 30 euro
- anale 50 euro
- i soldi te li fai dare prima e li porti a me che sarà qua in soggiorno
- il tempo standard è 30 minuti, se vogliono restare di più ogni 30 minuti la tariffa è il doppio con lo
sconto di 50 euro
- nell’altra stanza ci dormo io e non ci puoi andare
- potrà capitare che mentre tu lavori o sei in casa io prenda qualche cliente e lo faccia sul divano
- se i clienti ti chiedono giochi particolari e tu li vuoi fare il prezzo lo decidi tu
- tutte le volte che devi uscire di casa ti accompagnerò
Continuò così per almeno mezz’ora, tant’è che molte delle regole non le ricordai, mi diede la giornata libera dopo avermi fatto delle foto da pubblicare sui siti che pubblicizzano escort, poi mi chiusi in camera e scoppiai a piangere e continuai fin quando non crollai addormentata.
Mi svegliò il telefono, era Lena che mi chiese come andava, io le dissi che volevo tornare a casa, lei mi fece coraggio e mi disse di pensare al denaro che avremmo fatto poi aggiunse che aveva parlato con Luana e ci avevano concesso di poterci vedere 1 giorno a settimana e lavorare insieme.
Il giorno seguente Marina alle 9 mi svegliò e mi disse di prepararmi, mi fece vedere dove stava l’intimo e disse di scegliere qualcosa, mi diede un telefono e mi spiegò come rispondere, poco dopo arrivò la prima telefonata e dopo 15 minuti arrivò il primo cliente.
Per la prima settimana mi limitai al servizio standard, poi ampliai il pacchetto inserendo l’orare senza guanto e l’anale, c’era grande richiesta tanto che riuscivo a fare oltre 20 clienti al giorno, negli orari di punta non avevo stacco tra uno e l’altro e Marina era ben attenta a farli entrare tutti, a volte capitava che dovessi mandare in bagno il cliente appena finito e far entrare in stanza il nuovo cliente per non farli incontrare.
Un sera si presenta Davide, un uomo buffo, bello in viso ma fisicamente era grasso, era gentile con me, dolce, volle il servizio completo, pagò quanto gli avevo chiesto senza contrattare come fanno tutti, mentre io portavo i soldi a Marina lui si spogliò rimanendo con i boxer e quando tornai mi volle spogliare lui, anche se avevo solo un perizoma e un reggiseno, mentre lo faceva mi baciava sul collo, cercando anche di baciarmi sulla bocca, cosa che io evitai girando la testa e facendomi baciare sulla guancia.
Ci sdraiammo e Marco tornò a baciami il collo per poi scendere a succhiarmi i capezzoli, prima uno poi l’altro a turno, scese baciandomi il ventre, giocare con il mio piercing sull’ombelico, scese leccandomi una coscia, continuò fino al piede e mi succhiò l’alluce poi le altre dita, risalì dall’altra gamba fino ad arrivare sulla mia vagina dove si fermò a lungo, scavò con la lingua fino ad arrivare alla mia clitoride poi iniziò a giocarci picchiettandola e quando questo suo lavoro mi vece gemere e vibrare scese all’ingresso per saggiare i miei umori per poi risalire a torturare la clitoride.
Quella fu la prima volta in cui provai piacere con un cliente, talmente tanto piacere che quando arrivò di nuovo sulla clitoride presi la sua testa tra le mani e lo trattenni in quella posizione fino a farmi portare all’orgasmo, fu così intenso da farmi tremare, dovetti mettere un cuscino sulla faccia per non farmi sentire da Marina.
Quando mi rilassai lui premurosamente mi ripulì i miei umori con la lingua, poi si tirò su per guardarmi in viso, presi il suo tra le mani e guardandolo negli occhi serena e soddisfatta lo ringraziai poi lo tirai verso di me e lo baciai con passione, le nostre lingue giocavano vorticosamente quando Marina bussò alla porta per segnalare che il tempo stava finendo, io lo dissi a Marco e lo feci sdraiare, gli sfilai i boxer che ancora portava rimanendo sorpresa dalle dimensioni del suo pene che sembrava scoppiare, lo leccai e lo succhiai mentre lui mi diceva che stava quasi per venire io lo presi in bocca fino a farlo arrivare alla gola.
Bastarono pochi movimenti su e giù dentro la mia gola per farlo venire, ingoiai tutto il suo seme, cosa che non avevo mai fatto con altri clienti,
Ci rivestimmo e prima di aprire la porta lo baciai di nuovo, lo ringraziai di nuovo per l’orgasmo che mi aveva fatto provare e gli dissi che la prossima volta avrebbe pagato per un servizio standard ed avrebbe potuto usufruire del completo visto che oggi non ne aveva avuto la possibilità.
Continua ….
scritto il
2019-09-21
2 . 5 K
visite
1
voti
valutazione
4
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.