La signora delle pulizie
di
J.P.V.
genere
etero
Non era la prima volta che la signora entrava a pulire la mia stanza, da single incallito, non nascondevo nulla di facilmente riconducibile alla mia vita sessuale, autoerotismo per di piu, e qualche vago rapporto occasionale, ma lei, discreta e professionale, non aveva mai fatto allusioni o altro. Onestamente non avevo mai pensato a lei dal punto di viqta sessuale, lei una signora come tante, madre e moglie, che vedevo due volte al mese di sfuggita e per di piu con la difficolta si parlare due lingue diverse. Quel giorno, usci dalla mia camera dopo aver rassettato, e si diresse verso me, che aspettavo in salotto per riaccompagnarla all usciita di casa, lei mi sorrideva, ma senza malizia, ed io non capivo, poco dopo capii il perché del suo atteggiamento, sul mio pc era aperta una chat sul quale avevo ricevuto una foto osé, ma non gli diedi peso, mi feci una risata. Dopo due settimane, le scrissi un messaggio per farle sapere l’ orario del giorno dopo, per le pulizie, lei mi rispose ok, e aggiunse, « io niente foto a te » capii subito a cosa si riferiva e risposi con una risata, lei mi mando una sua foto normalissima, ed io continuai, »troppi vestiti » e chiudemmo li. L’ indomani, mentre riordinava la camera, mi indico il pc spento, dissi che lo usavo quando ero solo e il gel durex li di fianco non lasciava spazio all’ immaginazione! mi avvicinai, e la cosa cominciava ad eccitarmi, anche lei adesso, nei suoi jeans neri aderenti aveva un aria totalmente diversa... le misi una mano sulla schiena e la feci cadere sfiorando il suo culo sodo, i pantaloni aiutano, ma quello che immaginavo sotto non mi deluse, lei fece finta di niente, continuò il gioco dicendomi che si diventa ciechi a msrurbarsi, ed io in erezione totale, le risposi che sarei diventato cieco li all’ istante. La risposta la colpì di sorpresa, “lo faresti anche davanti a me?” ed io “certo!” li iniziai ad accarezzarmi mentre slacciavo cibtura e bottoni, lei, dapprima disse “basta scherzare” e continuo a rassettare, io invece, continuai ad armeggiare con la mia erezione. si voltò un paio di volte, e capito che avrei continuato anche da solo, eccitata dal gioco venne verso di me, io le presi la mano e la portai sul pisello duro, lei tirò giu i boxer di scatto, impaziente di vederlo, lo afferrò e cominciò a segarmi, mano piccola e dita lunghe, che magnifica sensazione! Io intanto cercavo il suo seno, il suo culo, inpaziente non mi preoccupavo che fosse ancora vestita! Mi aiutò sbottonandosi i pantaloni, io cercai subito la figa con le dita, già in parte umida lei riprese con la mano, ma volevo la sua bocca sul mio cazzo, lei prevendo tutto quello che potevo pensare già eri li con la sua lingua, Mi leccai le dita bagnate dei suoi umori, ina, due, tre volte... le mie dita accarezzavano ovunque, soffermandomi sul clitoride, a sentire i suoi spasmi nell accellerare in quella zona, continuai, alternando due dita in penetrazione e il pollice sul clitoride, sentivo la sua figa calda e umida nella mia mano, la costanza nei movimenti mi portò avfarla sussultura molte volte, ad un tratto smise di succhiare, e per fortuna, o sarei stato io a venirle in bocca, invece accellerai con le dita, lei trattenne il respiro, tratteneva un gemito, ma vontinuai, volevo il suo orgasmo nella mia mano! Si lasciò andare al piacere dell’ orgasmo, spinse via le mie dita, si godeva il suo piacere beata... ma io invece non avevo intensione di fermarmi, la penetrai da dietro, il mio cazzo pulsava nei suoi umori caldi, iniziai a scopare e potevo apprezzare il culo sodo, lei gemeva ad ogni colpo ma di li a poco sarei venuto senza che lei rivenisse, le mie palle piene, e il suo bel culo, mi diedero tempo solo di tirarlo fuori e schizzare sul culo e sulla schiena mezza nuda, lei allungo la mano a sentirmi venire e continuo a tenerlo finche non si ammosciò tra le sue dita, corse in bagno per prima, io poi feci una doccia, e quando riandai in stanza, lei avevo continuato col suo lavoro, senza dire altro. da quel giorno, la cedevo con occhi diversi..
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